| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 3:03
Massimo vedo che possiedi il 180. Puoi darci un impressione generale su questa lente? Grazie mille. |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 7:33
Grazie! Me le copio. Non so cosa siano quei numeri, credo l/mm, mi pare che il Nikon vada chiuso abbastanza, quindi lo sfocato va a farsi un po' benedire per le macro, se poi si aggiunge la riduzione della focale, lo sfondo resta fra i piedi. A infinito invece non ci sono problemi. Certo, sono test di Risolvenza quindi i valori espressi sono in lp/mm. Come puoi vedere i massimi valori di Risoluzione si ottengono, anche nel Leitz, all'Infinito piuttosto che alla MMaF dove però gli obiettivi migliorano di molto per quanto riguarda la uniformità di resa fra Asse e Bordi. Per quanto riguarda il Micro Nikkor 200/4 è vero che a 1:1 a TA non mostra una resa altisonante, anche se 60 lp/mm sia in Asse che ai Bordi sono valori comunque ottimi, ma già a f 5,6 si arriva a 71 lp/mm in Asse e 65 lp/mm ai Bordi, valori che poi restano sostanzialmente costanti anche a f 8 e f 11 per cui direi che per quelle che sono le tue necessità f 5,6 sia il tuo diaframma di riferimento, e visto che alla fine è pur sempre un 200 mm lo sfocato, anche a 5,6 sarà comunque sostanzioso. E comunque ben più del 100 Leica anche se il Nikkor, alla MMaF, pure se non sarà più un 200 mm non credo che riduca la focale a meno di 170 o 175 mm |
user12181 | inviato il 24 Febbraio 2023 ore 9:02
“ "non credo che riduca la focale a meno di 170 o 175 mm „ Se così fosse andrebbe bene, in una recensione qui su Juza si dice che si riduce a 100 mm, sarebbe un po' tanto. Comunque resta il vantaggio della possibilità, ad esempio, di fare una pulsatilla e subito dopo puntarlo sulle creste delle cime di Sassumero o del Pizzo Trevisina ancora innevati, auspicabilmente in annate nivometeo meno tragiche di queste ultime due. Ricordo che John Shaw aveva detto a suo tempo che con la D800E costituiva una "Killer combo". |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 9:55
“ Massimo vedo che possiedi il 180. Puoi darci un impressione generale su questa lente? Grazie mille. „ lo comprai molti anni fa quando ne venivano decantate le qualità proprio su queste pagine e non me ne sono pentito (a parte l'evoluzione della compatibilità AF, come scritto): se parliamo di distanza di lavoro, qualità immagine, stacco dallo sfondo (cosa sempre relativa, ovviamente) e operatività (dimensioni, collare per treppiede) lo straconsiglierei ancora oggi. Devo ammettere però che l'ho usato praticamente solo su aps-c. L'analogo Tamron dicono regga meglio il controluce e non ho motivi per dubitarne. Sulla qualità costruttiva, sapendo i limiti della "verniciatura" non l'ho mai bagnato, ma oggi il fatto che non sia tropicalizzato va tenuto in considerazione. Il collare è comodissimo, ma dopo un po' di anni anni ruota con fluidità solo in un senso (a differenza, ad esempio, di quello del 70-180 Nikon). La ghiera di messa a fuoco è generosa e comoda, ma se mi chiedete se è perfettamente fluida e precisissima non posso dirlo (anche se poi ci si lavora benissimo ugualmente). Per la cronaca, ho da poco scoperto che il tamron 180 per canon oggi funziona perfettamente in af sulla nuova generazione mirrorless al punto da essere usato in focus stacking sulle R, per cui un po' girano... (diciamo che tra afd e ottiche di terze parti, il passaggio alle mirrorless di nikon ha lasciato molto amaro in bocca) La vera domanda è perché oggi le case costruttrici siano tutte ferme al palo sui tele macro, a parte il gioiellino appena presentato da OM Digital Solutions... |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 10:03
Beh mi pare di capire che i difetti siano pochi. Anche perché in rapporto al prezzo su cui si trova usato (circa 400€) non vedo altri motivi per non acquistarlo. In alternativa stavo valutando il fratellino 150 2.8 stabilizzato. |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 10:03
Se così fosse andrebbe bene, in una recensione qui su Juza si dice che si riduce a 100 mm, sarebbe un po' tanto. Oddio... ma chi le dice ste' stupidaggini? Un 100 macro raggiunge l'1:1 focheggiando a 31/32 cm dal piano focale. Un 50 mm invece raggiunge l'1:1 a circa 16 cm o pochissimo più. In definitiva la gamma delle distanze di riprese cosiddette close-up, ossia quelle che noi definiamo a "distanza ravvicinata", inizia a 10 volte la lunghezza focale, RR 0,1 X, e termina a circa 3 volte la lunghezza focale quando raggiunge l'1X, la grandezza naturale... ossia la soglia d'ingresso alla macrofotografia vera e propria. Se tanto mi da tanto, e considerando pure che la MMaF del 200/4 Micro Nikkor è di circa 52/53, cm la focale effettiva dovrebbe aggirarsi, spannometricamente, intorno a quei 170 mm da me ipotizzati. |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 10:18
