| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 0:22
Leggendo i vari interventi mi vengono in mente tre considerazioni... Primo: Discutendo qui non dimetichiamoci che la fotografia computazionale come la vediamo oggi sugli smartphone è solo un inizio... è nascente. Si svilupperà molto rispetto a come la conosciamo ora sui nostri cellulari. E' un qualcosa che è in divenire. Non banalizziamola, sarebbe un errore. Si svilupperà l'intelligenza artificiale, l'apprendimento automatico di alcuni software, banche dati di immagini a cui gli algoritmi faranno riferimento in tempo reale. Diciamo che si è iniziato un percorso davvero dalle enormi potenzialità. Che è anche comprensibile possa far paura in parte, come tutte le cose che non si conoscono e non si prevedono chiaramente. Che tutto ciò possa far rimpiangere la fotografia di ieri, con i suoi limiti, ma che conosciamo bene e questo tranquillizza. Secondo: si, molte dellle cose che fanno oggi gli smartphone sarebbero replicabili dal fotografo con la sua fotocamera, ma come giustamente fa dedurre Franzlazz le possibilità sono due. O si deve conoscere bene il sistema, la tecnica e i software o ci si fa supportare dalle nuove tecnologie. E questa seconda strada permetterà davvero a tutti o quasi di ottenere sempre un buono/ottimo risultato. Facilmente come su uno smartphone. Ed è questa facilità che attrarrà tanti consumatori. E' in questo che consisterà un possibile nuovo business per i produttori di fotocamere. La facilità di uno smartphone abbinata alla qualità hardware molto superiore di una fotocamera. Ma il bello è che se uno vorrà, per piacere personale, per avere il controllo totale, o per altri motivi, perseguire la strada della conoscenza, della tecnica e del paziente lavoro, si potrà farlo. Basterà disattivare nella fotocamera l'intervento del supporto computazionale (che per me dovrà essere previsto, almeno sugli strumenti di alta gamma). Avrei certamente stima di chi sarà in grado di fare fotografia disattivandola, e credo che anche io in certe situazioni dove volessi personalizzare un risultato al di là dei supporti tecnologici, potrei volerlo fare. Ma in altri casi penso sarebbe bello poter contare anche sul questo supporto, in questo sta l'opportunità. Nella scelta! Terzo: Con il supporto delle nuove tecnologie potremo fare più cose e meglio, ad esempio in situazioni più complesse e difficili, o dove è richiesta più immediatezza. Vedo che tanti si preoccupano del fatto che poi succederà che la figura del fotografo esperto, che conosce la tecnica e un fotografo "ignorante" saranno più difficili da distinguere con queste nuove tecnologie a supporto di chi volesse utilizzarle. E allora? E' realmente un problema questo? Perchè focalizzarsi tanto sulla tecnica del fotografo. Questo credo sia un errore, o forse un atto di presunzione. Alla fine, ed è certamente una mia personale opinione, non conta tanto il fotografo ma la fotografia. Se riusciremo a ottenere più immagini, a raccontare meglio con delle immagini, o ad avvicinarci all'estetica del bello... questo conterà, più che se il fotografo è uno che conosce la tecnica o meno. Potrebbe essere che anche per merito dell'avvento della fotografia computazionale ci si potrà dedicare di più all'immagine fotografica, al suo contenuto, all'estetica e preoccuparci meno della tecnica per ottenerla. E il bravo fotografo potrebbe a questo punto diventare quello che sa mettere in una immmagine più racconto, più contenuto, più bellezza e non invece quello che ci mette più tecnica. Il valore(e lo dico anche a me stesso) si sposterebbe dal modo in cui si realizza una fotografia a ciò che una fotografia potrà dire a chi la vede. Dalla tecnica al contenuto. In questo il fotografo forse in futuro potrà/avrà più da concentrarsi. E per ciò che si racconta e come lo si racconta si distinguerà il fotografo, più che dalla tecnica che ci ha messo per realizzare le immagini. |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 1:32
Io sono favorevolissimo. E finirà nuovamente che chi non si adatta al progresso punterà a sminuire l'aspetto emotivo degli adattati |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 7:32
