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La nobiltà della fotografia di Natura -2


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avatarsupporter
inviato il 04 Marzo 2021 ore 17:35

Ad ogni modo incursioni e appiattimenti a parte io trovo questa discussione la più interessante da tempo, da molti di voi ho raccolto suggerimenti utili per ridimensionare l'ignoranza letteraria e per riflettere sul mio stesso approccio.
Bene perché penso che soprattutto in questo genere per chi di noi è amatore e si accosta a fotografia e natura durante il proprio tempo libero sia necessariamente un percorso di scoperta e questo sia il ruolo più 'nobile' passatemi il termine di un forum che era partito proprio tra appassionati del tema (prima che diventasse il terreno di conquista di principi e barbari MrGreen)

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 17:53

Caputo hai colto anche il mio pensiero, è quello che sottolineavo anche nella precedente discussione: non di può criticare e contestare la visione antropocentrica, la distruzione del territorio, non ci si può dichiarare a parole seguaci del conservazionismo, dell'ecologismo, dell'immersione nella natura, in altre parole schierarsi per la natura nella dialettica natura-artificio e poi passare ore in postproduzione ad alterare quello che la macchina ha registrato per sorprendere con effetti speciali sempre più sorprendenti sempre più speciali, con dosi da elefante di Dodge&burn colorgrading che ti aggiungono tinte che la macchina non ha registrato semplicemente perché non c'erano, ipersaturazioni, mettere incantevoli aurore boreali sui cieli della Brianza, esagero volutamente perché di cose davvero grottesche se ne vedono. Ma anche senza arrivare a quegli eccessi se è foto di natura dovrebbe essere rispettosa altrimenti è contraddittoria rispetto alle proprie premesse. Fabrizio andando a vedere nella mia galleria ha trovato una foto del mio lago che ha trovato gradevole: ebbene un altro juzzino appena la avevo inserita mi aveva fatto dei complimenti ma anche suggerito che quella foto sarebbe bastata molto migliore applicando del colour grading, vado a vedere la sua galleria e ci trovo numerosi esempi di cieli dalle tinte psichedeliche: ma perché? Ma che caxxo mi suggerisci? Se faccio foto di Wilderness devo rispettare la natura e ciò che gli occhi hanno visto, quindi color grading e dodge & burn solo nella misura necessaria a correggere ciò che i mezzi meccanici non riesco no a rappresentare come io ho visto. Se decido altrimenti (posso sempre farlo, per carità) sto facendo un'operazione diversa, sto facendo un'illustrazione per la serie Urania, di certo non è proibito, quello che non trovo appropriato è spacciarla come foto di Wilderness.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 17:58

Segnalo questo: www.mountainwilderness.it/editoriale/andare-in-montagna-e-tornare-a-ca
Andare in montagna è tornare a casa. Saggi sulla natura selvaggia di John Muir (Edizioni Piano B, traduzione di Caterina Bernardini) è in uscita il 26 giugno in tutte le librerie. Per la prima volta in versione integrale in lingua italiana una raccolta di scritti di John Muir, pioniere della filosofia della wilderness e “padre” dei parchi nazionali statunitensi; fu grazie ai suoi scritti e al suo attivismo, infatti, che gli Stati Uniti decisero di elevare ad area protetta alcune delle aree più iconiche del Nord America, come la Yosemite Valley e il Sequoia National Park, inaugurando un modello di conservazionismo che è arrivato fino ai giorni nostri.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:00

Andrea taiana sono fortemente in contrasto con questa tua visione....
Non credo sia corretto mettere in contrasto l'amore per la natura, la conservazione, l'ecologia con l'utilizzo di filtri, flash, postproduzione, lenti vintage....
È un contrasto che proprio non vedo e che assolutamente non riesco a concepire....
Basta guardare "apuane terre selvagge" di shoubridge.... Filtri colorati, grading in camera, ecc ecc...ma è un lavoro con una potenza al contempo evocativa e divulgativa enorme....

