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Le stampe formato cartolina, le stampe più grandi e la condivisione online dei propri scatti.


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avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 17:15

STAMPE
Stampo minimo in 21x30 ( A4) che incollo in album tipo matrimonio fatti di 60 pagine, 120 facciate ( per 120 fotografie). Le copertine sono in finta pelle, le pagine sono nere per esaltare le foto e tra le pagine c'è un foglio leggero di pergamino per evitare che le foto siano in contatto e si rovinino.. Gli album sono divisi per argomenti ( Venezia, Macro Street, Borghi, Sport, alcuni di paesaggi etc). I fogli neri misurano 35x35 cm in modo che le foto 21x30 possano essere incollate sia in orizzontale che in verticale senza girare l'album, per guardarle, cosa fastidiosissima. Così somigliano a libri
Le foto in formato A3/A3+ sono di meno e le inserisco in tasche trasparenti sempre forate inserite in album ad anelli apribili presi da Fotomatica Treviso e conservati sempre per argomento.
Qualche A3+ lo regalò o lo incorniciao per casa, il mio studio la casa in montagna. A volte te sostituisco.

user204233
avatar
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 17:43

Le stampe 10x15 non vanno valutate singolarmente, è chiaro che si tratta di un formato microscopico... ma queste cartoline hanno un loro perchè quando vengono inserite all'interno di album e raccoglitori che permettono numeri che altri formati invece non rendono possibili, di solito.

È l'album ed il raccoglitore che ha un valore, non la singola foto.

Sul non vedere nulla poi, anche su Instagram e da smartphone non si vede nulla, eppure tutti usano Instagram e non Flickr, per dire.


avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 17:52

Si, ho capito ma per me anche se non sono un'artista, la fotografia è una cosa seria e voglio vedere le mie foto al meglio possibile; innanzitutto in stampa e non a monitor, men che meno al telefonino e poi la voglio in formato tale da apprezzarne esattamente la qualità. Meglio di sicuro il formato A3/A3+. Immaginiamo una mostra fatta in formato 10x15!MrGreen
Il 10x15 può andare per le foto sotto l'ombrellone con zia Peppina ( che a me non interessano per niente) E nemmeno per quelle, secondo me.
Se vuoi vedere la qualità di una stampa, bisogna salire di formato; purtroppo, salendo di formato, affiorano anche piccole magagne della foto.

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 17:58

Riguardo al fatto che sino l'album o il raccoglitore che hanno valore e non la singola foto è una affermazione quantomeno singolare: ci sono foto iconiche, simboliche, che reggono da sole il tempo e il gusto e che
hanno un mondo dentro. E foto che fanno parte di un reportage, sviluppano un tema, ne esaminano vari aspetti e che, insieme, si rafforzano, si appoggiano l'una all'altra. Probabilmente, le migliori di queste ultime, possono anche reggere il tempo da sole. Se pensi al vecchio e buon Ansel Adams, ad HCB, ricordi inevitabilmente le sue foto iconiche famose. Lo stesso per tantissimi autori. Non si può generalizzare.

user204233
avatar
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 18:00

Prova a fare una cosa, prendi i tuoi provini 10x15, da quelli estrai venti foto, quelle che per te sono le migliori... e vedrai che, una volta fatta la cernita, apprezzerai molto quelle venti foto, anche e sopratutto in quel formato.

Ansel Adams


Devo ordinare il numero di "Visionari" a lui dedicato, ad oggi non ho letto nè visto nulla di questo autore, pur sapendo che è un nome molto importante.


avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 18:10

Non è cosi. Tecnicamente, sicuramente non lo è. Non sono legato a formati enormi a prescindere visto che stampo al 99% in A4 e a volte in A3, ma non puoi apprezzare la quslita tecnica. Puoi avere una idea generale di cosa dica lo scatto, se c'è materia sufficiente, se l'idea è buona, ma scala tonale, esposizione, anche nitidezza e precisione della maf sono aleatorie. Sapessi quante volte sul provino non ti accorgi che quel masso in primo piano che tu vorresti definitissimo, nitido, si trova sl posto giusto, certo, nella luce giusta, certo ma ingrandito lo hai decisamente sbagliato per messa a fuoco, hai calcolato male l'iperfocale. Oppure hai un cielo che sul cellulare, su un social lo vedi wow! Ma poi, in un certo formato, diventa...pacchiano! Devi sperimentarle tante volte certe cose per rendertene conto. Provare e riprovare per fare certe affermazioni. Rifletterci guardando gli altri. Magari guardando mostre che, sino d'accordo, non devono necessariamente essere in grandissimo formato ma...Già guardando a monitor le immagini sono sempre migliori di quelle stampate, figurati guardarle con attenzione su carta e non superficialmente.

user204233
avatar
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 18:20

Non è cosi.


Guarda che non è un'idea mia, questo micro-esercizio era più o meno quello riportato in un numero della collana di Canon uscita con "Il Corriere della Sera" ai tempi del primo lockdown.

Si parlava di selezionare ed inserire in una cartella di file una foto ad uscita, poi una foto al mese ed infine, da queste dodici foto, selezionarne una che sarà quindi, oggettivamente, un'ottima/buona foto, circondata appunto, da altre undici foto che saranno sicuramente di rilievo.

Nota bene che si parlava appunto di file e non di stampe, far finta che il pc ed internet non esistano è errato, non esiste solo la stampa.

Io comunque le mie tre, quattro stampe 40x60 le ho fatte, so quale sia la differenza rispetto ad i micro-formati, proprio per questo ho aperto il topic.

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 18:55

Lo so lo so che non l'hai inventato tu. Sapessi quante altre volte ho letto queste cose. Ai tempi della pellicola si parlava del 3 su 36, vale a dire selezionare 3 foto da un rullino e gettare le altre. Poi, far sedimentare il pensiero ( in tutti i campi sempre conveniente) e prendere la migliore. Parlando con vari stampatori, si conviene spesso di selezionare una o più foto, ma poi far sedimentare l'idea, magari fermarsi ad un certo punto e riprendere in mano i file in un secondo momento, con idee nuove e più chiare e riprendere il lavoro. L'idea di Canon/Corriere della Sera non è nuova, già risaputa, ma va avvalorata dalla prova sul campo e da quanto soddisfa noi stessi, senza crearsi preconcetti assoluti. C'è un mare di letteratura nel campo della critica fotografica...

Anche il discorso di "far finta che il pc non esista e nemmeno internet" fa sorridere; ovvio che servano e...tantissimo! Non dirlo a me per il quale internet è fondamentale e di uso quotidiano in chiave di aggiornamento continuo. Se non avessi io e chi lavora con me, l'accesso continuo a certi siti di aggiornamento, saremmo persi!
Ma esistono vari modi per fruire di foto; internet è fondamentale, ma non certo per la qualità dell'immagine. Internet è importantissimo, ma sicuramente non sempre permette di valutare appieno la qualità tecnica. E poi, non sempre chi guarda ha un monitor performante e calibrato. Anche io in questo momento, guardo e scrivo da cell; posso avere una idea sono contento di condividere le immagini, ho accesso a cose che non potrei vedere, ma il mio sguardo è superficiale e la valutazione è veloce e non precisa. Superficiale, appunto.
Infine, ognuno sceglie la sua strada e quello che prova piacere; io, in epoca analogica, sviluppavo e stampavo ( fin dal primo rullino) in bianconero, sviluppavo le diapositive, bellissime, ma, pur vedendole in grande formato e con una qualità e nitidezza invidiabili, non le sopportavo le dia, non mi sembravano mie, mi sembravano evanescenti, non le possedevo come le stampe. Infatti, dopo aver sviluppato le diapositive, alcune le stampavo col metodo Cibachrome ( ingranditore, filtri erc) ma non erano perfette, c'era poco margine di manovra. Figurati quando è arrivato il digitale; per me una festa! Finalmente potevo stampare a colori da me! E sono oltre 15 anni che lo faccio. Mi piace sentire la consistenza guardare la qualità e mi piace stampare: tu dici "non esiste solo la srampa" ed è vero. Ma per me non esiste solo lo scatto. Mi piace, mi diverto anche, e molto, nel fare quello che avviene dopo, preparare il file per la stampa, far uscire la foto dalla stampante valutarne i colori. E ti dico un'altra cosa: per preparare una foto da postare su Juza ci metto 5-10 minuti. Ma per stamparla definitivamente mi servono un paio di ore, tra provini, ripensamenti, piccoli aggiustamenti per avere quello che ( per me) è perfetto. Per Juza non occorre: chi se ne accorge di piccolissimi particolari e infinitesimali aggiustamenti?

Fai una esperienza su molte più che 3/4 stampe e cerca stampatori molto molto seri. Sono rari, presenti in pochi centri, non sotto casa, ma ce ne sono. Lascia perdere le stampe fatte con la maggior parte dei siti internet

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 19:17

da ormai tre anni stampo con una Canon pro10S, ho stampato anche io quattro fotolibri dove le foto in formato quadrato avevano dimensione 10x10cm stampate due o una per facciata su A4 poi ripiegato a metà in A5 fascicolati che ho portato a rilegare.
Anche io trovo che in dimensioni molto piccole la composizione mostra tutto il suo valore o disvalore: quando lavoravamo in fotoincisione e dovevamo elaborare i disegni di foulard 90x90cm o scialli 140x140cm si facevano delle foto polaroid SX per referenza dalle quali risaltavano facilmente percepibili eventuali difetti nella disposizione dei motivi.
Però stampo anche in dimensione 19x28,5 oppure su A3+ e qui mi si pone il problema. Per adesso le metto nelle scatole stesse che le contenevano all'acquisto. Non so se nessuno mai le vedrà e se è un modo giusto o rischioso per conservarle fino a che, alla mia dipartita, qualcuno porti tutto in discarica.

user204233
avatar
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 19:18

Fai una esperienza su molte più che 3/4 stampe e cerca stampatori molto molto seri. Sono rari, presenti in pochi centri, non sotto casa, ma ce ne sono. Lascia perdere le stampe fatte con la maggior parte dei siti internet


Al momento il passo in più che farò sarà stampare un piccolo fotolibro, buttandoci qualche soldo, con le foto della mia compatta.

