| inviato il 27 Giugno 2020 ore 11:30
Si chiama lucky imaging, e funziona esattamente come hai intuito :) Sì fanno più foto dello stesso soggetto, sperando che almeno una capiti in un momento con poca turbolenza :) |
| inviato il 27 Giugno 2020 ore 11:47
Grazie mille Drake per l'info |
| inviato il 27 Giugno 2020 ore 13:38
Ciao Raffaele Riguardo alle turbolenze, Se vai su YouTube e cerchi i tutorial che parlano di fotografia astronomica troverai che esistono dei software che selezionano le aree più nitide di parecchie decine di foto ad esempio scattate alla luna e le ricombinano per formare una immagine super nitida, (funziona anche estrapolando da un filmato di un astro i frames più nitidi) Probabilmente questa tecnica potrebbe essere utilizzata anche per la foto di paesaggio... Vedrò di approfondire l'argomento |
| inviato il 27 Giugno 2020 ore 14:44
Il chip dandelion l'ho usato si Nikon con successo in passato per fare funzionare l'esposimetro con obiettivi manuali su vecchie reflex, come la D90. Tutt'ora se usi la fascia bassa 3xxx o 5xxx ti serve, ma con le 7xxx o le pro d300 e d500 oppure tutte le full frame non è necessario perché l'esposimetro funziona anche senza obiettivo, basta provare a scattare senza montare l'obiettivo dopo aver selezionato l'apposito menù. Il micromosso può venire indotto dalle vibrazioni circostanti? Dipende molto dal cavalletto e diventa significativo più ti allunghi di focale, ma se riesci a tenere tempi veloci può non essere così evidente. Con il mio catatadriottrico zoom a 4000 vedo letteralmente la vibrazione indotta dalle macchine che passano per la strada davanti a casa mia, ma usando 2 cavalletti con cui blocco zoom da un lato e macchina dall'altro il problema non si vede. Lo scatto su reflex è sempre meglio con lo specchio già alzato e la macchina pilotata da remoto, telecomando o smartphone. Invece su mirrorless ho notato ottimi benefici usando lo scatto elettronico dove possibile. |
| inviato il 27 Giugno 2020 ore 14:55
Buongiorno e benvenuto :) “ Con il mio catatadriottrico zoom a 4000 „ Devi assolutamente darci tutti i dettagli di questo obiettivo :) |
| inviato il 27 Giugno 2020 ore 15:15
E gia! Zoom da 4m?... |
user47513 | inviato il 27 Giugno 2020 ore 15:18
“ Devi assolutamente darci tutti i dettagli di questo obiettivo :) „ +2 Tonyrigo, hai ancora intenzione di prendere il cassegrain? |
| inviato il 27 Giugno 2020 ore 15:59
Campos, ti ho risposto nell'altra discussione. Comunque se volete provo un paio di scatti terrestri col mio mak 127, che non è lontanissimo dal Cassegrain 150, così vi fate un'idea :) |
| inviato il 27 Giugno 2020 ore 16:02
“ Ciao Raffaele Riguardo alle turbolenze, Se vai su YouTube e cerchi i tutorial che parlano di fotografia astronomica troverai che esistono dei software che selezionano le aree più nitide di parecchie decine di foto ad esempio scattate alla luna e le ricombinano per formare una immagine super nitida, (funziona anche estrapolando da un filmato di un astro i frames più nitidi) Probabilmente questa tecnica potrebbe essere utilizzata anche per la foto di paesaggio... Vedrò di approfondire l'argomento „ Grande Gianka... Ok |
user47513 | inviato il 27 Giugno 2020 ore 16:22
Drake il problema principale di cui avevi parlato era quello della collimazione mi pare ( soprattutto per i cassegrain.. Il mak 127 ha una lunghezza focale di 1500mm? Drake non vorrei farti perdete tempo ed energie... Se è una cosa che puoi fare senza problemi mi farebbe piacere vedere che resa si ottiene |
| inviato il 27 Giugno 2020 ore 16:25
Ma non è niente di che... È il vecchio Tamron Zoom Telescope 20x-60x, nato per osservazione diretta e modificato con un tubo di prolunga al posto della gomma oculare con un adattatore Nikon. Purtroppo non lo uso più perché ad un certo punto non è più stato possibile mettere a fuoco, si vede un'immagine doppia che si avvicina verticalmente ma prima di coincidere si comincia ad allontanare orizzontalmente... forse ha preso un urto e qualcosa non è più in asse. Comunque era un prodotto ben costruito, lo zoom è interno, è compatto, lungo 340mm, diametro filtri frontale 77. Adattato diventa un 1400-4000 f/22-64. La ghiera di messa a fuoco va da 8 metri fino a molto oltre l'infinito, compensando quindi gli errori di adattamento. Unica cosa che non ho mai capito è il gruppo ottico posteriore che ha anche lui una specie di ghiera che ruota di circa 270° e che lo sposta avanti e indietro di 6mm, ma non ho mai visto differenza... |
| inviato il 27 Giugno 2020 ore 20:52
Questa sera, tempo permettendo, farò la prima prova con il : Manfrotto 055CB + Manfrotto 029MK2 + Slitta micrometrica Novoflex per spostamenti in avanti e indietro. Appena riesco prenderò l'appoggio posteriore per la macchina fotografica che ha usato @Oldbab + la piastra a sgancio arca-swiss dedicata Novoflex, al momento sto utilizzando un vecchio aggancio
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| inviato il 28 Giugno 2020 ore 0:03
anziché 1/400s alla prossima devo utilizzare un tempo poco più veloce test
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| inviato il 28 Giugno 2020 ore 1:36
Già Raffaele, è un mosso da vibrazione di tutto il sistema. Ma usi l'autoscatto con ritardo di almeno 5 secondi? |
| inviato il 28 Giugno 2020 ore 1:57
Mi viene un dubbio...ma la Z6 pur essendo una mirrorless, ha una tendina di otturatore? Suppongo che durante il cambio dell'ottica il sensore venga protetto da qualcosa che sia assimilabile ad una tendina di otturatore, ma una volta montato l'ottica si apre in maniera permanente sino a quando si tiene accesa la macchina o si apre durante l'esposizione? Non conosco il sistema mirrorless, perciò mi vengono questi dubbi. Se durante la fase di scatto, c'è un movimento meccanico repentino, questo può indurre vibrazione specie con lunghissime focali. Tra l'altro è il problema che affligge tutti i sistemi reflex. Io, con D850, con quel tipo di ottiche, uso solo il live view per via dell'otturatore elettronico, mentre con DF, anche con live view, sento scattare l'otturatore meccanico e quindi il micromosso è sempre in agguato. |
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