| inviato il 06 Giugno 2021 ore 0:45
Ramon, in che modo consideri vetusti gli upoint e da quale tecnologia sw li ritieni superati? |
user209843 | inviato il 06 Giugno 2021 ore 7:38
“ Tanto per sottolineare le giuste osservazioni di Gian Carlo: ViewPoint soltanto si integra con DxO PhotoLab, mentre Perspective Efex, che è la stessa cosa, non può essere usato se non come plugin o in modalità stand alone. „ Esatto, io che ho ViewPoint acquistato separatamente me lo ritrovo integrato in PhotoLab 4, stand alone e sotto PerspectiveEfex nella Nik Collection 3 … un po' ridondante “ Non avere fretta! Prima di acquistare a mio avviso è sempre preferibile sperimentare di persona le diverse funzionalità del software avvalendosi della demo gratuita (dura 1 mese). „ Certamente, non sono un acquirente compulsivo, ma se quelle che hai elencato sono le novità presenti sulla 4 per le mie esigenze ne vale la pena, magari aspetto che mi arrivi qualche ulteriore codice sconto per risparmiare qualcosa rispetto ai 60,00 Euro dell'upgrade! Negli ultimi 18 mesi ho speso in sw (nuovi o aggiornamenti) quanto 4 anni di Photoshop (che non ho)! |
user19933 | inviato il 06 Giugno 2021 ore 9:02
@TheBlackbird Mah, in linea di massima gli U-Point furono "innovativi" ed ebbero meritato successo quando PS era uno strumento il cui uso avanzato era riservato a soli pochi eletti e per fare quasi qualsiasi cosa ci si metteva del gran tempo e solo dopo aver studiato il software Adobe. Invece gli U-Point li potevi usare anche se eri analfabeta in materia. Ma di acqua né è passata sotto i ponti, no? Ora come ora i software multi-livello, le maschere, le modalità di fusione eccetera sono il pane quotidiano di tanta gente, persino su tablet, e quindi la possibilità di riuscire a manipolare con molta precisione (e velocemente) un'immagine è alla portata di tutti, senza l'aiutino un po' "anni ottanta" degli U-Point. Ai tempi di Google la forza della suite Nik era proprio la sua innovatività e la sua facilità d'utilizzo e queste due cose io oggi le ritrovo pari pari o in prodotti come Luminar 4/Ai oppure in suite creative come quella di Topaz (iMask, Studio2, ecc..). Invece la Nik collection pur evolvendosi per numero di filtri fondamentalmente è rimasta ancorata alle origini come concezione e lo si vede dalla sua incapacità di integrarsi con software che non siano il solito Photoshop. A questo poi, come dicevo, aggiungici pure che per HDR, per correzione prospettive, fusioni, effettame vario, luts, macro, eccetera, abbiamo solo l'imbarazzo della scelta. Insomma, opinione personale, ma io la considero superata dai tempi e venduta ad un prezzo pieno improponibile per quello che offre oggi rispetto agli altri plug-in. |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 9:11
Sul fatto che non l'abbiano migliorata a sufficienza mi trovi d'accordo, è il motivo per cui ho ancora la free (sono su monitor fhd, però). Ed è forse il motivo per cui nel tempo il discorso che mi fai diventerà, purtroppo, sempre più veritiero. La versione free però mi si integra senza problemi anche su Affinity Photo in realtà e la continuo spesso a preferire per certe operazioni, piuttosto che fare più livelli. Sulla estrema conoscenza e diffusione di maschere e livelli non sono infatti così convinto: vedo ancora molte domande in merito tornare ciclicamente sul forum. Su Topaz Studio e Luminar come suite infine non mi pronuncio, non li ho mai provati, per cui non so se mi diano la stessa semplicità d'uso di un Color Efex o di un Silver Efex - giusto per citare i due che per me risultano i più utili del lotto. |
user19933 | inviato il 06 Giugno 2021 ore 10:17
Io invece la Dxo Nik 3 l'ho acquistata ed onestamente la uso poco con Affinity, più che altro la uso come metro di paragone, ma potevo restare alla gratuita di Google che non mi perdevo granché. Mi diverte di più eventualmente acquistare pacchetti di stilizzazioni ed azioni (le macro) direttamente per Affinity e poi sistemarli con i soliti pennelli. Si fa veloce e non ci sono limiti o problemi ai ripensamenti. Mi auguro che le macro per Affinity si diffondano sempre più e qualcuno ci investa seriamente creando pacchetti di stilizzazioni senza bisogno di uscire su plug-in esterni pensati vent'anni fa per agganciarsi a software Adobe. Sarebbe molto più comodo comprare solo quello che ti interessa, da più soggetti, e crearti una tua biblioteca personale di strumenti e stili.... Skylum e Topaz, coinvolgendo l'I.A., sono alternativi ed apparentemente semplici da usare ma domare le loro scorribande "intelligenti" nei pixel è tutt'altra questione |
user209843 | inviato il 06 Giugno 2021 ore 10:41
“ Skylum e Topaz, coinvolgendo l'I.A., sono alternativi ed apparentemente semplici da usare ma domare le loro scorribande "intelligenti" nei pixel è tutt'altra questione MrGreen „ Luminar 4 comprato sulla fiducia in prevendita complice un prezzo alettante, l'entusiasmo è passato quasi subito, oggi lo uso giusto per “volevamo stupirvi con effetti speciali”, i vari sw Topaz provati solo le versioni demo ma mai acquistati, troppo “intelligenti” per me |
