| inviato il 30 Dicembre 2021 ore 22:01
Max come sempre competentissimo sull'attrezzatura outdoor Bel suggerimento Murmunto! I prodotti CAMP mi piacciono sempre, qualità al giusto prezzo, se mi capitasse di provarli ci farei un pensierino, magari li hanno allo Sport Specialist... |
| inviato il 30 Dicembre 2021 ore 22:24
Vai di Dirty Rigger. Le framer sono ideali per fotografi... sui set si trovano più le fingerless... Anche se forse la linea invernale non esiste più sul loro sito... (per intenderci era una roba tipo questa... potevi stare a -10 °C e manco te ne accorgevi) |
user12181 | inviato il 31 Dicembre 2021 ore 4:30
Christian, bitte, metti qualche foto dei guanti che usi per fotografare, specificando in quali situazioni li usi, e anche se li usi per foto a mano libera o con il treppiede, se li togli mentre fotografi o no, danke. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 9:20
“ Posseggo dei Liner della The Heat Company, i Wind Pro, e li trovo validi con temperature fino a +2/+3 gradi. „ Si non sono i liner con il più alto potere termico. Sicuramente, quelli con migliori performances, da questo punto di vista, sono quelli in merino, tipo il Merino liner pro. Ovviamente -e non devo nemmeno dirlo- quando la temperatura scende in prossimità dello zero o sotto di esso, il sistema a strati si rende necessario, a maggior ragione se ci sono condizioni che aumentano la sensazione di freddo percepita, come umidità e vento (effetto windchill). In questi casi, oltre al liner in merino, va usata una muffola che, negli Heat Company, è rappresentato dallo Shell in Primaloft Gold. Volendo c'è anche un terzo strato, il Polar Hood, che è una sovra muffola, altamente idrorepellente (se non sbaglio anche windshell), ma chiaramente, indicato quando si raggiungono temperatura, particolarmente, rigide, con lo svantaggio di rendere tutto un po' più ingombrante. Come per tutti gli altri indumenti, i guanti ed il tessuto con cui sono fatti, restano, per me, imprescindibili. Consiglio di comprarne diverse paia, a seconda della stagione e delle condizioni che si affrontano (io, ad, esempio, ho anche dei Polartec liner, sempre Heat Company, che uso per gli autunni più miti). L'importante è che siano prodotti di qualità, venduti da brand specializzati nel settore, come Heat Company o altri che sono stati proposti in questo thread. Fondamentale è anche la vestibilità e la comodità degli stessi quando si utilizzano, soprattutto, in più strati. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 9:22
Nel 2019 avevo acquistato in un negozio questi guanti riscaldati con batterie al litio: ziener.com/it/inverno-it/guanti/guanti-riscaldati/32493/GERMO-AS-R--PR Mi sono dimenticato di ricaricare le batterie al litio, rimaste inattive per 2 anni. Ora le ho ricaricate, spero che non si siano danneggiate, poi farò delle prove pratiche, quando arriverà il freddo. Causa lock-down Covid e freddo intenso mai arrivato non ho mai testato bene questi guanti in alta quota ( a -20°C ). Da alcune prove fatte subito dopo l' acquisto sembravano funzionare bene. Ho pure dei guanti per fotografi, con pollice ed indice apribili, ma non vanno bene con temperature sotto i -10°C. Però potrei recuperarli con l' aggiunta dei guanti Heat Company Shell come secondo strato. Dovrei acquistare una misura grande , che possa contenere i miei guanti attuali. Forse dovrei misurare la mano con i guanti attuali infilati, non la mano nuda, per la scelta della taglia corretta dei nuovi Shell. |
user12181 | inviato il 31 Dicembre 2021 ore 9:48
OT. A proposito del windchill, faccio notare che la sensazione di freddo percepita cresce proprio perché si abbassa la temperatura reale vicino al corpo, il vento spazza via lo strato d'aria riscaldato dal corpo. Lo dico solo perché l'ho capito tardi... per me era rimasto sempre un mistero questo fenomeno di cui si parla sempre in modo soggettivo, come temperatura percepita, in realtà è un fenomeno della realtà oggettiva, temperatura reale dell'aria a contatto col corpo. Ma poi di cosa parliamo? In questo momento sulle Alpi centrali a 2000 m sono quasi +5° e non è solo questione di situazione eccezionale, in questo mese le temperature sono state diverse volte vicine a queste di oggi, l'inversione termica è stata quasi la