| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 14:38
“ PS. Un'altro piccolo appunto. Sai quanti rullini ci sarebbero voluto per riprendere questo momento? Tie' „ Mi permetto di dire 3 max4 foto in un raffica, non servivano mille scatti, perchè al tempo dei rullini si osservava attentamente la scena e si conoscevano le fotocamere , io avevo una nikon F90x e ti posso assicurare che a livello tecnologico non era messa male se paragonata alle attuali fotocamere. Ma qui siamo OT |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 14:47
PS. Un'altro piccolo appunto. Sai quanti rullini ci sarebbero voluto per riprendere questo momento? Tie' Non ne ho idea... quanti secondo te? |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 15:00
Essendo nato con l'analogico, conosco bene il "clunk" della dia che cade nel cestino e comprendo (e in parte condivido) l'avvelenata dell'autore del video. L'analogico era un mondo diverso, per certi versi migliore, ma, so di essere banale, peggiore per altri. Le invertibili non consentivano il minimo errore, o scattavi "bene", con i parametri giusti per l'obiettivo in uso e la lente a disposizione, o semplicemente ti attaccavi... ... Clunk. Qualche opzione di fotoritocco era possibile solo ai maghi del bianco e nero e della camera oscura, ma, almeno agli albori del nuovo millennio, la categoria si era ridotta a poco più (o poco meno) di una nicchia. Il digitale ha cambiato tutto e offerto agli appassionati enormi possibilità creative, che sarebbe sciocco rinnegare per vagheggiare un ormai impossibile ritorno collettivo a una mitizzata età dell'oro. Personalmente, non scatto un rullino dal 2006 e, a maggior ragione con i prezzi attuali di pellicole e sviluppi, dubito che tornerò a farlo. Il digitale, quindi, per me è stato una scelta definitiva, ma a molte sue peculiarità continuo a non riuscire ad adattarmi: come già giustamente osservato da qualcuno, quella attuale è sempre meno "fotografia" (almeno per come è stata intesa per un secolo circa) e sempre più "computer grafica" o "illustrazione". In giro vedo tanti, troppi, bravissimi informatici, ma pochi fotografi e l'avvento delle mirrorless, con il loro carico tecnologico sempre più avanzato, che consente lavorazioni (quanto odio questo termine!) dei file che fino a pochi anni fa erano impensabili, ha ulteriormente allargato questa divaricazione tra fotografia e informatica. Quando mi sono iscritto su questo forum, venivo da anni di sostanziale inattività fotografica, tra figlie piccole e pandemia, e, abituato alla semplicità di un approccio reflex digitale, ma con radici ben piantate nell'analogico, mi sono ritrovato in un mondo che mi ha completamente disorientato e che, dopo un anno circa continuo a trovare abbastanza incomprensibile. Niente di male, intendiamoci, non sto facendo la morale a nessuno, ognuno ha il diritto di vivere il proprio hobby o la propria professione nella maniera che preferisce, ma, personalmente, quando leggo sentenze su come nel 2023 non si possa fotografare senza ibis o senza sensore stacked o senza qualunque altra diavoleria vi passi per la mente, non posso fare a meno di guardare la telemetro anni 50 priva di esposimetro che giace nella mia vetrinetta e ricordare con affetto quell'epoca non troppo lontana nella quale QUELLA era la normalità. Per me (ripeto, per me... PER ME) la fotografia è andare in giro a scattare immagini quanto più possibile fatte e finite, in modo da limitare al massimo il fotoritocco. Le mie foto non avranno mai l'effetto "wow" di una lavorazione (ARGH!) sapiente, ma non me ne frega nulla. Io mi diverto così. |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 15:06
“ PS. Un'altro piccolo appunto. Sai quanti rullini ci sarebbero voluto per riprendere questo momento? Tie' „ 1/36 (leggasi un trentaseiesimo) di rullino, cioè uno scatto, un fotogramma! A voler esagerare, per avere la possibilità di scegliere la forma dello spruzzo che più ti aggrada, aggiungi uno, massimo due scatti; totale: al massimo 3 scatti, cioè 3 fotogrammi (neanche a raffica, bensì 3 scatti a 3 diverse onde), altro che "quanti rullini?"! Basta osservare la scena per qualche minuto, studiare la tempistica delle onde e degli spruzzi, poi scattare; buona la prima! |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 15:08
