user206375 | inviato il 06 Gennaio 2023 ore 10:44
Ma in che mondo vivi, nel mondo dei puffi? Permettere alla gente di "soprabvivere" ti sembrano soldi buttati? E chi un lavoro non ce l'ha o non lo trova cosa dovrebbe fare? Morire di fame, andare a vivere con i propri figli sotto un ponte? Discorsi allucinanti. E nemmeno tento o ci spero di far cambiare idea a certe persone, certe persone portano in sè un pó di umanità solo quando la vita li "punisce". |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 10:47
"E chi un lavoro non ce l'ha o non lo trova cosa dovrebbe fare?" Chi è in grado di lavorare, il lavoro se lo cerca, ovunque, ed il mondo il lavoro lo offre. Laurearsi in Ingegneria Elettronica facendo il turnista (SALT, Società Autostrade Ligure Toscana, Casello di Lucca) per me è stato, in una parola, quasi un incubo, è stato uno dei periodo veramente duro. Oggi molti giovani, che stanno benissimo, non hanno impedimenti fisici, vogliono la pappa fatta stando a grattarsi la pancia: non gli va assolutamente data, che si rompano i maroni. |
user206375 | inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:16
Non mi interessa difendere il rdc, anche perchè non vivo in Italia, ma trovo volgare definire aiuti per persone in dificoltà "soldi buttati". I giovani che percepiscono il rdc saranno un 50k. Di cosa stiamo parlando? |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:20
Alessandro perdonami ma la maggior parte delle persone over 60 non capisce quali sono le difficoltà dei giovani al lavoro. Rispetto a quando eravate voi giovani la situazione non è assolutamente paragonabile. I giovani cercano il lavoro, si danno da fare e piegano la schiena quanto la piegavate voi da giovani, il problema è che giustamente non vogliono piegare anche la testa e quindi sono stufi di contratti rinnovati ogni tre mesi, paghe da 3,75 l'ora e ore di straordinario dovuto pagate con un pacca sulle spalle. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:22
Peda hai ragione da vendere, io ho iniziato la mia carriera lavorativa negli anni 80 e il mondo del lavoro e peggiorato esponenzialmente, come quantità e come qualità. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:44
se uno ha bisogno di lavorare, il lavoro lo trova anche domani, a costo di andare a fare le pulizie in una cooperativa a 5 euro/ora fintanto che non trova di meglio. Certo che se si comincia a dire che non è dignitoso, che è deprimente....va bene, però non diciamo che il lavoro manca perchè è una grossa ed enorme fandonia. Il reddito di cittadinanza dovrebbe essere tolto ad almeno il 99% delle persone che lo stanno percependo. E non per il costo dello stesso, ma proprio perchè rafforza quella cultura dell'assistenzialismo che, assieme al sogno del posto statale, ha già distrutto lo spirito imprenditoriale di 3/4 del paese e che oggi rischia di compromettere anche l'altro quarto. Tralasciando comunque i casi tipici italiani di rdc erogato a persone che manco mai hanno messo piede in italia, perchè il nostro efficientissimo apparato di controllo fiscale è buono solo a verificare che nel 2014 ho pagato 10,34 euro in meno di iva o qualche altra evasione di pari rilevanza. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:49
"Rispetto a quando eravate voi giovani la situazione non è assolutamente paragonabile." Verissimo, in pochi anni ultimamente, qui in Italia, sono state distrutte tutte la conquiste di solidità e giustizia del lavoro conquistate in decenni di sforzi congiunti, scioperi e morti sul lavoro. Purtroppo è accaduto questo, colpevoli ed in prima fila i sindacati, che sindacati dei lavoratori non sono più ma sono solo dei collusi con le proprietà. In questa situazione qui, bisogna rimboccarsi le maniche, studiare per conquistare una Laurea, che ti leva un po' dalla mischia, e se nemmeno quella basta, ad andare a cercarsi un lavoro anche all'estero. Comunque, il lavoro in Italia c'è anche per i non laureati, bisogna rimboccarsi le maniche a fare lavori anche umili e mal retribuiti pur di immettersi il prima possibile nel mondo del lavoro. Se uno, in età lavorativa, sta un paio di anni senza fare nulla, è rovinato, dopo non sarà più buono a fare nulla, è rovinato di testa, resta un derelitto tutta la vita. Io feci quel ragionamento lì 55 anni fa, il non far nulla in breve tempo ti distrugge, e, secondo me, vale ancora oggi, è attualissimo. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:55
Manca il lavoro retribuito dignitosamente. Non a caso l'Italia e l'unico paese europeo dove i salari sono scesi al posto di incrementare negli ultimi 30 anni A me piacerebbe che l'Italia competesse sul mercato del lavoro con i migliori non con il terzo mondo. Pollastrini e una persona pragmatica e purtroppo ha ragione quando dice che se la situazione è quella che e ognuno deve darsi da fare per sistemarsi |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:58
