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I paesaggi intimi, minimali e grafici di Bruce Percy


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avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 15:20

Il libro Altipiano è meraviglioso...
www.brucepercy.co.uk/17-16#/altiplano-2016/

Confermo che Percy scatta in analogico per poi apportare aggiustamenti locali alle immagini scansionate.

Inoltre lui è un maestro anche della stampa.

Quello che mi colpisce infine è che è anche molto prolifico, nonostante ogni sua immagine sia estremamente ragionata e ineccepibile.

Saluti, Simone

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 15:31

Nell'orgia imperante del saturo e dell'iper pompato, gli artisti dell'intimità paesaggistica, dei colori gentili e del minimalismo (senza per forza scivolare nell'inutile e spesso abusata "concettualità") per me sono una boccata d'ossigeno! Ben vengano!
Grazie Antonio e grazie Camo per le due segnalazioni più che gradite.
Molti lavori li trovo abbastanza "grafici", ma il trattamento è funzionale allo stile per cui ci sta tutto!

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 16:36



... si quella serie 'Altiplano' è davvero meravigliosa, non mi stanco di guardarla ... per le delicatissime transizioni tonali... per i pesi zonali poeticamente confusi da quelle stesse transizioni ...
Prevalso innegabilmente qual sono dal raffinato grado d' astrazione ancorché dalla struttura compositiva e dalla quadratura...e per il qual grado mi è impossibile qualsiasi disamina analitica ...

Ben

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 18:36

Grazie a voi per questa bellissima discussione che avete avviato :)

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 18:52

Confermo che Percy scatta in analogico per poi apportare aggiustamenti locali alle immagini scansionate.

ecco questa è una cosa che non ho mai capito e mai capiròConfuso
perchè passare attraverso la scansione di una diapositiva per ottenere un file digitale.? è un passaggio in più!Eeeek!!!
e credo ne condizioni pure il risultato in fase di stampa.
posso capire una stampa analogica da pellicola,come credo faccia Burkett,ci sono anche risvolti forse emotivi,(mi viene in mente il suono dell'LP rispetto a un supporto digitale o a un Flac),ma la stampa digitale da pellicola proprio non riesco a capirne il valore aggiunto in fase di scatto.
io ho abbandonato l'analogico proprio perchè le ultime stampe dal laboratorio arrivavano tutte da scansione con scanner digitale e la qualità era davvero pessima.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 19:35

In effetti... concordo. Però se ci pensi è anche una conferma che tutti gli ammennicoli che spesso inseguiamo (pacchi di gamma dinamica, mazzetti di punti di messa a fuoco...) servono fino a un certo punto, tutto sommato! Sorriso

avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 19:41

Molto interessante, grazie per la segnalazione

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 20:01

Antonio gran bella segnalazione. Mi piace tantissimo il suo stile

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 21:00

In effetti... concordo. Però se ci pensi è anche una conferma che tutti gli ammennicoli che spesso inseguiamo (pacchi di gamma dinamica, mazzetti di punti di messa a fuoco...) servono fino a un certo punto, tutto sommato!



forse non mi sono spiegato.non mi interessa entrare nel merito se sia meglio analogico o digitale.
qui c'è un fotografo che scatta in analogico e poi scannerizza la pellicola per ottenere un file digitale ,da sistemare e poi andare in stampa.mi chiedo ,ma allora perchè non scattare subito in digitale?.
qui il confronto semmai è tra pellicola+scanner e raw.
è solo un legame chiamiamolo "affettivo" tra il fotografo e la sua reflex analogica,qualunque essa sia,o c'è dell'altro tecnicamente parlando?

ma forse l'unico modo per saperlo è quello di chiederlo direttamente all'autoreMrGreen
va beh come non detto,scusa Antonio per la divagazione.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 21:05

Commissario lo scatto in analogico poi passato per lo scanner è e rimarrà sempre diverso da uno ottenuto direttamente dalla fotocamera. Anzi ti dico di più, la digitalizzazione tramite fotocamera e macro è già diversa da quella ottenuta tramite scanner. Io preferisco la seconda avendole provate tutte e due. Diciamo che lo scanner riesce a mantenere più il "carattere" della pellicola.
Ovvio che poi c'è anche il piacere di scattare in analogico sentendo il trascinamento della pellicola e la meccanica. Immagino che scatti col 6x6...per me è una cosa fantastica che invito tutti a provare se non l'avete mai fatta.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 21:15

Si si avevo capito Commissario, e su quello concordo. Ma infatti dico, se questo autore riesce, pur perdendo qualcosa nel passaggio, a fare tanto di lavori come quelli che vediamo, allora forse forse... Da qui la mia ulteriore osservazione. ;-)

E comunque le ragioni ho idea che siano quelle elencate da Antonio qui sopra, niente di più e niente di meno! Resa pellicola e piacere dell'analogico! Sorriso

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 21:42

Commissario lo scatto in analogico poi passato per lo scanner è e rimarrà sempre diverso da uno ottenuto direttamente dalla fotocamera

sul fatto che sia diverso non vi è ombra di dubbio,il mio dubbio è solo..meglio o peggio?
davvero la scannerizzazione riesce a mantenere il "carattere " di una pellicola? il carattere di una diapositiva lo vedi solo se lo proietti secondo me.di un negativo se lo stampi.

Ovvio che poi c'è anche il piacere di scattare in analogico sentendo il trascinamento della pellicola e la meccanica. Immagino che scatti col 6x6...per me è una cosa fantastica che invito tutti a provare se non l'avete mai fatta.

secondo me è proprio solo per quello e visto che per qualche anno l'ho fatto pure io,posso confermare la libidine a sentire l'otturatore del medio formato.;-):-P

...ma non tornerei indietro;-)

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 21:58


www.brucepercy.co.uk/blog/2014/05/16/thoughts-on-the-impact-of-equipme



avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 22:19

">www.brucepercy.co.uk/blog/2014/05/16/thoughts-on-the-impact-of-equipme

mah Ben li spiega la sua scelta del banco ottico per i movimenti in tilt shift,non la sua scelta di scattare in analogico.
leggendo,per quello che ho capito dal mio inglese arrugginito ,ha altri 3 sistemi medio formato,ha sempre fotografato in quel modo e credo proprio che si trovi semplicemente bene con quel sistema

è giusto così;-)

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2019 ore 23:03

sul fatto che sia diverso non vi è ombra di dubbio,il mio dubbio è solo..meglio o peggio?


Il meglio o peggio penso che debba rimanere una scelta personale. Puà piacere più l'aspetto della pellicola con meno dettagli e meno gamma dinamica (pellicola) oppure la nitidezza assoluta con una gamma dinamica estesissima (digitale). Quello che per me cambia e anche in modo sensibile è la percezione.
Io per non sbagliare uso sia pellicola che digitale. Inoltre pur ottenendo digitalizzazioni con fotocamera digitale e macro migliori in termini di dettagli e gamma dinamica rispetto allo scanner preferisco usare quest'ultimo proprio per il diverso "aspetto" del risultato finale.

davvero la scannerizzazione riesce a mantenere il "carattere " di una pellicola? il carattere di una diapositiva lo vedi solo se lo proietti secondo me.di un negativo se lo stampi.


E' vero la DIA va proiettata ma per un amante della stampa come me rimarrebbe un uso troppo riduttivo. Ma parliamo di gusti personalissimi. ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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