| inviato il 29 Ottobre 2022 ore 14:15
Incredibilmente la Grecia, qualche giorno fa, ce l'ha fatta ad essere completamente green per 5 ore. Ora dico, se ce l'ha fatta la Grecia, che poco fa stavano finendo venduti all'asta del Monopoli, ce la possiamo fare anche noi. |
| inviato il 29 Ottobre 2022 ore 15:06
Forse il principale problema dell'Italia, rispetto al fatto di diventare "green", è costituito dalla nostra densità di popolazione che, nonostante sia in calo da ormai diversi anni, ci vede ancora ai primi posti tra i Paesi Occidentali; questo significa molti più abitanti e relative attività produttive per unità di superficie, ovvero maggior consumo di suolo, energia ecc. in ogni settore, oltre che degrado e inquinamento, per quella stessa unità di superficie. Questo comporta oltre tutto un'eccessiva speculazione sul territorio stesso e, di conseguenza, su qualunque tipo di attività; speculazione che da noi è ormai diventata cronica, come la burocrazia, tanto che alle volte mi chiedo se quest'ultima non costituisse, all'inizio e ingenuamente, solamente un sistema per rallentare l'eccessivo consumo di risorse del territorio. Forse è anche per questo che, da noi, creano interesse anche progetti come quello delle batterie a CO2 nonostante la resa possa essere relativamente modesta rispetto ad altre soluzioni, perché se non altro sembrano essere le meno impattanti sull'ambiente e le più facili da collocare ovunque. |
| inviato il 29 Ottobre 2022 ore 18:32
Ci sono già momenti della giornata in cui la produzione da rinnovabili in Italia rappresenta una % molto alta del mix di generazione elettrica oraria. Qui i dati che potete spulciare dal sito di terna. www.terna.it/it/sistema-elettrico/transparency-report/actual-generatio Anche noi a ferragosto siamo 100% rinnovabili, però abbiamo un'industria che non si può paragonare alla Grecia, quindi in piena giornata lavorativa (e di vento e sole) è chiaro che dobbiamo comunque integrare. In ogni caso aumentare la% rinnovabile del mix in modo strutturale è una sfida per la rete, e per terna, visto che il bilanciamento tra le fonti è vitale per evitare disastri. |
| inviato il 29 Ottobre 2022 ore 20:16
proviamo a dare dei numeri? oggi l'energia rinnovabile mi pare che fornisca il 16 % dell'energia totale consumata in italia ( fonte) essendo una percentuale così piccola, di fatto viene usata quasi tutta quella prodotta nel momento in cui viene prodotta. Perchè le fonti programmabili (termico, idroelettrico, nucleare estero che ci vende l'energia) si prendono in carico la regolazione della produzione. Ma volendo puntare ad aumentare la quota del rinnovabile, che è incostante, significa che ad un certo punto dovrà cominciare a fornire energia anche per quei periodi in cui le sorgenti non producono. Diciamo che sia il 50%, per semplificare. Ossia, fino al 50% le programmabili riescono a sopperire a tutto il fabbisogno quando le rinnovabili incostanti non sono disponibili. Da quel momento in poi, parte dell'energia prodotta dalle rinnovabili dovrà essere disponibile sottoforma di accumulo. Ma se gli accumuli (come ad esempio quello di questo topic) hanno il rendimento che temo abbiano, ossia del 30% a dir tanto, significa che per avere 1 GWh in più, dovranno esserne prodotti 3. In altre parole, oltre la soglia (che ho ipotizzato del 50%), la produzione di rinnovabile dovrà essere tripla per ogni GWh di non rinnovabile che si andrà a tagliare. Ammetto che sto dando numeri a caso...ma questo ca...zo di calcolo, qualcuno di quelli che sta "guidando" questa "transizione green", l'ha fatto? Perchè nelle varie comunicazioni e proclami, persino nei documenti tecnici, oltre ad usare aggettivi qualitativi (meno inquinamento, città pulite, green, sostenibile ecc) non siano andati. |
| inviato il 29 Ottobre 2022 ore 20:22
