| inviato il 02 Agosto 2019 ore 22:36
Non mi sembra che si vada sul politico. Semplicemente si ragiona su vantaggi e svantaggi di entrambi i sistemi. Cerco, se possibile, di non lasciarmi imbambolare da concetti non proprio chiarissimi, passati pero' come veri. Voglio dire… Vivo perlopiu' all'estero… vedo che la Svizzera (dotata di surplus idroelettrico e nucleare che vende infatti all'Italia) oltre che di denaro pressoché senza limiti da investire, Ha fatto un lavoro enorme per costruire centri di ricarica con gruppi di trenta quaranta colonnine da 120 kWh ciascuna. In Losanna una percentuale elevatissima di taxi e' elettrica. (pero' hanno colonnine di ricarica comode e rapide) Stanno soprattutto lavorando su bici e monopattini elettrici pubblici. A Zurigo, prendi uno dei numerosissimi monopattini parcheggiati per strada, appoggi il cellulare sul manubrio, parti e quando sei arrivato lasci il monopattino sul marciapiede. Ce ne sono in quantita', ad ogni angolo. Non esistono colonnine di ricarica. lo lasci dove ti pare. Anche davanti al portone di casa tua. Sono migliaia, Nessuno li ruba, nessuno li danneggia. In europa il gioco e' diverso. La Germania pur autoproclamandosi verdissima, brucia lignite,coke e tiene in vita centrali nucleari obsolete.. I porti del nord soffocano sotto al traffico di carbone in transito verso la germania. In Italia direi che per l'auto elettrica la situazione e' anche peggio… Zero nucleare.. compriamo da Svizzera e francia energia nucleare che trasportiamo per centinaia di km. Pensiamo davvero che una nazione che lascia crollare i ponti autostradali possa in dieci anni costruire una rete di distribuzione elettrica in grado di sostituire il petrolio?. Pensiamo davvero di avere il peso politico sufficiente a gestire i nuovi equilibri energetici? Avevamo Eni, che sull'onda degli anni passati e di accordi stilati da politici veri garantiva pozzi e petrolio grezzo da raffinare. Mi pare che negli ultimi venti anni la politica energetica Italiana abbia subito colpi piuttosto gravi. Non vedo politici in grado di gestire una transizione simile.. e portarla a termine. Non vedo neppure risorse… Con che denaro trasformeremo e realizzeremo la transizione? Non dimentichiamo che l'equilibrio energetico mondiale e' stato ottenuto e viene mantenuto per mezzo di guerre sanguinose. Pensiamo davvero di poter sbilanciare questi equilibri senza ripercussioni?. senza pagare dazio?. Le aziende hanno deciso… si va in quella direzione al grido di; "ce lo chiede l'ambiente" Che poi serva all'ambiente o al potere di qualcuno e' ancora da vedere... |
| inviato il 02 Agosto 2019 ore 23:14
Salt... rigiriamo la frittata... pensiamo davvero di andare avanti altri 30 anni con il petrolio o carbone? Si deve diversificare le risorse se si vuole restare tra i paesi più evoluti.. tra dieci anni il gasolio a che prezzi sarà arrivato? ed il particolato che abbiamo nell'aria delle città... a che livelli sarà arrivato? Lasciamo perdere il riscaldamento terrestre da CO2... lì già abbiamo perso... io scelgo elettrico semplicemente perché, per la mia situazione, conviene già da adesso... tra qualche anno ancora di più... credo che come me la pensino così anche altri. Se l'Italia non sarà capace di adeguare la sua rete elettrica per adeguarlo alle rinnovabili, non succederà niente di catastrofico, semplicemente rimarrà ancora più indietro di quanto è adesso... ma se ci vogliamo consolare con le nostre macchine rombanti non è un problema, ce ne stanno altri di problemi molto più grandi che pesano. Domanda semplice: se c'è una scelta che si sa che sarà dominante, si preferisce aspettare ed essere tra gli ultimi ad adottarla... o ci si dà una smossa prima? |
| inviato il 02 Agosto 2019 ore 23:21
