| inviato il 03 Febbraio 2022 ore 19:46
“ (per le getto d'inchiostro è così, per quelle a pigmenti non saprei...) „ Quelle a pigmenti sono a getto d'inchiostro e sono quelle che devono essere usate frequentemente a diversità delle dye (sempre a getto d'ichiostro) che possono rimanere più tempo inutilizzate. |
| inviato il 03 Febbraio 2022 ore 19:50
Gianni, grazie per il chiarimento |
| inviato il 03 Febbraio 2022 ore 19:53
Felix, la stampante in casa la puoi avere per mille motivi, ma di sicuro non per risparmiare. A meno di stampare veramente molto, ma anche in questo caso... |
| inviato il 03 Febbraio 2022 ore 19:58
Non è detto: rispetto ad un laboratorio davvero professionale qualcosa si risparmia |
user224375 | inviato il 03 Febbraio 2022 ore 20:01
Felix mica vorrai paragonare la Fuji lucida alla Velvet fine art |
| inviato il 03 Febbraio 2022 ore 20:03
Ma non credo che risparmiare un euro a foto sia il motivo per cui si stampa in proprio. In un anno quante buone foto sono degne di stampa? 10 al mese? Forse, se non si sbaglia un colpo e non si ha niente da fare che andare in giro con la macchina fotografica al collo. Per me inutile parlare di cifre ( discorso stucchevole sentito e letto decine di volte sul forum): si stampa solo per passione. |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 7:07
Brando.. non ho esperienza in merito. Io le mie prime 12 le ho stampate su lucida FUJIFILM.. scelta fatta da loro. Ma se mi dici che esistono carte superiori, assolutamente ti credo. Spiegami però in cosa andrei a vedere le migliorie.. |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 9:10
Felix secondo me devi approfondire il mondo della stampa prima di fare l'investimento. C'è tutto un mondo di carte. Il fatto che non conosci la differenza tra una carta fotografica lucida e una fine art suggerisce di approfondire la materia prima di mettere mano al portafoglio. Io non stampo a casa. Alcune volte vorrei ma poi sono frenato da fattori come lo spazio occupato, le menate che qualsiasi hardware porta con se, la calibrazione (che già per il monitor vivo come necessità e non certo come piacere) e dall'investimento iniziale . So però quello che c'è nell'altro piatto della bilancia e quindi ritengo di fare una scelta consapevole. Spulcia un po' su internet ma soprattutto prenditi il tempo di stampare roba su carta seria. Ti si aprirà un mondo. Solo allora sarai nelle condizioni di capire se la gestione diretta della catena di stampa per te, soggettivamente, ha più pro che contro. |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 9:12
@Carlomon, stai facendo un pò di confusione tra "calibratore" (come lo chiami tu), spettrocolorimetro e spettrofotometro. Ma non è questa la sede opportuna e credo che all'autore del topic interessi poco o nulla. Ultima considerazione personale in merito a questa frase: “ Non c'è limite ai soldi che si possono spendere per fare bene una cosa... „ Spendere 350€ per uno spettrocolorimetro + il tempo necessario alla creazione dei vari profili, ha poco senso. Con la stessa cifra ho la possibilità di farmi creare 7 profili (con spettrofotometro che crea target molto più estesi e profili molto più precisi) per 7 carte diverse. O, ancora meglio, se uso solo due tipi di carte, due profili risparmiando centinaia di Euro. Per l'autore del post. Di seguito la differenza tra un monitor calibrato per la stampa, in soft proof per una Canson (Eizo CG a sx), e uno calibrato per l'utilizzo su web (eizo CS 4K a dx). La foto ha le stesse identiche regolazioni. Serve, non serve? E' obbligatorio per avere stampe che soddisfano le proprie esigenze? No, assolutamente. Ma non sono chiacchere da forum
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| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 9:18
@Illele: quando una foto vale più di mille parole |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 9:58
Io..le vedo uguali. |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 10:14
“ @Carlomon, stai facendo un pò di confusione tra "calibratore" (come lo chiami tu), spettrocolorimetro e spettrofotometro. ;-) Ma non è questa la sede opportuna e credo che all'autore del topic interessi poco o nulla. „ a me la differenza è abbastanza chiara visto che usavo entrambi ma per analisi chimiche e non per la stampa e non ho mai pensato che siano inutili e lo ribadisco invece ripeto che iniziare a pensare di calibrare carta e stampanti prima ancora di aver fatto una singola stampa in casa mi sembra come minimo prematuro tra l'altro se devi citarmi, citami correttamente, perchè ho scritto "NON C'E' LIMITE AI SOLDI..." mentre tu hai tolto il NON che cambia radicalmente il senso alla frase, immagino una svista, ma se correggessi mi faresti un favore. detto questo io il mio spyder l'ho pagato 60 euro usato sulla biai e credo di averci fatto come minimo già 30 o 40 profili. e anche se lo avessi pagato 350 preferisco in ogni caso farmeli in casa visto che lo faccio per passione e non mi interessa farci dei soldi. è evidente che tu ci lavori con sta roba e quindi preferisci avere un efficienza superiore ma un hobby è una cosa e lavorarci è un altra |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 10:19
“ Io..le vedo uguali. „ ...non avrai mica un occhio calibrato a D50 ed uno a D65?  |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 10:23
Scherzi Gianni... ma io ho l'occhio destro che vede più caldo e il sinistro più freddo (la differenza è appena percettibile) |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 10:28
Se proprio bisogna calibrare tutto, perché la cosa funzioni bisogna anche lavorare a luce ambiente controllata, sennò le calibrazioni non servono a un cavolo. Mi spiego: una cosa è regolare le proprie foto con la luce ambiente naturale che entra dalla finestra (diversa nei vari orari del giorno), un'altra è lavorare la sera dopo cena alla luce delle lampadine sopra il tavolo da pranzo... Si ottengono risultati decisamente diversi (provare per credere). Quindi tapparelle giù e sempre la stessa lampada, possibilmente bianca. |
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