| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 0:26
La colpa è di chi si fa mille pippe mentali e vuole catalogare la vera fotografia tramite il mezzo fotografico. Non è colpa della fotografia e tanto meno dei fotografi, è colpa della mente umana, siamo noi che dobbiamo per forza accusare qualcosa o qualcuno, e dobbiamo condannare il mezzo o i mezzi con i quali alcune persone ci fanno quasi sentire in difetto. Non accade solo nella fotografia, esempio banale, nel mondo dei DJ nel quale sono cresciuto è da più di 16 anni che vedo persone condannare, accusare, offendere, sbeffeggiare ecc... altri mezzi con i quali le persone mixano la musica, iniziai a suonare che i CDJ stavano ormai surclassando i mitici vinili, e ovviamente "il vero DJ utilizza i vinili" e li era la guerra tra analogico e digitale, di li a poco la digitalizzazione è andata avanti e sono usciti i software per mixare ed hanno preso il sopravvento, e allora chi utilizzava i vinili accusava chi utilizzava i CDJ che a sua volta accusava chi utilizzava software come ad esempio traktor, è un cane che si morde la coda, il vecchio è sempre più bello del nuovo, ma pur essendo così tanto bello, comunque chi riesce a sfruttare meglio la tecnologia a proprio vantaggio è generalmente colui che fa più strada al giorno d'oggi. Come disse qualcuno, mi sembra sempre più ricorrente la frase " Si stava meglio quando si stava peggio". Io la mia pace dei sensi in quel mondo la trovai in maniera molto semplicistica, utilizzando i vinili come appagamento personale, adoravo i miei Technics 1200 MKII, era entrare in un mondo parallelo quando suonavo, ma quando venivo chiamato a fare qualche serata in giro mi portavo il mio software, con i miei controller midi e le mie schede audio, questo perché? perchè per quanto la qualità del suono dei vinili fosse inarrivabile, e anche i difetti dell'analogico, riuscivano comunque a rendere la musica più bella (esempio la polvere sul vinile stesso), il digitale era 1000 volte più comodo e meglio su tutti gli altri fronti e non vedeva neanche lontanamente il vinile, e poi la gente apprezza molto più gli effetti digitali e mix fatti con mezzi digitali. In questo caso dovevo essere oggettivo, e separare passione e soddisfazione personale, dal dover raggiungere e soddisfare una determinata aspettativa. Però dimentichiamo sempre il fine per il quale si realizza qualcosa e la soddisfazione che ne può conseguire. Vedo tantissimi gruppi di fotografia sui social, ed immancabilmente quelli più numerosi, sono frequentati solo in minimissima parte da fotografi, e la stragrande maggioranza dell'utenza sono semplicemente persone che sono inciampate sulla pagina e si sono soffermante a guardare le immagini, e di conseguenza tante di queste persone si sono messe a scattare con i mezzi più disparati, tra i quali appunto gli smartphone. Ora mi capita spesso di vedere foto storte, mal realizzate e "mal interpretate dagli smartphone stessi", che comunque ricevano commenti tipo "incredibile, bellissima" "mammamia complimenti sei un artista" e così via, ma non capisco per quale motivo io debba sentirmi in qualche modo oltraggiato da chi riceve complimenti facendo foto brutte con lo smarphone. Perchè qui allora conviene interrogarsi sul perchè fotografiamo; fotografiamo perchè ci piace, perchè ci da soddisfazione e ci appassiona o fotografiamo per essere compiaciuti dagli altri e i like sui social?? Se lo si fa per i like, la domanda è semplice, perchè non stai già scattando con uno smartphone? più tosto che portarsi dietro un'attrezzatura ingombrante, magari anche un treppiede ecc... Se lo si fa perchè ci piace fotografare e ci piace quello che la fotografia ci da a noi, semplicemente non capisco perchè bisogna farsi mille pipponi mentali, è colpa del digitale, è colpa degli smartphone, è colpa di photoshop, è colpa di quello e di quell'altro. |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 5:45
