| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 7:26
Io con reflex giro a 1/50 di secondo con 25fps. Questo è rispettare la regola dei 180 È per ottenere il mosso ideale. |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 9:10
@Pogo… +1 Oggi i registi sanno poco di fotografia soprattutto i giovani |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 9:48
L'otturatore meccanico delle cineprese era rotante come lo era quello delle macchine da proiezione. Per quello lo si esprime in gradi. Ovviamente non poteva essere come quello delle macchine fotografiche a causa dell'enorme numero di fotogrammi. L'otturatore cinema prende il nome dalla sua forma: a farfalla. |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 12:27
“ Oggi i registi sanno poco di fotografia soprattutto i giovani „ Confermo. “ L'otturatore meccanico delle cineprese era rotante come lo era quello delle macchine da proiezione. Per quello lo si esprime in gradi. Ovviamente non poteva essere come quello delle macchine fotografiche a causa dell'enorme numero di fotogrammi. L'otturatore cinema prende il nome dalla sua forma: a farfalla. „ Grande Old_pentax. Spiegazione storicamente e tecnicamente ineccepibile. |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 13:05
it.m.wikipedia.org/wiki/Proiettore_cinematografico Un trucco utilizzato con la pellicola, in basse luci, era quello di rallentare la velocità di ripresa per avere un tempo di esposizione maggiore. Ovviamente bisognava ricordarselo al momento della stampa del positivo altrimenti gli spezzoni a bassa velocità riprodotti poi a 24 fps facevano l'effetto comiche. Cioè il movimento delle persone veniva velocizzato. |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 13:45
La maschera del demonio. Di Mario Bava. |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 14:35
Giusto per curiosità, ci sono ancora film girati con la pellicola? |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 14:39
“ Giusto per curiosità, ci sono ancora film girati con la pellicola? „ Sì, anche se la percentuale continua a diminuire. |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 14:43
Si gira ancora in pellicola ma, almeno in Italia, la proiezione è ormai obbligatoriamente digitale. È quindi necessario un passaggio da analogico a digitale. Non so se ancora qualcuno effettua il montaggio in pellicola (parliamo ovviamente di lungometraggi per la grande distribuzione, non di amatori). Credo che anche chi gira in analogico poi abbia convenienza ad effettuare il montaggio in digitale. |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 14:55
Ma poi il montaggio in digitale vanifica la resa? Ogni volta che guardo un film anni 90 inizio 2000 mi ritrovo poi a disprezzare le produzioni moderne |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 15:21
Non sono un esperto ma se pensiamo che la proiezione sarà in digitale allora tra girare in analogico, convertire in digitale e fare il montaggio e girare in analogico, fare il montaggio e poi convertire in digitale non ci vedo differenza, dal punto di vista della qualità delle immagini. La differenza credo stia solo nel fatto che il montaggio in digitale sarà più semplice, veloce e forse anche più accurato. |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 15:31
“ Ma poi il montaggio in digitale vanifica la resa? Ogni volta che guardo un film anni 90 inizio 2000 mi? ritrovo poi a disprezzare le produzioni moderne „ Non direi, qualunque film tu guardi che non sia stato effettivamente proiettato a pellicola (cosa ormai praticamente impossibile da trovare) è comunque stato scansionato, che tu lo monti prima o dopo cambia poco. Per aggiungere gli effetti digitali poi il passaggio in digitale è obbligatorio, non avrebbe senso montarlo prima e scansionarlo dopo. |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 18:07
Visto che avete toccato il tema della relazione regia - fotografia, consiglio ”il grande capo” con la fotografia più brutta mai vista, teste mozzate, inquadrature a membro di segugio. Regia di regia Lars Von Trier che anche per dimostrare che se la regia è buona il film è valido, affido' la fotografia ad un… automa! “… Von Trier, anche a scapito dell'equilibrio percettivo e tecnico, proprio non ce la fa ad evitare le provocazioni ideologiche. Le riprese del film sono state realizzate con il cosiddetto sistema Automavision, dove un computer, al posto del direttore della fotografia, decide, in base a un programma predefinito, il taglio e la luce delle inquadrature. Come risultato, una commedia vivace e divertente viene raccontata con una cinematografia brusca e disallineata, con forti sbalzi di luce, contestando ideologicamente la tradizionale fluidità del girato; magari consueta, ma conforme ai meccanismi della percezione cinematografica. Come accade spesso, in ambito ideologico, si scambia la natura con la cultura”. ( rif. www.albertoangelini.it/il-grande-capo/ ) |
user12181 | inviato il 12 Dicembre 2021 ore 7:20
Anche i pittori lavoravano con gli aiuti, la bottega. Credo che il primo a fare da solo (e da solo si prendeva qualche bastonata dell'inc.zzoso Giulio II) sia stato Michelangelo, almeno mi pare di ricordare aver letto in "Saturno e la melanconia" o confondo con qualche altra antica lettura. In realtà l'idea dell'autore individuale, nelle arti figurative soprattutto, è moderna, sì è romantica, ma in quanto il romanticismo è moderno. Poi naturalmente, come diceva Hegel "Non c'è eroe per il suo cameriere e non perché quello non sia un eroe, ma perché questo è un cameriere." Ma c'è un'affermazione simile di Goethe in "Massime e riflessioni" ancora più chiara e fulminante: "Si dice che per il cameriere non esista nessun eroe. La ragione di ciò è semplicemente che l'eroe può essere riconosciuto solo da un eroe. Il cameriere invece probabilmente saprà apprezzare quelli come lui." |
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