| inviato il 14 Maggio 2020 ore 11:44
Non "quasi sicuramente"... era proprio un Weston Master-II! L'esposimetro dei fotografi esigenti, a quei tempi. |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 11:53
 “ Non "quasi sicuramente"... era proprio un Weston Master-II! „ volevo tenermi un margine di sicurezza per nn passare per quello che nn sono ... il guru di turno. |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 12:09
Grazie per l'info. Grazie anche a Tonyrigo per l'interessantissimo post. Digitando con Google "Weston Master" Ansel Adams * ho trovato questo aboutphotography-tomgrill.blogspot.com/2014/07/legends-remembering-wes * Se ometto le virgolette ottengo dei link ai raporti tra Edward Weston e Ansel Adams, che insieme fondarono il Gruppo F/64. |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 12:16
“ A presto, E. „ Ciao La mia impressione è che gli esposimetri si siano evoluti nel tempo per calcolare la giusta coppia e di conseguenza sia cambiata la tecnica, rispetto a tutta una serie di considerazioni prima di scattare che facevano parte del manuale di fotografia. Adesso i manuali ancora trovano seguito, ma spesso si guarda all'immagine come fosse una fase due della manualistica senza filo di continuità. In in alcune risposte,mi è parso fra le righe di non riscontrare poi tutta questa curiosità o empatia, ma piuttosto pronte connessioni sempre rispetto al contesto presente.Le foto non sono piu' o troppo chiare o scure,ma le ombre sono aperte invece ,che nere,per qualche ragione. E non mi riferisco a chi ha portato il proprio racconto. L'esposizione è un procedimento secondario e possibilmente evitando altre considerazioni,rispetto all'immagine finale,la quale nasce rispetto alcune convergenze. |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 12:22
E oggi vedi l'esposizione in tempo reale con le Mirrorless |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 12:28
Comoda ,ma il mirino? Ma non c'è prima e non c'è dopo.Basta con i luoghi comuni. Non è vero che il tentativo di riprovarci con una foto rovinata era rimandato all'anno seguente,momento in cui l'esposimetro reagiva allo stesso modo. Le maschere di luminanza gratis ci sono sempre state. |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 13:37
@Caputo Non ho capito cosa vuoi dire nell'ultimo intervento. Spiegati meglio per cortesia. Quanto all'esposimetro nella foto si, è un Weston Master. Ne ho 4 o 5 (nelle varie versioni), ma solo uno funzionante (forse proprio un mk II) che sembra però passato sotto un carroarmato ... E la cellula non è compatibile con gli altri, tra cui un esemplare che sembra uscito dalla fabbrica. Con gli esposimetro al selenio, comprati su internet, c'è sempre il problema che è un terno al lotto trovarne uno funzionante ed io, per il momento, non sono mai riuscito a vincere al lotto! |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 13:45
Scusa Tiber che significa "esposizione in tempo reale con una mirrorless"? Cioè, voglio dire: quella che si prende con una reflex non è anch'essa una esposizione in tempo reale? |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 13:54
Intendo che in live view o nel mirino hai già la riproduzione visiva della resa dell' esposizione impostata |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 14:05
@Roberto P Hai fatto bene ad indicare quel link al sito, che conoscevo, e che racconta la storia dei Weston. Trovarne uno che funzioni (e che sia anche bello esteticamente ...)! |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 14:12
Con le dia era impossibile adare ad occhio. Mio padre usava un esposimetro esterno al selenio. Credo che siano nati propio con le dia e, in generale, con il colore. |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 14:16
Nulla è impossibile, era solo moto difficile. E con le DIA, concordo, meglio usare l'esposimetro. |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 14:40
Ciao Tony,sono tutte considerazioni che leggo spesso nelle discussioni,non so se ti capita di incontrarle. Forse parecchio ruota attorno alla distinzione del vero,o cosa si intende ,per buono allo stato attuale,ma si guarda alle fotografia badando al sodo,per cui tutto quello che stava e sta attorno passa in secondo piano. Anzi non interessa perchè si guardano le fotografie,ma guardare alle fotografie è cultura insieme allo studio,eppure le fotografie sono fatte di qualcosa. Per cui sull'esposizione corretta si puo' fare una bella riga sopra,o assume un valore diverso,perchè c'è l'algoritmo della macchina e poi si passerà a quello del software e poi forse al plug in è un tutt'uno. Se per caso qualcuno si fosse preoccupato dell'esposizione, sarebbe stata una prova inconfutabile e contraria, rispetto al messaggio emozionale autorale. |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 15:07
La densitometria è una scienza, non è nata per caso, ma per fornire l'esposizione corretta a tutto ciò che impressionava una pellicola: foto, film, radiografie, astrofotografie ecc. Nel mondo dell'analogico l'esposizione corretta non è un opinione...Ansel Adams non ha inventato il sistema zonale per sport...se poi anche lui "recuperava" foto "sbagliate" (moonrise at Palo alto) grazie alla tolleranza del bianco e nero e alla sua abilità in camera oscura, questo fa parte del mestiere! |
| inviato il 14 Maggio 2020 ore 15:34
“ Se per caso qualcuno si fosse preoccupato dell'esposizione, sarebbe stata una prova inconfutabile e contraria, rispetto al messaggio emozionale autorale. „ Questa nn la capisco francamente... problema mio probabilmente. |
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