user209843 | inviato il 06 Giugno 2021 ore 10:49
“ Opinione personale ma secondo me ha senso investire altri soldi nella suite Dxo solo se si usa di defoult Adobe. Chi ha mollato Photoshop & Co. a favore di workflow alternativi non ci guadagna molto, anzi, torna al passato con qusti vetusti U-point superati da tutti oramai. „ Mai avuto Adobe, Dxo PhotoLab 4 lo uso come sw principale, purtroppo il mio limite è che non uso in combinazione i vari sw quindi C1 lo uso solo per un rapido sviluppo dei RAW in JPEG e Affinity … devo ancora digerirlo! Di Luminar 4 ho già scritto … |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 11:42
@ Ramon “ n linea di massima gli U-Point furono "innovativi" ed ebbero meritato successo quando PS era uno strumento il cui uso avanzato era riservato a soli pochi eletti e per fare quasi qualsiasi cosa ci si metteva del gran tempo e solo dopo aver studiato il software Adobe. Invece gli U-Point li potevi usare anche se eri analfabeta in materia. „ Sulla vetustà dell'approccio della Nik Collection sono d'accordo con te, salvo dove affermi: "...Ai tempi di Google la forza della suite Nik era proprio la sua innovatività e la sua facilità d'utilizzo". Ed infatti bisogna tornare ancora più indietro nel tempo, quando la suite era venduta da chi l'aveva creata, cioè la Nik Software (all'epoca l'avevo pagata ben trecentomila lire). Poi la software house chiuse i battenti e la suite fu acquistata da Google che pensò bene, con mio scorno e maledizioni di tutti coloro che l'avevano pagata fior di quattrini, di renderla gratuita. Quella suite aveva in effetti reso molto più veloci e gestibili processi che con PS per certuni erano troppo ostici o comunque richiedevano molto tempo. Oggi come oggi la Nik Collection offre comunque ancora molto e penso al riguardo sia utile leggere l'articolo di Digital Photography Review da me precedentemente segnalato, molto imparziale nel giudicarne pregi e difetti. |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 11:44
La Suite Google, che ancora oggi è utilizzabile e installabile gratuitamente offre strumenti incredibili attesa la gratuità.. Ovvio che vi sia di meglio, ma il "gratis" pesa sulla bilancia in modo molto incisivo |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 11:59
@Simgen “ C1 è buono, ma resterebbe un doppione Adobe e non sopporto il catalogo Affinity non l'ho mai provato. Tornando alla Nik, quale è il miglior software che permette di modificare selettivamente i colori ? Per esempio se voglio modificare i verdi di un paesaggio, i blu di acqua e cielo, i rossi, la pelle, etc. Esiste un software che riesce a isolare automaticamente determinati valori (o range di valori) senza influenzare tutta la foto o parti non volute ? „ E' un'operazione alla portata di molti softwares. Con Photoshop si usa il potente Intervallo colori, oppure in certi casi conviene partire dai canali. Tra gli sviluppatori il software che unanimemente è considerato il massimo in questo campo resta Capture One con il suo editor colori usato in modalità avanzata, che tra l'altro concede la possibilità di creare selezioni basate proprio sul colore. Oggi come oggi Capture One si sta evolvendo sempre più nell'ottica di fare concorrenza a PS. Ha il vantaggio di poter lavorare in maniera non distruttiva là dove PS può farlo solo a prezzo di salvare tutto il lavoro di ritocco in un file enormemente pesante. |
user19933 | inviato il 06 Giugno 2021 ore 12:16
“ Tornando alla Nik, quale è il miglior software che permette di modificare selettivamente i colori ? Per esempio se voglio modificare i verdi di un paesaggio, i blu di acqua e cielo, i rossi, la pelle, etc. Esiste un software che riesce a isolare automaticamente determinati valori (o range di valori) senza influenzare tutta la foto o parti non volute ? „ Facile da fare con Affinity, usando le stesse tecniche che useresti con Photoshop (canale colore, colore selettivo, e quindi mascherando uno o più livelli d'intervento). Ma al giorno d'oggi è facile da fare anche direttamente sul file RAW con un demoicizzatore di concezione moderna come Silkypix 10Pro. In questo caso non avresti i classici livelli ma puoi selezionare in locale con un pennello, stabilire il range colore d'intervento (estendendolo o restringendolo, per inglobare le sfumature) e quindi intervenire solo su quello anche a livello fine tipo bilanciamento del bianco o viraggi. Sempre tutto non-distruttivo naturalmente, si può tornare indietro quando si vuole. |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 14:12
@Ramon Concordo. Sarebbe molto bello ed interessante racchiudere in un unico e nuovo topic tutti i "findings" di macro Affinity reperiti in rete, a pagamento o gratuiti che siano! |
| inviato il 06 Giugno 2021 ore 20:54
Ciao, giusto per curiosità. Qualcuno ha avuto modo di verificare se questa nuova versione della suite gira sui nuovi mac con processore m1...nel dubbio scarichero' la versione di prova ma volevo sapere se qualcuno ha già un riscontro da dare. Grazie! |
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