| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 8:15
A proposito di soggezione, mio figlio (tre anni appena compiuti) non vuole più farsi fotografare con la macchina fotografica (l'ha detto esplicitamente) solo telefono. Nel caso si gira o chiude gli occhi... |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 8:43
Sono d'accordissimo sul fatto che la fotocamera possa mettere in soggezione chi ci sta davanti, mentre lo smartphone no. |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 10:25
Ormai siamo diventati tutti fotografi..... Che ognuno usi quello che vuole.... Ma penso che la fotografia debba trasmettere soprattutto emozioni...... C'è chi le prova usando uno smartphone e chi usando una reflex...... Ciao a tutti |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 10:38
"Leggete questo articolo: www.cosmopolitan.com/it/benessere-salute/diete/news/a105972/5-consigli Considerazioni intelligenti. Però le foto portate ad esempio nell'articolo, viste sul monitor, mi sembrano di una sciatteria totale per quanto riguarda inquadratura, composizione, colore, dettaglio. E non hanno nemmeno la scusante di mostrare cose particolarmente interessanti, punti di vista fuori dal comune o raccontare storie particolari. Insomma le vedo né più né meno che come rumore visuale. La fotografia dovrebbe essere qualcos'altro, credo. |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 12:06
ln quell'articolo sono in taglio quadrato per istgram, se guardi da un monitor buono le foto di un telefono perdono appeal |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 12:10
"le foto portate ad esempio nell'articolo, viste sul monitor, mi sembrano di una sciatteria totale per quanto riguarda inquadratura, composizione, colore, dettaglio". Miopiartistica, hai perfettamente ragione. Da persona poco competente le foto mi sembravano interessanti. Ho ancora tanto da imparare: fortuna che ci siete voi di Juza! Buon Natale a tutti! |
user198779 | inviato il 24 Dicembre 2020 ore 13:19
Mi pare che l'articolo sia del 2014 , tralasciando la composizione dell'immagine, la tecnologia soprattutto nel digitale è come se fosse passata un era geologica. |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 14:09
Se prese dalla piattaforma di Instagram anche foto fatte con 10000€ di attreZzatura fanno piangere viste a schermo intero. Gia facebook tratta meglio le foto ed ho detto tutto... Direi. Cmq personalmente, ognuno può amare o fare quello che vuole finché non mi si straccino i cosiddetti Slr, dslr, dslt, ml, galileiani, telemetro, m43, FF, apsc, medio formato, russe, cinesi tedesche giapponesi.... camera phone, compatte usate quello che volete per me una buona foto è a prescindere dallo strumento usato Che poi ovviamente uno può ammazzare una mosca con una magnum 44, bacchette cinesi, la racchetta elettrica, l'ammazza mosche classico o lo spray...si può tagliare la pizza col coltellino svizzero il bisturi o la rotella.. usare però lo strumento giusto nel modo giusto è impagabile |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 14:37
"Se prese dalla piattaforma di Instagram anche foto fatte con 10000€ di attreZzatura fanno piangere viste a schermo intero. Gia facebook tratta meglio le foto ed ho detto tutto... Direi. " Ok, ma una regolatina coi livelli e una raddrizzata alle linee cadenti e ritagliare un filino i bordi per eliminare particolari che disturbano sono cose che si possono fare senza neanche tanto sbattimento anche se le foto poi vanno sui social. E se le hai fatte o no si nota subito. Se pubblichi una foto con l'intento di dire "Guardate quant'è bello il mio cane" allora ci sta tutto, ma se invece la pubblichi pensando di far vedere al mondo che hai fatto una bella foto e quanto sei bravo allora non dico la sintassi ma almeno la grammatica e l'ortografia andrebbero rispettate... |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 15:30
