RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Stai fotografando i tuoi preconcetti?


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Stai fotografando i tuoi preconcetti?





avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 9:37

Trovo la frase di Lange, letta cosi', limitante.
In qualche modo, sembrerebbe costringere il fotografo a diventare un semplice esecutore che reagisce ad uno stimolo.


Beh Enzillo, se non si decontestualizza fino all'estremo, credo si possa ben capire che sta dicendo altro, dai ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 9:46

da anni ormai mi occupo di fotografia naturalistica in viaggio. Quando viaggio so già qual è il ventaglio delle mie possibilità, tuttavia non mi precludo nulla ed una volta che sono sul campo, sono da solo, in balia dell'istinto.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:03

La si può ridurre a un rozzo invito a 'fotografare d'istinto', oppure in essa c'è una riflessione attenta a non considerare il progetto come una gabbia precostituita?


Partendo da una affermazione di una che praticava reportage andrebbe probabilmente contestualizzata al tipo di lavoro che faceva e quindi come risposta alle proprie domande inerente la problematiche che documentava.

Può essere considerata una ricerca verso quel fine di mera cronaca, inarrivabile, e non di portatore di opinioni.
Tutti gli essere pensanti hanno opinioni che in qualche modo si ripercuotono nel linguaggio che viene usato, che sia fotografico, letterale, o artistico in generale.

Nel fare fotogiornalismo questo aspetto è presente e deve essere valutato per non sconfinare nella faziosità.

E' la tematica della ricerca della verità.
Si cerca di spogliarsi dalla riflessione nell'illusione che il mero istinto sia più puro.

Ampliando la domanda quotata non vedo particolari motivi nel considerare più o meno valido ed importante adottare un metodo o l'altro, in altri "generi", secondo un criterio di esclusività.

Sono due cose diverse, con caratteristiche diverse, rivolti ad ottenere risultati diversi.

Normalmente praticando un genere votato il futile non effettuo alcuna programmazione. (almeno ho una attenuante MrGreen).
Peraltro debbo dire che, piano piano, quando si acquista un modo di fotografare più personale, il c.d. stile, anche il singolo scatto "instintivo" non è mai slegato dagli altri.
Anzi ho l'impressione che le foto possano in qualche modo sostenersi l'una con l'altra (in generale senza riferimento personale).

Talvolta provo a cimentarmi in qualcosa di più ragionato, più programmato (che peraltro difficilmente si scosta dallo "stile"), perchè mi pongo un fine da raggiungere e ho necessità di valutare quale sia il modo più idoneo, ed attraverso quali mezzi.

Concludo con una piccola riflessione sul fatto che, oggi, mi pare che la richiesta di progettualità sia nettamente predominante anche in "settori" di cui, a mio avviso, non vi sarebbe alcuna necessità.
Mi limito a considerare il genere che più seguo, la "street" in senso molto stretto.
Secondo me la motivazione di tale orientamento è dovuto ad altri motivi, più che al metodo, ossia alla ricerca di uno sdoganamento e di una autorialità dovuto ad una sofferenza di ghettizzazione.
Oltre al fatto che nelle letture portfolio magari spendere 100 euro per due minuti sufficienti per la lettura di una sarebbe un po caro, almeno con dieci foto si impiega più tempo.
MrGreen



avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:08

Secondo lei era bene che un fotografo lavorasse " completamente senza pianificazione" e che fotografasse solo " ciò che isitintivamente gli procurava una reazione ".


Ho preso questo invito come un suggerimento di Lange, una sorta di linea guida.
Non conosco la sua opera e quindi mi sono limitato a esprimere un giudizio su questa indicazione di massima.

E naturalmente non la condivido.

Ho già detto che, dal mio punto di vista, il rischio di inficiare un rapporto bidirezionale tra soggetto e fotografo esiste anche nel perseguimento del progetto. Tuttavia, tra i due approcci, non posso che preferire la progettualità, perchè in ogni caso, questa richiede, per sua natura, una riflessione, un approfondimento, una conoscenza, e quindi una maggiore possibilità di interazione rispetto al puro istinto.


avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:17

“ Secondo lei era bene che un fotografo lavorasse " completamente senza pianificazione" e che fotografasse solo " ciò che isitintivamente gli procurava una reazione ". ?

Ho preso questo invito come un suggerimento di Lange, una sorta di linea guida.


Credo dovrebbe dare un chiarimento Paolo, su come leggere frase e virgolettati.
L'inizio "Secondo lei" è evidentemente non da lei scritto, per cui non si tratta di una cosa che Lange dice, ma di una lettura che un altro fornisce, magari a sua volta estrapolando qualche frase senza contestualizzare troppo.

Anche perché immaginare una Lange che scatta a caso fa davvero sorridere.

Non conosco la sua opera e quindi mi sono limitato a esprimere un giudizio su questa indicazione di massima.


Credo che nel suo caso, avere qualche conscenza di lei sia inevitabile Enzillo.

Onde evitare a mia volta esegesi, per inquadrarla un po' meglio ti riporto una nota che parla di lei:

Nel 1934, affiancata dall'economista P. Taylor, ricevette dal governo americano l'incarico di documentare le misere condizioni dei lavoratori agricoli stagionali. L'inchiesta, di cui rimane testimonianza nel volume Dorothea Lange: Farm security photographs, 1935-39 (1981), avrebbe ispirato il romanzo più famoso di J. Steinbeck, Furore.

