| inviato il 21 Dicembre 2022 ore 18:32
Infatti, stavo cercando il collegamento e l'ho inserito. Qui lo ripeto. |
| inviato il 21 Dicembre 2022 ore 18:36
Esattamente! Bravo |
| inviato il 21 Dicembre 2022 ore 18:40
Il prezzo che pagano oggi 21/12 è quello medio registrato ieri. Ovvero circa 25 cent. Altro che 5 cent! |
| inviato il 21 Dicembre 2022 ore 18:57
L'ingegnere di Miguelandiaz è rimasto ai prezzi di meno di 2 anni fa, quando l'energia era a prezzo di saldo? |
| inviato il 21 Dicembre 2022 ore 21:02
No, è l'idea che hanno in molti (ingeneri compresi) quando non approfondiscono l'argomento. E non a torto! Visto che non è facile capire il burocratese. Diciamo che la maggioranza è convinta che l'immissione in rete sia pagata una cifra ridicola. In realtà non è che paghino tanto, eh! Però è sempre lo stesso prezzo di quanto si acquista. Insomma l'energia ha lo stesso identico prezzo al kWh sia ad acquistarla che a venderla. Cambia solo la tassazione e gli oneri. Se acquisti ti aggiungono costi. Se vendi no. |
| inviato il 21 Dicembre 2022 ore 23:26
Ho qualche esperienza da esporre. La mia famiglia, tre persone adulte, consuma giornalmente circa 10 kWh. Il costo medio dell'energia, tasse escluse, che ho pagato nell'ultimo anno, è di 0,38 € al kWh. Il totale consumato in un anno è di circa 3650 kWh che corrisponde, al prezzo sopra indicato, ad un imponibile di circa 1.400€. Ho deciso di installare un impianto FV da 6kW con 10 kW di batterie. Per come è configurato il mio impianto di casa e per la situazione che a volte devo sopportare, le batterie mi servono per una questione di sicurezza. Ho un impianto solare che necessita della funzionalità continua della pompa di circolazione perchè, in caso di fermo della stessa, la temperatura nei pannelli arriva ai 130°C con conseguente blocco del sistema e notevole stress meccanico del sistema. D'inverno ho lo stesso problema con al termocucina a legna che, in caso di blocco del circolatore, va in overheating a causa della incontrollabilità del fuoco a legna, e mi entrano in funzione le sicurezze, con la conseguenza che poi comunque resto al freddo. In aggiunta, ogni volta che c'è un temporale, qualche albero interrompe la rete da qualche parte e di recente sono rimasto senza energia per quasi un giorno intero e il depuratore, il frigo, il congelatore e il resto delle utenze ineliminabili, ho dovuto alimentarli per tutto il giorno con un generatore d'emergenza. Stando alle stime trovate in internet, i pannelli FV dovrebbero, mediamente, far recuperare un 40/50% dell'energia prelevata dalla rete mentre con le batterie si dovrebbe arrivare al 70/80% con un impianto che, per le mie esigenze, era stato stimato in una potenza di pannelli installati di 4 kW con 7 kW di batterie Ovviamente sono valori che solo con l'esperienza diretta si possono confermare dal momento che dipendono molto sia dall'andamento della stagione dal punto di vista metereologico che dalle abitudini degli inquilini della casa. Dando comunque per buone le percentuali minime, dovrei risparmiare, nella configurazione considerata ottimale per me, circa 1.080 € all'anno. Con la configurazione da me scelta, ovvero 6kW di pannelli e 10 kW di batterie dovrei avere un surplus di energia pari alla metà di quella utilizzata e prodotta dai pannelli per cui potrei, teoricamente, dare al GSE circa 1280 kWh all'anno che dovrebbero fruttarmi, se lo scambio sul posto viene compensato al pari di quello che si paga, 490€. Riassumendo: 3650 kWh consumati, 2550 autoprodotti, 1100 prelevati dalla rete, 1280 restituiti alla rete. In pratica dovrei azzerare i costi dell'energia, salvo tasse che pagherei sui prelevati e costi fissi. L'impianto mi costerà 19.000€ tutto compreso, di cui recupererò il 50%. Il ROI sarà pertanto raggiunto in 9.500€/ 1570€ = 6 anni salvo errori di stima. Chi ha già fatto ha dati comparabili? |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 8:15
