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Per ManInTheMaze che ha citato gli Swans (altro gruppo della madosca), se non l'hai (avete) già visto, consiglio il docufilm di Marco Porsia "Where does a body end?" (scrivetemi in privato nel caso...)
Ho smesso di andare ai concerti a metà degli anni 90. Mi hanno sempre un po' stancato fisicamente. Giusto giusto mi sono concesso quello dei Marduk l'anno scorso, per il trentennale della carriera e la qualità audio non era gran che.
Ribadisco che questo NON è un thread concernente la musica metal e tantomeno quella Black Metal, ma come già ripetuto attiene a quella attitudine oscura che alcuni generi, stili o anche soltanto canzoni isolate possiedono. Per oscura si intende "da scoprire", "da ricercare", ovvero di non immediata fruizione e con quel mistero che esattamente come nel caso del termine "fascino" attrae e spaventa nel contempo. Il fascino della divisa (militare) infatti sortisce proprio questo tipo di effetto: rassicura (attrae) ed intimorisce per l'autorità che esprime. In presenza di un poliziotto in divisa ci si sente confortati e protetti ma anche un pizzico tesi, per ignoti motivi, come se ci si trovasse sotto esame pronti ad essere puniti per qualsiasi cosa. Si è diffidenti, ecco. Io posso aver bisogno della polizia ma nel contempo avere paura che mi ficchino un manganello nel culo senza che io abbia colpe La mente fa brutti scherzi a volte. E per oscuro si può intendere un sacco di roba diversa a seconda delle esperienze individuali. Un po' come nel caso della paura: qualcuno si spaventa a pisciare al buio di notte e qualcun altro si spaventa a salire sulle montagne russe, qualcuno ha paura a socializzare e qualcuno ha paura delle tigri... dipende. Per alcune persone Hostel è un film violento e per altre è solo spassoso. Dipende.
Quindi qua non si sta affrontando il tema specifico del blackmetal e nemmeno si possono aprire delle parentesi così divagatorie. Non si può chiedere delucidazioni così, su due piedi, in merito ad una cultura così vasta ed ermetica come il blackmetal. Sarebbe come non voler andare all'università e farsi raccontare tutto da uno che invece c'è andato. Io ci ho messo almeno quattro anni per addentrarmi davvero nella questione, insistendo su degli ascolti davvero faticosi, non tanto per l'aggressività o per i rumori di fondo delle registrazioni, ma per la cripticità dell'opera BM. Quando poi ogni singola nota ha cominciato ad affiorare e a farsi sentire però, è arrivata anche la laurea. Grazie a quell'esperienza ho potuto affrontare ascolti ben più impegnativi sulla musica sperimentale elettronica ed anche tanti primordi punk-newWave degli anni '70, che altrimenti mi sarei scordato di poter raggiungere. I fondatori della cultura blackmetal (quindi non soltanto musica) erano e sono (quelli sopravvissuti alle tragedie) pagani o neopagani, non atei. Gli atei erano i nazisti, che per avvalorare il loro minestrone pseudoculturale scelsero la via più facile: niente di niente. I cosiddetti blacksters (se vogliamo chiamarli così) se non sono pagani sono al massimo iconoclasti o più facilmente dei liberi pensatori. Il processo mediatico che ha denudato il fenomeno BM in pubblica piazza (la stampa di allora) ne ha fatta una macchietta, la solita solfa riconducibile al satanismo e tutte quelle minchiate che già attribuivano ai Venom ad inizio '80, ma all'epoca il gioco c'era e lo stesso Cronos cavalcava quell'onda che tutto sommato portava popolarità. Nel caso dei blacksters (almeno, quelli dei '90 e primi '00, poi s'è sminchiato di nuovo tutto) quell'attribuzione era errata e fuorviante, ma sortì l'effetto desiderato dalla stampa: rassicurare i lettori ed anche chi non leggeva, perchè quegli incidenti (dalla semplice musica "brutta" ai fatti di cronaca) non erano una minaccia reale per la gente "normale". Quindi la stampa non ha raccontato nè descritto un fenomeno, ma l'ha neutralizzato come si fa solitamente con i trend estivi dei bimbiminkia. A farlo sono stati alcuni scrittori attenti e capaci. E' stato un fenomeno storpiato e travisato in tutte le sue caratteristiche, innanzitutto quella simbolistica. Ad esempio la figura di Lucifero è quasi sempre coincidente con il corrispettivo ellenico Prometeo, entrambi puniti per aver rivelato agli uomini il segreto del fuoco ed è spesso parte integrante della cultura BM, così come il pentacolo o pentagramma invertito ed il martello di Thor e le varie rune. Ma tutto è stato bollato ancora come una caciara di scarabocchi, demoni, sventure, malattie mentali... E così anche per tutta quella caterva di iconografie idiote costruite ad hoc dalla chiesa cristiana per formulare lo spauracchio da una parte e il salvatore dall'altra, che è lo stesso metodo adottato dalle mafie, che prima ti minacciano e ti spaventano e poi ti proteggono. Infatti i mafiosi sono tradizionalmente dei fedeli cristiani. Curioso, no? Tutte quelle cacate sulle figure caprine, i frutti proibiti, i rituali sconci... hanno sempre avuto come obiettivo quello del mantenimento dell'ordine generale, e quindi anche il controllo e il dominio. Infilare come se fosse il prezzemolo i Pink Floyd in qualsiasi discorso concernente la buona/cattiva musica è una una espressione quasi autistica della cultura, o al massimo senile (tipo i vecchietti che fissano i cantieri edili), ma se si fanno quelle scelte nessun problema, nulla da obiettare, purchè non si vada in giro con la spada arruginita ad intraprendere crociate pindariche contro i lenzuoli animati.