Non ha fatto solo quello ovviamente. E credo sia abbastanza evidente che rapporto avesse con la fotografia.
E non è un caso che una sua foto sia probabilmente tra le 10 più note di sempre. E non pare proprio una foto rubata, o casuale, o priva di giudizio... ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:21

No quello che volevo dire è che Lange in questa frase (uscita dal contesto) sembra affermare implicitamente che l'instinto è privo di preconcetti allora che questi non è altro che un preconcetto supplementare....a me sembra una frase senza senso, o perfettamente ingenua....forse bisognerebbe leggere tutta l'intervista.Sorriso

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:26

Può essere considerata una ricerca verso quel fine di mera cronaca, inarrivabile, e non di portatore di opinioni.


Si cerca di spogliarsi dalla riflessione nell'illusione che il mero istinto sia più puro.


Scusa Mirko, ma la Lange parla di pregiudizio, non di giudizio o riflessione (che tendenzialmente è critica, consapevole).
Credo anche che, vedendo quel che poi è il suo lavoro, sia ben lungi da una fotografia prettamente "d'istinto" o, peggio, accidentalmente neutra.

Se capisco bene ovviamente...

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:27

No quello che volevo dire è che Lange in questa frase (uscita dal contesto) sembra affermare implicitamente che l'instinto è privo di preconcetti allora che questi non è altro che un preconcetto supplementare....a me sembra una frase senza senso, o perfettamente ingenua....forse bisognerebbe leggere tutta l'intervista.Sorriso



Forse intende semplicemente dire che se vai in un luogo X per ottenere una foto Y che hai in testa, ti precludi magari una marea di altre interpretazioni e foto che può essere come no, fossero migliori della foto Y che alla fine non hai scattato perchè la luce non era quella che avevi in testa.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:31

che alla fine non hai scattato perchè la luce non era quella che avevi in testa.


Non vorrei fare esegesi, ma credo che la questione, per la Lange, fosse di natura diversa.
Credo intenda dire che se ti accosti alla povertà, dovresti per esempio cercare di non indulgere troppo al pregiudizio nel senso di partire da una posizione precostituita di "compassione", "repulsione", "condivisione politicamente corretta o scorretta".
Poi magari sbaglio....
Ma mi baso su quello che ha fatto e che ho in mente.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:34

Ho visto qualche foto della Lange, e ho dato un'occhiata alla sua Biografia.

Ammetto che mi riesce particolarmente difficile attribuire alla Lange le frasi riportate da Paolo.




avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:36

Credo intenda dire che se ti accosti alla povertà, dovresti per esempio cercare di non indulgere troppo al pregiudizio nel senso di partire da una posizione precostituita di "compassione", "repulsione", "condivisione politicamente corretta o scorretta".


Qui si passa alla politica, filosofia, psicologia. Alzo le mani e mi arrendo MrGreen MrGreen MrGreen

Avevo dato un'interpretazione molto più semplicistica, moderna e fotografica del discorso, posto che non conosco l'autore e dunque non posso scendere in considerazioni così profonde.

user90373
avatar
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:36

@ Enrico Boscolo
Forse intende semplicemente dire che se vai in un luogo X per ottenere una foto Y che hai in testa, ti precludi magari una marea di altre interpretazioni e foto che può essere come no, fossero migliori della foto Y che alla fine non hai scattato perchè la luce non era quella che avevi in testa.

Concordo, che poi la Lange volesse dire altro è a discrezione del lettore e, visto che in fotografia non esiste oggettività, ogni ipotesi è valida.

avatarjunior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 10:38

Io partirei con il domandarmi che cosa s'intende per preconcetto. Se per precocetto intendiamo una visione a prescindere di un qualcosa a noi poco prima sconosciuto e ora conosciuto allora è chiaro che non possa esistere fotografia senza di esso. Se lo intendiamo come una stortura della visione che si ha di un concetto viziata da qualche pregressa impostazione mentale allora in questo le parole della Lange assumono un connotato importante, cioè a non scattare dalla nostra angolatura comoda e arroccata ma ad approfondire arrivando all'osso della questione.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 11:00

Qui si passa alla politica, filosofia, psicologia. Alzo le mani e mi arrendo


Non volevo fare politica o sociologia Enrico Sorriso
E' che la Lange quello faceva, non altro. E in un'epoca diversa da questa.

Poi, che l'idea di pregiudizio sia traslabile non lo discuto: nel primo intervento anche io ho fatto riferimento, per esempio, al pregiudizio sul bokeh come potenzialmente condizionante.

Solo, ed è un punto di vista che si può non condividere ovviamente, credo sia sempre bene contestualizzare in qualche misura.
E' ovvio che se passiamo la vita fotografando per esempio food, oppure, come lei, a documentare situazioni sociali con la consapevolezza che lasceremo un segno importante nel tempo, il punto di osservazione e le riflessioni che potranno sfuggirci saranno probabilmente differenti.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2020 ore 11:07

Sull'oggettività.

Dire che su certi temi l'oggettività è improbabile ok.
Ma qualche dato sufficientemente oggettivo c'è: per esempio che la Lange ha fotografato lo stato della grande depressione, e non per solo sfizio, piuttosto che eventi in discoteca credo si possa considerare un fatto.
E che un fatto possa indurre una deduzione anziché un'altra mi pare normale.

Poi, che una suora possa tra le righe fare anche l'apologia del porno.... può essere.

RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me