| inviato il 12 Marzo 2019 ore 17:36
Non ho capito: ma davvero questo genio non sapeva che il laser avrebbe distrutto il sensore? Scusate eh, ma andando a lume di logica se ogni singolo pixel ha una microlente su di esso cosa, ragionevolmente parlando, sarebbe dovuto accadere nel momento in cui quei milioni di specchi in miniatura fossero stati investiti da un raggio luminoso ad alta intensità? Ovviamente si sarebbe tramutati in altrettanti specchi ustori! O no? |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 17:37
A rigore di logica ovviamente ... |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 18:01
Quindi il problema esiste solo con i video mentre con le foto (con tempi da mano libera e non da cavalletto) si va tranquilli? |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 18:17
Se fotografi in live view il sensore resta comunque esposto e può quindi danneggiarsi (credo). D'altro canto se usi il mirino ottico di una reflex aumenti i rischio di subire danni all'occhio perché l'obiettivo e il pentaprisma rendono più concentrata la luce del laser. |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 18:55
“ Intendi dire che sul display restano aloni nelle zone troppo luminose, che non vengono più via? „ No, intendo che, con particolari regolazioni del correttore per le diottrie del mirino, il display interno può subire dei danni se rivolto verso il sole. La cosa è nota per l'olympus EM1 mk1, non so se possa accadere anche con altri modelli o marchi. |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 19:51
pensate prima ai vostri occhi... poi ai sensori |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 20:19
“ Non ho capito: ma davvero questo genio non sapeva che il laser avrebbe distrutto il sensore? „ Ma quello del tatuaggio? Perché io ad esempio non l'avrei immaginato, visto che il laser non punta la camera, e non mi sarei aspettato che il riflesso sulla pelle, che di luce concentrata ne riflette ben poca, facesse quel disastro. Anche l'articolo postato si chiede cosa possa aver influito e quale potenza avesse il laser, visto che si trovano video con laser medici in azione che non lasciano segni. |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 20:21
“ No, intendo che, con particolari regolazioni del correttore per le diottrie del mirino, il display interno può subire dei danni se rivolto verso il sole. La cosa è nota per l'olympus EM1 mk1, non so se possa accadere anche con altri modelli o marchi. „ Ma pensa te, non lo sapevo. Chissà a cosa è legato. |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 21:03
Quindi anche da cellulare? |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 21:04
Ho letto rapidamente alcuni 3d di dppreview che parlano del problema dell'EVF delle olympus EM1, sembra che la cosa sia non solo nota ma abbastanza diffusa. Il problema viene addebitato all'uso di un EVF LCD della EPSON, che in quelle condizioni si brucia. Dicono che non ci sono modelli recenti con quello specifico EVF, in generale gli EVF Oled non avrebbero il problema. |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 21:18
a rigor di logica… quando lasci la fotocamera senza tappo su di un tavolo al sole puoi fumare la tendina.. quando inquadri il sole puoi fumarti la retina. In genere gli elementi fotosensibili NON si bruciano con il laser. Tutti i sensori montati sulle fibre ottiche resistono per decenni a potenze anche importanti. Direi che quello che collassa e' il gruppo di transistor a valle del fotodiodo. Infatti spesso si vede apparire una riga che attraversa lo schermo, segno che e' partita uno stadio di amplificazione. Io ho fotografato molto in light painting facendo uso di laser e filtri. Mai avuto problemi. Certo che un laser da discoteca o un laser da depilazione possono avere potenze tali da esser pericolosi. Soprattutto se riflessi su un anello o su una superficie riflettente |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 22:20
Non sottovalutate i laser puntatori, quelli che ufficialmente non sono dannosi per l'occhio possono essere disastrosi per la fotocamera, e anche dannosi per l'occhio, se presi con la giusta angolazione o di riflesso possono fare danni alla retina, magari danni di poco conto come è successo a me, ma sempre di danni si tratta. E sto parlando di un comune puntatore laser per presentazioni. |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 22:36
me lo sono chiesto anche io come fanno in ambito professionale a riprendere forti luci e laser (saldatori, laser, ecc) , non credo siano lenti trattate perché risulterebbe tutto scuro, semmai sensori appositi o buh? |
| inviato il 12 Marzo 2019 ore 22:49
Interessante il link all'ILDA! Chissà quanti affollano, la domenica mattina, il reparto di oftalmologia “ possono fare danni alla retina, magari danni di poco conto come è successo a me, ma sempre di danni si tratta „ Se non sono indiscreto, che tipo di danno? Mah, a questo punto non so: mi sembra di avere un occhio d'acciaio, dato che ho anche guardato il monocromatore per sbaglio e ancora ci vedo bene “ spesso, infatti, i laser dei concerti non dovrebbero nemmeno essere permessi, ma si sa che nel campo dello spettacolo è concesso molto di più di quanto permesso in altri ambiti. Ad es. il rumore, nonostante le ipoacusie siano tra le prime cause di malattie professionali, che spesso di professionale hanno poco, oppure gli orari di lavoro, oppure le norme stesse di sicurezza. In altre parole, guai (giustamente) a mettere in pericolo la salute se serve "solo" a generare economia...ma se lo scopo è il divertimento, allora si può anche rovinare qualcosa. „ Purtroppo nello spettacolo succedono delle cose e poi la gente grida allo scandalo quando qualcuno si fa male: succede in tutti i campi, in verità; comunque, c'è anche da dire che comunque i produttori di luci si adeguano, o dovrebbero, agli standard: sai che bella pubblicità avere i propri prodotti che bruciano, letteralmente, gli occhi... “ gli occhi sono un pochino più resistenti dei sensori, perchè la generazione del segnale elettrico nel recettore visivo è fotochimica e oltre un certo livello non va. I recettori si distruggono per calore (infrarossi) o effetto fotochimico (luce blu), per cui una luce anche molto forte ma senza queste componenti non distrugge subito i nervi o i recettori. E se l'abbagliamento è troppo forte, intervengono i riflessi di protezione, palpebre o spostamento dello sguardo. „ Più che altro, l'intensità deve essere talmente alta da creare una lesione necrotica e ai nervi nemmeno ci arriva: o meglio, essendo i fotorecettori cellule nervose, in teoria anche loro possono essere considerati tali; diciamo che l'occhio prima deve essere abbagliato, dunque bleachato, e solo con elevate intensità va in necrosi. |
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