| inviato il 31 Maggio 2022 ore 16:29
Snaporaz quello che affermi è vero e condivisibile ma visto che queste enti hanno sempre piu' bisogno di entrate economiche per il proprio sostentamento ritengo che col boom di interesse che negli ultimi anni ha avuto la fotografia di avifauna i fotografi appunto farebbero ''comodo '' da quel lato , nella oasi del topic in questione o si pagava la tessera o si pagavano 5 euro e anni fa c'era il tutto esaurito in tutti i giorni di apertura ma evidentemente negli ultimi tempi i criteri sono diversi ma sicuramente anche il gruzzolo accumulato a fine mese sara' diverso...come confermato da altri post in altre oasi d'Italia riescono a far convivere benissimo tutela dell'ambiente , accesso di fotografi contingentati che escono soddisfatti e giornate riservate a famiglie/scolarasche..con soddisfazioni di tutti ma la cosa deve nascere a monte!! |
| inviato il 31 Maggio 2022 ore 17:02
E' vero però, premesso che nelle oasi LIPU in lombardia/piemonte non si paga nulla, va sempre considerato che il livello di cultura ambientale e consapevolezza della gente che viene è spesso prossimo allo zero. Mi raccontava il custode della Garzaia di Sant'Alessandro (dove ho fotografato "L'albero degli Ibis" una cosa da non crederci da quanti ce n'erano ) che è un'oasi chiusa, gestita dalla Provincia e da Lega Ambiente, dove si può entrare solo su appuntamento e con visita guidata, che, nonostante i cartelli di divieto d'accesso e le dovute spiegazioni in merito al senso dell'oasi, alcuni se ne fottono (perdonate il francesismo), spaccano i lucchetti e portano beatamente a passeggio i cani (che io amo ma non porterei mai a meno di 10km da un'area dove c'è fauna selvatica). Per non parlare dei bracconieri. Purtroppo questo è il nostro paese, mi scuserete il luogo comune ma ho una certa età e ne ho viste di tutti i colori. Ci vorrebbe sicuramente più personale ma, come moltissime altre cose italiane, tutto si basa sul volontariato e i poveretti fanno quello che possono. |
| inviato il 31 Maggio 2022 ore 17:37
Insomma, si torna punto e a capo. Le oasi non sono capanni per fotografi. Consiglio vivamente di lasciar perdere Torrile e di andare al Parco della Piana a Sesto fiorentino dove il gestore è riuscito a far convivere entrambe le cose. Ovviamente per foto sofisticate esistono queste possibilità: scrocco di capanni da da amici, capanni o punti di interesse fatti da soli, capanni a pagamento |
| inviato il 31 Maggio 2022 ore 17:41
C'è anche nessun capanno, che per me è la scelta più divertente. |
| inviato il 01 Giugno 2022 ore 22:31
Credo che la più goffa delle situazioni sia oltre confine dove attirano ( a prezzo salato) i foto turisti a riprendere degli orsi che oramai credo timbrino il cartellino ogni giorno allo stesso orario, sappiano il menù del giorno e anche come mettersi in posa in buona luce. |
| inviato il 01 Giugno 2022 ore 23:36
Lo fanno anche con aquile, poiane ed altro Ma da una parte se uno vuole andare a passare 4-5 giorni e portare qualche foto a casa così funziona, altrimenti fai di professione il fotografo naturalista e vai un mese in location estreme con il rischio di non riportare a casa nemmeno una foto |
| inviato il 01 Giugno 2022 ore 23:59
Arci i risultati li porti a casa anche se non sei pro e non vai in luoghi esotici.... E se vai in luoghi esotici e frequenti i soliti capanni ti porti a casa scatti triti e ritriti, senza gran che di significato.... |
| inviato il 02 Giugno 2022 ore 0:30
