| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 20:47
“ Qui c'è un calcolatore della diffrazione, fatto da Cambridge, nota Università inglese: „ ">www.cambridgeincolour.com/tutorials/diffraction-photography.htm[/QUOTE Questo sito non è affatto emanazione della Università di Cambridge. È curato da un Ph.D. dell'Università di Cambridge. Un po' come dire che le frescacce che posto io sono avvalorate dalla Università Statale di Milano. No, io provengo da Chimica Industriale della Università di Milano (1972), in particolare sono stato un chimico-fisico attivo nel campo dell'FT-IR, cioè della strumentazione analitica. Il concetto di "diffraction limited" va precisato. La diffrazione è funzione della lunghezza d'onda della luce. "Limitato dalla diffrazione" significa che aberrazioni e sensore non degradano per niente la risoluzione massima teorica. Le aberrazioni sono alleviate da opportuni schemi ottici e in genere decrescono con f/. Un sensore per non fare del male ad un obiettivo dovrebbe avere un numero di sensel infinito (MTF=1). Ovviamente non è il caso. Un sensore va visto così: se ha più Mpx fa meno del male a qualsiasi ottica, salvo quando spietatamente mette in risalto le cattive correzioni di una ciofeca. Facciamo degli esempi. Luce blu(violetta) sotto la quale la diffrazione è minima perché la lunghezza d'onda è la più bassa, cioè ~0.400 µm. In un mm ci stanno 1000 µm (micron). Se apriamo a f/1.4 qualsiasi obiettivo (attenzione che la lunghezza focale non è in gioco, solo il rapporto f/ fra la lunghezza focale F e il diametro d della pupilla di uscita di un obiettivo) la massima risoluzione teorica è data da 1000(µm/mm)/[0.4(µm)*1.4] cioè 1786 l/mm. Nel rosso sarebbe 1020 l/mm. Chiudendo il diaframma a f/22 nel rosso si ha 65 l/mm. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 20:55
Non sono in grado di seguire il ragionamento, ma so per certo che alcune mie ottiche nel passaggio da 24 a 42 megapixel ci hanno guadagnato |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 21:14
@Marco succede quasi sempre che se passi da 24 (o addirittura 12, 16 Mpx) a 42 riscontri qualche miglioramento nella resa. Certo devi partire da ottiche decenti. Solo la mancanza di filtro AA toglie una turbativa, correggibile sì in PP ma bisogna saperlo fare (io non sono capace! ). Ci sono anche ottiche un po' sfigatelle che con le megapixellate evidenziano limiti di progettazione o addirittura di usura (scentrature varie). Il tutto non è magia: tanti Mpx fanno "meno del male" a qualsiasi obiettivo, volendo si mettono giù anche i numeri, facili da calcolare. |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 21:16
@ Palomar vedo che proprio non ci capiamo. Pazienza, faccio un ultimo tentativo . Non ho detto che differenze di nitidezza al variare del diaframma non ci siano, ma che spesso sono trascurabili e comunque secondarie rispetto all'uso del diaframma per il controllo dell'esposizione e della profondità di campo. Lo sharpening non è la maschera di contrasto e comunque si tratta di un recupero (nemmeno a me piace ma tant'è). La pdc e il mosso, a differenza della tanto ricercata nitidezza, non sono recuperabili |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 21:35
Tu fai come credi, io però i diaframmi migliori di ogni obiettivo che posseggo me li studio e li uso |
| inviato il 22 Febbraio 2020 ore 22:01
@Marco lenstip non ha misurato il Nokton 40/1.4. Questo è l'Ultron Voigt 40/2.0 su Nikon D3X (24 Mpx):
 Niente di inaspettato: f/8 un bel compromesso fra centro e bordi. |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 6:43
conoscevo lenstip e anche questo test, poi però bisogna vedere nella realtà quanto è concretamente usabile una qualsiasi lente al dato diaframma. I grafici di lenstip con mtf50 sono inficiati dal fatto di includere il sensore nella misurazione, per cui l'ottica testata 10 anni fa su 12 mpx ha dei risultati inferiori all'ottica magari peggiore testata oggi su 42. Quindi, come tutti i test mtf, vanno letti cum grano salis. |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 10:39