“ Stando alle stime trovate in internet, i pannelli FV dovrebbero, mediamente, far recuperare un 40/50% dell'energia prelevata „ Io non ho la batteria e ho un impianto più piccolo 2,4kW, un autoconsumo normale senza tante precauzioni sta più verso il 35% di recupero, io standoci attento salgo a 40%, anzi quest'anno viro intorno al 42% ma io sono bravo “ Riassumendo: 3650 kWh consumati, 2550 autoprodotti, 1100 prelevati dalla rete, 1280 restituiti alla rete. „ Se ho capito bene se la batteria la usi come tampone secondo me con un impianto da 6kW produci al nord qualcosa tipo 7000kWh, io quest'anno sono arrivato a circa 2750kWh l'anno è stato particolare molto soleggiato, diciamo che una media è di 2600kWh come produzione e immetterò circa 1400kWh ho consumi un pò più bassi con un prelievo simile al tuo circa 3500kWh di cui 1500kWh di autoconsumo, non so la batteria come cambi le cose e quanto la vai a sfruttare |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 8:50
Scusa Rjb, ma come ho cercato di spiegare sopra, la batteria è una remissione di denaro. Capisco che tu hai esigenze di backup per le frequenti interruzioni di energia nella tua zona, ma hai anche un generatore di emergenza, quindi chi te lo fa fare a mettere una batteria e perdere denaro? Esempio senza accumulo: 6kwp di pannelli generano in un anno almeno 7.000 kwh di energia. Tu ne consumi 3650. Ipotizzando un autoconsumo del 30%, riduci il tuo consumo a 2500kwh annui, ovvero vai a spendere circa 950 euro di sola energia. Immetti un surplus di 5.900kwh e quindi prendi 2.242 euro sui quali pagerai l'irpef (facciamola tragica, 43%!) quindi effettivi 1.280 euro. Non PAGHI, ma GUADAGNI 330 euro ogni anno e risparmi i 1.400 euro che pagavi prima dell'impianto. 1.400+330=1.730 euro ogni anno. Costo dei soli pannelli per 6kwp circa 7.000 euro già scontati del 50% Rientro in 4 anni. ATTENZIONE: non ho calcolato lo scambio sul posto, ma solo il ritiro dedicato. Semplicemente perchè lo scambio sul posto andrà a scomparire. Inoltre ho calcolato l'aliquota Irpef più alta (43%) Inoltre ho calcolato un costo d'impianto di 2.300 euro al kwp cioè con materiali al top! Si può spendere anche 1.500 euro al kwp con materiali più economici. Rientrare in 4 anni anziche i 6 da te ipotizzati (secondo me erroneamente), non significa solo che ci si ripaga prima, ma che DOPO il rientro, si guadagna di più. Più che il rientro, sarebbe corretto calcolare il totale del risparmio in 20 anni (almeno) di funzionamento. Vita media che non raggiungeranno ne l'inverter, ne la batteria, che sono entrambi da Rimettere in conto. Prova a rifare i tuoi conti con solo il ritiro dedicato e vedrai che ti ci vogliono almeno 8/10 anni per rientrare, e immagino tu sappia come è ridotta una batteria dopo 10 anni. A mio avviso ti conviene tenere il gruppo elettrogeno. Calcola anche che in giornate nuvolose, proprio quando un temporale può interrompere l'energia, molto probabilmente la batteria è già completamente scarica. Quindi ok per la pompa del termico solare in estate, ma potresti avere problemi con il resto delle utenze nei mesi di pioggia o comunque con il cielo coperto per giorni. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 9:40
Nik, ho fatto i calcoli sulla base dei dati che ho a disposizione in questo momento. Il generatore è ad avviamento manuale e per collegarlo all'impianto di casa devo mettere in atto una serie di azioni che, al momento, sono solo io in famiglia in grado di fare per cui non è una soluzione pratica. Attualmente ho un paio di UPS per le utenze più critiche ma, a parte l'autonomia di due/tre ore, ogni cinque anni devo cambiare le batterie al piombo e, guarda caso, me lo ricordo solo quando ne ho bisogno, con tutto lo stress che ne consegue. La mia esperienza di batterie ricaricabili va dai 5 anni di vita media per quelle al piombo, auto, trattori e UPS, mentre ho degli attrezzi Hitachi a batteria a ioni di litio, che uso abbastanza intensivamente, che sono arrivati a 7 anni. Quelle del fotovoltaico sono garantite per un tot di cicli i quali, grossolanamente, si