| inviato il 02 Marzo 2023 ore 17:21
“ Ma si parlava di paesaggio nella discussione (è ovvio che in situazioni dinamiche ci sia più elasticità) e come ha detto anche Paolo, in tali situazioni dove starebbe la difficoltà a prendere in considerazione tutti i fattori prima dello scatto? „ Si... e no: ovvio che i paesaggi stanno fermi, ma ci sono giorni con vento e nuvole che la luce cambia radicalmente in una manciata di secondi, specie in montagna: ti trovi il raggio di sole che isola una parte dei paesaggio che vuoi evidenziare, e spesso, particolarmente quando il sole è basso, quella luce lì dura 20 secondi e poi si sposta. Quindi scatti in fretta, perlomeno il primo scatto lo fai velocemente, e poi, se la luce resta buona, magari, pensandoci meglio, scatti ancora cambiando qualcosa nelle impostazioni che hai messo. Ripeto: poi ci saranno fotografi di grande talento ed esperienza che non hanno bisogno di ripensamenti, fanno la foto migliore subito. Beati loro, ma io non sono di quelli. Quando invece non c'è alcuna fretta ovviamente non c'è motivo di scattare all'impazzata, su questo sono d'accordo. Tuttavia a me capita spesso che la luce migliore duri poco, a volte anche molto ma molto poco. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 19:00
“ Ma non sarebbe meglio comprare un bel treppiedi Manfrotto d'alluminio con i morsetti delle gambe in acciaio? MrGreen „ Si, ho diversi treppiedi, ma per prevenire il mal di schiena , quelli pesanti li uso poco. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 7:39
"In qualche caso, qualcuno ritiene addirittura la disattivazione dell'IBIS controproducente" Erroneamente. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 7:43
"Se il mio treppiedi è ben fissato al terreno ( con dei picchetti da campeggio + cordini-tiranti di fissaggio ) disabilito l'ibis , altrimenti se c' è un pò di vento e vedo che l' immagine si muove nel mirino ingrandito 12X, lo abilito." Hai un treppiede che necessita di stabilizzazione perché è meccanicamente debole, vile, ed oscilla: ottimo, ma che dico, fenomenale! Mahhhhh....... |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 7:43
"Se il mio treppiedi è ben fissato al terreno ( con dei picchetti da campeggio + cordini-tiranti di fissaggio ) disabilito l'ibis , altrimenti se c' è un pò di vento e vedo che l' immagine si muove nel mirino ingrandito 12X, lo abilito." Usi un treppiede che necessita di stabilizzazione perché è meccanicamente debole, vile, ed oscilla, e dunque è inutile, è quasi come scattare a mano libera: ottimo, ma che dico, fenomenale! Mahhhhh....... io ho un Benro che pesa 3,95 Kg, sono 4 chili di treppiede, e sotto ci attacco, se li trovo, ma a volte no, una reticella piena di sassi, e quando vado a far foto con un conoscente sono a disagio perché il suo è un doppia colonna che pesa circa 10 Kg. Le colline sono ventose e la roba deve fare il lavoro per il quale è fatta, il treppiede ci vuole saldo come una roccia. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 8:03
Le colline sono ventose e la roba deve fare il lavoro per il quale è fatta, il treppiede ci vuole saldo come una roccia. Perfettamente d'accordo. Il treppiede deve essere solido, quindi ben costruito, e saldo, quindi pesante e con le gambe in grado di coprire una vasta area di appoggio. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 9:21
