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“ Ciascuno di noi è cresciuto secondo dei riferimenti educativi e contestuali, ma è anche venuto sù condizionato da quello che semplicemente ha visto in giro da piccolo e che in qualche maniera ha impresso o indirizzato la sua sensibilità e quindi anche la sua esistenza. „
Mi dispiace di essermi accorto solo ora di questa discussione iniziata 4 mesi fa. Provo lo stesso a rispondere sull'imprinting cinematografico, anche se in ritardo.
Prima di arrivare a elencare i film che mi hanno formato ho bisogno di raccontare una storia un po' lunga, spero non troppo noiosa. Per a mia passione per il cinema credo di dovere essere grato a… un prete Oggi le sale cinematografiche sono decimate, e quelle parrocchiali scomparse. Ma negli anni '60/'70 nel mio paese di cinema parrocchiali ce ne erano addirittura due (uno dei preti e uno dei frati), e uno era nel paese vicino, solo a 2km. Andando regolarmente a dottrina, o ad altre attività educative all'Oratorio, ci venivano consegnati dei tagliandi, chiamati “talenti”, e una volta accumulati 10 talenti si poteva andare al cinema gratis la domenica. Erano quasi tutti film d'avventura, western, comici, tanti peplum biblici… ero sempre al cinema tutte le domeniche, con o senza talenti, ma di quei film ricordo poco o niente.
Poi il prete più simpatico dell'Oratorio mi affidò un compito importante, pubblicare tutte le settimane, in una bacheca all'interno della chiesa, i titoli dei film in uscita nelle sale normali del paese o dei dintorni con la classificazione: Per tutti, Per adulti, Per adulti con riserva, Sconsigliati e infine la categoria dei più pericolosi… gli Esclusi . Per poter stabilire a quale categoria appartenessero quei film a me sconosciuti consultavo degli opuscoli che uscivano settimanalmente, pubblicati dal “Centro Cattolico Cinematografico”, in ogni opuscolo c'erano una decina di recensioni con un riassunto abbastanza dettagliato della trama, e alla fine il “Giudizio morale”. Molti dei film considerati Sconsigliati o Esclusi , non arrivavano neppure nelle sale normali (tutte di proprietà di famiglie vicine alla chiesa), ma comparivano invece nei cinema dei due paesi confinanti, posti di perdizione. Tutte le settimane arrivava l'opuscolo e io, leggendo golosamente quelle trame e quei giudizi, iniziai a desiderare di vedere quei film, proprio perché proibiti.
L'occasione finalmente arrivò con il compimento dei fatidici 14 anni nel 1969, e con l'uscita dal paese per frequentare il Liceo Artistico a Bologna, lontano da casa. A Bologna le sale cinematografiche erano moltissime, diverse decine. Dal centro all'estrema periferia si passava dalle prime visioni, alle seconde e poi alle terze e ai cinema parrocchiali. E poi c'erano tanti cineclub e sale d'essai, che facevano programmazioni anche la mattina. Maniacalmente ho conservato molte delle schede con le programmazioni:
E a Bologna iniziai ad essere un mangiatore di film, letteralmente. Nei cineclub o nelle terze visioni si spendeva poco e così aspettavo che arrivassero lì tutti i film dei registi di cui avevo letto portenti e meraviglie: Fellini, Pasolini, Bunuel, Ferreri, Kubrick… Nei cineclub c'erano poi le rassegne, serie di film dello stesso regista, o con lo stesso tema. Per poter entrare a vedere quelli vietati ai minori di 18 anni trovai un escamotage: dal dirigente della società sportiva in cui gareggiava mio fratello, mi feci fare una tessera che mi dichiarava diciottenne quando invece ne avevo 15, 16, 17. Se alla cassa mi chiedevano i documenti dicevo di aver dimenticato la carta d'identità, ma... guarda caso, avevo in tasca la tessera del Centro Sportivo Italiano e nessuno faceva storie, l'importante per loro era incassare.
Nel 1973 andai a Firenze per frequentare la facoltà di Architettura, e lì proseguì con ancora più furore, la mia carriera di divoratore di film. In particolare ricordo il Kino Spazio (poi si chiamò Spazio Uno), dove programmavano anche quattro diversi film al giorno, e io spesso me li facevo tutti, rimanendo dal primo pomeriggio alla notte. Lì vidi rassegne di film di Bunuel, Fellini, la “nouvelle vague” francese... La Macchina Del Tempo, dove ricordo di aver visto dei film di Max Ophuls, invece era una saletta all'interno di un vecchio palazzo, piccolo proiettore, sedie sparse... e l'impressione di partecipare a un culto segreto che era difficile descrivere a chi non era un adepto. Per avere un'idea della quantità di cinema, a Firenze erano più di cinquanta: archivio.unita.news/assets/main/1977/09/24/page_016.pdf
Tutta questa lunga premessa è necessaria per arrivare a elencare quali sono stati i miei principali film “formativi”, quelli che negli anni '60 e '70 hanno radicato in me l'amore per un cinema che non è solo l'intrattenimento domenicale ma una esperienza (per parafrasare in parte un titolo dei CCCP) epica, etica, estetica e erotica.
