| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 22:18
“ La medicina non è una scienza esatta come la matematica. E' un arte! Infatti, in quanto tale, pone diversi approcci per la soluzione dei problemi di salute. Stranamente però, in questo caso, l'approccio è univoco. Non voglio convincere nessuno, per carità, il mio è stato solo un piacevole scambio di vedute per porre dei banali quesiti perchè come dice un vecchio detto: "solamente lo stolto non ha dubbi". Oggi non si vive per paura di morire ed io non la penso così. Saluti „ Eh già |
| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 23:32
“ Così ci si fa licenziare tutti e vai di reddito di cittadinanza che da di più, invece di dire queste corbellerie, scusa ma di questo si tratta, parliamo di "ristori" seri dati in percentuale a quanto dichiarato di tasse negli ultimi cinque anni perché nel privato parliamo anche di chi dichiarava 20.000€ l'anno e ora denuncia perdite di 20.000€ mese, se hai pagato correttamente le tasse il ristoro è adeguato altrimenti ti attacchi e quello che ricevi è anche troppo. „ 45 minuti di applausi “ Peccato che fino a ieri noi dipendenti, sono un docente, venivamo quasi insultati quando dicevamo che i nostri stipendi sono risibili, quando noi docenti dicevamo che vivere con 1.000€ al mese non è poi così semplice, quando ci lamentavamo di aumenti contrattuali di 80€ lordi al mese dopo dodici anni senza rinnovo dei contratti, quando dicevamo che gli aumenti contrattuali non corrispondevano all'aumento del costo della vita, quando dicevamo che a scuola dobbiamo procurarci il materiale didattico con i nostri soldi, da circa cinque anni a dire il vero grazi a Renzi abbiamo 500€ l'anno per materiale didattico, non tutto, e aggiornamento, quando lottavamo per una scuola migliore dove eravate voi che ora parlate di solidarietà? E quello che scrivo vale per i comparti sanità, sicurezza, pubblico impiego in generale. Diciamocela tutta: la guerra finora l'hanno fatta solo i lavoratori dipendenti e gli autonomi onesti. Ma quante volte ho dovuto aspettare davanti alla cassa per avere lo scontrino con l'esercente che mi guardava male o che mi diceva direttamente "Che vuole? Il resto gliel'ho dato!" A proposito di pochi furbetti c'è da considerare che una media di 210 miliardi di € di evasione annua non è riferito a pochi furbetti ma ad una vasta zona grigia dei lavoratori autonomi „ 10 minuti di silenzio poi altri 45 minuti di applausi |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 6:24
Tutti sono collegati a tutti. Questo è quello che non capisce chi attualmente non ha problemi di lavoro perché il suo settore APPARENTEMENTE non è toccato dalla crisi. Se falliscono ristoratori, albergatori, negozianti, palestre, piscine, stabilimenti balneari, piccole-medie imprese, artigiani, cantieri navali, comprensori sciistici, fotografi, aziende di pubblicità ed eventi, fabbriche. Se intere generazioni di ragazzi che si mantenevano con gli 800-1000E di contrarti stagionali come camerieri/animatori/guide turistiche finiscono a pesare sulle pensioni dei genitori. A quel punto anche avvocati, notai, medici, ingegneri, architetti, aziende agricole, aziende di logistica e trasporti, banche, assicurazioni, immobiliari, arredamento, forniture per uffici et cetera fallirano. Gli unici che in questo momento non se la stanno passando male sono quelli che guadagnano sul covid e sulla situazione che si è creata: aziende di dispositivi medici, alcune case farmaceutiche, siti di e-commerce, pompe funebri, alcune categorie di operatori sanitari. Ma per quanto? Se tagli troppe radici, poi tutta la pianta muore e quando muore la pianta, puoi essere il ramo più bello e forte, ma muori anche tu. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 10:09
@Nessunego +1 |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 10:27
In teoria il recovery fund dovrebbe servire a non far cadere il sistema Italia, cosa che l'Europa da un punto di vista finanziario non si può permettere. Di sicuro le banche non le faranno fallire... |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 11:05
