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Fattore di Crop... helpp!!!


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avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2020 ore 23:08

Si crea sempre questo casino essenzialmente perché oggi nessuno pensa di leggersi un libretto che spieghi le tre o quattro cose fondamentali sul funzionamento di una macchina fotografica. Con un obiettivo di una certa lunghezza focale si ha sul sensore lo stesso ingrandimento che si ha a quella distanza da un foro stenopeico. La lunghezza focale dell'obiettivo e le dimensioni del formato, che si presume il fotografo conosca, determinano quindi l'angolo di ripresa, che alla fine è quello che in pratica gli interessa. Tutto qui. Tra l'altro sono sempre esistiti formati diversi, e senza nemmeno fare molti calcoli basta semplicemente sapere qual è la diagonale del formato utilizzato per ragionare in funzione della focale normale, e passare senza difficoltà da un formato all'altro (come ha sempre fatto chi era abituato a usare più formati).

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2020 ore 23:19

Iron, ma ti rendi conto che per dire ciò che un semplice numero avrebbe espresso, hai dovuto scrivere una cinquantina di parole? Ecco a cosa servono gli standard, a evitare tutto ciò. Un numero e sai cosa aspettarti, semplice, veloce, indolore. Volevo solo perorare questa cosa. Non voglio tediarvi oltre ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2020 ore 23:23

Quel semplice numero si chiama angolo di ripresa ed è indicato nelle schede tecniche di tutti gli obiettivi!

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2020 ore 23:31

Sull'obiettivo devono metterlo, sulla scala degli zoom, non su una scheda tecnica o un pizzino MrGreen

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2020 ore 23:39

Non sta scritto sull'obiettivo perché sull'obiettivo ci stanno scritte le sue proprie caratteristiche. L'angolo di ripresa dipende dal formato su cui l'obiettivo si utilizza, e in generale gli obiettivi possono essere utilizzati su formati diversi, quindi per comodità viene indicato sulla scheda tecnica quello relativo al formato per cui l'obiettivo è pensato (e a chi fosse interessato ad altri formati basta comunque far due conti).

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2020 ore 23:45

@Henry
Sì, mi riferivo al JPEG.

@Coyote
Come ti ha già risposto Ironluke il fattore di crop è solo una convenzione per facilitare chi è abituato a pensare nel formato Leica (24x36 detto full frame). Non può esserci una standardizzazione! Cosa devi standardizzare?
Perché se uno non ha mai preso in mano una full frame deve essere costretto a pensare full frame? Che senso ha? E questo al di là della costruzione fisica dell'ottica (ripeto, un 50mm è sempre un 50mm).

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2020 ore 23:49

Spero proprio che a nessun costruttore venga questa sciagurata idea, sarebbe una babele... la focale è una caratteristica ottica FISICA dell'obiettivo! Sai che casino poi ragionare sui diaframmi per avere la PDC equivalente quando si usa magari un mix di corpi FF, APS-C, ottiche FF e ottiche APS-C con la focale farlocca stampigliata... aiuto!! Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2020 ore 0:19

ragazzi, mi fate morire...MrGreenMrGreenMrGreen

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2020 ore 2:48

DATO CHE SONO VECCHIO, vi racconto come stanno le cose (ho vissuto decenni anche del periodo argentico).

Un obiettivo - QUALSIASI OBIETTIVO AL MONDO - è caratterizzato da due valori numerici che lo descrivono in maniera universalmente comprensibile e univoca:

1) La Focale (più propriamente Lunghezza Focale) espressa in millimetri; è la lunghezza dello schema ottico (la definizione esatta è differente, ma per capirci va bene questa semplificata).

2) La Luminosità, espressa in Diaframmi col simbolo f/ seguito da un numero.

Ad esempio avremo un 50 f/1.4 o semplicemente 50/1.4 o un 135 f/2.8 o uno zoom 24-70/2.8, e così via.

Questi due dati numerici dipendono dalla costruzione fisica dell'obiettivo, sono suoi caratteristici e NON CAMBIANO MAI, qualunque sia la fotocamera e il sensore davanti a cui lo monto.

Tra i due valori la Lunghezza Focale è particolarmente importante, perchè essa è legata con un rapporto INVERSO all'angolo di ripresa (Angolo di Campo) che essa determina sulla pellicola o sul sensore. Ad esempio un obiettivo di 28mm di Focale determina su pellicola 24x36mm o su un sensore Full Frame (che è anch'esso 24x36mm) un angolo di ripresa di circa 75°, un 50mm un Angolo di 46°, un 135mm un Angolo di 18°. Come vedete più cresce la Focale, più DECRESCE l'angolo di campo (onde il rapporto INVERSO di cui sopra).

Come dire che - immaginando lo stesso punto di ripresa - obiettivi più "lunghi" (cioè con Focale maggiore) inquadrano più stretto e quindi avvicinano, mentre obiettivi "corti" inquadrano più ampio e quindi allontanano i piani più lontani.

