| inviato il 25 Marzo 2019 ore 22:59
“ la cosa valeva anche sulle macchine a pellicola pensa come graffi la pellicole etc o macchie con polvere... „ Mah, io uso tutt'ora solo pellicola e ho portato la mia Hasselblad (Nnon esattamente un esempio di tropicalizzazione) dall'Islanda a vari deserti passando per localita di mare e monragna e tutti questi problemi che dici non li ho avuti. Ad ogni scatto lo spezzone di pellicola è nuovo quìndi là polvere non è un problema grave e comunque si presenta come puntini o pelucchi molto netti, più facili da ritoccare delle macchie grandi e sfocate causate da polvere sul sensore. |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 23:02
io in 15 anni di digitale aprendo cambiando ottiche (uso soli fissi) ovunque inclusi deserti e quantaltro solo 2 volte ho avuto il cosidetto punto di sporco che faceva la macchia risolto poi con pompetta (dal getto tosto premuta con grande velocita) non è una grande problema per come la vedo io nota: io scatto qausi solo a diaframmi fino a f4-5.6) raramente chiudo (capita a volte con il 24mm ma raro) |
| inviato il 25 Marzo 2019 ore 23:11
“ non è una grande problema per come la vedo io „ Ti credo, infatti quello che mi stupisce è la paura che vedo che molti hanno. Non so quanto sia reale, perché se lo fosse, sarebbe veramente assurdo e complicato da gestire, a me sinceramente passerebbe la voglia proprio; poi di comprare più corpi per evitare di cambiare obiettivo.... (allora a che servono le fotocamere con ottiche intercambiabili?) non se ne parla proprio! |
| inviato il 26 Marzo 2019 ore 0:13
“ Ad ogni scatto lo spezzone di pellicola è nuovo quìndi là polvere non è un problema grave e comunque si presenta come puntini o pelucchi molto netti, più facili da ritoccare delle macchie grandi e sfocate causate da polvere sul sensore. „ Non è proprio così o almeno non sempre è così, a volte un solo granello di polvere ti fotte un intero rullo con un graffio difficilmente eliminabile, su BN, o impossibile da eliminare su diapositive |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 11:37
Io viaggio praticamente solo in moto e e abbastanza spesso in condizioni ambientali difficili (dai monsoni alle tempeste di sabbia). Fotografo spesso dalla moto, senza togliere il casco e spesso senza nemmeno poter togliere o aver tempo di togliere i guanti. La fotocamere viaggia sempre al mio fianco, in una borsa a tracolla fermata allo zaino da un moschettone. Quindi è esposta a qualsiasi cosa è esposto anche il sottoscritto mentre guida. Ho iniziato fotografando con delle "bridge superzoom", ma duravano poco, mediamente ogni tre viaggi la fotocamera era da cambiare. Dopo un tentativo con una odiatissima EOS-M con zoom tuttofare (18-200) in un viaggio relativamente semplice ho trovato l'amore con una Panasonic LX100, quindi con obiettivo fisso zoom 24-70 equiv. Perfetta, piccola, compatta, obiettivo ottimo e luminoso , ma mi mancava oggettivamente un po' di zoom lato tele . E' sopravvissuta due anni di viaggi in moto compreso due settimane di deserto in Marocco, poi in un raid in Mauritania ci siamo beccati due giorni di tempesta di sabbia e al ritorno dentro la fotocamera mancavano solo i cammelli e le rose del deserto. Mi son dovuto arrendere alla necessità di usare un fotocamera tropicalizzata. Adesso viaggio felice in moto con al mio fianco una Fuji X-T1 con montato fisso il 18-135, entrambi gli tropicalizzati. Nello zaino, per notturne, foto particolari, street e scatti rubati ho un Samyang 12mm F2 manuale. Passerei volentieri alla X-T2/3 ma son più grosse della X-T1 e non "entrano" nel casco. O ancora meglio passerei alla X-Pro2 che è tropicalizzata e con il viewfinder nella posizione in cui è una manna per le foto "dal casco", ma in Fuji inseguono gli hipster e non la funzionalità e sulle rangefinder non mettono lo schermo "tiltabile" e finche sarà così se le terranno. Sto ipotizzando di sostituire il 18-135 con il futuro 16-80 F4 ma aspetto di vederlo e capire quanto è grosso. |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 11:45