Mi aggiungo narrando una breve storia "triste". Recentemente la nostra associazione ciclistica ha spento 50 candeline, abbiamo festeggiato la ricorrenza con alcuni eventi tra cui una mostra fotografica. Ho esposto riproduzioni di foto vecchie anche di 50 anni appunto, la parte triste della storia è quella relativa all' ultimo decennio, quello degli smartphone. Finchè le foto le faceva un povero disgraziato che si accollava il peso della fotocamera anche in bici, c'erano vere foto, che ho potuto riprodurre senza problemi. Dagli smartphone, alla fine sono uscite solo le anteprime di quelle condivise sui social, o salvate in cloud con ridimensionamento automatico -...tanto la devo rivedere sul cellulere...-. Una tristezza assurda che mi fa pensare che in mano ai più, siano sprecate anche le potenzialità degli smartphone attuali! ...E potrei parlarvi di colleghi e amici, che fanno lo stesso con battesimi e comunioni dei propri figli, con le vacanze, per poi faticare a trovare quelle 12 maledette foto per stampare un calendario a fine anno!!! Io sono per la fotocamera sempre e ovunque, ma ammetto la praticità del cellulare e la qualità che questo ha raggiunto al netto degli artefatti introdotti dalle applicazioni che fanno la foto "al posto nostro", ma c'è una grande fetta di persone che se ne sbatte della fotografia in generale, e che col telefono in mano crede di fare foto, ma che in fin dei conti, di quegli scatti non ne rivedrà mai uno se non nelle 2 settimane successive... Per tornate alla questione delle foto del nostro gruppo ciclistico, nelle ultime riunioni mi sono raccomandato di scattare come al solito ma poi mandarmi le foto non ridimensionate via mail (per alcuni caricarle qua e la è "troppo"...), vi lascio immaginare quante foto ho ricevuto.... ...Però come al solito le ho viste tutte su whatsapp!!! A molti manca proprio in concetto di fotografia! |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 6:28
La colpa non è del fucile ma dell'assassino. Allo stesso modo in cui la colpa non è dello smartphone ma di chi lo usa. Ma alla fine, a ben vedere, di che colpa parliamo... uno sarà pure libero di fotografare come crede no? Del resto, pensate un po', c'è ancora qualche dinosauro che si ostina ad adoperare la pellicola |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 7:33
E qualche dinosauro che si ostina ad usare la bicicletta |
user198779 | inviato il 03 Ottobre 2022 ore 7:36
Che è ancora il mezzo più efficiente creato dall'uomo |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 7:55
Poveri dinosauri, di meteoriti sui denti ne hanno avuto parecchi. E' scontato, oltre ogni ragionevole dubbio che la colpa è sempre di chi usa lo strumento, e come fa notare giustamente Lorenzo, di aborti tra storie e singole foto social ve ne sono a migliaia; quindi è oltremodo scontata la cernita in varie cerchie casalinghe/turistiche/professionali. La formazione tecnico/didattica è l'unica strada, ma c'è chi si meraviglia se un ragazzino di 12 anni fa foto carine con un cellulare (e lì si ferma), allora me sa tanto, che da mettere in discussione non è il mezzo, ma l'individuo. E' sempre stato così da secoli. |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 9:52
Beh, Oddio, se proprio dobbiamo dirla tutta il mezzo più efficiente per muoversi è sempre l'"autopiedi" |
user198779 | inviato il 03 Ottobre 2022 ore 10:10
No il rapporto è almeno 1 a 2 a vantaggio della bici si c'è l'energia che serve per produrla ma è molto bassa in rapporto alla sua durata di esercizio . In tutti i casi ho parlato di locomozione con macchine costruite dall'uomo. |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 11:03