Attilio, ciao, mi chiamo Massimo e sono un fotografo professionista (ho partita IVA e vivo di solo questo) sono Siciliano ma vivo a Cork in Irlanda e lavoro sia in Italia che nella terra dai verdi prati. Mi sono sempre occupato dell'industria dei matrimoni e di ritrattistica. La situazione Covid nel nostro settore è stata mutilata, sfrattata, con una perdita di milioni di euro proprio perché le persone non si sono sposate e tutto il contesto attorno si è di colpo fermato. Cosa ho fatto in questi mesi ? Ho usato i social (facebook e instagram) per capire il mercato dove si stava spostando sia nel nostro settore (cerimonia, eventi) che quello attorno a me. Ho notato che la ristorazione si è buttata nel delivery a bestia, quindi ho contattato diverse aziende del settore proponendo fotografia di food da sponsorizzare su facebook e altri social. Centinaia di contatti al giorno. Alcuni non disposti a pagare mi hanno mandato a quel paese altri mi hanno assunto per dei lavori. Esempio : piccolo negozio di panini si è buttato sulla delivery e quindi voleva alcune foto delle loro specialità da mettere sui social per vendersi di più e non utilizzare le foto fatte dal cel dal personale stesso. Come questo esempio tanti altri. Riguardo ai matrimoni ho fatto una ricerca molto stretta e fare emergere tutte le persone che si sposavano al comune, con poche persone e addirittura servizi di coppia a casa, in famiglia. Stringendo l'imbuto della ricerca ho "raccolto" diversi lavori che mi hanno fatto continuare fino adesso. Ho avuto un calo di richieste di matrimoni ma ho lavorato e anche tanto. Ma per fare questo, ho dedicato tutto marzo e aprile dell'anno scorso per studiare il mercato, guardando tutorial, su you tube, e fortunatamente questo impegno ha portato frutto. Bisogna riinventarsi e non aspettare ma agire anche se lo sconforto ti bussa dietro. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 11:57
Il tuo esempio è valido per qualsiasi ambito, complimenti |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 12:32
Tornando seri, o si attua la scellerata politica sociale svizzera in cui si dice che oltre i 70 anni le persone vengono lasciate al loro destino (e non vengono nemmeno portate in ospedale per non occupare posti. NON è corretto quello che hai scritto. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 12:34
“ Se tagli troppe radici, poi tutta la pianta muore e quando muore la pianta, puoi essere il ramo più bello e forte, ma muori anche tu. „ Vero, purtroppo è vero. Complimenti a Kingtalal82 per l'impegno e la tenacia. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 13:33
“ Kingtalal82 „ Mi fa molto piacere sapere che c'è qualcuno del settore che nonostante questo scempio sta andando avanti, ma dipende anche da dove si vive. Io sono di Napoli non voglio screditare la mia città ma penso che ci sia una netta differenza del modo di ragionare delle persone rispetto all'Irlanda. Qui già prima del covid quando ti proponevi alla ristorazione ti sbattevano le porte in faccia figuriamoci ora, ma fidati che anche dopo che finirà si lamenteranno perchè devono recuperare soldi che non hanno fatto in tutto questo periodo. Per quanto riguarda le cerimonie per me è proprio un periodo buio, mi sono dedicato alla pubblicità, alla sponsorizzazione (investendo) ma niente, ho ricevuto delle chiamate di persone che mi dicevano: "sono interessato ma aspetto che finisca questa situazione". Poi figurati io lavoravo tantissimo anche nel mondo delle discoteche ma che te lo dico a fare com'è andata a finire dato che è il settore più danneggiato e distrutto di questa situazione... Purtroppo la mia realtà è questa, magari non mi sarò nemmeno impegnato tanto come hai fatto tu ma a me ha colpito molto psicologicamente, tra l'altro pensare di buttare nel cesso le mie ambizioni e il mio lavoro dei sogni mi viene un'angoscia che non hai idea e che non mi auguro. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 13:34
Mi collego a quanto scritto da @Nessunego, del quale condivido buona parte delle valutazioni, se per cecità o per incapacità si penalizzano o si distruggono molte categorie della piccola industria, terziario, del turismo, della cultura, possiamo ben immaginare la quantità di gettito fiscale che verrà a mancare e il minor ritorno in termini di indotto, potrebbero mancare le risorse per inps, pensioni e settore pubblico, in Grecia è gia successo ! in Italia per le restrizioni covid a danno di molti lavoratori autonomi e imprese potremmo trovarci nel vortice distruttivo di una crisi che nell'arco di due anni causerebbe un default finanziario delle banche e del debito dello stato, il tutto gestito in zona UE, sarebbe l'inizio di una fase di povertà e caos inimmaginabili . . . . mi auguro che chi ha responsabilità di governo rifletta con attenzione su rischi indotti dalla crisi pandemica. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 14:13