paolostok io sono fermamente convinto che il futuro sarà elettrico perchè solo così può essere, probabilmente la maggior parte delle società che campano sulle fonti fossili spingeranno per l'idrogeno in quanto facilmente ottenibile dal petrolio e dalla rigassificazione del carbone (più problematica) ma anche li gli stoccaggi sono problematici vista la grossa differenza di variazione di volume specifico alla variazione di temperatura. Così come sicuramente tutto passa per l'evoluzione della rete elettrica, probabilmente vista la situazione economica contestuale in questo momento(non che negli altri momenti non lo fossimo...) siamo svantaggiati in quanto non abbiamo grandi capitali da reinvestire però qualcosa si muove e anche parecchio.. alla fine credo che tanto cambierà quando i prezzi delle auto elettriche scenderanno. e ti dico di più io utilizzo ogni giorno auto elettriche che posso comodamente ricaricare nella mia azienda che ha a disposizione numerose colonnine da più di 50kW e trovo impagabile la comodità elettrica anche se l'autonomia non è ancora paragonabile e purtroppo per lunghe percorrenze si torna ad usare le auto con motore endotermico... avevo partecipato ad alcuni convegni in passato dove si ipotizzava addirittura di colmare il divario di upgrading del nostro sistema elettrico con l'idrogeno come stoccaggio intermedio e accumulo dalla produzione rinnovabile e la tecnologia già c'era sfruttando in alcuni casi le celle a combustibile e in altri i turbogas |
| inviato il 02 Agosto 2019 ore 23:22
Mah, sai, esistono alternative.. Ad ogni modo, la questione da mettere sul tavolo e' appunto la realizzazione delle infrastrutture. Poi si pensera' alle auto. Oggi siamo nella condizione di un chirurgo che dispone di una attrezzatura per sala operatoria sofisticatissima ma non puo usarla, perche mancano gli ospedali e il contatore elettrico per farla funzionare. Concordo con te, ripeto, che l'auto elettrica sara' il futuro. Ma, per me, l'auto attuale e' solo un ibrido di transizione verso la VERA auto elettrica. Un'auto come la tesla, pur bellissima e desiderabile, e' un mezzo di transizione che permette di sfruttare le linee di produzione esistenti per ottenere un ibrido che non riesce ad essere convincente (per molti motivi). Qui si tratta di rivoluzionare il modo di pensare l'auto. |
| inviato il 02 Agosto 2019 ore 23:28
No non ci sono rivoluzioni, ma solo graduali evoluzioni, come è sempre stato. “ Ad ogni modo, la questione da mettere sul tavolo e' appunto la realizzazione delle infrastrutture. Poi si pensera' alle auto. „ E' questo il punto: è il cane che si morde la coda, se non ci sono auto non c'è bisogno di infrastrutture, quelle si fanno quando non se ne può più fare a meno, come è sempre stato. |
| inviato il 02 Agosto 2019 ore 23:54
Turidsas...capitali da investire non ci sono mai stati granchè, ma se si vuole andare sulla ristrutturazione della rete ed integramento delle rinnovabili, in Europa sfonderemmo una porta aperta, ma no, noi preferiamo battere su altri temi più importanti che sono sbandierati dal nostro ministro dell'interno...parentesi chiusa. Le autostrade si sono fatte quando non se ne poteva più fare a meno; le telecomunicazioni: ci lavoro da una vita, e dobbiamo sempre aspettare il legislatore che ufficializza teconologie quasi obsolete... quando lo fa. 50 anni fa la nostra rete elettrica non erea quella di oggi... e tra 50 anni la rete elettrica non potrà essere quella di oggi. L' idrogeno, se lo estraiamo dagli idrocarburi siamo da capo a 13; se lo estraiamo dall'acqua con le fonti rinnovabili potrebbe essere una svolta... bisogna decidere almeno 10 anni prima in che direzione andare per non trovarsi indietro 10 anni dopo. |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 0:04
concordo, io lavoro nel settore di produzione energia e l'ostacolo più grande a qualsiasi sviluppo di qualsiasi natura da dieci anni a questa parte è stata la legislazione che spesso pronuncia sentenze senza pareri tecnici o dopo anni e anni di allineamenti tecnici con qualsivoglia cavillo burocratico, considera che lo sviluppo attuale che c'è stato sulle reti fttc è stato principalmente spinto per introdurre lo sviluppo delle smart grid, perchè oggettivamente di fatto, delle dorsali tlc non è mai fregato nulla a nessuno, figurarsi se poi si parlava di aree a fallimento d'impresa mentre nel giro di 3 anni si è passati da una banda media di 3Mbps a 15Mbps. Per mia personale opinione ho sempre pensato che la produzione di idrogeno sarebbe stata la transizione più efficace per le rinnovabili ma anche lì visto che sino ad oggi era antieconomico nessuno ha investito granchè in ricerca di nuovi materiali per elettrodi anche se con i catalizzatori al platino o rutenio |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 0:33
www.hdmotori.it/2019/07/31/litio-batterie-auto-elettriche-domanda-estr Problemi reperibilità Litio? Era uno dei quesiti sui vari 3D... e non dimentichiamoci che è anche riciclabile... per quanto potrebbe diventare obsoleto, se vanno avanti le nuove generazioni di batterie... quindi il costo delle batterie al litio nei prossimi mesi, non anni, è in netto calo, le previsioni , da prendere come previsioni, dicono prezzi intorno ai 100 $ al chilowattora entro pochi mesi. Quindi i prezzi delle auto elettriche devono diminuire, perché le batterie sono, il maggior contributo al costo di un'auto elettrica. Ricariche: www.economyup.it/automotive/auto-elettrica-tutto-quello-che-ce-da-sape La situazione si evolve |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 10:30
Forse non é chiaro che tra 30 anni il mondo sarà molto diverso. Le auto come le conosciamo penso saranno un ricordo. Già oggi i giovani sopravvivono benissimo senza auto. La rete li sta chiudendo in spazi fisici sempre più ristretti. Possono andare a fare shopping a Londra con 80euro. Ma solo se utilizzano i tunnel di trasporto predisposti. Insomma le città non avranno più auto costruite secondo la concezione attuale. A Ginevra oggi gli yuppies rampanti circolano con microcar elettriche preziosissime. Titanio .carbonio e mogano. Fantastiche Sono biciclette a tre ruote carrozzate. Ripeto non sono contro all elettrico. Sono contrario all auto termica trasformata in elettrico |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 13:49
Paolostock non voglio fare polemica, anzi condivido parte delle tue aspettative. Ma ad esempio sull'inquinamento da polveri sottili in città ho forti dubbi che possa essere abbatuto più con le auto elettriche piuttosto che, molto più incisivamente, lavando semplicemente le strade la mattina. |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 14:29
Beddox: tu dovresti, come faccio io e qualcun altro, basare i tuoi interventi con articoli e dati reali, non dire: io temo, io credo, io penso etc... Se I "lavaggi" che citi risolvono, riporta articoli e dove sono già stati fatti... non chiacchiere |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 18:32
comunque studi scientifici hanno dimostrato che il 60% delle polveri sottili sono di natura organica (foglie e via dicendo) che il 40%sono da imputarsi all'opera dell'uomo. di questo 40% 85% e dovuto ai vari sistemi di riscaldamento (caldaie) del restante 15% solo il 5% è dovuto alle auto e di questo 5%solo 2%alla combustione del carburante. il resto da consumo pneumatici, usura asfalto, freni. dopo di che, che nella mia città mi rompano le palle per gli euro5 e 6 e poi i famosi mezzi pubblici siano euro 2 se va bene mi fa solo inc@zzare. ovviamente anche i sistemi di riscaldamento degli edifici pubblici sono obsoleti mentre l'80%della città è teleriscaldata. P. s. : negli altri paesi europei ovviamente nelle misurazioni tengono conto della quota "naturale" che non viene conteggiata totalmente ed inoltre posizionanole centraline in maniera logica e non ad minchiam come fanno da noi. dopo di che fanno manutenzione e pulizia compresi i famosi lavaggi |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 18:41
Bene Andrea sampieri, facci vedere questi studi, ci sarà un articolo...perchè invece risulta che la maggior parte di malattie allergiche in aumento nella popolazione, sono proprio causate dal particolato dei diesel ,ma non solo quello, lagato ai pollini, che ci sono sempre stati, ma prima non causavano questi problemi...puoi fornire qualche articolo? Se no non è un problema, io dico una cosa , tu la dici un'altra, tizzio la dice un'altra ancora...e andiamo avanti così... |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 20:09
questo posting più passa il tempo più diventa flame :D |
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