possono identificare in uno al giorno. La batteria del mio robot tagliaerba ha fatto 4.650 cicli prima di mollare perciò, se tanto mi da tanto, quelle del fotovoltaico dovrebbero superare la decina di anni senza problemi. L'inverter è un oggetto elettronico statico che può durare sei mesi o trent'anni. Non lo si cambia come le fotocamere. Probabilmente hai ragione tu, resta il fatto che la batteria, se non è conveniente, almeno in certe situazioni è quantomeno, per me utile, e quindi, come per l'auto, anche se ci faccio 3500 km all'anno, la devo tenere. Se, come dici, ho un notevole surplus di energia, dovrei ricaricare quasi sempre le batterie e ridurre comunque il prelievo dalla rete. Nel momento che il prezzo del prelevato dovesse ampliare la differenza rispetto a quello che mi viene riconosciuto da gestore, la convenienza della batteria diventa maggiore. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 10:01
“ Nel momento che il prezzo del prelevato dovesse ampliare la differenza rispetto a quello che mi viene riconosciuto da gestore, la convenienza della batteria diventa maggiore. „ Il prezzo non si amplia mai, prelevato e immesso hanno lo stesso costo legato al PUN, quello che paghi in più sul prelevato sono le tasse, esempio io ho attualmente un contratto con Enel Energia pago la sola componente energia rispettivamente 0,23c€ e 0,28c€ al kWh, l'energia che sto immettendo in rete attualmente facendo una media del costo nel 2022 la stanno pagando 30c€ circa al kWh, a luglio era più alta adesso si sta abbassando, in pratica mi pagheranno l'immesso più di quanto io pago sul prelevato...al netto delle tasse, a livello pratico con lo SSP le prime 3 bollette dell'anno me le ripago con l'immesso. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 10:35
La batteria non conviene MAI! Converrà quando costerà almeno un terzo di quanto costa oggi. Ci sono altre mille considerazioni da fare. La perdita di carica scarica, che è di almeno il 15% (carichi 10kwh per everne indietro 8,5). La perdita di efficenza annua, per cui dopo 5 anni hai una batteria da 9kwh (se ti va bene). L'effettiva possibilità di carica scarica completa giornaliera, per cui ti ritrovi a farci circa 200 cicli l'anno e non 365 come molti credono. Soprattutto la perdita di remunerazione dell'immesso. Esempio su 2.000kwh (cioè i probabili 200 cicli completi che riuscirai a fare) Risparmio in bolletta 2000x0.38= 760 euro + iva + gestione, circa 1000 euro Perdita di immesso 2.220kwh 2.220x0,38= 836 euro, meno irpef 480 euro Risparmio effettivo 1000-480= 520 Euro l'anno! Sempre che l'irpef sia la massima aliquota, e sempre considerando la batteria al 100%. Ma la batteria dopo 10 anni è ormai all 80% quindi non rende più 1.000 euro E l'irpef potrebbe essere quella media del 30% per cui l'immesso in un anno sarebbe di circa 600 euro e non 480. In effetti quella batteria frutterà meno di 400 euro l'anno, che caleranno di anno in anno. Ti ci vogliono 15 anni per pagarla. Un generatore da 6kw con avviamento automatico, non credo costi più di 1.500 euro. Fai un po tu! Quindi ho speso 5.000 euro per ritrovarmi dopo 15 anni con gli stessi 5.000 euro e una batteria usata ormai da buttare? Se il mio consulente finanziario mi propone un investimento del genere lo piglio a calci in c... |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 10:55
C'è qualcuno con fotovoltaico e auto elettrica che ha esperienza sull'uso della batteria dell'auto come backup per la casa? Oltretutto le batterie auto (auto elettriche, ovviamente) hanno capacità di gran lunga superiori a quelle tipiche delle batterie per la casa... |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 11:11
In Italia è vietato. |
| inviato il 22 Dicembre 2022 ore 11:47
OK, tecnologia prematura dunque, almeno per l'Italia. Credo che i problemi siano di natura normativa, piu' che tecnica. Seecondo me ci arriveremo, e' la mia personale scommessa da 5 centesimi di euro |
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