A me piace immaginare le cose più che guardarle e preferisco i miei ricordi alle fotografie che mi riguardano. Molte volte i documenti deludono e sfatano i ricordi.
Ho dimenticato di aggiungere un'altra caratteristica fondamentale al sottotitolo del 3D: la malinconia. Tutto quel coacervo di sentimenti intrecciati i cui fili sono dati dalla felicità ma anche dal tormento, dalle certezze ed anche dai timori, dal coraggio e dalla debolezza, dalla speranza alla rassegnazione, dalla potenza all'annientamento. Esistono delle canzoni o degli interi album o delle intere opere fondati su questa percezione delle cose, tipo le nenie o quei pensieri ricorrenti che incantano e che sequestrano dalla realtà.
“ Infilare come se fosse il prezzemolo i Pink Floyd in qualsiasi discorso concernente la buona/cattiva musica è una una espressione quasi autistica della cultura, o al massimo senile (tipo i vecchietti che fissano i cantieri edili), ma se si fanno quelle scelte nessun problema, nulla da obiettare, purchè non si vada in giro con la spada arruginita ad intraprendere crociate pindariche contro i lenzuoli animati. „
LOL
“ A me piace immaginare le cose più che guardarle e preferisco i miei ricordi alle fotografie che mi riguardano. Molte volte i documenti deludono e sfatano i ricordi. „
Dicevo più per questioni socio-culturali...andare ai concerti serve anche a capire un po' l'approccio di chi suona, come la gente recepisce le proposte ecc. Poi è chiaro che uno deve essere anche interessato a linguaggi più moderni (per quel che riguarda la ricerca), altrimenti non gliene frega nulla neanche di ascoltarle su disco certe cose. Si vede comunque che ti sei fermato per lo più ai '90
“ Dicevo più per questioni socio-culturali...andare ai concerti serve anche a capire un po' l'approccio di chi suona, come la gente recepisce le proposte ecc. Poi è chiaro che uno deve essere anche interessato a linguaggi più moderni (per quel che riguarda la ricerca), altrimenti non gliene frega nulla neanche di ascoltarle su disco certe cose. Si vede comunque che ti sei fermato per lo più ai '90 „
Non sono un ricercatore, anzi, possibilmente diverrò uno di quei vecchietti da cantiere, gli umarell', che tra trent'anni difenderà la sua argenteria. Io sostanzialmente sono ripetitivo e metodico pur illudendomi del contrario. I grandi salti conoscitivi li affronto in ritardo di qualche tempo, quando sono pronto e non quando lo sono gli altri.
Sono sempre cose legate a come si vive la musica...quando (giustamente) scrivi che "Per oscura si intende "da scoprire", "da ricercare", ovvero di non immediata fruizione e con quel mistero che esattamente come nel caso del termine "fascino" attrae e spaventa nel contempo" evidentemente ti riferisci solo al rapporto tra sensibilità individuale e ascolto empirico. Ma non credi che sia importante la ricerca anche da un punto di vista di "studio" del linguaggio e delle dinamiche che portano ad interessarsi ad una cosa piuttosto che ad un'altra con tutte le conseguenze ideologiche e (spesso) preconcette che ne derivano? Insomma per cercare di avere uno sguardo più distaccato che non ci faccia rimanere troppo ancorati alle "spade arrugginite"?
Ma no, non hai capito. Torniamo un attimo al BM: è nato come punto di rottura, come un rogo (anche in senso fisico ) che distruggeva qualcosa per costruirci sopra dell'altro. E tra quelle robe da abbattere c'era anche tutto il fenomeno commerciale che sta dietro ad ogni progetto musicale, a torto o a ragione, ma chi vive di musica doveva lavorarci per sopravvivere, mentre quei matti hanno riportato l'asse artistico sul concettuale, quello puro ed essenziale: registrazioni low-fi, nessuna fotografia personale nei booklet o al massimo qualche scatto in b/n (spesso b/n vero, cioè bianco e nero e non scala di grigi) e nessuna esibizione dal vivo. Qualcuno addirittura non aveva nome se non un numero o una sigla incomprensibile di pura invenzione (vedi Legioni Nere). Il loro scopo era suscitare un'impressione, una sensazione, che fossero più fedeli possibili a quell'immaginario ancestrale-gotico-magico-esoterico-naturalistico che il BM incarnava. Ma altro non era che l'ennesima formula artistica che esprimeva un certo malessere, un tormento esistenziale ed anche un'animo sensibile ed attento già intentata dal punk e dalla darkwave, solo che il BM le ereditava ed insieme ad altri strumenti e simboli ne ha fatto qualcosa di nuovo e dirompente, sebbene apparisse come un salto indietro nel tempo. Il fatto di non andare più ai concerti e di non vedere più gente suonare in video riconsegnava la musica, quel modo di fare musica, ad una dimensione più epica, più distante e nascosta, l'esatto contrario di quello che facevano... i Dream Theater, ovvero musica esposta, tutta esibita e didascalica. Io sono misantropo e detesto stare in mezzo alla gente, il che non vuol dire che io sia asociale, anzi! Mi piace scambiare due parole con le persone, ma solo quando mi va di farlo, altrimenti non occupo il tempo come piace fare a tanti. La misantropia è strettamente correlata al nichilismo, e indica un contrasto personale proiettato anche sugli altri.
Potrei muovermi da casa magari se venissero i Dodheimsgard in italia.
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