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Ma davvero devo credere che pensate in bianco e nero ?


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avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 0:51

Visto che ci sono diverse "variazioni sul tema", provo a inserire un'altra cosa, a sostegno dell'importanza di "capire" il bianconero, rispetto al "fare delle prove".
E per considerare che guardare in macchina un file desaturato aiuta solo fino a un certo punto.

Un buon bianconero infatti, non è una singola azione, ma un processo.
Che va dalla visualizzazione dell'immagine fino alla stampa (o file finito).

Ma anche la stessa post è un processo e non è un'unica azione: è una serie di azioni in sequenza, il cui risultato finale sarà la somma di tutte (in camera oscura come in quella chiara).
Per cui, se non ho un'idea abbastanza chiara di quel che farò nei passi successivi, inevitabilmente non gestirò bene i primi.

Esempio terra terra: voglio il cielo scuro e, diciamo, uso un filtro rosso.
Se penso di spingere (dopo) le ombre, quando applico il filtro dovrò essere più leggero, perché dopo, appunto, andrò a scurire ancora e, se non ero stato scarso prima, andrò troppo in la, e il cielo sarà troppo scuro.
Poi potrei voler aumentare il contrasto, e questo porterebbe ancora più indietro le ombre. E quindi devo saperlo da subito che queste azioni interverranno.

Per tutto questo, se al momento dell'applicazione del filtro rosso pretendo già di vedere il cielo che ho in mente come risultato, sto sbagliando.
Perché gli interventi successivi me lo cambieranno inevitabilmente.

Non so se sono stato sufficientemen chiaro per chi ha poca dimestichezza, ma l'idea è una e semplice.
Se faccio 5 passaggi, al primo dovrei già sapere grossomodo cosa succederà con gli altri 4
Certo, posso fare anche mille prove, ma se ho le idee abbastanza chiare... sicuramente farò meglio e prima.

Aggiungo una cosa, che secondo me è stata detta in vari interventi in modo un po' improprio.
il tono, la gradazione di grigio di un certo soggetto, non si ottiene quando si scatta, ma in post.
Anche in analogico, l'annerimento maggiore o minore lo ottenevi in stampa e già Ansel Adams chiarisce molto bene questo punto: se per esempio in un volto non hai esagerato a sovra o sottoesporre, lo riprodurrai esattamente nel tono di grigio che vuoi. Concetto peraltro chiarissimo a chi abbia nozioni anche minime circa il sistema zonale.

L'esposizione "buona" in bianconero quindi, non ha alcuna necessità a esporre correttamente il soggetto principale (la pelle del viso per esempio), ma sarà sufficiente che mantenga una adeguata dose di texture (non bruciata cioè) e che si tenga conto invece del complesso della scena.

Ragione per cui, come si discuteva in altro post, la misurazione spot è efficiente per esempio solo se usata con cognizione di causa nel bianconero.
Perché è perfettamente inutile misurare specificamente sul viso del soggetto (sempre come esempio) prescindendo dal fatto che sia asiatico o senegalese, se poi non mi adeguo di conseguenza, sapendo quanto sovra o sottoesporre...

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 4:46

La pensata in bn per me viene dalla pellicola, ovvero considera una volta che avevi 36 scatti di bianco e nero. Nasce l'esigenza di inquadrature che mostrassero più contrasto e linee/curve più gradevoli.

user33434
avatar
inviato il 31 Maggio 2019 ore 9:12

Ma davvero devo credere che pensate in bianco e nero?

Pre-visualizzare il risultato finale di una foto è l'essenza del processo creativo, è il modo in cui un'immagine presente solo nella tua mente prende concretezza. Non è un procedimento obbligatorio e si possono fare comunque foto bellissime anche senza Sorriso, ma se si intende la fotografia come mezzo espressivo diventa necessario "piegare" la scena alle proprie esigenze.
Questo discorso che stiamo applicando al bianco e nero credo possa essere applicato anche al colore.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 9:36

Questo discorso che stiamo applicando al bianco e nero credo possa essere applicato anche al colore.


In effetti non mi pare di averci mai pensato a quanto possa essere vero.
Se vale per un linguaggio, credo si possa applicare tranquillamente anche all'altro.
Non mi vengono in mente motivi per sostenere il contrario.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 10:19

Se vale per un linguaggio, credo si possa applicare tranquillamente anche all'altro.


Certamente Mirko, ma con qualche distinguo (rimanendo al tema del topic perlomeno).
Cioè: se diciamo che "pensare" in fotografia serve sempre, colore o non colore, ovviamente si.

