user33434 | inviato il 28 Ottobre 2021 ore 15:11
Il mio lavoro ha al centro la disabilità e ho decine di foto, momenti belli e altri meno, momenti speciali e altri di routine. Non mi sognerei mai di pubblicarne una, così come nessuno dei miei colleghi che ha tantissime immagini come le mie. Stiamo a fare ragionamenti come se fossimo tutti ambasciatori di denunce sociali, la verità è che la maggior parte di noi (compreso chi espone le proprie foto e realizza progetti) prima di fare condivisione dovrebbe pensarci molto sopra. Per realizzare qualcosa di organico e interessante su temi del genere serve un livello di sensibilità e di attenzione molto ma molto elevato, prima di pubblicare foto così dovremmo fare uno scrupolosissimo esame di coscienza e dopo farne un altro ancora. Se dopo il doppio esame si sente che c'è da dire qualcosa di importante che non è stato ancora detto, o che sapremmo farlo meglio di altri che quel messaggio l'hanno già espresso, allora e solo allora si potrà fare un passo così. Le leggi possono essere un buon deterrente ma ognuno di noi dovrebbe dovrebbe perseguirne altre che sono ancora più importanti, le proprie leggi morali. |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 15:38
Mauro, hai espresso al meglio quello che è anche il mio concetto... |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 15:44
Non ho letto le risposte… Detto ciò Se NON ledi la loro immagine, se è stata fatta in una PUBBLICA via e se non ne fai LUCRO … difficilmente avrai problemi |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 15:47
“ Il mio lavoro ha al centro la disabilità e ho decine di foto, momenti belli e altri meno, momenti speciali e altri di routine. Non mi sognerei mai di pubblicarne una, così come nessuno dei miei colleghi che ha tantissime immagini come le mie. Stiamo a fare ragionamenti come se fossimo tutti ambasciatori di denunce sociali, la verità è che la maggior parte di noi (compreso chi espone le proprie foto e realizza progetti) prima di fare condivisione dovrebbe pensarci molto sopra. Per realizzare qualcosa di organico e interessante su temi del genere serve un livello di sensibilità e di attenzione molto ma molto elevato, prima di pubblicare foto così dovremmo fare uno scrupolosissimo esame di coscienza e dopo farne un altro ancora. Se dopo il doppio esame si sente che c'è da dire qualcosa di importante che non è stato ancora detto, o che sapremmo farlo meglio di altri che quel messaggio l'hanno già espresso, allora e solo allora si potrà fare un passo così. Le leggi possono essere un buon deterrente ma ognuno di noi dovrebbe dovrebbe perseguirne altre che sono ancora più importanti, le proprie leggi morali. „ un ottima analisi. alla fin fine è sempre questione di sensibilità'. e quella , come l'occhio fotografico , non la vendono al supermercato. |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 15:53
"Il mio lavoro ha al centro la disabilità e ho decine di foto, momenti belli e altri meno, momenti speciali e altri di routine". Bisogna fare differenza tra foto personali (foto ricordo) e quelle che nascono per eventuale pubblicazione che sono sempre legate ad una serie di fotografie (dopo una lunga è curata selezione), testi e didascalie per poter guidare l'osservatore a comprendere il lavoro. Siti come juza sono il posto ideale per pubblicare la foto bella che mette in mostra le capacità tecniche dell'autore e dell' attrezzatura utilizzata ma non idonea per trattare certi temi. In ogni caso se la foto è bella e non tocca la dignità dei soggetti (chiunque essi siano) non mi porrei problemi ma la scelta è sempre del fotografo è alla sua sensibilità. *Quando si butta giù un progetto la prima cosa da fare è verificare se siano già stati trattati certi argomenti è come, altrimenti si sta già partendo con il piede sbagliato. |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 16:00
“ che è una copiatura di questo „ Sarebbe da capire chi copia chi |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 16:05
“ Sarebbe da capire chi copia chi „ te lo ripeto : quello che hai citato copia in una maniera quasi ridicola lee jaffries . ma se non mi credi terzopianeta.info/arte/fotografia/lee-jeffries-homeless/ ps: basta guardare le date delle foto di quello citato da te |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 16:21
Da un rapido confronto delle date direi che Lee Jeffries ha copiato, sempre che di copiato si parli e non di coincidenza artistica e tecnica facilitata anche dallo strumento digitale, Kris Hudds, ma non credo sia questo l'importante quello che a me premeva era solo dimostrare che esiste anche un modo rispettoso per fare determinate foto |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 16:45
ma certo : se inserite in un progetto di valore. gli esempi sono molteplici. ma scattare al volo , molto spesso di nascosto , per immortalare una cosiddetta diversità' ... beh ... ci vedo ben poco valore , poca etica e zero sensibilità'. |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 17:11
C è ancora chi fotografa i barboni |
user33434 | inviato il 28 Ottobre 2021 ore 17:39
“ C è ancora chi fotografa i barboni MrGreen „ E mica sono pochi, immagino questi clochard che dalla nascita dei telefonini non possono farsi 5 minuti i ca.tzi loro in santa pace. “ Bisogna fare differenza tra foto personali (foto ricordo) e quelle che nascono per eventuale pubblicazione che sono sempre legate ad una serie di fotografie (dopo una lunga è curata selezione), testi e didascalie per poter guidare l'osservatore a comprendere il lavoro. „ Concordo ma l'op credo abbia detto che mentre era in giro a fare street ha visto questa scena che gli è piaciuta e l'ha ripresa. |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 18:44
Mauro, purtroppo la street su juza è concepita come uno scatto fatto in strada (possibilmente con l'omino che passa) o ritrarre persone per i fatti loro che non rappresentano nulla. Queste per me non sono street ma foto a c***o. La strada va raccontata è per farlo bisogna avere un'idea di base per le immagini da raccogliere, selezionare accuratamente e assemblarle per il nostro racconto. L'omino che passeggia per i fatti suoi non è street idem un disagiato ripreso e pubblicato solo perché bersaglio facile. |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 19:24
Vero, ma ho l'impressione che siano in pochi quelli interessati a questo tipo di reportage... personalmente li pubblicherei altrove per avere un minimo di soddisfazione per il lavoro realizzato. |
| inviato il 28 Ottobre 2021 ore 19:25
Non è detto che non lo facciano... non capisco perché non pubblicarli anche qui ma vabbè.... ognuno può pubblicare dove meglio crede, su Juza, su Instagram, su Facebook... |
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