Iniziai la mia (poi diventata} passione per i viaggi fotografando con un 42 mm. fisso. Camminavo su e giù per avvicinarmi o indietreggiare cercando l'inquadratura, ma si faceva. Stessa cosa potresti fare tu se il tuo turismo sia lento, stile soggiorno senza orari e visite a ritmi serrati. Altrimenti non c'è storia, lo zoom ti fa fare la foto, come già detto da Giuliano, perché non avresti il tempo di passeggiare su e giù o cambiare obiettivo |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 11:55
A mio parere Con un 24-70 (o FF equivalente, meglio ancora 24-120 o 105) risolvi quasi tutte le situazioni di viaggio “comuni”. La possibilità di caricarsi un tele dipende dal tipo di viaggio. L'uso di uno-due fissi (grandangolo, normale, mediotele) dipende da ulteriori fattori (uso di una focale specifica per via del proprio stile / necessità di lente più luminosa / altre questioni soggettive) |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 19:52
Sono un'amante delle ottiche fisse, da sempre. Quelle compatte, non eccessivamente luminose. Ma ultimamente sto sperimentando in viaggio un corredo diverso: FF con 24-70 f4 + 85 1.8. Un abbinamento leggero ma inusuale per me. Cerco di usare lo zoom come un set di fissi (24, 35, 50). Uso sullo zoom diaframmi prevalentemente chiusi (f8-11), lasciando il ruolo di "strumento per lo sfuocato" al 85 mm. |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 20:23
dipende dai viaggi e dagli obbiettivi personali. Se vado in Scozia a fare paesaggi, porto fissi (nel caso anche Leica riadattati a Nikon che non pesano niente); se vado in India per fare sopratutto reportage, privilegio gli zoom (sempre quelli più leggeri, a discapito della luminosità). Come ogni cosa, sono scelte personali. Dipende anche dai corpi macchina; con Nikon D800/810/850 (e cioè oltre i 40 milioni di pixel) la possibilità di "croppare" è molto maggiore e quindi gli zoom sono, parzialmente, meno necessari. |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 23:37
io in viaggio porto sempre 14 e 24-70, quindi direi entrambi il tutto su apsc |
| inviato il 28 Marzo 2019 ore 0:27
Leggerezza e versatilità spesso si intercambiano, e lo zoom risulta meno versatile di un fisso. Chiaramente dipende (amabile variabile), da cosa si intende fare con il proprio strumento fotografico. Io ritengo che avere un semplice 85mm anziché un 70-200 (per fare un esempio) induca a fare sforzi migliori, inteso come qualità del risultato ricavato. |
| inviato il 28 Marzo 2019 ore 1:29
Io mi son portato, un mesetto fa a Parigi, sia il 18-55 che il 70-300, nel dubbio ho voluto esser versatile...di fatto poi la sostituzione dell'obiettivo l'ho trovata un po' seccante, anche perché obbligavo chi era con me ad attendermi...un amico mi aveva consigliato un 18-200 dicendo che poi il mio tele non l'avrei mai più messo per la comodità del 18-200...attualmente non saprei cosa sia meglio fare...stavo anche valutando un 18-105 per i viaggi e il tele solo ed esclusivamente se so che potrebbe servirmi... |
| inviato il 28 Marzo 2019 ore 6:04
Il tuo amico ti ha consigliato bene. È proprio il togliere e mettere che dà fastidio e fa perdere molte foto in quei frangenti. Ottima l' idea di un 18-105. |
| inviato il 28 Marzo 2019 ore 12:04
Grazie Giuliano...a dire il vero il mio amico mi ha detto di lasciar perder il 70-300 e mettere un 18-200 o 18-250 ma un'escursione così elevata non mi ispira...infatti pensavo do unire al 18-55 (che trovo limitato come zoom) e al 70-300 un 18-105 per le vacanze (magari quelle in cui so che non dovrò scattare su soggetti in natura, come animali) |
| inviato il 28 Marzo 2019 ore 12:52
Il 18- 105 è già sufficiente per molte situazioni fotografiche. Io ho usato il 18-200 Nikon per 5 anni e mi ha soddisfatto . |
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