Ma nello specifico, il colore, coi suoi contrasti e sfumature, lo vediamo già a occhio: blu è blu, verde è verde...
In bianconero invece no: un verde e un blu, cosa saranno una volta diventati grigi?

Inoltre nella foto a colori, se non cerchiamo effetti speciali, i colori abitualmente non li stravolgeremo troppo.
Nel senso che un viso non lo faremo verde o un cielo marrone.

Mentre in bianconero la scelta soggettiva è quasi obbligata: un fiore rosso con foglia verde, desaturati, saranno quasi uguali; per cui, se vogliamo efficacemente replicarne il contrasto percepito, uno dei due dovrà essere chiaro e l'altro scuro, ma quale?
E' comunque il fotografo che decide, perché la realtà è già stata abbandonata, in monocromatico...

Ripeto: che il colore abbia leggi di cui tener conto e richieda pensiero non lo discuto e ci mancherebbe.
Ma su questa cosa specifica, pensare a colori è sicuramente più ovvio, perché è quel che vediamo ;-)

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 10:36

Cioè: se diciamo che "pensare" in fotografia serve sempre, colore o non colore, ovviamente si.


si ma non ci avevo mai pensato, mi è successo di realizzare l'ovvio.

Ma su questa cosa specifica, pensare a colori è sicuramente più ovvio, perché è quel che vediamo

Mi ponevo la domanda se è solo quello che vedo senza andare oltre, a parte i relativi adattamenti (teoria del colore, colori complementari, etc) ma con gli stessi passaggi e ragionamenti che riporti per il bianco e nero.
Da un punto di vista estetico se penso alle foto di Leiter o Haas anche loro hanno sicuramente previsualizzato qualcosa oltre il mero vedere.

Giusto per una sorta di teoria, mica per saperla applicare...
MrGreen

Edit: mi sono venuti in mente gli astratti di Pinkhassov...

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 10:49

Haas, Mirko, Haas, "maroo nu milione"

?

user124620
avatar
inviato il 31 Maggio 2019 ore 10:52

domanda che mi sono fatto pure io quando leggevo: devi vedere lo scatto in BN prima di farla... ovviamente si riferivano al fatto di saper leggere la luce e vedere se in BN è interessante...detto questo io preferisco il colore, sia perchè il colore fa parte di quello che ci circonda sia perchè per me è piu stimolante

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:02

Ho solo citato una gag di un film di De Crescenzo dove
un vecchio si riprendeva dal torpore senile nel sentir dire "nu' milione"


Non lo conoscevo e non capivo, temevo di aver sbagliato nello scrivere il cognome ma avevo ricontrollato e mi tornava... MrGreen

Non so nemmeno di conoco... MrGreen

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:24

Guai a previsualizzare sul display in bn, guai. È una catastrofe.

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:29

Guai a previsualizzare sul display in bn, guai. È una catastrofe.

Sul display può anche darsi..... ma nel mirino elettronico è una figata

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:32

ho letto un libretto sulla fotografia B/N in digitale...non serve essere "superman", il concetto di "previsualizzare" è tradotto in modo molto più pratico in una ricerca di determinati elementi che acquisiscono valore nel B/N: contrasti, texture, composizione.
E poi usare l'lcd, perchè è difficile e inutile cercare di immaginare come verrà convertito il colore di ogni elemento presente nella scena. Difficile perchè in PP posso usare mille filtri diversi e NESSUNO riesce a immaginarne il risultato su tutti gli elementi...e inutile perchè, a differenza della fotografia su pellicola, abbiamo l'lcd che è estremamente più veloce e più preciso dell'immaginazione del miglior fotografo.


avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:38

Io penso con il filtro seppia

user51067
avatar
inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:45

per cui ... quelli che ti dicono che "prefigurano" la foto in BN non sono pirloni che si alzano al mattino ma gente che ha affinato una qualita... ... ... una capacita...


Aggiungo che per me, si tratta anche di un approccio culturale.
1. Prediligendo fotografi quali Gardin, Giacomelli, Jodice, Letizia Battaglia, è anche normale che io abbia una maggior predilezione per il bianco e nero.
2. Lo preferisco in quanto mi aiuta a "sottrarre" rispetto al colore. Una foto "prefigurata" in bianco e nero avrà più contrasto, sarà più grafica ed essenziale.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2019 ore 11:47

Sul display può anche darsi..... ma nel mirino elettronico è una figata


Per me no, quando espongo certe ombre a -2, -3 ev non vedo una mazza... (da display)
MrGreenMrGreenMrGreen

Comunque in teoria siamo tutti bravi (a scrivere), chi più chi meno... a me è la pratica che mi frega.

MrGreen

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