| inviato il 25 Giugno 2020 ore 20:08
“ Ahahah ma quale catafalco, la E-M1X e il 40-150 f2.8 Pro oggi pomeriggio me la sono portata pure in bici con una sling. Che bella accoppiata, e bella da usare... „ il che non salverà Olympus. |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 20:09
Ma se muore finite di rompere la f@v@? Se così fosse gufo pure io! Razzo, diventa tutto vintage, un sogno... |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 20:27
Ehhhh per così poco. Magari aggiungi che il CEO di Peak Design ha dato delle notizie che hanno fatto piangere il team, allora si, funerale doppio con la E-M1X dentro il messenger peak, tutto sottoterra. Gongola les! |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 20:35
puoi usare la em1x come sgabello e la strap della PD come corda! “ Gongola les! „ è che ti ostini a non capire.... |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 20:48
Se è come sembra, o sicuramente anche in parte, il sensore "piccolo" ha penalizzato il sistema, a torto o a ragione, inutile discuterne qua per la milionesima volta, io fossi stato il responsabile marketing di Olympus avrei proposto di togliere la parola "micro" davanti a 4/3. La parola micro messa li, in ogni scatola, ovunque, da il messaggio di piccolo appunto, relativo al sensore. Messaggio negativo. Dovevano lasciare sistema 4/3 e basta |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 21:03
Olympus ed il m4/3 sono qualitativamente al palo da troppo tempo. Il resto vien da se. |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 21:05
@thinner5 “ Secondo me reggeranno le bridge „ Lo dico sempre! Nei viaggi la maggioranza (e tra le nuove generazioni la stragrande maggioranza) per fotografare ha uno smartphone e stop Poi seguono molte bridge superzoom… spesso dal sensorio piccolo Dietro (ma dietro dietro) viaggiatori con macchine ad ottiche intercambiabili… Questo è... |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 21:10
Da utilizzatore (consapevole e soddisfatto) del m4/3 per me il problema vero è se l'intero sistema reggerà alla scomparsa di Olympus, o presto sarà abbandonato anche da Panasonic. Ho problemi ad immaginare il mondo m4/3 senza Olympus. Non tutti i fotografi amatoriali sognano il FF e scelgono il m4/3 perchè sono scemi o non si possono permettere di meglio. Ho avuto diverse FF e sono tornato al formato piccolo per tante ragioni. |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 21:22
di sicuro regge leica, mi sembra che di rolex ne vendono anche da quando l'ora l'hai scritta una pò ovunque |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 21:26
essendo un formato che non lega con altri anche per le ottiche, sarà difficile che regga ancora da solo se non ce l'ha fatta insieme a Panasonic......per nuovi compratori è uguale, interesse zero compreso Panasonic che ha già i suoi guai.....per i brevetti forse c'è qualcosa che si può vendere anche se dubito visto che l'innovazione è al palo.....Olympus has Fallen |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 21:41
Leggo molte considerazioni che partono da un punto di vista errato. Un fondo d'investimento non è un imprenditore, è uno speculatore (termine che non deve essere letto per forza in senso negativo). Il suo scopo non è sviluppare il business, è aumentarne il valore per rivenderlo nel breve/medio termine e retribuire gl investitori. Ne ho incontrati diversi nel mio cammino professionale, le logiche sono sempre quelle. Ci sono essenzialmente due metodi. Una è il miglioramento del conto economico (si compra e si vende a multipli dell'EBDA, quello deve migliorare), quindi si devono essenzialmente difendere i ricavi e abbattere i costi. La leva del marketing è troppo incerta e di lungo termine. Di solito il cedente si priva di un ramo d'impresa perchè considera che la ristrutturazione comporterebbe tagli e manovre drastiche, che potrebbero minare l'immagine, la reputazione o il clima aziendale. Meglio tagliare il ramo secco e lasciare che altri facciano il lavoro sporco. Il fondo migliora il conto economico e poi trova un partner industriale che veda sinergie tra il suo consolidato e l'acquisizione. L'altro è quello delle acquisizioni sinergiche: acquistato "in saldo" un marchio sufficientemente affermato e abbastanza deprezzato, si acquistano altre imprese complementari - verticalizzate in filiera o sinergiche per gamma di prodotti - si sistemano i bilanci, si razionalizzano i costi (es. 3 uffici acquisti -> 1 ufficio acquisti; 3 direzioni amministrative -> 1 direzione amministrativa; n reparti di produzione -> n-x reparti di produzione; m magazzini -> m-y magazzini) e si vende un gruppo il cui valore di collocamento è superiore alla somma dei valori dei singoli pezzi. Scordiamoci investimenti in innovazione, nuovi modelli, ricerca, marketing o altro. Quelli li farà l'acquirente, a meno che non sia un altro fondo d'investimento. |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 21:46
Mi ricorda un pò il Milan... |
| inviato il 25 Giugno 2020 ore 21:48
“ Mi ricorda un pò il Milan „ No, no...è proprio uguale... Quel caso è un po' più complicato perchè nulla è certo, ma si intuisce che ci sia qualcosa di strano che nuota sotto la superficie dell'acqua... Tant'è che la prima ristrutturazione del fondo Eliot è consistita nel triplicare i costi del management.... |
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