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:02

Angus non sono entrato nello specifico degli strumenti , flash o altro, il mio pensiero era rivolto alla 'filosofia' di impiego degli strumenti.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:03

Si, mi pare di aver capito, ma è una contrapposizione che non credo debba sussistere.....

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:05

La domanda che pongo, terra terra, è questa in soldoni: ma se ti piace così tanto la natura perché senti un così forte bisogno di alterarla?

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:09

Alterarla per alterarla in questo bel golfo ci possiamo mettere un bel porticciolo turistico, o se il colore di questa bella polla non mi soddisfa ma perché limitarsi a cambiarlo sulla foto, ci sversiamo della vernice fluorescente, vuoi mettere sulla gente che effetto che fa?

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:18

E l'inquinamento atmosferico? È una vera benedizione, ma avete visto che tramonti meravigliosi che ti crea?

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:24

La domanda che pongo, terra terra, è questa in soldoni: ma se ti piace così tanto la natura perché senti un così forte bisogno di alterarla?

Dipende cosa vuoi mostrare. Se vuoi mostare qualcosa (paesaggio, fungo, insetto...) puramente a livello documentaristico è un conto, se vuoi mostrare quel qualcosa in maniera diversa, più soggettiva, più personale, aggiungendoci significati ed atmosfere di un certo tipo... è un altro conto.
E' come dire, ho una siepe davanti a me. La descrivo in maniera puramente oggettiva o in maniera diversa come fece Leopardi nel "L'infinito"?
A seconda del significato che gli si vuole dare e del fine tutto acquisisce un motivo che spiega certe scelte e di conseguenza può acquisire valore o meno agli occhi degli altri. ;-)
Altro esempio... basta guardare i dipinti di vari pittori, fra cui quelli di Van Gogh. Perché li hanno dipiti come li hanno dipinti e non in maniera puramente oggettiva?

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:28

Esattamente

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:31

Non ci vedete la contraddizione? Per Diana Arbus! Io ce la vedo, e grossa come una casa. Il problema non è solo che molta mdi quella fotografia Wilderness è, come scrivevo sopra, un gelato dai colori e sapori industriali, che a me sembrano poco piacevoli rispetto al gusto del gelato artigianale, se fosse solo così ci limiteremmo ad una questione di gusti personali, il problema vero, a mio modo di vedere è che è bacata ab origine con ipocrisia e contraddizione la adesione poetica stessa.
Lo dichiaro qui apertamente sapendo di tirarmi addosso gli strali e suscitare la derisione di uno stuolo di qui presenti: il tutto ha origini lontane, se vogliamo il problema si manifesta già nella celeberrima foto Moonrise, Hernandez, New Mexico di Ansel Adams. Lì sta il baco nella mela del peccato originale da cui è nata tutta questa corrente di wilderness "irrispettosa". Ed è anche cambiando il paradigma rispetto a quella che nasce tutto il filone della New Topographics.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:33

Mi sembra che stiate eludendo la questione da me sollevata tirando in ballo Leopardi e Van Goch che in questo non c'entrano nulla: cosa c'entrano Leopardi e Van Gogh con la poetica del wilderness?
Non è un problema di modi di rappresentare impressionistici o veristici o oggettivi, non so se rendo l'idea, è un problema filosofico.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:37

Io non ho eluso Andrea..
Semplicemente tu stai prendendo una pura e semplice personale avversione per uno o più stili e la stai interpretando come una oggettiva contraddizione..
Nulla più... Ed io rispetto il tuo gusto, sono un po' meno incline ad accettare come "dogmatica contraddizione" un ragionamento che scaturisce dall'avversione nei confronti di un genere....

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2021 ore 18:41

Quale avversione al genere? Non ho avversione al genere è la declinazione contraddittoria rispetto alle premesse che trovo inadeguata, non tutte le foto di Ansel Adams sono così, non tutta la foto di Wilderness è così.
A meno che qui con genere non si intenda tanto la foto di Wilderness ma l'effettismo cui parte di essa fa ricorso.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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