| inviato il 13 Marzo 2022 ore 21:17
Beh Korsilan definire la zona dove sei nato a "confine fra due lingue" è quantomeno riduttivo visto che, per esempio, Leopoli ha quattro nomi in quattro lingue diverse: ucraino (ovviamente), russo, polacco e tedesco, oltre al quinto che però usiamo solo in Italia. Poi siamo anche d'accordo che i primi tre: L'viv, L'vov e L'wow (vado a memoria... non sono affatto certo di averli scritti bene) sono molto simili, a differenza di Lemberg, tuttavia è evidente come l'Ucraina, soprattutto nella sua zona occidentale, sia un crogiuolo decisamente multiculturale. E tutto questo, ovviamente, rimanendo a tempi più recenti e tralasciando quindi la Rus' di Kiev e, più in generale, la "Cronaca dei Tempi Passati" |
| inviato il 13 Marzo 2022 ore 21:28
Paolo, interessante commento. Anche il primo sull'aggressore/aggredito lo condivido. Forse in altri tempi quel papà avrebbe fatto altri tipi di fotografie alla figlia. Io non mi scandalizzo. C'è ben altra monnezza in giro... Comunque Korsilan è l'esempio vivente della complessità della situazione! |
| inviato il 13 Marzo 2022 ore 21:30
Tutto interessante ...manteniamoci in argomento però senza andare OT. “ L'importanza di avere qualcosa da dire „ Grazie |
| inviato il 13 Marzo 2022 ore 22:22
66ilmoro ha perfettamente ragione. A questo punto è migliore la foto della donna incinta ripresa nell'ospedale pediatrico, e non era una cosa programmata. |
| inviato il 13 Marzo 2022 ore 22:58
Una brutta foto con messaggio orribile, propagandistico e strumentale. Condivido in pieno questo pensiero di Alessandro Traverso:il messaggio c'è ma è terribile e lo è ancor di più pensando che non è neppure vero: il padre ha dato in mano a sua figlia un' arma per scattare una foto strumentalizzandola ( la figlia) per un proprio scopo . Quale messaggio trasmette questa foto? Quella di un padre disposto a mandare la propria figlia in guerra. A me è questo il messaggio che trasmette e vorrei capire che messaggio trasmette a voi sapendo che è uno scatto posato A mia figlia /o non darei in mano nemmeno un'arma giocattolo, : il valore della pace si insegna da piccoli. Una mia amica ucraina che vive in Italia mi ha mostrato un video in cui bambini ucraini cantano canzoni di pace: che differenza! |
| inviato il 13 Marzo 2022 ore 23:15
vabbè prendete il fucile del nonno e datelo (scarico) in mano al nipote sbarbatello in calabria ... boh fate voi... Certo la fotografia non è tutta realtà ma spesso finzione prestata ad uno scopo... è anche questo comunque |
user12181 | inviato il 14 Marzo 2022 ore 0:04
" In Letteratura Straniera professoressa ci aveva assegnato una poesia di Pushkin (U lukomor'ya dub zelyonyi) da imparare a memoria in due varianti classico e tradotto in ucraino, almeno metà classe se non di più hanno preferito l'originale. " Lo avrei fatto anch'io, se fossi stato un ragazzo ucraino, non per simpatie nazionali, ma perché la letteratura tradotta è una cosa diversa dall'originale. Se poi si tratta di poesia, la diversità diventa imbarazzante. Un discorso simile vale per la filosofia. Il pensiero, qualunque pensiero, sono le parole che lo esprimono. P.S. Ecco, in "professoressa" senza articolo riconosco ora il madrelingua slavo. |
| inviato il 14 Marzo 2022 ore 0:24
Un caso emblematico, e drammatico, del rapporto fra realtá e testimonianza: pochestorie.corriere.it/2016/12/03/il-bambino-e-lavvoltoio-storia-di-u *** L' arma ed il bambino ... :
 Steeve McCurry, Perú 2004
 Letizia Battaglia, Palermo 1974
 Letizia Battaglia, Palermo 1982
 William Klein, NY 1928
 Elliot Erwitt, Pittsburg 1958
 Dario Mitidieri, Angola 2002
 Dario Mitidieri, MASSAWA, ERITREA - 1991 [ ... ] Qui, nell'excursus, mi fermo ... ma "l'importanza di dire qualcosa", si comprenderá, non è mai disgiunta, nell'espressione letteraria, dal ricorso ad una figura ... e codesta figura, nella sua strumentalitá, non ha mai un esito di sgnificazione univoco; lo stesso rapporto fra gli elementi della rappresentazione è di volta in volta diversamente stabilito, nonostante l'autorialitá e l' interpretazione soggettiva del fruitore. Cosí l'apparente tematizzazione "l'arma ed il bambino" rivela una molteplicitá di senso che oscilla fra l'arma ed il giocattolo, il bambino autentico e l'estraniazione teatrale della Sua innocenza. La finalizzazione comunicativa peraltro non è sovrastorica, il bambino di Erwitt non è il bambino della Battaglia: l'importanza di dire qualcosa dunque è legata alle modalitá espressive, alla costruzione della scena ed ai caratteri dei soggetti non meno del preciso istante, periodo storico, economico e politico d'un luogo. Ed è per questo che dinamicamente l'estetica e l'etica da sempre incalzano l'espressione, nella forma quanto nei contenuti, secondo un processo continuo, storico. In questo processo è la collettivitá ad avvertire un' autentico grado di rilevanza, d' importanza delle questioni secondo una coscienza politica (Polis), e piú ampiamente culturale, che è dei piú e non del singolo. Un gentile saluto a Voi tutti, Ben-G *** www.internazionale.it/video/2018/01/10/nazionalisti-ucraini-addestrano |