Siccome nei decenni storici della fotografia moderna non digitale - diciamo dal 1930 al 2000 circa - il formato pellicola usato dal 99% dei fotografi era il 24x36mm (detto anche 35mm o Formato 135 o Formato Leica), il dato della Focale era sempre riferito a quel formato (che abbiamo visto sarebbe il Full Frame di oggi). E naturalmente - siccome su quel formato una determinata Focale corrispondeva a un determinato angolo di campo, parlando tra fotografi si usava la Focale per far capire che tipo di obiettivo si stava usando.

Si usava la misura della Focale e NON quella dell'angolo di campo, per un semplice motivo: perchè la focale era scritta chiaramente sul barilotto di qualunque obiettivo ed era perciò il dato più immediato e comodo da usare per capirsi senza errori. Infatti quasi nessuno conosceva esattamente a quale Angolo di Campo corrispondeva ogni focale (c'era scritto nel libretto dell'ottica, ma chi se lo ricordava!) ma tutti sapevano che un 50mm era un obiettivo "normale" (cioè che dava un angolo di campo simile a quello della visione umana), che un 28mm era un moderato grandangolo e che un 135mm era un medio tele da ritratto.

In sostanza a questo serve conoscere la focale di un'ottica: ad avere un'idea di che tipo di inquadratura otterrò utilizzandola. Con l'esperienza poi si diventa sempre più precisi e viene automatico decidere che - ad esempio - per fare un ritratto mezzo busto un 85mm è ideale, mentre per un solo viso è meglio un 135mm e per un ritratto ambientato è perfetto un 35mm.

TUTTO QUESTO "LINGUAGGIO" NUMERICO ha permesso ai fotografi per decenni di capirsi quando parlavano tra loro e ha aiutato a scegliere la Lunghezza Focale giusta, in base al tipo di inquadratura che si desiderava ottenere.

Tutto ha funzionato senza sbavature per decenni, FINCHE' IL FORMATO QUASI ESCLUSIVO è stato il 24x36mm.

MA COL DIGITALE iniziano le complicazioni.

Dato che montare nelle fotocamere digitali reflex un sensore uguale alla pellicola 24x36 costava tanto, i costruttori hanno iniziato a lanciare modelli dotati di un sensore più piccolo; il più diffuso nelle Reflex (e ora anche nelle Mirrorless) è stato e continua ad essere il formato APS-C, che in realtà non è proprio uguale per tutti i costruttori (simile ma non identico).
Ad esempio Canon monta un sensore APS-C da 22.2x14.8mm, mentre Nikon, Fuji e Pentax un formato 23.6x15.7mm.

Se noi montiamo un determinato obiettivo - ad esempio un 50mm su un sensore PIU' PICCOLO del formato 24x36, ad esempio un APS-C Nikon, ovviamente il sensore stesso non raccoglierà TUTTA l'immagine proiettata dall'obiettivo stesso, ma solo una parte centrale, mentre tutta la parte periferica verrà inutilizzata. Questo significherà che l'angolo di Campo ripreso effettivamente dal sensore sarà più piccolo dell'immagine totale proiettata dall'ottica. Quindi in soldoni l'ampiezza dell'inquadratura che otterrò sarà paragonabile a quella che avrei ottenuto su un sensore 24x36mm (Full Frame) con una focale più lunga.

Quanto più lunga?

Facendo i calcoli scopriamo che il rapporto tra i due formati (nel mondo Nikon in questo caso) è di 1.5x. Quindi montando un 50mm su un corpo APS-C Nikon (o Fuji o Pentax) otterrò lo stesso angolo di Campo (e in soldoni LA STESSA INQUADRATURA) che otterrei su Full Frame con un 75mm (50 x 1.5).

Quel valore di 1.5 (che è 1.6 nel caso di Canon) è il famigerato "Fattore di Crop", che ci aiuta a capire che inquadratura ottengo se monto una certa Focale su APS-C.

Se ho due Nikon: una D5 (Full Frame) e una D500 (APS-C) e un 400/2.8, se lo monto su D500 avrò un angolo di campo uguale a quello che avrei montando un 600mm sulla D5.

Con l'esperienza poi piano piano si "percepisce" la focale che ci servirà per un certo tip di ripresa e - se useremo magari formati diversi - il fattore di crop ci aiuterà a capire quale focale è più adatta. Col tempo ci verrà automatico capire che per certe riprese di paesaggio avremo bisogno di un 12mm e che un 18mm assolutamente non ci basterà, come pure che per riprendere un colibrì ci servirà almeno un 600mm.

Spero di essere stato utile.