@miopiartistica Indubbiamente, come ho scritto, una buona foto rimane una buona foto a prescindere dallo strumento. Ognuno è libero di interpretare. Ovviamente per me se ci sono deficit qualitativi, da lì il fatto che Instagram pastrocchia coi files, anche solo per lo strumento usato, sono secondari al messaggio/emozione trasmessi. D'altra parte se non fosse così andrebbero cestinati tutti gli autori pre 2018 a prescindere, poi ovviamente se la foto fa effetto confetto Falqui per soggetto, post, inquadratura o semplice messaggio trasmesso che sia cinafonino o phaseone si guarda e si passa oltre |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 17:18
Ci sono foto per le quali il mezzo conta assai poco. E' più importante farle, con ciò che si ha, che non farle. Parlo ad esempio della street. Il telefonino lo abbiamo sempre e questo è un vantaggio mica da poco. Quindi viva le foto, fatte con qualunque cosa, abbasso i contrasti, lo scopo è solo produrre espressioni artistiche, documentaristiche o altro. Osserverò con interesse ogni foto e solo dopo (forse) mi chiederò con cosa sia stata fatta. Ciò detto ho visto l'articolo sul Note 10. Non mi sembra che possa avvicinarsi nemmeno alle prestazioni di una micro 4/3. Il che è comprensibile, perché un sensore molto più piccolo ha i suoi grandi limiti. Ciascuno faccia ciò che lo rende più felice, per esempio per il tipo di foto che prediligo (street con forte componente emozionale, qualità irrilevante) uno smart così potrebbe anche andare bene, ma mi piace avere in mano la fotocamera. |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 18:29
Ok, un'immagine può veicolare un messaggio o un'emozione (anche se non è obbligatorio che lo debba per forza fare). Però se scrivi in italiano ci si aspetta che rispetti la grammatica italiana, e se decidi di forzarla o infrangerla devi avere delle buone ragioni per farlo. Feininger scriveva che se una fotografia è presentata bene, con una buona inquadratura, che elimina gli elementi non essenziali, ben stampata e ben montata su cartone o in cornice chi la osserva sarà portato a scusare gli eventuali piccoli difetti di composizione perché capirà che chi l'ha fatta ha comunque fatto del suo meglio per presentarla al pubblico nel migliore dei modi. Insomma una questione di civiltà e di rispetto per sé stessi e per chi guarderà la foto. Si può scattare con quel che si vuole, però non c'è ragione di mandare in giro immagini con orizzonti pendenti e bilanciamento del bianco farlocco con la scusa che quella foto "cattura un'emozione". L'emozione mica si perde anche se dai una regolata all'immagine e la presenti in modo più civile (a meno che uno non avesse buoni motivi per inclinare l'orizzonte o per sbilanciare i colori, naturalmente...). Ho visto di recente un servizio di attualità di non so più che telegiornale francese, e sono rimasto colpito dalla qualità delle inquadrature e in generale delle immagini, mentre quando vedo quelle dei nostri tigì spesso mi vien voglia di mettermi due dita in gola. Ovviamente si tratta sempre di immagini che devono "trasmettere un messaggio". Ma non è che se lavori bene il mesaggio non passa... |
| inviato il 24 Dicembre 2020 ore 19:42
Hai assolutamente ragione. Ci sono generi in cui la perfezione tecnica è parte integrante del lavoro. In altri io penso che i parametri principali siano differenti, ma chiaramente una buona composizione aiuta sempre. I fotofonini evoluti non li conosco, vedo solo che hanno risoluzioni e sensori diversi a seconda dell'ottica e che le ottiche, per quanto fisse, non hanno qualità costante. E' possibile che siano necessari ancora alcuni anni di evoluzione prima di soppiantare (anche in qualità) una prosumer o una ML piccola tipo la mia GX80. Oppure no e semplicemente io non so che già c'è qualcosa che raggiunge e supera ciò che ho per le mani. Il fotofonino evoluto di domani almeno una cosa di certo la porterà: maggiori opportunità, maggiore scelta. Il che è sempre un bene. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |