| inviato il 02 Giugno 2020 ore 15:16
“ quella discussione rispecchia davvero l'arretramento generalizzato dei fruitori delle nuove tecnologie, completamente all'oscuro delle fondamentali che regolano la fotografia „ questa pero' non l'ho scritta io.. ed e' altrettanto inaccettabile. Discutiamo pure sul metodo, ma in altro MODO. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 15:47
non è inacettabile perchè rispecchia esattamente quanto scritto in quel topic. Per un fotografo dilettante che usa l'analogico è praticamente impossibile discernere la sua fotografia dall'esposizione (autentico pilastro su cui si fonda la fotografia). Per un fotografo dilettante digitale è viceversa "abbastanza normale" che questo accada... una differenza in termini culturali fotografici abissale. Naturalmente questo può non inficiare sul risultato finale; è solo una constatazione e tutto quel topic pieno di grossolane stupidaggini ne è la riprova. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 16:06
io su questo punto non sono poi cosi' d'accordo. E' vero che in analogico hai meno possibilita' di correggere l'esposizione (anche se il margine e' molto ampio) E' altrettanto vero pero' che sia in argentico che in digitale l'esposizione dipende da cio' che vuole ottenere il fotografo. Il litografista o il fotografo di campionario sono costretti a cercare l'esposizione corretta e la corrispondenza colori. Tutti gli altri possono agevolmente muoversi e spostare il punto di esposizione a piacere. Cioe' secondo cio' che vogliono ottenere. I termini culturali abissali poi andrebbero stabiliti. Sai, un giapponese ha limiti e basi culturali molto diverse rispetto Ad un sudamericano o ad un norvegese. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 16:10
tutto quel topic e' andato in vacca perche' una persona ha chiesto di discutere di esposizione. Cioe' ha cercato di sollevare obiezione alla definizione standard di esposizione al grigio medio. Lo ha fatto forse male, in modo approssimativo, o poco forbito. Onestamente, le risposte tipo "studia il manuale" sono piuttosto scortesi. Sopratutto sono un pessimo consiglio. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 16:14
“ Salt ... Tutti gli altri possono agevolmente muoversi e spostare il punto di esposizione a piacere „ Assolutamente si ! ... peccato che in quel topic l'utente neanche sapeva dell'esistenza dell'esposimetro ... Le basi culturali di un fotografo dilettante Malgascio, Boliviano, Bantù sono sicuro comprendano la conoscenza dell'esposimetro; da qui, vista la clamorosa lacuna, il consiglio spassionato a leggersi il manuale d'uso della fotocamera, magari con l'aggiunta di un manuale sulla fotografia. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 16:19
“ Salt ... Onestamente, le risposte tipo "studia il manuale" sono piuttosto scortesi. Sopratutto sono un pessimo consiglio. „ Questa rientra nelle comiche ... prima di tutto nessuno gli ha detto "studia" ma "leggi" il manuale d'uso; a parte la sottile (mica tanto) differenza ... dare un ottimo consiglio e passare per scortese solo perchè gli si dice che su quel manuale troverà la risposta al suo problema, beh francamente ... peggio che all'asilo stiamo. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 16:30
Mi sarebbe piaciuto fare due chiacchiere tranquille sulla fotografia argentica con i suoi estimatori ma purtroppo vedo che è impossibile la polemica uccide ogni forma di dialogo. Io non osteggio il digitale che utilizzo con estrema soddisfazione ma questa era un'altra storia. |
user90373 | inviato il 02 Giugno 2020 ore 16:32
Non so quando e perchè l'uomo si sia messo in testa di esser il padrone dell'universo e di non aver limiti, fatto sta che ad un certo punto ha avuto bisogno di inventare una miriade di "stampelle" alle quali appoggiarsi per poter "progredire" secondo dette convinzioni. Ora che non riesce più a camminare autonomamente si è inventato il mondo virtuale dove finalmente può superare tutti i limiti fisici e progredire a dismisura. Nella realtà resta comunque un essere con evidenti carenze, ostaggio degli eventi grandi, piccoli e microscopici. Fine O.T. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 16:51
Scusate, io non sto cercando di fare polemica. Sto cercando di esprimere un'opinione. Mi sembra peraltro di farlo in modo civile e (tentando) di argomentare cio' che affermo. Parliamo pure di argentico. Una tecnologia, superata da diversi anni, che pero' ha ancora tutto il suo fascino e molti estimatori. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 16:58
Alcuni accenni, rimandano ad una discussione nella quale un presuntuoso ragazzotto, mostrava di evidentemente nemmeno conoscere cosa fossero quei dati che generosamente appaiono nel mirino d'una moderna fotocamera numerica. Da lì, un consiglio -che tale era- di darsi una letta del manuale. Ciò ha fatto esplodere il personaggio, che se ne è uscito con frasi e modi, loro sì offensivi e denotanti la tipica arroganza di chi, ignorando, attacca chi glieli fa notare. Ma lasciamo perdere va'. Quel tale, ha saputo dipingersi e presentarsi ben bene per quello che è. Direi perciò, per quel che mi riguarda, "discorso chiuso". |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 17:06
L'aspetto interessante della fotografia a pellicola (odio "analogico" ed odio "argentino") era che ti costringeva a riflettere e a previsualizzare la fotografia prima di fare click perché i click erano limitati e soprattutto perché il risultato finale lo apprezzavi ore o giorni dopo. Questo era un ottimo esercizio che si può replicare anche in digitale e senza alcun artifizio del tipo: coprire l'LCD, basta volere "previsualizzare". A MIO MODO DI VEDERE, chi tutt'ora fa ottime fotografie in digitale ha questa capacità, allargata alla capacità di previsualizzare il risultato anche dopo post produzione, come faceva Ansel Adams con i suoi negativi e il sistema zonale. A MIO MODO DI VEDERE l'oggetto d'amore è l'immagine finale e non la ferramenta o la chimica utilizzata per produrla |
user90373 | inviato il 02 Giugno 2020 ore 17:39
“ @ Mtdbo l'oggetto d'amore è l'immagine finale e non la ferramenta o la chimica utilizzata per produrla „ Vero, però, volenti o nolenti, ciò che si è usato in qualche modo è parte dell'immagine finale. Ciò che si usa potrebbe altresì esser conseguenza di una "visione personale" della fotografia che induce al raggiungimento di un certo tipo di immagine e non di altri. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 17:44
Io aggiungerei, ma sono OT, che mai nella storia della fotografia si e' potuto e dovuto far uso della previsualizzazione come nel periodo del digitale. Nell'argentico sappiamo tutti benissimo che la fotografia si scatta cercando una terna che permetta di rappresentare al meglio la fotografia che si desidera ottenere. La stessa procedura la si applica anche nel digitale, con la differenza che il margine di manovra e fusione e' in questo caso decisamente piu ampio. Tornando all'argentico, evidentemente si utilizza ancora l'argentico oggi per molti motivi pratici. Il principale penso sia il fatto che la plastica del negativo e la carta della fotografia sono piu' materiali e tangibili. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 18:20
uhm... interessante! Quella chimica sarebbe una tecnologia superata da diversi anni. Non sto a discutere il fatto che tale tecnologia possa essere fuori moda, ciò è fuori discussione, sul fatto che possa o meno essere superata ne riparliamo fra un paio d'anni! |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 18:41
A mio modestissimo parere (neanche mi accosto a persone di vasta competenza ed esperienza come PaoloMcmlx ed altri intervenuti) si tratta di due strumenti differenti mirati ad uno stesso fine. Un pò come una stilografica in confronto ad una recente sfera gel. Io le ho entrambe e, sebbene sia talvolta meno pratica, la stilo resta uno strumento unico e spesso anche preferibile. Poi la fotografia a pellicola risente pesantemente dello stallo tecnico e tecnologico dell'ultimo ventennio: se davvero si investisse solo il 5% di quanto oggi si spende in ricerca e sviluppo per sensori e corpi per sviluppare nuove pellicole e nuove macchine a pellicola penso ne vedremmo delle belle. Mosso da curiosità ho dato una occhiata al topic più volte citato: peccato che certa gente non si soffermi un minimo a studiare, eviteremmo una pessima deriva della nostra società complessivamente intesa. |
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