| inviato il 09 Maggio 2020 ore 9:25
L'idea di poter intuire determinate frequenze, parlando di riproduzione HiFi, mi pare francamente ridicola: posso accettarlo con una radiolina, non certo con un sistema che mi costa svariate migliaia di € e che dovrebbe garantire una resa vicina a quella della musica prodotta realmente dagli strumenti. Anni fa ascoltai una coppia di Tablette a casa di un appassionato. Sicuramente non sono il massimo per chi ascolta musica d'organo, ma al di là della timbrica piacevole, sono molto lontane dal mio concetto di ascolto ideale. Purtroppo, finché l'ascolto avverrà tramite tradizionali altoparlanti (cono mosso da un magnete), ci si dovrà scontrare con i limiti della fisica, che significa frequenze basse uguale cono di grande diametro. Certo, è possibile equalizzare l'altoparlante, sia con il crossover, sia intervenendo sul cono, ma questo comporta una riduzione dell'efficienza, che porterà ad aumentare la potenza necessaria, ma non si può andare sopra un certo valore, perché, ammesso che l'amplificatore non vada in clipping, sarà l'altoparlante a cedere. Gran parte dei diffusori hiFi di oggi montano woofer di piccolo diametro, usati in più unità nei modelli maggiori. La faccenda della superficie equivalente degli altoparlanti è vera fino ad un certo punto, e, a mio avviso, non vale per frequenze molto basse. L'uso dello stesso woofer in tutta la gamma, dal piccolo bookshelf due vie, al tower tre vie, dipende forse da motivi commerciali: comodità di usare lo stesso componente su tutta la gamma, dare uniformità alla linea del prodotto, seguire la moda delle cosiddette "slim tower". Le prove delle poche riviste rimaste, in genere riportano risposta in frequenza e distorsione ad 1 watt ad 1 metro. che, considerando la scarsa efficienza, corrisponde (quando va bene) ad un livello di 87 dB. Vorrei vedere cosa succede ad una distanza di almeno 3 metri (che corrisponde ad un punto di ascolto ragionevole in una casa normale), sui valori di picco di un normale programma musicale ben registrato, che comporterebbe potenze nell'ordine almeno di diverse centinaia di watt, a prescindere dalla classe dell'amplificatore. Pensando un attimo alla fotografia, voi che direste di una macchina dal costo di migliaia di €, costruita con grande cura, che fornisce dei JPG nativi raffinatissimi, realizzata intorno ad un sensore da 1/4"? |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 10:19
La vera pace dei sensi audiofili la si raggiungerà quando si smetterà di ascoltare l'impianto, di pensare a watt-cavi-abbinamenti-etc-etc e si ascolterà la musica, vera protagonista. Basta ricordarsi semplicemente che nulla potrà mai eguagliare il suono degli strumenti dal vivo. Presa piena coscienza di questo, tutto il resto verrà da se... (Gira CD con uscita valvolare - Pre valvolare con alimentazione separata - Finali mono valvolari - Diffusori elettrostatici- Cavi ad hoc - Linee di alimentazione separate e dedicate ) |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 10:40
l'hifi è come la fotografia...mai finita |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 11:28
Otto cento watt in classe A sono tanti e più che abbondanti in una stanza di 28 mq io nella mia stanza delle stesse dimensioni con 40 watt in classe A e una coppia di vecchie chario academy 1 che hanno un'efficienza molto bassa di targa 81,5 db ma credo che effettivamente si attestino sugli 84 comunque pochi ascolto divinamente con notevole dinamica senza alzare molto il volume |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 11:35
"Basta ricordarsi semplicemente che nulla potrà mai eguagliare il suono degli strumenti dal vivo." Io son d'accordo con te Ornito. Un organo di una chiesa con canne da svariati metri secondo me è impossibile da riprodurre con qualsiasi impianto. Ma anche la dinamica di un pianoforte a coda. Forse ci si avvicina. Non so a quanti decibel ascolto, ma il mio impianto mi soddisfa, non solo ascoltando in sottofondo, ma anche a volumi "quasi" realistici. Volevo anche sapere che ne pensate degli ampli in classe D, a basso volume. Premetto che non sono un tecnico, solo un appassionato... |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 11:40
Oggi mi sono gustato il CD Chesky della Rebecca Pidgeon a volumi già da protesta condominiale e all'uscita dell'ampli non ho mai registrato più di 20v di picco. L'organo le Tablette non lo riprodurranno mai bene, ma il contrabbasso e soprattutto la voce si sono lasciati ascoltare con zero fatica... |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 11:47
“ Volevo anche sapere che ne pensate degli ampli in classe D, a basso volume. „ Secondo me ( ma non li ho mai sentiti suonare ) sono più indicati per fornire potenza al solo subwoofer, per le altre casse musicali forse è preferibile un ampli con migliore qualità. Sui bassi inferiori a 40 Hz importa più la potenza che la qualità ( devono far tremare la pancia ) . Inoltre a basso volume il subwoofer manco si muove e le frequenze superiori non sono riprodotte dal subwoofer . Il mio impianto ha un' età di circa 30 anni, non ricordo la classe dei vari ampli, avevo appunto un crossover elettronico che divideva le frequenze ed ogni altoparlante (3+3+ SW) aveva il suo ampli , ora è tutto smontato per riparazione del subwoofer ( ho riverniciato con antiruggine i profilati ed i rinforzi in ferro interni ) , autocostruito , che ha dimensioni circa 100 x 75 x 60 cm. , bass-reflex accordato a 27 Hz. |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 12:13