Io credo,dopo anni di vita da nerd di essere diventato poco sensibile non alle innovazioni ma al marketing che le accompagna, ora ho passato anni con il PC aperto e CPU e schede video che cambiavano ogni 12 mesi ma oggi cambiare CPU dopo 12 mesi non serve quasi a nulla in quanto l'aumento prestazionale è marginale. Detto ciò molto di quello che ci viene venduto come innovativo e con l'AI( oggi mettono la sigla pure sul latte per venderlo meglio) non offre sempre vantaggi consistenti bisogna offrire la giusta resistenza al cambiamento per poter cogliere quello vero, anzi dico di più, in generale quello va perseguito con costanza e non fermandosi di fronte al marketing. Nella fotografia degli ultimi anni il marketing è diventato invadente anche grazie a piattaforme come YouTube, Twitch ecc. dove le recensioni sono allineate e spesso dettate da simpatie di "vantaggio" che a volte gli stessi recensori non si rendono conto di subire. Guardate quanti nomi altisonanti ha inventato Sony al passaggio da un aggiornamento all'altro, per esempio un upgrade dell'autofocus è diventato "real tracking" serviva per le prestazioni,no, serve a enfatizzare e vendere. E non è che le altre siano migliori. Quindi viva l'innovazione ma cerchiamo di cogliere quando è sostanziale da quando è solo incrementale. |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 7:56
ne passeranno di mesi .... |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 9:20
Di sicuro io non conosco la scansione temporale di queste nuove implementazioni nel mondo delle fotocamere. Ci sono molti fattori in campo (economici, tecnologici, strategie di marketing....) Ma sappiamo tutti che arriveranno. Poi attorno ci lavorerà il marketing? Certamente. Il marketing lavora sempre, sia che ci sia qualcosa di nuovo da vendere sia che non ci sia qualcosa di nuovo. Io a differenza di Franzlazz non sono un nerd, anzi spesso rifuggo dalla tecnologia. La uso (e benedico) solo quando mi è utile, altrimenti preferisco farne a meno e non amo circondarmene. Mai e poi mai il pensiero di prendere un PC aprirlo e cambiargli una CPU ...eh già, il mondo è bello perchè è vario e le persone sono differenti. Anzi io ho sempre fatto mia la filosofia "quel che funziona non si tocca". Ad esempio(sbagliando anche) aspetto all'ultimo anche a fare dei semplici aggiornamenti se non mi pare di averne necessità. Quando prendo una cosa, che sia una fotocamera, un obiettivo o altro, se mi ci trovo bene mi ci affeziono, amo conoscerlo, a crearci un feeling e a tenerlo più tempo possibile. Quindi son davvvero refrattario dal cambiamento compulsivo di attrezzatura se mi trovo bene con quel che ho. Anzi a me il segnale che mi ci trovo bene è che smetto di cercare alltro o di cambiare. E penso solo a far quello per cui quello strumento è pensato. Detto questo... è innegabile che qualcosa sta succedendo, non neghiamolo. Non è marketing quando, faccio un esempio, sono in una situazione in cui penso a tutt'altro che a fotografare, magari c'è poca luce, una situazione o immagine mi colpisce, tiro fuori l'iphone, inquadro e scatto al volo, cogli l'attimo senza dover pensare a nulla che non sia inquadrare e scattare, e la foto sorprendentemente viene pure bella, rende la situazione, racconta. Non ho dovuto impostare nulla, non avevo cavalletto, non ho pensato ad altro(ah si, forse ho pensato: "...provo a scattare ma tanto non riuscirò ad ottenere una immagine buona" ). Immagino che l'iphone di suo abbia fatto un pò di scatti senza che neppure me ne rendessi conto, abbia elaborato quegli scatti istantaneamente tra loro, abbia ottimizzato con i suoi algoritmi, per restituirmi infine una immagine. E ho rimesso l'iphone in tasca. Questa non è tecnologia al servizio della fotografia e del fotografo? Per me si. Anni fa questo non si poteva fare, quindi anni fa quella fotografia fatta al volo sarebbe stata una immagine mai fatta. Perciò dico che ho visto e usato una applicazione concreta. Non è solo marketing, perchè ho fatto una cosa in un modo che prima non era possibile. Uno smartphone portabilissimo, con un sensore minuscolo ha tirato fuori una immagine che può raccontare qualcosa. Questa è una di queste situazioni, in cui la tecnologia è di supporto. Tecnologia che si dovrà trasferire alle fotocamere prima o poi, non vedo come sia possibile il contrario. Si perderà la portabilità dello smartphone e si acquisterà in ulteriore qualità grazie all'hardware che una fotocamera può mettere a disposizione. E probabilmente un giorno si potrà fare a meno anche dell'hardware di una fotocamera... però per questo, se sarà, come facilmente sarà, ci vorrà un pò più di tempo, in un futuro meno prossimo. Quindi la fotografia computazionale, nel nostro orizzonte di attesa, non è una bacchetta magica per tutto, non penso spazzerà via il concetto tradiziionale di operatività nella fotografia. Ma non è neppure solo una moda. Sarebbe riduttivo, a mio modo di vedere, considerarla solo questo. La vedo come un suppporto potente che creerà nuove opportunità e possibilità di fare fotografie in certe modalità. Non è mica poco!!! |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 9:44