norma. Dopo l'intervento non sono più andato oltre i 2000 d'inverno, anche se ho camminato sotto lo zero a quote più basse e anche bello carico, mio cognato cardiologo ogni tanto mi trasmette attraverso la moglie vaticini piuttosto foschi sulla mia sorte cardiaca nelle passeggiate invernali a pieno carico, penso si stupisca che non ci abbia ancora lasciato le penne. Però con queste temperature sarebbe quasi un dovere fare una passeggiata alla pozza o a Pian del Lago, tanto più che la neve è desolatamente poca, a vedere dalla webcam non c'è neanche rischio di valanghe, pare di essere a maggio. Il problema è che comunque dovrei sicuramente lasciare la macchina molto presto, qualche bel lastrone di ghiaccio dopo Fusino sulla strada c'è sempre e lì, su una stradina stretta, senza gomme chiodate e con quelle pendenze, non c'è tanto da scherzare, si salta giù senza grosse difficoltà e parapetti. L'avvicinamento a piedi sarebbe così lungo che arriverei alla baita e a Malghera ormai nel pomeriggio. Dovrei però provare finché è caldo, non mi stupirei di trovare Pulsatillae in fiore che mi guardano perplesse... |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 9:48
Io ho i liner polartec della heat company, senza alcuna shell. Ci sono stato in montagna, sulla neve, al freddo, senza alcun problema ma non ho mai affrontato climi estremi, anzi spesso non li metto neanche perché la temperatura è sopportabile. Una volta in moto avevo solo quelli, di sera sull'autostrada in inverno sono tornato a casa con le mani quasi congelate! Ma non sono i guanti adatti a quell'utilizzo... Se dovessi andare in luoghi più freddi dovrei acquistare sicuramente una shell, ma non so se il liner all'interno mi terrà al caldo oppure se devo passare ad un modello più performante. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 10:09
“ Se dovessi andare in luoghi più freddi dovrei acquistare sicuramente una shell, ma non so se il liner all'interno mi terrà al caldo oppure se devo passare ad un modello più performante. „ Per me, devi prendere in considerazione anche un primo strato più caldo. I Polartec, come detto, sono ottimi a temperature più miti. Poi si sente tutto il freddo, soprattutto se non usi una muffola. A maggior ragione in condizioni di staticità. “ Una volta in moto avevo solo quelli, di sera sull'autostrada in inverno sono tornato a casa con le mani quasi congelate! MrGreen Ma non sono i guanti adatti a quell'utilizzo... „ Pazzo Mi sorprende che non ti siano cadute. |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 10:28
Provati i G Comp Warm della Camp allo sport specialist, sono in saldo a 41.9. Li ho provati e calzano bene |
user12181 | inviato il 05 Gennaio 2022 ore 17:52
Qui c'è un articolo su come mantenersi caldi, non grandissime novità foxtrail.fjallraven.com/articles/what-being-cold-means?sc_src=email_14 . Fondamentale è non sudare, non essere umidi. Ma non dice come si fa, e neanche dice che con qualche loro capo ci si riesce... dice solo di ridurre gli indumenti. Meglio avere un po' freddo nel primo tratto che sudare, dice. Fatto sta che non ci riesco, prima non avevo affatto questo problema, sudavo poco anche d'estate. Con solo un base layer Crazy di merino, polipropilene, seta e poliammide, o anche con il polipropilene puro Liod, posso andare con temperatura mite, ma dopo un po' che è tramontato il sole o che passo in ombra, comincio a sentire la necessità di un secondo strato (considerando anche che il mio cuore non deve avere stress da freddo) e comunque sono già un po' umido. Il secondo strato, una giacca Patagonia nano air 400 g o una delle due giacche softshell da sci alpinismo che mi ha regalato Crazy (attualmente solo la più pesante, 440 g, quella più leggera si è imboscata da qualche parte nel mucchio selvaggio, ibride, con una membrana poliuretanica sul petto) mi aumenta invariabilmente il sudore. Non va meglio se come secondo strato uso solo un guscio di Goretex pro. Alla fine ho sempre il torace bagnato, con ampie zone del secondo strato inzuppate su petto e schiena, o bagnate se è il goretex, sia come secondo sia come terzo strato. Con le gambe non ho problemi né di sudore né di freddo, se si va sotto zero aggiungo una calzamaglia. |
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