Credo sia chiaro a molti che il focus non è quale tipologia di produzione, ma quale mix di produzione adottare. Le rinnovabili hanno grandi pregi, come anche grandi difetti. I difetti si attenuano enormemente non tanto con l'accumulo quanto con l'autoconsumo. Come per chi sceglie autonomamente il fotovoltaico, la maggior convenienza viene dallo spostamento dei consumi nella fascia di maggior produzione "solare". Il resto, cioè il prelievo da rete o l'accumulo del surplus, sono SEMPRE una perdita, anche se indispensabile. Lo sforzo, a mio avviso e di ridurre al minimo il consumo energetico nei momenti in cui la rinnovabili non producono e spostare i consumi di conseguenza. Sti giorni avrete tutti notato i centri commerciali che stanno montando le "luminarie". Dalle mie parti sono già accese. A due mesi dal natale! Non è una critica ai commercianti. È una critica alle abitudini. |
| inviato il 29 Ottobre 2022 ore 20:27
Le abitudini sono l'ostacolo maggiore a qualsiasi cambiamento. Tutte le resistenze a quelle innovazioni che potrebbero portare vantaggi ad ognuno di noi, sono sempre dettate da la difficoltà a cambiare le abitudini. Per assurdo il maggior ostacolo dei cambiamenti, sono i cambiamenti stessi. |
| inviato il 29 Ottobre 2022 ore 22:01
Che poi, a ben vedere, anche l'abitudine per le luminarie natalizie non è così antica; anzi, quand'ero bambino ricordo che c'erano pochi negozi con l'illuminazione interna alle vetrine, indipendentemente dal periodo dell'anno, generalmente solo nelle città e di solito non oltre l'orario di chiusura. Un tempo non era l'insegna sfavillante che procurava i clienti, ma il passaparola fra i clienti stessi. Ma è anche il sistema sociale ad essere cambiato: oggi il passaparola, se ancora esiste, si fa sul sistema pubblicitario più accattivante, non sulla reale qualità del prodotto. |
| inviato il 29 Ottobre 2022 ore 22:04
Al link sotto la curva di carico (GW) di oggi www.terna.it/it/sistema-elettrico/transparency-report/total-load Hai voglia a spostare il picco delle 21.00 nelle ore in cui c'è potenza fotovoltaica / rinnovabile... Forse con accumuli come quello del topic qualcosa si può fare. Ovviamente il costo da pagare è il sovra-dimensionamento funzionale dei sistemi, come diceva Angor. Comunque ragazzi è ovvio che i consumi non calino / vengano razionalizzati in primis dalle persone. Non c'è un incentivo a farlo finché lo stato mette soldi per le bollette, in questo modo viene nascosto il segnale del prezzo, che dovrebbe spingere la riduzione della domanda. Ma no, perché il mercato è brutto e cattivo. E allora teniamoci i consumi e quelle che chiamate "abitudini", e zitti e muti. |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 8:04
secondo me gli accumulatori a volano in levitazione sono più efficienti. comprimere un gas ti da solo il vantaggio di poter usare il calore in un ciclo e il freddo nell'altro, recuperando parte dell'energia spesa in compressione. quindi l'ideale sarebbe avere questo sistema tra un datacenter e una piscina termale |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 9:11
Semplice: Piscine termali ne abbiamo, basta costruirci accanto datacenter |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 10:11
a bologna stanno costruendo il supercomputer per il meteo europeo, sarei curioso di sapere se e quale sistema di accumulo implementarenno. se uno rincorre i picchi del fotovoltaico dei bei risparmi li fa |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 12:58
è impossibile accumulare energia in forma meccanica, se non per piccolissime quantità di energia...e per piccolissime, intendo anche solo per alimentare un paio di abitazioni per più di 1 o 2 ore. Oltre, le masse*velocità in gioco superano abbondantemente qualsiasi capacità di costruzione attuale. Non ho capito cosa centra l'ultim post: cosa centra la notizia di costruzione di un supercomputer? |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 13:15
un supercomputer usa energia elettrica e ha bisogno di essere raffreddato. se hai un sistema che quando libera energia assorbe anche calore riesci a recuperare parte dell'energia spesa per comprimere la co2. non ho capito perchè solo l'anidride carbonica però, è un ciclo chiuso quindi? devi procurarti enormi serbatoi di co2 |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 14:18
Continuate ad ignorare l'entropia. Tutti questi sistemi, anche quello che sfrutta sia l'elettricità che il raffreddamento, hanno un bilancio negativo |
user198779 | inviato il 30 Ottobre 2022 ore 14:21
Paolo l'illusione del moto perpetuo |
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