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Roger Cicala ha aperto la R5


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avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 4:31

Cicala col suo LensRentals ha fatto sfraceli nel suo campo. È un autodidatta. È dotato di quello che si chiama common sense. E ha una curiosità insaziabile.
Se si va a rileggere quello che ha scritto sui convertitori TC tipo 1.4, 2.0 si capisce che ALLORA aveva le idee un po' confuse. Sono passati anni. Non c'è come provarle le cose, almeno in laboratorio in condizioni controllate. E il Roger ha progredito alla grande. Le sue misure MTF sono praticamente assolute e come minimo su una decina di obiettivi.

È da un po' che non leggo Brandon Dube nel blog Lensrentals, probabilmente sarà ormai un Postdoc.
Questo suo articolo è fondamentale:
www.lensrentals.com/blog/2017/10/the-8k-conundrum-when-bad-lenses-moun
Sui DPR Forum Brandon ha avatar Airy Discus. Che peperino!Cool

avatarsupporter
inviato il 11 Settembre 2020 ore 8:21

@Leonardo Mengoli

In 20 minuti di registrazione l'alloggiamento della memory card subisce un aumento della temperatura di 25 °C , mentre in 25 minuti (solo 5 minuti in più) subisce un aumento di 34.4 °C. Ovvero, ad un aumento del tempo di ripresa del 25%, corrisponde un aumento dell'incremento della temperatura del 38% (e a temperature più alte, la potenza termica smaltita è superiore).
Risultato un po' strano, che mi fa pensare a tre possibilità:


non c'è niente di strano, anzi non potrebbe essere altrimenti. il fenomeno in questione non è affatto lineare.

I test che hanno girato il web riportavano casi in cui la R5 andava in "overheating" e forzava lo spegnimento con temperature negli EXIF di una trentina di gradi (34?). Valore che mi sembra un po' tanto lontano dal 60.


la termocoppia degli exif riporta un valore di temperatura, uno solo e probabilmente è la cpu. le zone di surriscaldamento sono molteplici ed il blocco arriva sul componente messo peggio. con il video 8k ad esempio scalda il bus ma poco la ram e la cpu, con il 4K 120 fa l'opposto.


L'ipotesi di Cicala che hai citato non dà minimamente una spiegazione a dubbi che sorgono dai risultati di quei test. Quindi mi vien da dire alla faccia di cosa...


queste indagini sono il frutto di tutta questa polemica inutile nata sulla scia della presentazione della macchina e non si sono mai viste su altri prodotti, eppure tutti i prodotti si scaldano e si bloccano. Canon sta pagando la propria serietà e la propria trasparenza. il mio xiami 10 sul cruscotto ieri si è bloccato per surriscaldamento. faccio causa alla xiami ?

chiunque capisca un minimo di come funzionino dei sistemi elettro meccanici, sa che stiamo parlando del nulla. veramente sembrano le discussioni sulla terra piatta. se la macchina fa per voi compratela, altrimenti prendete altro.



avatarsupporter
inviato il 11 Settembre 2020 ore 8:35

Quindi mi vien da dire alla faccia di cosa... ?


Alla faccia della fuffa. Basta leggere il passaggio che ho quotato.

"...according to their faq, the Toshiba voltage converting chips have a suggested maximum operating temp of 60°C before they dramatically lose efficiency, and less efficiency means generating more heat. The CFx card slot was at 57°C and the internal temperature sensor at 61° C when things shut down. That could be a coincidence but may suggest Canon doesn't think getting the inside much over 60° C is a good idea. I don't know, but I'm a conservative guy by nature, so my personal decision is I'd prefer not to get the inside much hotter than that ."


ll lavoro di Cicala porta alla luce con evidenza il fatto che tutte le teorie sul surriscaldamento farlocco erano campate per aria, per i motivi che ha egregiamente spiegato Giovanni poco sopra:

la termocoppia degli exif riporta un valore di temperatura, un solo e probabilmente la cpu. le zone di surriscaldamento sono molteplici ed il blocco arriva sul componente messo peggio. con il video 8k ad esempio scalda il bus ma poco la ram e la cpu, con il 4K 120 fa l'opposto.


