| inviato il 18 Giugno 2019 ore 12:32
per sperimentare si potrebbe anche prendere in considerazione cosa evitare. o rifare in maniera totalmente diversa www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3182228 (boh, era per aggiungere carne al fuoco, scusate se ot) |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 12:33
ho iniziato col digitale...sono arrivato in meno di tre anni al traguardo di una reflex con millanta obiettivi preso dalla smania del vintage...fino a comprare una M/L... quando ho aperto gli occhi mi sono reso conto che non scattavo mai...ho venduto l'80% di quello cheavevo...da 1000 foto all'anno sono arrivato a più di 1000 al mese e dell'attrezzatura prima tenuta come cimelio ora me ne sbatto, la uso e basta. se voglio scatto pure col telefonino e cerco di aiutare gli altri a scattare invece che a dedicarsi ai tecnicismi. Vedo che i corsi e ricorsi storici sono sempre in agguato...ovunque in fotografia unico neo per me avevo sistemato una vecchia zenith...ma non è "scattato nulla"...il digitale è troppo versatile a questo non riesco a rinunciare. |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 12:34
Ci sono collezionisti e collezionisti. Gli sfegatati come dici tu Morgana cercano solo oggetti perfetti e/o rari, con un valore economico alle stelle. In certi casi sono investitori più che collezionisti. Poi quelli come me raccattano di tutto, in buono e cattivo stato, purché non costino troppo. Preferibilmente però oggetti che hanno fatto la storia, che hanno avuto un significato per un motivo o per un altro. In parole povere: oggetti interessanti. Quindi non un collezionista vero e proprio, ma un raccattatore seriale Probabilmente fra le moderne potrebbe essere interessante fra 30 anni la prima A7, la prima di una lunga serie di novità... ma fermiamola lì, sennò ci vuole una tonnellata di pop corn |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 12:40
“ qualcuno con le idee poche chiare su questo non decida di coinvolgere nella sua confusione magari qualche malcapitato neofita che ingenuamente chiede lumi a sconosciuti su un forum „ tipo quando uno chiede candicamente, sperando di trovare una risposta equa al suo quesito: "ho 500/1000 euro da spendere, che reflex/mirrorless potrei comprare?" e iniziano una sfilza di "devi prendere una ff top gamma sennò non farai mai buone foto accompagnata alla lente con migliori MTF" (che sento sempre nominare qui sul forum e ancora non ho capito bene cosa sia di preciso, ma vivo bene anche senza saperlo!) il malcapitato o fugge a gambe levate e non comprerà mai una reflex/mirrorless perchè non dispone di 3000 euro (TREMILA, scritto in lettere come sugli assegni) da spendere, oppure viene risucchiato nel meccanismo e allora ciao. |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 12:43
@skylab: per quelli come noi c'hanno fatto pure un programma su sky. ACCUMULATORI SERIALI |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 12:48
Piu che Feininger è Karl Marx che aveva predetto questa corsa al consumismo |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 12:59
Ritroviamo gli stessi aspetti nell'interpretazione dell'artista, che invece della ragazza nuda, ha visto delle scale. Un appunto mosso ad una certa critica, è il fissarsi con una costante pignoleria su particolari secondari, o del tutto estranei all'idea, o al concetto che si voleva portare avanti,a volte con qualche irritazione da parte dell'autore. La fotografia estemporanea del divertimento o votata alla tecnica ha contribuito pero'a dare il là al pensiero concettuale,che in una sua parte si spoglia di tutto il supporto, in virtu' del messaggio. C'è da dire che se era raggiungibile il mobile in stile in radica di noce, come è stato ricordato,il cittadino di oggi puo' accedere alla lettura,oppure perfino al salvadanaio per l'apparecchio. L'acqua che cade sopra per par condicio,fa lo stesso effetto sul mobile sul libro, sulla rivista e sulla tropicalizzazione. |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 13:50
“ E soprattutto ci dà giù duro: io ho imparato a non scattare più, a meno che proprio non ne valga la pena „ io mi devo ancora evolvere in tal senso, mi ci vorrà ancora un po' però parla anche di questo nel libro (mi chiedo se ci sia un argomento che non tratti? ahaha) e dice che ci sono persone che scattano tanto nella speranza di ottenere qualcosa di buono nella quantità ma che purtroppo non curano lo scatto e che quindi non otterranno mai una foto decente. io mi sento per metà in questa categoria, perchè è vero scatto tantissimo, ma curo lo scatto accuratamente, anzi se scatto tanto è proprio perchè se trovo qualcosa di interessante voglio riprenderlo da varie angolazioni fino a quando non trovo quella che mi soddisfa pienamente (e di solito accade dopo un po' che lo sto fotografando) |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 14:03
diciamo che ho notato molta tendenza in Feininger a "giudicare" e "categorizzare" i modo assoluto i fotografi o le situazioni (non faranno mai una foto buona, non creeranno mai mai mai, usa spesso la parola mai) , ok era un fotografo rinomato e anche uno scrittore di successo, lo facessi io o chiunque altro farebbe ridere, diciamo che lui se lo poteva permettere, ma ad esempio quando parla del "vedere fotograficamente" dice che alcune persone riescono ed altre no, non lascia grande margine di miglioramento ad esempio con l'esercizio o lo studio. Una grande differenza che ho notato invece nell'approccio di Fontana, nel suo libro Fotografia creativa, dove lui dice che c'è potenzialmente un artista nascosto in ognuno di noi, bisogna trovarlo e capire come svegliarlo. |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 14:10
“ io mi sento per metà in questa categoria, perchè è vero scatto tantissimo, ma curo lo scatto accuratamente, anzi se scatto tanto è proprio perchè se trovo qualcosa di interessante voglio riprenderlo da varie angolazioni fino a quando non trovo quella che mi soddisfa pienamente (e di solito accade dopo un po' che lo sto fotografando) „ Anche i grandi fanno lo stesso (rif. "Magnum. La scelta della foto"). Però dietro c'è un disegno, un'idea che si insegue e con la tensione si trova. |
user90373 | inviato il 18 Giugno 2019 ore 14:11
“ @ Morgana82 Una grande differenza che ho notato invece nell'approccio di Fontana, nel suo libro Fotografia creativa, dove lui dice che c'è potenzialmente un artista nascosto in ognuno di noi, bisogna trovarlo e capire come svegliarlo. „ Ma non è assolutamente detto che mi risvegli anche "fotografo". |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 14:13
no non è assolutamente detto, ci sono schiappe in ogni campo. nel canto, nella fotografia, nel disegno. Ma lui comunque è più aperto alla possibilità che ci sia un risveglio. |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 14:15
sarà anche forse perchè tiene corsi e workshop, e sarebbe controproducente affermare il contrario però una cosa mi ha colpito di quello che scrive nel suo libro. dice piu o meno così, a memoria "io facevo i corsi, mostravo le mie fotografie, spiegavo come le avevo fatte, e a fine corso avevo creato tanti "fontanini" ma non era quello che volevo. Volevo che ognuno guardasse dentro di se e trovasse quello che ogni giorno lo fa andare avanti, che trovasse quello che davvero lo identifica" parafrasando con le mie parole eh... |
| inviato il 18 Giugno 2019 ore 14:41
@Morgana Io lo trovo un ottimo approccio Si impara di più quando qualcuno ti sbatte le cose in faccia, senza usare mezzi termini: non è l'insulto, ma è il dire le cose come stanno; categorizzare è una buona strategia per avere la visione d'insieme, poi è ovvio che non c'è una persona che è tutta A o tutta B, ma a maggioranza A o a maggioranza B: parla un po' per stereotipi per dire cosa evitare completamente |
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