Ornito parole sante è come nella fotografia chi conta i pixel guardando l'immagine sullo schermo al 100% e chi fotografa e magari stampa godendo dell'immagine e della sensazione che da |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 12:24
L'ascolto di un stesso brano con Decca o Claves o Lyrics o Deutsche Grammophon sarà sempre diverso. Un noto negoziante della mia città raccontava che alcuni suoi clienti sceglievano il disco anche in funzione del tecnico del suono. Ascoltiamo quello e come desideriamo ascoltare ma l'impianto di alta fedeltà o presunta tale non è la Verità perché non misurabile: parametri, prove, risultati strumentali non dicono mai la verità, ma si avvicinano ad essa, ne circoscrivono il campo. Alcuni in assenza della conoscenza della musica dal vivo con strumenti non elettrici si affidano al nome importante (questo vale anche in altri campi, abbigliamento ecc.) perché come già detto da Ornito "si ascolta l'impianto". Paul Klipsch si lamentava della mancanza dell'amplificatore da 6 watt. Ottime cose. |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 12:30
“ @MattewX “Basta ricordarsi semplicemente che nulla potrà mai eguagliare il suono degli strumenti dal vivo." Io son d'accordo con te Ornito. Un organo di una chiesa con canne da svariati metri secondo me è impossibile da riprodurre con qualsiasi impianto. Ma anche la dinamica di un pianoforte a coda. Forse ci si avvicina. Non so a quanti decibel ascolto, ma il mio impianto mi soddisfa, non solo ascoltando in sottofondo, ma anche a volumi "quasi" realistici. Volevo anche sapere che ne pensate degli ampli in classe D, a basso volume. Premetto che non sono un tecnico, solo un appassionato... „ L'organo a canne è irraggiungibile.. Ma qualsiasi strumento riprodotto è solamente vagamente approssimabile confrontato con il corrispondente reale. La batteria... avete mai sentito una batteria in una stanza? Ha una dinamica letteralmente irraggiungibile. Ma dici comunque bene tu, se sei soddisfatto da quello che ascolti, è perfetto !! |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 13:45
L'organo a canne della First Congregational Church of Los Angeles pesa 500 tonnellate ed ha una canna che si innalza per 157 piedi ( 48 m ) da 30 tonnellate . Ho il CD di Michael Murray "Ceremonial Music" ed il brano "Bach : Toccata e Fuga in D minor" è suonato in quella cattedrale ed ha un basso di 24.5 Hz. Il Blu-Ray dei Deep Purple - Live At Montreux 2011 nel brano "Don Airey Solo" suona con un organo Hammond ( elettronico ) e le note più basse sono : 1:10:14 - 21.8 Hz ; 1:10:18 - 20.6 Hz . Quando escono queste note dal mio SW esce una "ventata" di aria dai 2 tubi reflex, probabilmente l'aria rientra dagli stessi tubi nella zona circolare più esterna . Sembra un ventilatore, se una donna dai capelli lunghi si avvicina i capelli vanno indietro, non so perchè. |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 14:10
Anni fa, al tempo dei negozi di hi-fi end, un po' di differenza con la fotografia c'era....nel senso che potevi girare, insieme ad un tuo lp/cd di riferimento, ad ascoltarne il suono sui vari componenti. Questo, ad esempio, mi portò a scegliere dei diffusori che mai avevo considerato nelle mie valutazioni iniziali....ma quando il venditore commutò l'uscita sulle ESS Amt Monitor non ce ne fu più per nessun altra. Ciò che sentii uscire, soprattutto dall'unità dei medio alti del Doctor Heil, ERA quello che piaceva a me.... |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 14:43
Parlando di organo, le canne più grandi di alcuni organi arrivano a 16 Hz, frequenza udibile più come vibrazione che come suono, comunque fuori della portata di quasi tutti i diffusori. Diciamo che un impianto top dovrebbe essere in grado di riprodurre decentemente i 30 Hz, ed uno buono i 50 Hz. Per decentemente intendo a portata di mano, non attenuati di 25 dB, ed a volumi di ascolto normali, senza particolari distorsioni. Molti appassionati di HiFi fanno questioni ridicole discutendo di sottigliezze timbriche ma poi si ritrovano impianti che non sono in grado di riprodurre in maniera naturale un pieno orchestrale. Tornando all'esempio delle Tablette, diffusori "simpatici", con una resa timbrica piacevole, penso che li potrei sopportare per riprodurre musica tranquilla, eseguita da pochi (e determinati) strumenti, a basso volume ed in un ambiente piccolo. Andrebbero già in crisi a riprodurre un pianoforte o una viola da gamba, sia per la dinamica che per l'estensione, per non parlare di una sinfonia di Mahler, quindi restando comunque nell'ambito della classica. Ho l'impressione che molti appassionati di HiFi, siano legati ad una riproduzione di tipo "bonsai", cercando di individuare il dettaglio raffinato e la sfumatura, dimenticando che la musica è impatto, forza ed emozione. |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 14:59
Fileo so benissimo che con le tablette non posso ascoltare Sheherazade o il secondo movimento della Nona come se fossi seduto nelle prime file... |
| inviato il 09 Maggio 2020 ore 15:37
Con un microfono come L UMIK DA 100€ ed un programma gratuito come il REW si possono fare le prove di compressione e capire chiaramente se quel set tup è adeguato per le tue esigenze nel tuo ambiente |
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