“ La storia c'insegna che i virus non si sono combattuti con i confinamenti domiciliari „ Scappavano dalla città verso la campagna e stavano lontani da altri. C'è da dire che la velocità di trasmissione è molto più veloce di una volta. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 14:51
“ Scappavano dalla città verso la campagna e stavano lontani da altri. C'è da dire che la velocità di trasmissione è molto più veloce di una volta. „ Oltre che la velocità di trasmissione inferiore, nel passato c'era una densità di popolazione decisamente inferiore 1/5 di adesso?, non c'erano ospedali attrezzati ma lazzaretti, non avevano di certo in nostri mezzi di comunicazione e di soccorso. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 15:01
Qualche tempo fa ho partecipato ad una videoconferenza di Tau Visual con Tomesani che dopo un sondaggio sulla professione ai tempi del Covid ha chiesto ad alcuni colleghi come sono riusciti a cavarsela. Sono usciti molti suggerimenti, non saprei elencarteli tutti, ma provo a mettere qualche appunto in ordine sparso. In generale, e vale per ogni aspetto della vita e della pianificazione, la cosa migliore è differenziare quello che si fa per guadagnare, cercare settori differenti, o avere alternative, o qualcosa per occupare i tempi morti. Ragiona sulle fotografie come utilità più che come bellezza. Perchè i clienti vogliono le tue foto? Se sono aziende servono a comunicare prodotti, servizi, o l'immagine. Se oltre ad offrire le foto riesci a offrire anche l'utilità completa, come un pacchetto di servizi, avrai più chance di venderle. Nel mio caso durante il lockdown mi avevano contattato delle attività locali per promuoversi sui social, perchè un tempo l'avevo imparato per un'aziendina che avevo. Se non sai farlo puoi trovare un altro professionista complementare a te e lavorate assieme; io avevo cercato di sbolognare questi lavori a qualcuno, con una decina o più di clienti al mese poteva tirarsi fuori uno stipendio, ma non è facile trovare persone competenti. Coi privati prova a comunicare il valore delle foto stampate, della nostalgia che portano. Ricordo una ragazza che aveva chiesto ai suoi vecchi clienti le foto delle sue fotografie stampate e appese in casa; così ritorna in contatto coi vecchi clienti, mostra l'utilità delle foto, solletica le emozioni. Questo ha generato un sacco di richieste di servizi di ritratto. Durante il lockdown, o comunque in tempi morti, io faccio foto per il microstock. Serve un po' di studio per ingranare e trovare lo stile che funzioni, devi ragionare con un lavoro che si ripaga sul lungo periodo, negli anni, ma diventerà un'entrata extra mensile, che puoi preparare nel tempo libero. Io soprattutto la faccio come esercizio, e per costruirmi un portfolio; non sono foto dedicate al microstock con il suo linguaggio semplicistico e le emozioni enfatizzate, sono più che altro esercizi di foto commerciali che vendono anche sul microstock. Se per un periodo non riesci a lavorare come fotografo non è sbagliato pensare di fare tutt'altro lavoro, io ogni tanto faccio lavori manuali per allentare lo stress, basta che tu sappia che sarà a termine e che è un mezzo per poter continuare a fare il fotografo in futuro. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 15:26
Io sono fotografo di professione e ho sempre differenziato tanto: lavoro per aziende, faccio cerimonie e tengo anche corsi di fotografia. Quest'anno paradossalmente volevo tirare un po' i remi in barca per stare con mia figlia piccola e sono stato accontentato Quasi tutte le coppie di quest'anno hanno rimandato al 2021 così per resistere ho tenuto due corsi di fotografia (di solito ne tengo uno all'anno) in parte in aula e in parte su YouTube, ho lavorato per una società sportiva che faceva le competizioni a porte chiuse, ho cominciato a fotografare famiglie e mi son messo a fare video aziendali e videoclip investendo anche sull'attrezzatura. Ho finito l'anno in positivo e sono già contento così. Mi manca molto di più il lato sociale/emotivo del mio lavoro rispetto a quello economico, infatti passo periodi di crisi mia personale più che lavorativa, ma purtroppo non c'è molto da fare a parte resistere. Facciamo un mestiere in cui è importantissimo reinventarsi continuamente, forse paradossalmente siamo più fortunati di altri. |
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