Federico Fellini: La dolce vita, Roma, Satyricon, Amarcord Luis Bunuel: Il fascino discreto della borghesia, Viridiana, L'angelo sterminatore, La via lattea Max Ophuls: La Ronde, Il piacere Marco Ferreri: Dillinger è morto, Il seme dell'uomo Giuseppe Patroni Griffi: Addio fratello crudele, Identikit Alfred Hitchcock: Intrigo internazionale, Psycho Ken Russell: I diavoli, L'altra faccia dell'amore, Donne in amore Luchino Visconti: Morte a Venezia, Ludwig, La caduta degli dei Bernardo Bertolucci: Il conformista, Ultimo tango a Parigi Liliana Cavani: I cannibali Dario Argento: Profondo Rosso, Suspiria (poi basta, i successivi per me sono ridicoli) Alejandro Jodorovsky: El Topo, La montagna sacra Stanley Kubrick: tutti, ma in particolare 2001 Odissea nello spazio che in quegli anni andavo a vedere ovunque fosse proiettato Carmelo Bene: tutti, ma in particolare Salomè , che letteralmente mi sconvolse la vita, come ho raccontato anche in questo forum, alla fine di questa pagina: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1553700&show=2 Pierpaolo Pasolini: Porcile, Edipo Re, Mamma Roma Michelangelo Antonioni: Zabriskie Point, Blow Up Morrissey-Warhol: Flesh, Trash
Direte... che palle! ci manca solo La Corazzata Potemkin! ma neanche un film divertente? E allora...
Peter Medak: La classe dirigente Blake Edwards: Uno sparo nel buio, Hollywood Party Clive Donner: Ciao Pussycat Sharman: Rocky Horror Picture Show Gilliam-Jones Monty Python e il Sacro Graal Woody Allen: Prendi i soldi e scappa, Il dittatore dello stato libero di Bananas, Provaci ancora Sam , e in seguito tutti gli altri.
beh.. si certo.. non e' la memoria che manca. E' la voglia di ricordare... Bisogna abbandonare.. ripulirsi...
P.S. per accontentarvi.. faccio fatica ad abbandonare la fotografia di Angela. di Besson.
Il film e' dimenticabile.. ma la fotografia no.
Altro film in cui la fotografia e' difficile da dimenticare e' Koyaanisquatsi. (Anche la colonna sonora a dire il vero) l'ho visto proiettato e con la colonna sonora suonata dal vivo all'auditorium Rai ed e' stata un'esperienza indimenticabile. Il bello e' che allora c'era pochissima gente... non e' stato capito.
Altro film interessante e' stato Metal Hurlant... (heavy metal)
Alien Conan il barbaro (Milius) Dune (Lynch) Fuoco cammina con me Jacob's Ladder Amici miei Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto Il buono, il brutto e il cattivo Hellraiser There will be blood Il dittatore dello stato libero di Bananas Trinita' Gli spietati Barry Lindon
I primi film che ho visto al cinema da bambino, portato da mio padre, sono stati ET e Incontri ravvicinati del terzo tipo. Da lì la mia grande passione per la fantascienza e la musica da film, poi Star Trek, Star wars, 2001 Odissea, Blade Runner e via discorrendo fino a oggi, e che mi ha portato anche a crearmi la mia personale musica di fantascienza. Imprinting termine che a me calza a pennello
“ I primi film che ho visto al cinema da bambino, portato da mio padre, sono stati ET e Incontri ravvicinati del terzo tipo. „
Anch'io andavo un sacco di volte al cinema con mio padre: Rocky IV, Commando, Predator, Mr. Crocodile Dundee, In Viaggio Con Papà, Ghostbusters, Chi Ha Incastrato Roger Rabbit, Phantasm II, Creepshow... che figata di ricordi.
Certo che vale. Anche le robe un po' zozze (non porno, per una questione di decoro qui sul forum), ad esempio io rimasi irretito dalla scena in cui Elisabetta Cavallotti fece quel che fece, nel film Guardami
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