| inviato il 26 Agosto 2021 ore 10:21
@Rcris “ L'esempio più giusto è questo: Bebe Vio va su un forum di telefonia a chiedere perché non riesce ad usare il riconoscimento dell'impronta per sbloccare il cellulare. „ La vedo scura   Chiuderei (se possibile) il discorso dei "buonisti" ribadendo il concetto di empatia con cui ho iniziato: " Everyone you meet is fighting a battle you know nothing about. Be kind. Always. " Che puo' essere tradotto come: " Chiunque tu incontri sta combattendo una battaglia di cui tu non sai nulla. Sii gentile. Sempre. " Non si tratta di essere buonisti (o stupidi o ciechi o altro) si tratta di essere gentili. Si puo' essere gentili e fermi allo stesso tempo. Se ritengo una cosa ingiusta, ne parlo. E se ne parlo gentilmente ho maggiori probabilita' di essere ascoltato che se ne parlo mandando a quel paese il prossimo o offendendo in prima battuta. Altro grosso rischio e' la condiscendenza (che mia moglie mi fa notare spesso e volentieri). I miei amici mi chiamavano "professore" per questo motivo. Se una persona (a nostro avviso) non conosce qualcosa o non ha maturato una coscienza rispetto ad un argomento, non mi sentirei di darle/gli degli aggettivi. Al limite cerco di aiutare. Se poi mi accorgo di star dando perle ai porci, smetto. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 10:21
Conosco alcune persone che esprimono sempre e comunque il loro pensiero e quello che pensano degli altri, anche ai diretti interessati. Alcuni con estrema gentilezza. Queste persone alla fine creano una marea di problemi, perché le opinioni non sempre sono richieste e a volte possono offendere e ferire. E poi le cose, le persone, le situazioni non sono sempre esattamente come sembrano: ognuno ha la propria interpretazione. Quindi, non è questione di buonismo o timore, ma a volte è meglio stare zitti e tenersi per sé le proprie opinioni. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 10:24
“ Conosco alcune persone che esprimono sempre e comunque il loro pensiero e quello che pensano degli altri, anche ai diretti interessati. Alcuni con estrema gentilezza. Queste persone alla fine creano una marea di problemi, perché le opinioni non sempre sono richieste e a volte possono offendere e ferire. E poi le cose, le persone, le situazioni non sono sempre esattamente come sembrano: ognuno ha la propria interpretazione. Quindi, non è questione di buonismo o timore, ma a volte è meglio stare zitti e tenersi per sé le proprie opinioni. „ +1 Me lo hanno fatto notare spesso e volentieri. Alla fine ho imparato anche io. |
user207929 | inviato il 26 Agosto 2021 ore 11:05
Purtroppo in un tema di questo tipo non si può far altro che generalizzare oppure, al contrario, entrare troppo nel merito di casi specifici, ma non necessariamente associabili a tutti gli altri. Non è semplicissimo valutare certi comportamenti, eventualmente ritenuti maleducati, in risposta ad altri. Anche perché i diversi argomenti non toccano allo stesso modo tutte le persone e non tutte le persone danno il medesimo peso alla stessa dichiarazione. La comunicazione non diretta e attraverso una tastiera causa incomprensioni in taluni e ingenera maleducazione in altri, che si sentono protetti dall'anonimato di un nickname. La comunicazione non diretta, che si svolge tra persone che non si conoscono, senza avere il modo di percepire il tono di voce, l'atteggiamento dell'interlocutore, soffre da sempre di queste problematiche. Penso che ciò accada da quando esistono i forum. Ritengo che questa battaglia per la gentilezza non produrrà grandi effetti negli iscritti al sito. Mi perdoni l'autore della discussione, del quale apprezzo comunque l'intento. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 11:36
Per quel che può valere , concordo in toto con Skylab : la franchezza sempre e comunque , per quanto ammantata di gentilezza , può essere devastante ; a volte però è indispensabile e sta alla sensibilità (o alla necessità) di ciascuno di noi come comportarsi . Non è semplice , lo so , ma nessuno ha detto che vivere sia semplice . |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 11:40
Trovo che sia necessario un filtro fra cervello e bocca. Purtroppo non tutti ce l'hanno. A mio avviso bisogna cercare di immedesimarsi nell'interlocutore o in coloro di cui si vuole parlare prima di esprimersi. Cercare di capire se quanto si vorrebbe dire è opportuno o meno. Non è sempre facile. In caso di dubbio meglio stare in silenzio. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 11:57