| inviato il 14 Marzo 2022 ore 1:34
È una foto oscena. Un fucile vero in mano ad una bambina. Penso che il padre sia un ×. Che vada a combattere e lasci stare i bambini. Chissà che Putin non abbia ragione. Bisogna de nazificare l'Ucraina? |
| inviato il 14 Marzo 2022 ore 2:13
una bambina "usata" in una scena che non la rappresenta (immagino che lei non spari con quel fucile). foto di effetto e idealmente ben concepita ma provo rifiuto per essa, rappresentare i bambini soldati non andrebbe fatto nemmeno per scherzo. e non è necessario questo scatto per sensibilizzare contro le atrocitá che stanno accadendo. |
| inviato il 14 Marzo 2022 ore 7:39
Un conto sono foto di reportage che riproducono una realtà che si vuole denunciare un conto sono foto costruite con uno scopo personale e variamente interpretabile. Detto questo credo che attribuire a queste immagini (anche a quelle postate da Ben-G)un grande valore artistico, sia comunque un errore, errore che va ad esaltare una realtà orribile anziché denunciarla Si sa che al giorno d'oggi diventare popolari su un social è cosa molto ambita così nome avere una foto che fa il giro del mondo: questa foto è l'esempio di cosa qualcuno sia disposto a fare a questo scopo e la cosa è agghiacciante. Spero non sia di stimolo ad altri ad emulare questo esempio: a questo punto meglio foto wow senza messaggio. |
user14408 | inviato il 14 Marzo 2022 ore 8:13
è "falso" o... "finto"? l'attore che va in scena vestito da Napoleone è falso o... solo finto? |
| inviato il 14 Marzo 2022 ore 10:13
Quella pubblicata è una fotografia che può essere interpretata in modi diversi, come gran parte delle fotografie. Non ha nessuna specificità compositiva ma è perfettamente e dannatamente calata nella realtà odierna ed è questo aspetto che conta tantissimo in questa fotografia. Non è facile vedere fotografie che interpretino a perfezione un dato momento, un dato contesto. Che la fotografia non sia fatta da un fotoreporter non significa nulla e non toglie nulla al significato di quello scatto. D'altra parte sempre più le agenzie di stampa raccolgono fotografie di non professionisti che si trovano sul posto degli accadimenti, la tecnologia oggi lo permette facilmente. Questo è anche uno dei motivi per i quali i fotoreporter professionisti hanno sempre meno lavoro |
| inviato il 14 Marzo 2022 ore 10:18
Condivido totalmente Nessunego e Kwlit. Capisco 66ilmoro ma, credi, anche se è una delusione spessissimo è come dicono loro. |
| inviato il 14 Marzo 2022 ore 10:29
Solitamente l'autore della discussione applica un modo di procedere piuttosto sobrio e regolato e si potrebbe dedurre dal titolo che l'immagine suscita un motivo di interesse. La fotografia è un metodo di rappresentazione e le immagini sono uno strumento o mezzo per la comunicazione(a volte). Forse non è il caso di improvvisarsi reporter o fotografi o perfino artisti,ma quanti sono reporter o usano la messa in scena?Il punto di vista di chi scatta le immagini in modo professionale ,potrebbe non corrispondere a quello di chi fotografa per diletto o passione come si preferisce. E' facile dire che ci sono immagini peggiori di questa perfino vuote,la maggior parte, per l'argomento trattato o che puntano a suscitare un sentimento nello spettatore ma che si presentano come scatti del tutto fortuiti. Ci sono delle implicazioni che riguardano il soggetto il messaggio e l'uso della fotografia e l'utilizzo da parte dei media fino allo sfruttamento dell'immagine e strumentalizzazione delle notizie. Anche in questo caso è difficile non seguire la propria opinione nel rispondere sulla vicenda. Da qualche parte è in uso un metodo di valutazione con diverse voci,ed è possibile che dovendo esprimere un parere in proposito,che alcune di queste sarebbero nella media o sotto o sopra la media. Potrebbe sembrare un po' paradossale,ma quanto vero o con qualcosa che ci fa supporre che ci sia un collegamento con quel reale,negato piu' volte e non necessario alla fotografia,come giustificazione per tante altre foto. |
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