Su questo concordo infatti ho diversi amici che sono andati a fare l'ingegnere in Olanda. Ma non tutti hanno una laurea ed è giusto che anche i "normali" debbano trovare un lavoro dignitoso. E un lavoro dignitoso non è in base alla mansione che si fa ma alle condizioni che sono garantite al lavoratore. È condizione accettabile fare 90gg di lavoro consecutivo senza fare un giorno di pausa? È condizione normale guidare un mezzo pesante dalle 22 alle 16 e poi riprendere a lavorare alle 22? È condizione normale fare 50 ore di straordinario in un mese? Tutti esempi reali vicinissimi a me. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 12:00
“ Se uno, in età lavorativa, sta un paio di anni senza fare nulla, è rovinato, dopo non sarà più buono a fare nulla, è rovinato di testa, resta un derelitto. „ se uno resta due anni senza lavorare, in italia ma soprattutto in lombardia, non è nemmeno derelitto, è semplicemente un mantenuto. Dallo stato o dai suoi famigliari, ma quello è. Da questo tolgo solo le persone oltre i 55, 60 anni perchè per quelli effettivamente spesso molte porte sono chiuse anche accettando lavori più umili. Ma non sempre. Aneddoto: 3 o 4 anni fa, ho avuto modo di seguire un infortunio mortale, occorso ad un lavoratore di una cooperativa che è annegato, cadendo in un canale artificiale mentre faceva manutenzione del verde ai bordi. Bene, questo poveretto era un uomo di 60-65 anni (non ricordo esattamente), algerino arrivato in italia solo pochi mesi prima. Certo, lavorava in una cooperativa (e qui mi fermo, altrimenti altro che OT, finisco bannato ancora prima di iniziare), prendeva meno di 5 euro/ora (avevo visto la busta paga)....ma LAVORAVA. E se in pochissimo tempo ha trovato lavoro un anziano di quell'età, in un settore dove sicuramente i giovani sono preferiti, straniero per di più, mi rifiuto di considerare che un ragazzo di 25-30 anni dichiari di non trovare impiego perchè non c'è lavoro. Se il problema sono imprenditori ladri che vogliono sfruttare i lavoratori, si vadano a prendere quelli, piuttosto che regalare elemosine e sussidi a pioggia. |
user206375 | inviato il 06 Gennaio 2023 ore 12:01
Jp posta pure i salari dei vari paesi. Poi ne riparliamo |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 12:03
“ Ma non tutti hanno una laurea ed è anche giusto che anche i "normali" debbano trovare un lavoro dignitoso. „ questa è la base per qualsiasi Paese civile, e dubito che qualcuno la voglia negare. Ma nel FRATTEMPO che il giovane trova il lavoro dignitoso, se non cerca qualsiasi altra cosa, a mio avviso è solo un MANTENUTO. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 12:10
"...a mio avviso è solo un MANTENUTO." + 1 Io cominciai a distribuire elenchi telefonici, a cottimo, eravamo pagati col numero degli elenchi distribuiti (occhio che c'erano diverse scale da fare perché a volte lasciare l'elenco nell'androne, non veniva confermata la consegna e non te lo pagavano). Poi all'autostrada, e non c'era il condizionamento del posto di lavoro a quei tempi, non c'era aria pulita, si respirava merda, e si facevano anche più di 800 transiti a turno, il che vuol dire circa 2 auto al minuto, per 8 ore filate con solo 20 minuti di pausa. Erano due lavori veramente di merda, e pagati male, ma a me andavano benissimo perché non richiedevano impegno mentale, quello lo usavo per studiare, non avrei potuto studiare e fare anche un lavoro mentalmente impegnativo. Ingegneria ne ha comunque risentito, ci misi 7 anni a laurearmi, invece di 5. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 14:48
Purtroppo l'errore fatale dell'Italia e stato fatto molti anni fa decidendo di dismettere o comunque depotenziare pesantemente settori economici strategici. Distrutta la chimica... Montedison docet. Distrutta l'elettronica di consumo Olivetti docet. Mai favorita l'elettronica avanzata... microprocessori e simili. Distrutta la metallurgia Ilva docet... Sono rimasti si dei gioielli ..vedi finmeccanica e satelliti ma fondamentalmente perché legati mani e piedi alla politica quindi fonte inesauribile di mangiatoie. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 17:05
in italia c'è qualche gioiello, è vero, ma sono come i gioielli ereditati dalla zia ricca: messi nel cassetto, senza praticamente alcuna possibilità di averne altri perchè ormai la famiglia è impoverita. e quelle poche "eccellenze" che abbiamo, servono giusto a pavoneggiarsi su qualche talk-show, non certo a definire un'economia. ricordiamo che abbiamo demolito il settore delle auto sportive...ormai rimasto vivo solo nella motorvalley italiana. |
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