| inviato il 04 Marzo 2022 ore 9:39
.... Personalmente .... e' proprio di questo che mi piacerebbe discutere .... |
| inviato il 04 Marzo 2022 ore 10:37
A prescindere dal Fuori Tema caro Alvar tutto ciò che ha descritto parlando di magia tutto può essere tranne che MAGÌA  quantomeno dal mio punto di vista da... come dire... purista dell'immediato ecco! |
| inviato il 04 Marzo 2022 ore 12:12
Perché tu, come hai scritto pochi interventi fa', sei un "istintivo", cerchi di mettere tutto nell'attimo.
Essendo tu analogico ed avendo così meno possibilità di intervenire (cioè da un lato rimediare, dall'altro migliorare) in seguito, le due cose cozzano tra loro: se sbaglio l'attimo poi non ci posso più fare nulla, però cerco di fare tutto nell'attimo, senza "preparare tutto il possibile prima.
Queste due cose insieme non tornano.
Al contrario io con il digitale ho molte possibiltà dopo lo scatto, ma cerco di organizzarmi al meglio per commettere meno errori possibili.
Lo devo fare probabilmente proprio perché sono meno bravo: ricordo che mille secoli fa', quando usavo la pellicola, non ne azzeccavo una, ottenevo solo foto ricordo. Da allora, decine di migliaia di scatti fa', ho anche potuto imparare tanto, ma allora ero proprio SCARSO.
In ogni caso, "l'attimo" è fondamentale, quello che sbagli al momento dello scatto in seguito è spesso irrecuperabile.
Da uno scatto ottimo puoi ricavare una immagine magnifica ("pistolando" con i cursori), ma se lo scatto è scarso puoi fare tutta la post che vuoi, sempre uno scatto scarso rimane.
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| inviato il 04 Marzo 2022 ore 14:26
Si ma pure tu Alvar... non puoi fare il paragone fra quello che eri venti o venticinque anni addietro e quello che sei ora, alla fine tutti questi anni non sono certo passati invano e quindi è inevitabile che tu, come me... come chiunque altro se vuoi, venti o venticinqua anni fa eri decisamente meno competente di ora... o più scarso di ora se preferisci, anche se dal mio punto di vista questo tuo è un giudizio fin troppo severo  |
| inviato il 04 Marzo 2022 ore 14:39
Vero anche questo, ma il senso era altro: per essere "istintivo" con la pellicola devi per forza di cose essere bravo, perché poi non puoi più fare granché per correggere. |
| inviato il 04 Marzo 2022 ore 15:54
Sicuramente Alvar, ma alla fine è un falso problema perché al contrario della vulgata comune non è che ci voglia chissà che grandi capacità nell'usare una diapositiva... basta solo un minimo di attenzione in più.
Minimo di attenzione che peraltro devi infondere solo le prime volte, e solo per acquisire la necessaria forma mentis... dopo diventa assolutamente normale e alla fine, torno a ripetere, non è chissà che grande impresa! |
| inviato il 05 Marzo 2022 ore 1:11
No non e' un' impresa - e lo dimostra il fatto che, di quei 3/4 scatti, dagli anni 80 ad oggi, di cui mi sono sentito realmente soddisfatto .... son vecchi scatti in diapo ( dove sostanzialmente usavo il 28mm il 50mm e il 35mm della minox gt), concentrandomi principalmente sulla corretta esposizione, visto che la composizione, ( avendo studi artistici), mi veniva spontanea --- oggi vero, tutto + agevolato, ma non posso dire di conoscere a fondo la marea di strumenti che uso e scattando in moltissimi generi diversi sono + dispersivo - sarò anche diventato + esigente ma .... sono anni che, tra i miei scatti, non trovo nulla che vada oltre il decente ....! - mi resta il gusto di impegnarmi e il divertimento .... questo si |
user12181 | inviato il 05 Marzo 2022 ore 6:54
"Oddio Alvar se tu sei un grezzo allora io sono uno approssimativo al cubo Eeeek!!!
Comunque sono perfettamente d'accordo sul fatto che tutto serve, ma detto in tutta sincerità se io dovessi portarmi dietro, e soprattutto se dovessi approntare tutta quella roba ogni volta che voglio fare un close-up beh... cambierei hobby"
Sottoscrivo. Aprezzo però anche la risposta di Alvar. Ma i cartoncini per gli sfondi artificiali mi paiono una soluzione orribile. |
| inviato il 05 Marzo 2022 ore 8:47
Ecco, si, i cartoncni per lo sfondo, quelli non li sopporto neppure io.
Non li sopporto per un motivo semplice, quasi banale: e cioè perché tendono a isolare il soggetto dalla scena, ma lo staccano talmente tanto dal contesto che finiscono per rendere la macrofotografia ambientata alla stregua della macrofotografia da studio, interessante, questo si, ma la foto sul campo, la macrofotografia in particolare, è cosa ben diversa dalla fotografia in studio. |
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