Ilcatalano


avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2020 ore 7:35

Vai su questo sito e vedi le differenze:

dofsimulator.net/en/

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2020 ore 8:55

MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2020 ore 8:58

L'intervento de IlCatalano è un atto generoso di ricostruzione storica e soprattutto un ottimo riassunto per chi si approccia alla fotografia per la prima volta, però permettetemi di insistere a beneficio dei nativi digitali e di chi arriva nel 2020 alla fotografia per la prima volta: il fattore di crop è inutile. Non significa nulla.

Mi dispiace ma insistete su due aspetti che contribuiscono a creare la confusione di questo maledetto fattore di crop: soggettività e "fullframecentrismo" (che brutta parola che ho combinato MrGreen ).
Soggettività perché siete abituati a pensare in formato Leica; fullframecentrismo perché date per scontato che la fotografia sia il 135... però così non è più.

Una persona che arriva ora per la prima volta alla fotografia e inizia a scattare con
a) MFT o b) APS-C o c) FF o addirittura d) MF, cosa se ne fa del fattore di crop?
Se scatta in MF che fa, calcola dei fattori di crop allo 0,X? Se scatta in MFT per la prima volta imparerà che con il 25mm sarà vicino alla visione dell'occhio umano, anche se sarebbe preferibile un 24mm (che non mi risulta esista su MFT come prime).
Così come sarebbe preferibile un 46mm su FF e quindi si va di 50mm.

Ha ragione Walther: chi ha tirato fuori questo fattore di crop una ventina di anni fa ha creato disastri immani! MrGreen

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2020 ore 9:34

...Ma guardare nel mirino e giudicare se l'inquadratura ci soddisfa non sarebbe sufficiente??

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2020 ore 10:41

Soggettività perché siete abituati a pensare in formato Leica; fullframecentrismo perché date per scontato che la fotografia sia il 135... però così non è più.


Il punto è che il formato Leica - piaccia o no - è stato per circa 90 anni il formato fotografico per definizione, e questa abitudine non si può cancellare in poco tempo.

Inoltre - comunque - quando ci si riferisce alle caratteristiche di un'ottica relative all'inquadratura che essa permette, bisognerà pure in qualche modo trovare un riferimento univoco per farsi capire, per descriverla. Altrimenti come faccio ? Come faccio decidere quale ottica comprare ad esempio?

Immaginiamo che io abbia la necessità di un medio grandangolo per avere una inquadratura abbastanza allargata, ma non estrema, per poter fare anche buoni ritratti ambientati; diciamo un 28mm usando i termini "obsoleti" del "FullFramismo".
Bene, guardo sui cataloghi delle case e che cosa trovo ? L'elenco delle ottiche secondo la loro lunghezza focale e - se sono ottiche progettate per sensori diversi dal FF - trovo immancabilmente l'equivalenza col famigerato FF.

Non se ne esce: la Focale di un'ottica è l'unico parametro univoco, comodo e immediato, che permette di identificarla con chiarezza. Piaccia o no. E dato che ci sono dversi formati di sensore, è anche necessario un fattore di equivalenza: il famigerato Fattore di Crop. Da lì non se ne esce.

Altrimenti chiediamo ai nativi digitali di inventarsi loro una classificazione univoca delle ottiche diversa; ma a quanto pare nessuno ad oggi ci è riuscito (e mi pare ovvio!).

Ha ragione Walther: chi ha tirato fuori questo fattore di crop una ventina di anni fa ha creato disastri immani!


Non avete capito: NESSUNO "ha tirato fuori" questo argomento, E' NATO AUTOMATICAMENTE!

I primi che hanno deciso di comprare una delle prime Reflex (ad esempio la Nikon 1D o 1Dx) ch erano APS-C e ha montato il suo 28mm che usava sui corpi a pellicola (disgraziatamente Full Frame !) invece che con l'inquadratura di un 28mm si è trovato quasi con l'inquadratura di un 50mm !!! Non è che poteva non accorgersene !!

Chi aveva un meraviglioso e costosissimo Ultra grandangolo 14mm, si è trovato con l'inquadratura di un 21mm; e la differenza è immensa!!

Quindi PER FORZA si è dovuto far riferimento a una equivalenza, altrimenti non ci si sarebbe più capiti in alcun modo.

E anche oggi ripeto, non esiste un altro modo più immediato e comodo che usare la Focale per identificare un'ottica; fermo restando che l'identificazione è completa solo se teniamo in conto anche il fattore di equivalenza.

Ilcatalano

avatarjunior
inviato il 28 Febbraio 2020 ore 10:46

...Ma guardare nel mirino e giudicare se l'inquadratura ci soddisfa non sarebbe sufficiente??


Certo, ma se io devo comprare un'ottica?

Se io devo decidere quali ottiche portare per una certa sessione di ripresa tra tutte quelle che ho ?

Se io devo comunicare le mie esigenze o le mie esperienze ad un altro fotografo?

Se devo chiedere un suggerimento a un collega ?

In questi casi e in molti altri che non elenco per non annoiarvi, come faccio ad esprimermi e a farmi capire ?

Ilcatalano

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