Dai grafici lenstip si risale facilmente alla MTF del solo obiettivo. Per l'Ultron sopra che mostra ~ 43 lp/mm al centro a f/5.6 con qualità MTF50: - 24 Mpx corrispondono a Nyquist 84.2 lp/mm; - 43 lp/mm corrispondono a MTF del sensore =0.896, per cui la MTF dell'obiettivo + filtro AA è data da 50/0.896=~55.8 - la Nikon D3X monta un filtro AA. Si possono fare ipotesi su quanto sia blando il filtro. Si ottiene l'MTF del filtro AA. Si divide MTF55.8 per l'MTF del filtro AA e si ottiene l'MTF dell'obiettivo da solo. Se lenstip misurava con la Nikon D3 prima serie (12 Mpx), il sensore a 43 lp/mm aveva MTF=0.795 (a parità di filtro AA). Cioè passare da 12 a 24 Mpx di sensore comporta un guadagno di quasi il 12% in MTF. Si assume che l'occhio distingua ~10 punti di differenza di MTF. Passare da D3 a D3X valeva quindi la pena in termini di qualità di immagine. E una Sony A7RIV con 61 Mpx? (tralasciando l'effetto del filtro AA). MTF del sensore è 0.958. Il miglioramento su 24 Mpx è dell'ordine del 6.4% che sommato alla mancanza del filtro AA fa pensare che ci si avvicini al 10% stimabile a occhio, ma la cosa non è così lampante. |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 12:20
"...sono inficiati dal fatto di includere il sensore nella misurazione.." Occhio a quello che si scrive: se l'immagine della mira ottica con la quale si fanno poi le misure MTF nulla la registra, se non scatti la fotografia con un sensore o una pellicola, tu la misura delle MTF non la fai. Dunque, Lenstip non inficia un razzo di nulla, fa bene a fare così, sei tu che non hai capito che il sensore è comunque nel gioco. |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 12:36
“ E una Sony A7RIV con 61 Mpx? (tralasciando l'effetto del filtro AA). MTF del sensore è 0.958. Il miglioramento su 24 Mpx è dell'ordine del 6.4% che sommato alla mancanza del filtro AA fa pensare che ci si avvicini al 10% „ Valgrassi, vien da pensare che (rispetto alle aspettative) sia più deludente che eccitante passare da da 24 a 61Mpx. Insomma non è un buon modo per aumentare l'autostima. |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 13:52
Alessandro pollastrin mi arrendo: ce l'hai più grosso tu, il bagaglio culturale... |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 14:02
Marco, sinceramente la foto che hai inserito di confronto... Mi sembra più influenzata dalla profondità di campo che dalla nitidezza... |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 14:56
Ecco un'altro fenomeno... |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 16:00
Parli della nitidezza della ringhiera... Fenomeno numero 1.... Dov'è il punto di fuoco??? |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 16:08
@Albi calma e gesso! Lasciamo da parte i risvolti psicologici per un attimo. Andiamo a vedere cosa succede col Sony GM 135/1.8 di cui abbiamo misure da Lensrentals e assumiamo che le loro misure siano accurate (precise non è abbastanza, uno può fare delle misure precise finché vuole ma se non sono anche accurate servono solo a discriminare serie diverse di misure fra loro, non si possono usare nelle MTF). Le MTF a f/2.8 sono da paura! Basti pensare che MTF50 lo mostra a 100 lp/mm a circa 6 mm sulla semidiagonale, non parliamo del centro.
 Che "male" fa una Sony A7RIV a questo GM? Il sensore ha Nyquist a 133 lp/mm. Abbiamo ormai capito che il gioco obiettivo-sensore dipende da quanto si sta a sx di Nyquist ossia dove le linee bianche cominciano a diventare nere e viceversa (aliasing). A 100 lp/mm la R4 mostra MTF78. Adesso dobbiamo fissare una MTF sotto la quale anche un occhio umano perfetto non percepisce differenze di contrasto (ossia: di MTF). In genere si prende MTF20. Questo GM ai bordi ha ancora MTF20 a 100 lp/mm e f/2.8. Montato su R4 MTF20 diventa 20*0.78=MTF16. Siamo in grado di discriminare MTF16? Tutto da vedere... |
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