| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 11:04
Zeppo il peso porca vacca, il peso! 3.6 kg.... Presente portarseli in giro? Se uno non pratica un determinato genere è inutile, non può comprendere le varie esigenze e i pro e contro di certa attrezzatura.... Li è solo il vantaggio di essere coperto da 200 a 560...Punto.... Ottica iperspecifica, nata per i safari, se si parla di naturalistica.... Metterla sullo stesso piano di uno zoommone da 2 kg non ha senso! E il prezzo non c'entra una mazza! |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 11:13
Zeppo ti voglio bene lo sai ma parliamo davvero di 2 prodotti differenti.... Il Canon con 33 elementi in 24 gruppi, il Tamron con 20 elementi in 13 gruppi.... Prezzo a parte (10.000 euro VS 850 euro) e peso a parte (3.620 g VS 1.950 g) non parliamo certo della stessa qualità di immagine... Non mi paiono ottiche alternative. L'unica alternativa al Tamron che mi viene in mente è il Sigma 150-600mm f/5-6.3 DG OS HSM C |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 11:18
Son proprio due mondi differenti... Il 200-400 è un supertele a tutti gli effetti... Pesante, ingombrante, costoso....gli zoom di cui parlavamo devono essere leggeri, compatti economici.... In pratica fasce di esigenze e costi distanti come l'Europa e la nuova Zelanda |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 11:33
No Angus, non ho mai praticato la caccia fotografica né allora, anni '80/'90, quando in Italia erano forse in 6/7 a cimentarvisi, né ancor meno oggi che la fanno tutti ... però il 500 (FD) e il 100-400 li ho sempre usati, seppur per altri generi. |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 11:44
Vedi Paolo che convieni con me allora? Visto che oggi la naturalistica è roba commerciale da plebei fatta da chiunque (non più l'arte nobile che era un tempo) , credo possa essere buona cosa che canon si cimenti in uno zoom sotto i 2000.... |
user172437 | inviato il 09 Gennaio 2020 ore 11:44
Si, ok non fanno parte della stessa categoria, era solo per far notare che non è vero che Canon non ha mai fatto un 200-600! |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 11:59
In effetti caro Riccardo quel 150-600 FD è praticamente sconosciuto pur avendo avuto, all'epoca, una discreta diffusione nell'ambito delle riprese cinematografiche di argomento naturalistico, all'uopo veniva quasi sempre montato sulle cineprese Arriflex, se non ricordo male. A esso coevo è pure un altro zoom FD di notevoli prestazioni ottiche, mi riferisco all'ottimo 50-300/4,5 L, ma questo temo proprio che sia ancor meno conosciuto del 150-600 Oltre a questo 150-600 FD esisteva una triade di zoom Nikkor per certi versi ancora più ambiziosa, mi riferisco al 180-600/8 ED, al 200-600/9,5 questo però non ricordo se fosse pure lui ED, e infine un esagerato 360-1200/11 ... ma a parte il fatto che con quelle luminosità erano praticamente ciechi, mostravano tutti una resa ottica molto, molto distante da quella dell'ottimo Canon. A proposito: un 50-300 ED esisteva anche nel catalogo Nikon, lo stesso però non accadeva per il precedente 85-300/4,5 che onestamente non mi sembra avesse un omologo nel corredo Nikon. |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 12:03
Comunque quel che voglio dire è semplice: per avere obiettivi così tanto ambiziosi non si è certo dovuta attendere la rivoluzione digitale ... insomma si facevano anche prima ecco |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 12:46
Nooo Zeppo! Dove è finita Adriana Lima che maneggia il 300 2.8 ?? |
user172437 | inviato il 09 Gennaio 2020 ore 12:53
L'ho accontonata per un po'... oggi mi sento più attratto da questa biondina! mi mette gioia! |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 12:56
“ Io aspetto ancora un RF 50 1.4 e un RF 85 1.8 „ già la specialità messa davanti alla normalità mi genera parecchia antipatia. |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 13:24
Il problema dei 150-600 è l'apertura massima: sulle reflex devono mantenere un valore di f-stop non superiore a 5,6, perché l'autofocus rimanga operativo su tutti i modelli. Ora, un 150-600 f5,6 avrebbe ingombri abbastanza elevati (probabilmente non distanti da quelli del 200-400 ef) e, visto il diametro della lente frontale, dovrebbero prevedere un porta filtri posteriore, come sui superteleobiettivi. A questo punto anche i prezzi lieviterebbero non poco. I vari 150-600 "compatibili", invece, arrivano a f6,3 già a 400mm e, per fare in modo che l'autofocus non si disattivi dai 400mm in su, l'ottica invia alla fotocamera una falsa informazione, ovvero che l'apertura massima è di f5,6, mentre l'apertura effettiva è >= 6,3. Così facendo, però l'autofocus funziona male, e infatti i vari 150-600 non offrono prestazioni comparabili alle ottiche originali, cosa che si nota soprattutto in scenari critici. Sui sistemi mirrorless il dual pixel cmos lavora fino a f11, e infatti per i sistemi m e r esistono ottiche Canon la cui apertura massima arriva a f6,3. |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 15:02
Ben detto Hbd! Infatti Nikon si era mossa bene facendo un 200-500 f5.6 costante. E come range focale e di luminosità mi andrebbe bene. |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 15:46
Come detto prima, credo che un obiettivo del genere su una serie R che sia il successore della 7D II sarebbe la manna dei fotografi naturalisti "itineranti" e venderebbe tantissimo. Per quanto riguarda la lunghezza focale, credoche un 200-600, come l'eccellente Sony, sarebbe un sogno. |
| inviato il 09 Gennaio 2020 ore 15:50
“ credoche un 200-600, come l'eccellente Sony, sarebbe un sogno „ Io lo sogno pure, non estensibile in esterna però! Uguale al Sony direi! |
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