Ormai le ml m43 o apsc raggiungono senza molte eccezioni i 20 fps. Quello che manca è un software in grado di elaborare velocemente ed automaticamente una serie di raw, riallineandoli e fondendoli insieme per lo scopo desiderato (gamma dinamica e snr in primis). In camera è sufficente un anteprima in jpg per rivedere la composizione e una scheda di memoria bella capiente. Il resto si può fare a casa sul pc, se ci fosse un software tipo la gcam degli smartphone. |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 10:29
Arriveranno software, processori, sensori adatti a lavorare tra loro per avere anche su una fotocamera la fotografia computazionale. E' qualcosa che oggi le fotocamere non fanno, o non fanno bene, semplicemente ed efficacemente come uno smartphone ...tutti se ne stanno rendendo conto... per cui succederà. |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 10:31
Si potranno fare foto in più, foto che ora non è possibile fare; se ne sentiva proprio la mancanza, visto quanto poco si scatta oggigiorno Dai, si scherza |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 10:51
“ Se conoscete bene i vostri sistemi ed i software il 90% delle funzioni che hanno i cellulari li replicate con le fotocamere. Faccio degli esempi: Focus stacking con Helicon Focus ed avete effetti eccezionali HDR ci sono fiumi di software dedicati e se fate 5 scatti anche con un APS-C vi collocate ad anni luce da un cellulare. Multiscatto per ridurre il rumore, basta photoshop ed ottenete cose valide Multiscatto per la risoluzione, anche in questo caso o lo fa la camera o con Photoshop si può fare. certo servono un paio di passaggi in più ma potete stare tranquilli sul risultato Ad oggi non ho visto funzioni del cellulare che non sono riuscito a replicare con una fotocamera e se usata ben non si sbaglia mentre a volte il cellulare non arriva al risultato. „ ma la fotografia computazione serve proprio a fare quelle cose in modo istantaneo, alla portata di tutti e subito fruibili. Avere una fotocamera e un software coma quello montato su iphone che ti da un immagine, ma anche un video con una gamma dinamica estesa è qualcosa che qualche anno fa era impensabile. Scattare una foto con effetto bokeh con quei sensori, grazie al software, in modo istantaneo ( con la possibilità di controllare la sfocatura in un secondo momento ) è davvero una grande opportunità. Più andiamo avanti e più quell'effetto si avvicina alla realtà, grazie agli aggiornamenti. Ora provatelo a ricreare al computer e vedete quanto tempo ci perdete. Oppure alla riduzione del rumore grazie al multi scatto, su ottiche non stabilizzate. La fotografia è in continua evoluzione e questi nuovi strumenti cercano di portare la qualità alla portata di tutti ed anche su prodotti da poche centinaia di euro. |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 11:10
@Michaeldesanctis Concordo !!! @Diebu “ Si potranno fare foto in più, foto che ora non è possibile fare; se ne sentiva proprio la mancanza, visto quanto poco si scatta oggigiorno Dai, si scherza „ melius est abundare quam deficere. ...si si, scherzi a parte non si tratta proprio di dover abbondare, ma di poter fare cose, e farle con delle modalità, che altrimenti senza certi supporti tecnologici non sarebbe possibile fare. E allora diventa: piuttosto che nulla... meglio una bella foto |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 11:29
Io quello che non comprendo è la resistenza alle nuove tecnologie. Come se andassero contro la fotografia in se. Che poi sono resistenze espresse da persone che maneggiano gioielli tecnologici impensabili sino a pochi anni fa. Le mirrorles che oggi sono la norma, erano ostaggiate solo pochi anni or sono. Lo stesso accadde col passaggio dall'analogico al digitale. Come se il sensore potesse in qualche modo impedire l'uso della pellicola. Come se la fotografia computazionel stessa possa farlo. Ma dove cavolo stà il problema? |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 11:45
Da come la vedo io per me la fotografia computazionale è alle "porte",... È come il fatto della reflex e Ml,... neanche un anno fa si diceva che ci sarebbero voluti anni prima che le reflex fossero state soppiantate dalle Ml,...a guardare i risultati non mi sembra,... anzi questo processo è stato " " immediato " "o quasi ,... passeranno altri 2vanni e poi la reflex sarà solo di rimanenza |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 11:54
“ passeranno altri 2vanni e poi la reflex sarà solo di rimanenza „ . Passeranno 2 anni e se i prezzi, sopratutto degli obbiettivi, continuano a calare, io mi riprendo una reflex FF. |
| inviato il 18 Febbraio 2021 ore 12:31
aaaaaah, quindi stiamo parlando di rosiconi! Capito! |
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