Se consideriamo gli altri superiori a noi e iniziamo a regolare i nostri pensieri su questo presupposto, le nostre parole saranno sempre costruttive e non distruttive. Le azioni, le parole che escono dalla nostra bocca partono da come siamo dentro, dai nostri pensieri. Non si nasce empatico lo si diventa combattendo una battaglia con noi stessi con il nostro orgoglio e il nostro egocentrismo, non con gli altri. Rcris non ti rispondo perché l'ho già fatto nei miei precedenti interventi. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 12:00
@Vittorio Grazie per il tuo intervento. Ritengo sia piu' proficuo/efficace/semplice rimuovere la trave nei nostri occhi piuttosto che la pagliuzza negli occhi degli altri. Quanto detto da Skylab riassume il concetto. “ A mio avviso bisogna cercare di immedesimarsi nell'interlocutore o in coloro di cui si vuole parlare prima di esprimersi. „ Il mio obiettivo non e' invitare a essere tolleranti rispetto a quella o questa situazione spiacevole (cosa che poi diviene poi un corollario), quanto di invitare ad essere empatici. EDIT “ Non si nasce empatico lo si diventa combattendo una battaglia con noi stessi con il nostro orgoglio e il nostro egocentrismo, non con gli altri. „ Perfetto! |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 12:11
Penso che certe cose siano legate alla nostra indole. Personalmente non sento tanto il bisogno di dire agli altri cosa penso di loro e delle loro idee. Ritengo che ognuno sia libero di essere sé stesso, di avere le proprie convinzioni e le proprie idee. Quindi non bado molto a ciò che fanno gli altri e tanto meno a ciò che dicono. A meno che le loro parole o azioni siano rivolte contro di me, allora... mi scateno! |
user207929 | inviato il 26 Agosto 2021 ore 12:22
@Frengod condivido anch'io la frase di Skylab, ovviamente, ma il problema è che per quanto si cerchi di immedesimarsi nell'interlocutore non è poi così scontato riuscirci, sempre e comunque. Sopratutto quando si antepone la propria opinione a quella degli altri. Ho visto nascere liti, con corollario di insulti e bannamenti vari per delle vere sciocchezze. È proprio vero che chi risponde a una discussione, magari dal telefono, magari mentre sta facendo altro, dovrebbe invece ponderare un po' di più e soppesare bene le parole. Chiamiamolo rispetto, garbo, educazione… ma purtroppo sono parole che hanno perso un po' il loro valore, al giorno d'oggi. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 13:53
Nella quasi totalità dei casi sono molto tollerante ed evito di innescare polemiche con chi ha opinioni diverse dalle mie...però... c'è un però: Se chi mi sta davanti vuole convincermi che di notte splende il sole e di giorno c'è una magnifica luna piena, una volta accertato che non si tratta di una celia, ritengo sia mio diritto fargli notare che sta "equivocando" perchè la realta è diversa...Lo faccio notare con molta educazione, ma se la cosa non ottiene risultati, chiudo definitivamente le comunicazioni perchè è ovvio che stando su piani diversi difficilmente le nostre strade si incontreranno...insomma non credo nelle "divergenze parellele" ne nei "parallelismi che si incontrano" Insomma chi ha opinioni che la società ha risolto da un pezzo ma vuole comunque convincere gli altri che la ragione è sua...per me può andare tranquillamente a farsi friggere....sempre "democraticamente" E qui le qualità altre che l'individuo può avere non c'entrano nulla, la questione è meramente limitata all'argomento.... |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 16:01
qui le qualità altre che l'individuo può avere non c'entrano nulla C'entrano invece! Per alcuni "non mollare la presa " è questione di orgoglio e non mollano la discussione fino alla fine, costi quel che costi lo scontro e anche a costo di diventare aggressivi verbalmente o anche fisicamente. (Non ne caso del forum ma solo perché ovviamente impossibile...) Per questo la reazione alle situazioni dipende sempre da come siamo dentro e dalle nostre qualità tra cui spicca l'autocontrollo e la modestia che ci fa mollare anche se sappiamo di avere ragione . Siamo esseri razionali e possiamo cambiare e migliorarci, il discorso ma "io sono fatto così" è di comodo e di chi non vuole fare nessun sforzo per cambiare e spera siano gli altri a farlo e ad adattarsi. quanto di invitare ad essere empatici. Per questo non possiamo chiedere a nessuno di essere empatico se la cosa non parte da lui stesso e non ha il desiderio di cambiare; da parte di chi desidera il quieto vivere non rimane che fare un passo indietro quando vede anche da lontano il rischio di un incendio e cercare di non provocare nessuno. . |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 18:57
Ecco sì, ORGOGLIO è la parola chiave. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 19:25
L'orgoglio però, viene prima del crollo! |
user198779 | inviato il 26 Agosto 2021 ore 19:35
Noto l'assenza della controparte . |
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