A proposito: un 100 macro focheggiato a 1/2 metro sta a circa 0,5X mentre invece il 200 Micro Nikkor arriva a 1X... quindi che alla MMaF esso sia solo un 100mm invece di un 200mm è una ipotesi assolutamente priva di ogni fondamento. |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 10:31
Ultima nota Murmunto: io ho sia il 100/2,8 L macro che il 180/3,5 L macro... e posso assicurarti che come sfocato non c'è proprio paragone. Lo sfocato del 100 L, invero molto bello per essere quello di un macro, è in effetti assai gradevole e aggiunge una nota onirica alla fotografia, al contrario dello sfocato del 100 macro USM, che pure ho avuto, che invece è molto più secco e netto e che addirittura, donando una sensazione di maggiore PdC, da anche l'impressione di essere più nitido aumentando quindi la percezione visiva delle parti fuori fuoco. Il 180 macro invece, a prescindere dallo swirly-bokeh che lo caratterizza rendendo il suo sfocato di un altro pianeta, aggiunge una tale compressione prospettica che quello sfocato diviene come se fosse più "spesso", più "di sostanza" insomma. |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 11:32
giusto per avere un'idea questo quanto ho trovato tra le mie riviste, manca il test del 200, e cose più moderne. Sono tra loro direttamente confrontabili.
 micro nikkor afd 60 2.8: RR 1:1 minima distanza di fuoco: 0,219 m aumento lunghezza fisica del barilotto a 1:1 : 25mm micro nikkor afd 105 2.8 : RR 1:1 minima distanza di fuoco: 0,314 m aumento lunghezza fisica del barilotto a 1:1 : 27mm micro nikkor afd 70-180 4,5-5,6 ED : RR 1:1.33 @ 180mm minima distanza di fuoco: 0.37 m |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 12:57
Io ho Sigma 150mm f.2,8 OS Macro e Nikkor 60mm f.2,8 AF-D Micro. Li utilizzo su D750 e D500. Na maravigghia |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 13:00
Forciniti. Non vedo tue foto in galleria. |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 13:16
@Fabrizio Zaccheddu “ Forciniti. Non vedo tue foto in galleria. „ Vero! Mi dispiace ma è una mia scelta (strana) |
| inviato il 24 Febbraio 2023 ore 13:44
Vero! Mi dispiace ma è una mia scelta (strana) onestamente non vedo cosa possa esserci di strano! |
| inviato il 25 Febbraio 2023 ore 0:18
“ Se così fosse andrebbe bene, in una recensione qui su Juza si dice che si riduce a 100 mm, sarebbe un po' tanto „ Infatti è proprio poco più di 100mm. “ A proposito: un 100 macro focheggiato a 1/2 metro sta a circa 0,5X mentre invece il 200 Micro Nikkor arriva a 1X... quindi che alla MMaF esso sia solo un 100mm invece di un 200mm è una ipotesi assolutamente priva di ogni fondamento. „ Il fatto è che anche il 100mm non sarà un 100mm ma molto meno. Comunque in regime macro le cose si complicano e tutte le formule approssimate che normalmente si usano diventano imprecise; ci sono parametri come la distanza intermodale ed il fattore pupillare che cambiano le cose su diversi aspetti. |
| inviato il 25 Febbraio 2023 ore 6:23
Il fatto è che anche il 100mm non sarà un 100mm ma molto meno. Guarda che anche i vecchi 100 macro Manual Focus raggiungevano l'1:1 a una MMaF di circa tre volte la lunghezza focale, l'unica differenza era che quelli di allora si allungavano a dismisura mentre quelli di oggi diminuiscono un poco la focale e traslano in avanti il gruppo ottico sfruttando il resto della lunghezza del barilotto come se fosse un semplice tubo di prolunga. Non per nulla i vecchi 100 macro, con la messa a fuoco all'infinito, sono lunghi +/- 9 cm e si allungano di altri 3/4 alla MMaF, quelli odierni invece sono lunghi circa 12 cm, non si allungano durante le operazioni di messa a fuoco e poi, un poco sfruttando lo spazio che resta vuoto posteriormente, un poco diminuendo la focale, arrivano al RR 1:1 lasciando sempre quei 30/31 cm fra il piano focale e il soggetto. In definitiva i macro moderni riducono la focale, è vero, ma la riducono del 15/20 % non del 50% dai. O almeno: dall'effetto sulla prospettiva che posso vedere a 1:1 il mio 180, confrontato col mio 100 macro, di certo non mi sembra un 90! Allo stesso modo in cui il 100 di certo non mi sembra un 40/45 mm |
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