“ Le colline sono ventose e la roba deve fare il lavoro per il quale è fatta, il treppiede ci vuole saldo come una roccia. „ Certamente non guasta, ma non sarei così sicuro che l'eventuale fonte di micromosso sia sempre il cavalletto. Il collare, se c'è, può fare più danni (un esempio il Nikon 300mm f/4 AF-S); il contatto fra la piastra del collare e quella del cavalletto avviene attraverso uno strato di gomma, gomma dura ma non indeformabile; ancora peggio se un piccolo tele (tipo 135mm) è sprovvisto di collare e si fissa direttamente la fotocamera, il baricentro dei pesi ed il punto di attacco saranno molto distanti. Quando ho usato il Nikon 500mm f/4 AI-P con un buon cavalletto Gitzo con colonna completamente abbassata, bastava una piccolissima pressione sulla fotocamera per vedere l'immagine spostarsi nel mirino, se ingrandita al massimo con LV; sono convinto che il movimento non dipendeva dalla deformazione delle gambe o dal cedimento del terreno. Ho ottenuto una configurazione completamente stabile in questo modo: cavalletto con due gambe verso il fotografo ed una in avanti, due bracci regolabili in lunghezza (penso che siano quelli per flash) collegati nella parte bassa delle due gambe ad una estremità ed ad una piastra che sostiene la fotocamera all'altra estremità. Secondo me meglio un treppiede normale con questi due tiranti che uno che pesa il doppio. C'è anche il vantaggio che è un blocco unico e puoi spostarlo comodamente, praticamente un doppia colonna dei poveri. Comunque, a parte i casi estremi (tele molto lunghi e/o forte vento), penso che per fare una foto non mossa servano alla fine pochi accorgimenti ed un buon cavalletto; in viaggio mi porto solo gorillapod e fa il suo lavoro. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 10:39
Allora, la mia domanda sulla disattivazione dell'IBIS non era peregrina e/o ingenua. Giustamente ALESSANDRO POLLASTRINI dice di disattivarlo su cavalletto ( cosa che ovviamente io faccio), mentre PAOLOMCMLX , altrettanto giustamente, parla di treppiedi pesanti e saldi come una roccia. Purtroppo, la vita è fatta di compromessi e ovviamente, uno stativo di 10 Kg è impensabile da portarsi dietro se viaggi per divertimento. Però, io mi chiedevo : proprio perché il treppiede deve essere come una roccia, MA NON È UNA ROCCIA MAI, in qualche occasione non potrebbe essere utile tenerlo attivato? Lessi un articolo di un professionista tempo fa, il quale riferiva che, quando utilizzava il treppiede in mare o nel greto di un fiume o di un torrente lo teneva attivato proprio per compensare anche minimi effetti legati allo scorrere dell'acqua e aveva notato che la cosa migliorava la qualità dell'immagine. Stessa cosa avevo letto in un articolo su Tutti fotografi. E se si provasse anche col vento? Io col vento forte mi rassegno e non scatto, 10 Kg o 4/5 di cavalletto nemmeno se me lo ha ordinato il medico ( che poi sarei io) me li porto dietro, al limite uso direttamente una roccia per poggiarci la macchina fotografica. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 10:54
E se si provasse anche col vento? Io col vento forte mi rassegno e non scatto, 10 Kg o 4/5 di cavalletto nemmeno se me lo ha ordinato il medico ( che poi sarei io) me li porto dietro, al limite uso direttamente una roccia per poggiarci la macchina fotografica. in buona sostanza è quello che faccio anchi'o |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 11:16
Col tele metto sempre il soggetto a fuoco e diaframma a f8 (se uso la Xh2 da 40mpx) o f11 se uso una FF. Questo per avere una buona PDC e non incorrere nei problemi di diffrazione con diaframmi più chiusi. Se anche così non vedo nitidi i particolari che mi interessano della scena, oltre al soggetto, per via della pdc troppo ristretta, vado di focus stacking e lo monto poi in post. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 12:14
Paolo, faccio spesso foto serali, al tramonto con illuminazione delle strade. Un cavalletto ci vuole. Ma uso ormai solo cavalletti in carbonio. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 12:15
Mirko, è sempre un compromesso; spesso anche a f/11, con certi obbiettivi, sei un po' in diffrazione |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 12:45
Forse, dico forse, se la smetteste di esaminare le fotografie ingrandendole fino allo spasimo su monitor, il problema, pur se fosse tale, si risolverebbe. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 13:07
Concordo assolutamente con te Claudio |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |