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raw therapee 5.9







avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2023 ore 17:57

Se dovessi passare un tiff a Gimp, poi dovrei eliminarlo perché occupa parecchio spazio.


Si può passare l'immagine da RT a Gimp direttamente, senza generare un file intermedio. Basta mettere Gimp (o il programma che si vuole usare) nelle impostazioni di RT come programma di fotoritocco predefinito e poi da RT usare il pulsantino in basso con tavolozza e pennello, e si apre una finestra di Gimp con dentro l'immagine che state elaborando in RT come livello base.

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2023 ore 8:37

Certo, lo so, gimp crea un tiff nella cartella tmp (o in altra cartella) e volendo si può salvare anche in jpg, dopo aver fatto le opportune modifiche.
Fatte le operazioni il tiff va comunque rimosso.
Gimp non lavora il raw e quindi bisogna dargli "in pasto" un formato che può gestire, quindi un tiff o direttamente un jpg.

user204233
avatar
inviato il 09 Ottobre 2023 ore 11:18

Aprendo un raw con Gimp, automaticamente a me si apre Rawtherapee... poi, una volta chiuso RT, si apre Gimp.

Personalmente, preferisco salvare in Tiff con RT ed usare Gimp solo in caso di necessità, ossia sempre... :D

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2023 ore 9:00

Tornando al problema del crash di RT, sto facendo delle prove con la swap.
Ricordo che in passato Ubuntu creava una partizione di swap, dove appoggiava quello che "non entrava" nella RAM.
Nelle ultime versioni viene creato in automatico un file piccolo (nel mio caso era di 1,3 giga). Con i computer di oggi, dotati di parecchia ram in genere basta, ma dipende anche da come i programmi la utilizzano.
Ora sto provando a vedere cosa succede ingrandendo questo file.
Riferirò delle mie prove.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2023 ore 10:07

Ho provato ad avviare RT dopo aver ingrandito il file di swap (portato da 1,3 a 10,5 giga).
RT per ora non crasha, anche caricando molte foto e eseguendo quelle operazioni che prima davano problemi, come la correzione prospettica.
Ho notato che tende a lasciare occupata la swap, nel senso che se apro molte foto, ad un certo punto inizia ad usare il file, poi, se ne chiudo alcune, lo spazio occupato rimane lo stesso, anzi, se chiudo RT, rimane invariato.
non so se questo sia normale o sia una manchevolezza di RT che non gestisce correttamente la swap, però, aumentandone in maniera sostanziale la dimensione, il problema (almeno sembra) è allontanato.

per controllare la dimensione del file di swap e quanto è usato al momento su Ubuntu digitare da terminare "sudo swapon --show"

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2023 ore 10:31

in passato Ubuntu creava una partizione di swap, dove appoggiava quello che "non entrava" nella RAM.
Nelle ultime versioni viene creato in automatico un file piccolo (nel mio caso era di 1,3 giga).


E' comunque possibile creare una partizione di swap quando si installa ubuntu, e farla grande quanto si vuole. Se il problema fosse un file di swap troppo piccolo e non se ne venisse a capo altrimenti si potrebbe sempre provare a fare una nuova installazione del sistema, partizionando il disco e creando una generosa partizione di swap.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2023 ore 10:45

Credo che la scelta di sostituire la partizione con il file sia perché quest'ultimo è gestito in maniera "dinamica", e non fissa.
In passato la partizione di swap era quasi un obbligo perché i computer avevano poca ram ed era un piccolo trucco per gestire più processi contemporaneamente, anche se a spese della velocità, specie con i primi dischi meccanici.
Oggi che al 99% si usano ssd, almeno per i dischi di sistema, la swap può risultare discretamente veloce.
Non è necessario rifare l'installazione per aggiungere una partizione di swap, è sufficiente avviare con una live di Linux, ridimensionare le partizioni e nello spazio non allocato, creare la partizione di swap.
ATTENZIONE: dalla live operare solo sulle partizioni Linux e non sulla eventuale partizione di sistema Windows, perché si rischierebbe di "sminchiare" l'avvio del sistema. Le partizioni di Windows vanno ridimensionate solo dalla sua utility.
Non ho indagato se all'avvio il sistema la individua automaticamente e la utilizza come partizione di swap, ma credo di sì.
Comunque, partizione o file, il succo non cambia, RT "crashava" per problemi di memoria, io che avevo una partizione di sistema Linux piccola, perché il computer ha un ssd di piccole dimensioni, l'ho dovuta ingrandire a spese della partizione /home, altrimenti non c'era spazio per il file.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2023 ore 13:09

Credo che la scelta di sostituire la partizione con il file sia perché quest'ultimo è gestito in maniera "dinamica"


I sistemi unix e unix like tradizionalmente hanno sempre pratizionato il disco per una sana e oculata gestione degli spazi ( / /var /home /opt ecc.) e tra questi c'era anche l'area di swap per cui veniva creata una partizione dedicata. Nei sistemi casalinghi questa prassi non viene tendenzialmente adottata (giustamente, aggiungerei io) e si mette tutto in un unico file system, un po' sullo stile Windows che, infatti, di default ha il file di swap nella root del disco di installazione di windows.