Diciamo che preferisco starmene nei miei boschi dove non sento ciaciara e se ci riesco riprendo i soliti "ospiti da barbone" ma almeno passo una giornata in pace, l'esotico non mi attira e per come sono messe ora le oasi quasi tutte attorno a stagni, canali e lagune con posti fissi da conquistare a gomitate, ma anche no, poi comprendo benissimo che per attirare soci servono quelle tipologie di location, non saprei come potrebbe funzionare un oasi in ambiente montano, credo sia irrealizzabile per poter offrire un prodotto ai visitatori, ovviamente esclusi i recinti, alle volte sui social vedo fotografie di cervi fatte a tre metri con il telefono con al seguito like e commenti struggenti sulla bellezza degli animali nel loro ambiente naturale, durante la lettura è consigliato avere a portata un buon dosaggio di Imodium. |
user12181 | inviato il 02 Giugno 2022 ore 8:45
Ieri sul sentiero Valtellina guardavo col binocolo una cesena su un ramo dopo averla seguita in volo. È comparso un pullo grande come lei che ha cominciato a frignare e a rompergli i c.ni con il becco spalancato, poi ne è arrivato un altro, un assedio coordinato, l'avevano messa in mezzo Alla fine ha pensato bene di mollarli lì è se ne è andata. Avevo lasciato gli uccelli che amoreggiavano pieni di romanticismo e baciperugina e li ritrovo carichi di figli, pieni "de lasciamestà". Oh natura natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? |
| inviato il 02 Giugno 2022 ore 8:47
Come la capisco, la cesena. |
| inviato il 02 Giugno 2022 ore 19:11
Angus non scendiamo nei soliti capanni vs selfmade perché si scade facilmente in luoghi comuni. I capanno esotici permettono nell'ordine a) di accedere a specie che non si è mai osservato e fotografato b) fotografare in setting favorevoli che facilitano chi non ha accesso o tempo o risorse per trovarsi determinate occasioni da solo c) farlo in sicurezza (non per se stessi, ma per le povere specie e biomi. In italia meno gente c'è che vabin giro per boschi a fare bear gryils (o grils) meglio è visto lo stato di conservazione della nostra Natura. E semplicemente una persona può trarre semplice piacere da un momento speso a fotografare senza la pretesa di arrivare ad un un unicum forografico. Quando avrà voglia, lo cercherà. |
| inviato il 02 Giugno 2022 ore 21:19
Io parlo della qualità dello scatto e del suo valore....non critico il frequentatore del capanno (anche se un occhio al dualismo natura vs business è bene buttarlo sempre) |
| inviato il 02 Giugno 2022 ore 21:42
Fotografia naturalistica è un termine usato negli ultimi anni con un significato abbastanza generoso dove tutto è ammesso, credo in certi posti ci sia segnato sul calendario dell'oasi giorno, ora e posatoio dove il pennuto si presenta, una volta esisteva la caccia fotografica ( credo oramai praticata da pochi veri appassionati ) dove il contesto era ben diverso, fatto di vera azione "venatoria" ovviamente senza sparo, quella però non consiste solo in valanghe di post su cosa comperare ma anche fatta di grande apprendimento su usi e costumi della fauna prescelta e poi sapersi avvicinare o attendere in posti prestabiliti ma non "precotti" |
user12181 | inviato il 02 Giugno 2022 ore 23:10
Sono andato,veramente, a vedere cosa sono i "bear gryils", pensavo (beh, non proprio veramente) potessero essere costarelle di orso alla griglia... Ho visto che è quell'esaltato ipercinetico. Ho visto che è stato un boy scout, ne abbiamo uno anche noi, anche lui esaltato, ipercinetico ed ex boy scout, preferisco l'inglese, ha fatto meno danni. |
| inviato il 02 Giugno 2022 ore 23:26
“ Ho visto che è quell'esaltato ipercinetico. Ho visto che è stato un boy scout, ne abbiamo uno anche noi, anche lui esaltato e ipercinetico ed ex boy scout. „ Perché invece che farsi seguire dalla troupe non va a fare quelle penate da solo e si fa i selfie? Vedrai quanto dura, tre/quattro giorni da solo e poi qualche caro animaletto se lo sgranocchia, o vivo o ne trova la carcassa. |
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