“ direi che solo chi ha un buon passato fotografico puo' capire il video. Si chiama frustrazione. Sia ben chiaro , non do nemmeno tanto la colpa ai vari fotoamatori in se , ma a un modo che oramai si è consolidato di pensare. Per cui succede che tu che hai imparato ( sudando freddo ) a scattare con mezzi arcaici a pellicola , che sei poi passato alle diapo ( dove non avevi possibilita' di errore ) , ti trovi "fotografi" che hanno bypassato tutto questo in favore della velocità' e della condivisione , senza risultati interessanti( per non dire scadenti) con mezzi all'avanguardia. Il limite estremo di tutto questo è poi pensare di trasformare una foto inutile in una foto accattivante con l'aiuto della PP. Questo è realmente fastidioso. ah sia ben chiaro , la libertà' regna suprema. Ma rimane fastidioso. „ Perfetto. |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 15:08
non scatto un rullino dal 2006 e, a maggior ragione con i prezzi attuali di pellicole e sviluppi, dubito che tornerò a farlo. In effetti la pellicola sta diventando un lusso e, in quanto tale, pure sempre meno sostenibile |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 15:10
Da dove si doveva stare non si vedevano arrivare le onde ho tirato fuori la storia dei rullini per dire che non c'entra niente la storia che se non sai scattare a rullino non capisci niente di fotografia. Sto pubblicando queste foto per dire che per me chi critica la pp dove si creano immagini dal nulla si trova d'accordo con me, mentre qui si sta paragonando il rullino e suoi sviluppi con quello che permette oggi il digitale con la post fatta al pc. Quando la vecchia volpe non arriva all'uva dice che non è buona. |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 15:33
“ Da dove si doveva stare non si vedevano arrivare le onde... „ Non c'è bisogno di vederle arrivare, basta vedere come si infrangono, che effetti fanno, quindi capire quando sarà il momento di scattare appena le onde successive creeranno lo spruzzo. Lo si fa da sempre, con le onde, con i geyser in Islanda, ecc, non c'è bisogno di raffiche né di avere a disposizione decine di scatti "gratis". |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 16:09
Si si e non dimenticare la busta plastica per proteggere dagli spruzzi. L'unico fotografo del mio paese ai tempi del rullino l'hanno fatto cavaliere del lavoro. Oggi con il digitale siamo tutti cavalli Dai basta guerre a chi è più bravo. Io dico e penso che con il digitale e la pp si sono migliorati tantissimi aspetti e possibilità, non critico chi sostiene l'analogico e/o le diapo ma non è giusto neanche il contrario |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 16:22
“ Si siMrGreen e non dimenticare la busta plastica per proteggere dagli spruzzi. „ Mi è capitato di usarla. |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 16:25
Diebu ha scritto #Non c'è bisogno di vederle arrivare, basta vedere come si infrangono, che effetti fanno, quindi capire quando sarà il momento di scattare appena le onde successive creeranno lo spruzzo. Lo si fa da sempre, con le onde, con i geyser in Islanda, ecc, non c'è bisogno di raffiche né di avere a disposizione decine di scatti "gratis".# L' autore della fotografia evidentemente non ha mai visto "Papillon" |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 16:54
“ L' autore della fotografia evidentemente non ha mai visto "Papillon" „ Gia! |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 17:04
In effetti io Papillon non l'ho mai visto... in compenso però ho visto Farfallon |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 17:24
Purtroppo non trovo il link ma hanno fatto un video di risposta dal titolo "smettila di fare il Damiano e fare video dell'organo genitale maschile con titoli clickbait per raccattare quattro soldi e trovati un lavoro serio". |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 17:37
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