| inviato il 15 Novembre 2021 ore 11:37
rifarei tutto dall'inizio con pellicole "più umane" ... indulgenti insomma e soprattutto non scadute. Userei uno sviluppo generico convenzionale (D76 ad esempio) e nn introdurrei in questo tuo primo approccio all'analogico troppe variabili che ti confonderanno sicuramente (sovra/sotto esposizione/sviluppo). E solo un consiglio |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 14:38
L'approccio è buono per la manualità. Ma dovresti inizialmente secondo me, superata la fase iniziale, del come viene viene, basta che qualcosa venga, dedicarti ad una pellicola ed uno sviluppo. Gia così ci son tante variabili da provare, tempi diluizioni, agitazioni... Dopo l'uso delle pellicole scadute che avevamo in frigo, Io son partito dai bugiardini delle pellicole, standardissimo quindi, allora la catena si può affinare con le preferenze tra scatto e sviluppo...ci sarebbe pure la stampa ma nel tuo caso c'è lo scanner... Anche li devi considerare che in genere uno scanner soprattutto se consumer toglie tanti grigi di mezzo ed aumenta il contrasto... Però è anche vero che alcune pellicole instampabili com lo scanner fanno vedere qualcosa... Sto pensando ad una pellicola colore che ho provato a sviluppare col microphen... Instampabile ma lo scanner ha bicato il velo |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 15:05
al mero scopo ludico e creativo, fotografare con pellicole scadute di una decina d'anni e forse più. kodack gold e fuji, vale la pena o butto via soldi? Inteso che le faccio sviluppare come vengono da un laboratorio. |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 15:16
A scopo ludico, se ti diverti tu son contenti tutti... Non capisco cosa ci sia di creativo nell'avere dei colori che non puoi controllare e che vanno a pene di segugio |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 15:21
“ Non capisco cosa ci sia di creativo nell'avere dei colori che non puoi controllare e che vanno a pene di segugio „ il brivido dell'imprevisto e la causalità di avere magari una foto valorizzata proprio dalla imprevidibilità della sua riuscita. Consapevole però che si potrebbe cestinare tutto. Mi chiedevo se qualcosa di buono ne verrebbe fuori cmq. |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 15:35
la "questione" sulle pellicole scadute potrebbe essere più complessa ... ma forse sarebbe il caso aprire un post. Ovviamente a scopo ludico si può far quello che si vuole ... anche spendere 100€ a rullino (dipende dalle tasche). Dicevo che potrebbe avere un suo filo logico "espressivo particolare" ... ad esempio : se si inciampasse su uno stock di pellicola scaduto a poco prezzo, potremmo azzardare che tutto il pacco sia stato conservato allo stesso modo. Sacrificando con un po' di attenzione qualche rullo si potrebbe mettere in piedi una "catena" (esposizione e sviluppo) affidabile e standardizzata per risultati "particolari". |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 15:36
“ L'approccio è buono per la manualità. Ma dovresti inizialmente secondo me, superata la fase iniziale, del come viene viene, basta che qualcosa venga, dedicarti ad una pellicola ed uno sviluppo. Gia così ci son tante variabili da provare, tempi diluizioni, agitazioni... Dopo l'uso delle pellicole scadute che avevamo in frigo, Io son partito dai bugiardini delle pellicole, standardissimo quindi, allora la catena si può affinare con le preferenze tra scatto e sviluppo...ci sarebbe pure la stampa ma nel tuo caso c'è lo scanner... „ Condivido anche questo. Sono consapevole che ci vorrà costanza, tempo, voglia e mille altre cose. Per questo ho deciso di iniziare con calma e piano piano assaporando la parte ludica, del divertimento, non tanto del risultato (che a dire il vero nemmeno guardo troppo neanche nel digitale) e solo con il bianco e nero. E poi voglio caricare il mio primo rullo! Dopo aver raccolto qualcosa qualcuna la farò stampare, per completare il ciclo. Lo scanner (mio pessimo) non mi interessa particolarmente se non per sostituire sommariamente i provini a contatto. La mia opinione è che l'analogico non possa prescindere dal suo alveo naturale che è la stampa. Grazie. “ il brivido dell'imprevisto e la causalità di avere magari una foto valorizzata proprio dalla imprevidibilità della sua riuscita. Consapevole però che si potrebbe cestinare tutto. Mi chiedevo se qualcosa di buono ne verrebbe fuori cmq. „ Sulla singola ho qualche dubbio, o almeno preferisco tentare la fortuna per il superenalotto. Sull'insieme di varie foto può darsi se ti piace in stile lomo. |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 15:37
@Schyter pardon....ho omesso che le pellicole le ho trovate a casa in una panca, rimasugli evidentemente di tempo addietro e saltate fuori per caso. Mi scuso per l'O.T. |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 15:49
@Imik ... se le hai trovate usale senza tanti patemi (magari dopo aver controllato che siano nuove e non già esposte). Porti al lab e quello che esce esce... non credo che qualche € di sviluppo mettano in crisi le tue finanze. Io di solito le uso per testare il trascinamento corretto di qualche fotocamera nuova che mi arriva... ed anche esattamente per "divertirmi". Proprio ieri ho sviluppato una Ilford FP4 (non Plus) scaduta del 1988 per provare una fotocamera giocattolo medio formato ...
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| inviato il 15 Novembre 2021 ore 15:53
Secondo me non vale la pena di spendere soldi in sviluppo e stampa di pellicole scadute da 10 anni, proprio nel caso siano a colori. Sono invece utili per provare tutte quelle operazioni che, per quanto semplici, potrebbero nascondere degli imprevisti se fatte per la prima volta o non piu' fatte da tanto tempo. Caricamento della pellicola in macchina, avanzamento e riavvolgimento della stessa, estrazione e taglio della coda, caricamento del tank. Trattamento a vuoto con acqua..per "simulare" tutte le operazioni e prendere manualita'. |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 15:58
giusta la precisazione di Simone Rota ... se scadute da decenni, quelle a colori forse sarebbe meglio evitarle. Quasi sempre daranno scarsissimi risultati. Diverso per il b/n. |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 16:08
Per mia esperienza aggiungerei che le pellicole "pro" sono meno durature anche se tenute in frigo delle pellicole non "pro" sono quelle che mi hanno dato risultati piu sballati sia a bn che colori parlo di kodak portra uc vc e qualche altra sigla del genere le delta 3200 appunto e poi la tmax con la carta che ha impresso sulla pellicols le scritte photos.app.goo.gl/iiwpJjfEYBMfRHat7 |
user198397 | inviato il 16 Dicembre 2021 ore 12:33
Buongiorno a tutti. Eccomi di nuovo, con un nuovo argomento In questi 2 mesi finalmente mi sono deciso ad acquistare il necessario per lo sviluppo dei rullini in bn. Tutto il processo è stato abbastanza semplice. Ho usato chimici "economici" visto che erano le prime prove, ma dopo 4 rullini sviluppati, sono soddisfatto. Mi sono attenuto scrupolosamente ai tempi e diluizioni che suggerivano e tutto è andato bene. Mi piacerebbe chiudere il cerchio e stampare. Mi servirebbe una mano per scegliere l'ingranditore per il bianco e nero. Poi di chimici, carte... ecc ne parleremo... |
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