I precedenti ingegneroni di stirpe avevano tirato dritto alle conclusioni sulla base di dati parziali, senza le analisi meticolose sulle mappe termiche della IR Camera in condizioni operative diversificate come invece ha fatto Cicala, il quale peraltro a differenza degli illustri predecessori, nonostante l'evidente maggior valore del proprio test, si astiene intelligentemente dal trarre conlcusioni tranchant nei confronti degli ingegneri Canon, ma si limita a formulare in calce al suo articolo alcune considerazioni e ipotesi personali che lui stesso classifica come "speculazioni".

Chi non riesce a cogliere l'abissale divario sostanziale che sussiste tra questi due articoli di Cicala e quelli dei precedenti professoroni acchiappaclick cavalcati dai forumboys nelle scorse settimane è esattamente il tipo di utente che alimenta la fuffa da YouTube a scapito del lavoro delle persone serie e competenti.

avatarsupporter
inviato il 11 Settembre 2020 ore 8:46

Lookaloopy ... io sono ancora più netto su questo. non solo tutte queste chiacchiere sono da terrapiattisti, e le polemiche strumentali, ma se Canon non avesse introdotto una logica di blocco predeterminata (completamente o parzialmente che sia) sarebbe completamente pazza ed avrebbe fatto male il suo mestiere. altro che t*fa ...

per progettare correttamente un sistema come questo e fornire un prodotto professionale si devono alvere alcune caratteristiche: * dare all'utente tempi certi di utilizzo * non si deve dare la possibilità all'utente di forzare il funzionamento / blocco / sblocco * evitare che eventi esterni (ad esempio bruschi cambi di temperatura in ambiete) o malfunzionamento dei sensori possano sbloccare il sistema e quindi danneggiare i componenti.

avatarsupporter
inviato il 11 Settembre 2020 ore 8:48

Sono d'accordo Giovanni.
Comunque mi sembra assurdo che non si riesca a comprendere che i fattori in gioco siano più complessi di quanto si possa determinare smontando una macchina con una pistola termica in mano.
Durata e usura dei componenti a lungo termine, differenti spot soggetti a riscaldamento a seconda dell'utilizzo...
Ripeto, lo stesso Cicala nonostante il pregevole lavoro si guarda bene dal montare sul piedistallo..
Ma qua son tutti ingegneri e con 30.000 lire il loro falegname la faceva meglio...
Italia, popolo di virologi, allenatori, progettisti...

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 8:55

con il video 8k ad esempio scalda il bus ma poco la ram e la cpu, con il 4K 120 fa l'opposto
E anche a logica mi sembra perfettamente legittimo: l'8k 30p liscio senza ricampionamento sono un tot di fotogrammi che non hanno, benché pesantissimi come quantità di info registrate, nessuna conversione da subire da parte della CPU. Tutte info sul bus. Il 4k 120p invece col crop 1.6x prende un ritaglio 5120 × 2.880 e quindi deve ricampionare in basso al 4k una quantità di fotogrammi quadrupla, impegnando la CPU in modo davvero gravoso.
(anzi, detto fra noi, secondo me è per questo che la R6 fa meglio come qualità in 4k della R5)

non solo tutte queste chiacchiere sono da terrapiattisti, e le polemiche strumentali, ma se Canon non avesse introdotto una logica di blocco predeterminata (completamente o parzialmente che sia) sarebbe completamente pazza ed avrebbe fatto male il suo mestiere. altro che t*fa ...



avatarsupporter
inviato il 11 Settembre 2020 ore 9:08

A tutti i fan delle teorie complottiste, raccomando la lettura di questa intervista:

www.cined.com/canon-interview-r5-and-r6-overheating-questions-answered

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:01

Toshiba voltage converting chips have a suggested maximum operating temp of 60°C before they dramatically lose efficiency ... That could be a coincidence but may suggest Canon doesn't think getting the inside much over 60° C is a good idea. ...