“ Hai perfettamente ragione, anch'io ho visto gente far foto ai Safari con smartphone, tra questi una mia amica. Quando però ha visto le mie foto fatte con reflex e teleobiettivo è rimasta a bocca aperta. Lo smartphone può dare risultati pronti all'uso (per pubblicazioni sui social), in generi che solitamente sono paesaggio e ritratto. Ma in generale con gli smartphone ci si deve accontentare della “fotina” ricordo. Va anche detto che della qualità, alla maggior parte delle persone, interessa veramente poco, se non nulla „ magari, se con il cellulare avesse fatto un piccolo reportage sulla guida o le guide che vi accompagnavano sarebbe uscito qualcosa di interessante, più dei soliti noiosissimi leoni e compagnia cantante, fotografati a nastro. Vale sempre il vecchio detto di Giacomelli "la fotografia è una cosa semplice a condizione di aver qualcosa da dire" |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 11:03
lo smartfon insegna!...,insegna ad usare una focale molto simile alla vista(anche periferica)col suo24-26eq,insegna ad avvicinarsi al soggetto per raccogliere qualche dettaglio,insegna pure a non avvicinarsi troppo per via delle distorsioni(si parla sempre di un 8mm su un sensore da poco meno di 1",quindi un buon telefono) chi ancora lo paragona al 600 su FF non ha capito come si usa se poi la questione e' di fare le pulci agli angoli delle foto,non e' lo strumento adatto...ha i suoi limiti... ma i limiti peggiori stanno nel non capirne la versatilita' ovviamente un buon telefono non te lo regalano,...ma neanche le macchine fotografiche e lenti annesse..soprattutto ultimamente,con delle entrylevel nuove da 700-1000 eurozzi(solo corpo) |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 11:53
Personalmente ritengo che non sia il mezzo, ma la testa (per fare fotografie servono 2 teste e 5 gambe, era il detto degli anni 50 circa del '900) di chi usa il mezzo, che può aver bisogno di certi strumenti (sia hardware che software) per raggiungere lo scopo; e questa è Fotografia. Chi fa immagini “a casaccio”, non fa fotografia, fa un' altra cosa, ma non fotografia. Nessuno dice che sia sbagliato, anzi probabilmente è la via giusta, dato che è quella seguita da 99,99999… di chi fa immagini. Si tratta solo, secondo me, di dare nomi differenti a cose che sono oggettivamente differenti (impegno, attenzione, archiviazione, resistenza nel tempo, diffusione, fruizione, fatica dell' operatore e…..continuate voi), tanto per non fare confusione (tipo: ciclomotore, motociclo e scooter). Tutto qui! Perché continuare a chiamare tutto…fotografia (chiamare tutto…moto). |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 11:58
Ma quasi nessuno fa immagini a casaccio. la maggior parte dei fotografi da telefono sa benissimo cosa vuole ottenere. Il telefono in genere aiuta ad ottenerlo nel modo piu' indolore possibile. Bisogna un po' smetterla (secondo me) con questa frenesia del "penitenziagite". Le cose si possono fare anche con leggerezza. Senza per forza aver studiato arte classica. Certo, averla studiata e' importante... non dico di no. Ma non e' che senza aver studiato Manzoni non si possa scrivere una lettera ad un amico. Lasciamo l'arte agli artisti colti... facciamo fotografia... |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 12:17
Arconudo sai se Giacomelli ha scritto qualche libro? Grazie (scusate l'ot) |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 12:23
pardon,mi son reso conto solo ora che chi ha aperto il post fotografa le nuvole con almeno 15k di attrezzatura...tolta questa, un sensore da mezzo pollice fa le stesse foto... chiama quando esponi al louvre a parete intera |
| inviato il 03 Ottobre 2022 ore 12:25
Casaccio è virgolettato apposta per indicare che non intendevo a casaccio, ma con “leggerezza”. Comunque rimango dell' idea che sia da distinguere ….. chi fa scultura in marmo, bronzo, ecc, da chi gioca con il pongo!!! Anche se le sculture “fanno schifo” e con il pongo si possono fare opere degne del Bernini. Sono contrario a considerare “tutto uguale”, sono cose diverse, nessuno dice, e deve dire, che una sia meglio dell' altra, ma diverse si (come uomo e donna)! Cosa c'è di male nel ritenere che sia importate tenere separate cose che oggettivamente sono molto diverse?!?! So che il marmo oggi non “va più” e ci sono le stampanti 3d, ma non apriamo un altro blog su questo argomento!!!! |
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