Per le foto con la reflex non ne ho invece idea, francamente: online non le metto da nessuna parte, 10x15 sono oggettivamente stampe piccole... ma l'album raccoglitore che ho oramai lo devo completare e lo finirò ovviamente tutto in 10x15.

Per formati più grandi poi vedrò il da farsi.

Le mie stampe non le vede nessuno comunque ed a me va bene così.

Il punto è che, per quanto riguarda la fruizione di immagini altrui, non potendo, come tutti, spendere un capitale in libri e mostre, si finisce col guardare in maniera sempre superficiale le fotografie altrui su internet.

È lì che si pone la questione, capire quale sia la piattaforma più consona da utilizzare ai fini di un miglioramento sul piano della fotografia, sia che si opti per una fruizione passiva della piattaforma, sia che si opti per una fruizione più o meno attiva e quindi per la condivisione del proprio operato in rete.



user204233
avatar
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 19:25

A dispetto di quanto letto negli ultimi mesi, questo è ciò ho trovato trenta secondi fa:

www.popupmag.it/novita-instagram-2023/


avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 20:04

Io uso Juza non avendo un circolo fotografico, altrimenti, forse, mi concentrerei di più sul rapporto personale e sul commento attento di ciascuna foto. Comunque, qui su Juza, le attività sono, grosso modo, queste:
- si partecipa a discussioni molto tecniche e qualcuna permette di acquisire nozioni specifiche e di utilità.
- si partecipa poi a discussioni generiche di opinione, francamente molto meno interessanti o, almeno, nelle quali è difficile riuscire a selezionare valutazioni interessanti, ma in cui prevale solo l'esposizione del proprio modo di vedere le cose. Sono, queste, le parti del sito meno interessanti ma alle quali si partecipa per perdere un po' di tempo.
- c'è poi tutta la parte legata alla fotografia, in cui si può facilmente selezionare, spesso anche in buona risoluzione, a volte in alta risoluzione ( il che ovviamente è un gran pregio), un gran numero di foto scattate anche da bravi fotoamatori e semiprof interessanti. E si può vedere cosa fanno, quali argomenti interessano.Questa zona, in fondo è già più interessante: il confronto migliora sempre.
- se, infine, si è fortunati, si può stringere amicizia con uno bravo e interessante, scambiandosi opinioni più approfondite
intelligenti ma non generiche, legate a foto specifiche , tue, sue, di altri. Compresi suggerimenti in entrambe le direzioni Questa parte è il massimo, secondo me. Ma qualche volta capita di essere fortunati, ed è il massimo. Come dico spesso un sito di fotografia non può prescindere dalle....fotografie. E confrontarle e condividerle senza paura è il modo migliore per migliorare e per...divertirsi.
Infine, spendere tanto in mostre e libri fa sempre bene alla salute del nostro cervello e della nostra anima. Mai stato in una città senza prevedere un passaggio in qualche museo o qualche mostra. E non riesco a immaginare una vita senza che sul comodino non ci sia almeno ...un libro.

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 21:00

io sono noioso e ripeto sempre le stesse cose....
MA..

Non dimenticate MAI che un intero laboratorio per stampa a contatto STA IN UNA SCATOLA DA SCARPE.
Se avete una fotocamera 6x6 o 6x9 siete a cavallo.
E' IL SISTEMA IN ASSOLUTO PIU' ECONOMICO PER FARE FOTOGRAFIA.
Il lavoro, viene fuori sopratutto su formati piccolissimi.
Perche' ti CONCENTRI SULLA COMPOSIZIONE e sul distillare ed isolare il soggetto. Poi il dettaglio lo valuti con il lentino 10x e 50x.

Nel frattempo ti basta un paterson, quattro reagenti, un torchietto a contatto e due bicchieri come bacinelle.

E' il modo in assoluto piu' rapido per imparare a fotografare. E vengono fuori lavori eccezionali.

Ovviamente, siccome resta il negativo, se hai fatto la foto della vita, nulla impedisce di stamparla un metro per due.

Ma io penso che questa foga di stampare lenzuoli sia poi soltanto una moda...

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 21:30

“ non potendo, come tutti, spendere un capitale in libri e mostre”




oggi siamo subissati di foto di alta e altissima qualità da tutte le parti
E difficile fare foto che spicchino. Anzi difficilissimo. Farne una serie ottima su un soggetto ancora più difficile

Quindi questo ci da L opportunità di coltivare progetti personali originali
Li si può poi condividere con amici e parenti.
Un bel aperitivo e ti porti i fotolibri o appendi 10 foto al bar se vuoi condividere
Altrimenti ci sono i circoli fotografici o le sale comunali
I costi in genere sono bassi e una volta all anno o due si può fare
Il tutto magari con leggerezza e semplicità

avatarjunior
inviato il 19 Febbraio 2023 ore 23:29

“oggi siamo subissati di foto di alta e altissima qualità da tutte le parti
E difficile fare foto che spicchino. Anzi difficilissimo. Farne una serie ottima su un soggetto ancora più difficile”

Grandissima verità.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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