Ho un solo dubbio:
siccome la sempre attuale "teoria del convoglio" afferma che la velocità di un convoglio è quella della nave più lenta mi chiedo:
E' possibile che in un prodotto così tecnologico dove viene fatto ampio uso di chips con temperature di esercizio che arrivano a 80-90 gradi sia "castrato" da un "volgare" convertitore di voltaggio che ha una temperatura massima di utilizzo così bassa?


avatarsupporter
inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:05

Non lo so quindi chiedo, ti risultano in commercio su corpi di tale fascia dei convertitori di voltaggio dal limite di temperatura più alto?

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:08

in un prodotto [...] dove viene fatto ampio uso di chips con temperature di esercizio che arrivano a 80-90 gradi
Anche questa affermazione andrebbe decisamente provata. Senza uno schema dei componenti non puoi sapere le temperature di esercizio dei chip, specie della CPU, quindi è una pura congettura. Secondo me anche le RAM e la CPU hanno una temperatura di esercizio "ottimale" molto minore degli 80-90 suddetti (ma anche la mia è una congettura ;-)).

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:11

@Lookaloopy
No non ne ho idea.
Però mi sembra strano che l'anello debole della catena sia un banalissimo convertitore di voltaggio... ;-)

avatarjunior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:15

Ma scusate, ammesso che sia possibile fare andare tutte le componenti a 100°C senza riduzione nelle prestazioni e senza danneggiarle sul lungo periodo, chi è quel folle che realizzerebbe una camera il cui involucro esterno raggiunge temperature di 80/90 °C durante il normale utilizzo?

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:17

Ma si parla di componentistiche che stanno su apparecchiature di natura ben diversa... credo sia impossibile fare paragoni (infatti Cicala marca la sua affermazione come "speculazione").

avatarsupporter
inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:19

E' possibile che in un prodotto così tecnologico dove viene fatto ampio uso di chips con temperature di esercizio che arrivano a 80-90 gradi sia "castrato" da un "volgare" convertitore di voltaggio che ha una temperatura massima di utilizzo così bassa?


è possibile benissimo, proprio per quello che dicevi. tutto è pilotato dal componente più in difficoltà, e non è che un produttore come canon può avere il controllo di tutto, del 100% dei componenti che usa. a parte la cpu principale il resto sarà acquistato certamente da fornitori esterni al meglio della tecnologia disponibile. per dire ... il sistema di lettura/scritta schede e tutto quello che ci sta intorno non può essere un sistema proprietario, perchè risponde a standard internazionali quindi fatti da altri. per cui se scalda ( e lo fa) te lo tieni. vedrai che in futuro usciranno sistemi CF con specifiche migliori anche dal punto di vista termico.

cmq il testo parla di riduzione di efficienza, e non di rottura o altri problemi più seri e ci sta che quel componente si comporti così. epoi la soglia a cui metti l'asticella è molto arbitraria. se fossi io canon non solo vorrei una macchina che non si rompe, ma anche che mantiene bene le prestazioni e l'usabilità fino al blocco

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2020 ore 10:19

Ma scusate, ammesso che sia possibile fare andare tutte le componenti a 100°C senza riduzione nelle prestazioni e senza danneggiarle sul lungo periodo, chi è quel folle che realizzerebbe una camera il cui involucro esterno raggiunge temperature di 80/90 °C durante il normale utilizzo?
Ma infatti nell'intervista che ha citato Look il manager Canon parla esplicitamente anche del problema rappresentato dal maneggiare un oggetto troppo caldo al suo esterno.
E già nella prova di Cicala emerge che col FW 1.1.1, che aumenta i tempi di registrazione e migliora le logiche di controllo del cool down, si hanno già temperature esterne un po' maggiori.
Il calore da qualche parte deve andare: quindi o progetti le componenti in modo che ne generino meno pur conservando la stessa potenza (architettura chip più efficace e processo di litografia maggiormente miniaturizzato, per le CPU), oppure fai in modo che lo dissipino meglio (ma va fuori, e questi sono oggetti che si maneggiano!), oppure fai in modo di limitarne in altri modi (limiti FW) la produzione e imporne il raffreddamento successivo all'uso intensivo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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