Sui dischi meccanici, quando non veniva dedicata una partizione, era buona norma creare il file (windows o linux che fosse) una volta per tutte, evitando di farlo crescere alla bisogna per evitarne la frammentazione, ma questo problema sui dischi a stato solido non c'è.

Per quanto riguarda l'occupazione della memoria anche quando in teoria il programma non dovrebbe averne bisogno (o perché si chiudono le foto, o perché si chiude il programma stesso), è normale: questo è il modo in cui kernel Linux gestisce la memoria, in particolare quella parte di memoria destinata al casching. Qualunque sia il software RT o altro, quando si caricano una grande quantità di dati si osserva l'aumento dell'occupazione della casched che tende a esaurire la RAM disponibile secondo la filosofia "se si ha memoria libera, meglio usarla per la cash che lasciarla là inutilmente). Inutile dire che se il sistema ha bisogno di memoria, la cash verrà ridotta di conseguenza.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2023 ore 14:19

@Ale.c
OK ci può stare che finché non serve ad altro, l'area di swap resti assegnata. Probabilmente, nel caso di RT, c'è una gestione non ottimale, forse perché il software sconta ancora la vecchia impostazione, di qualche anno fa, in cui era gestita sotto forma di partizione, quindi assegnata fissa in partenza.
Personalmente ho sempre partizionato Linux realizzando due partizioni, / per il sistema, e /home per il resto.
In questa maniera, in caso di problemi, è sufficiente formattare la partizione / e reinstallare il sistema operativo, conservando tutte le impostazioni. Bisogna solo ricordarsi di reinstallare i vari software "aggiuntivi", che una volta avviati, recupereranno tutte le impostazioni originarie, che sono conservate in cartelle nascoste della /home.
In passato, l'avanzamento di versione spesso si impallava, e quindi si faceva prima a installare da capo.
Ora, da diverse versioni, non accade più, però può sempre tornare utile installare il SO di nuovo, cosa tra l'altro parecchio rapida.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2023 ore 19:36

Io per non saper né leggere né scrivere la partizione di swap continuo a farla, e tengo anch'io sistema e dati su due partizioni diverse (/ e /home). Funziona, quindi non cambio...

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2023 ore 20:43

Prima anche io separavo il sistema dai dati. Poi, da quando c'è UEFI e GPT a formattare mi vengono le sudarelle solo a pensarci...

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2023 ore 9:28

In passato i dischi erano formattati secondo MBR (Master Boot Record). C'era una piccola area di boot che permetteva di gestire al massimo 4 partizioni fisiche. Risale a molti anni fa, quando i dischi erano piccoli e probabilmente il numero massimo di partizioni fu calcolato pensando "chissà, magari in futuro un disco conterrà non qualche gigabyte, ma magari si parlerà di megabyte".
Oggi che siamo arrivati facilmente ai terabyte, il limite delle quattro partizioni può essere molto critico, anche se questo è superabile facilmente con le partizioni logiche: una delle 4 partizioni può essere una partizione estesa, cioè un contenitore di altre partizioni definite logiche, superando così il limite.
Oggi i dischi partizionati GPT (GUID Partition Table), non avendo limiti all'area iniziale che contiene le informazioni per la gestione delle partizioni, può gestire facilmente un mumero praticamente illimitato di partizioni fisiche.
Sinceramente non vedo maggiori difficoltà a gestire un disco GPT. Nel caso di dual boot con Linux, basta seguire le istruzioni del gran numero di tutorial presenti. L'importante è dove mettere il boot.

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2023 ore 17:50

Era più semplice. Es serve qualche mb libero prima della partizione di sistema. Ma nessuno te lo dice...

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2023 ore 18:49

Se il disco è stato già formattato come disco di sistema, per esempio nel caso di un computer con windows pre installato, la partizione di boot EFI, all'inizio, c'è già.

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2023 ore 18:58

Si (e chiudo l'OT) hai ragione, ma io ero abituato a piallareMrGreen

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