| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 11:10
E' la maledizione di ogni forma di descrizione in diretta: se telefoni a qualcuno per descrivergli vocalmente quello che sta accadendo perdi inevitabilmente una buona parte del tuo rapporto con l'evento stesso. Però, per esperienza personale posso dire che anche il contrario è frustrante: quante volte ci capita di non goderci serenamente un evento perché ci stiamo mangiando le mani per aver lasciato la macchina fotografica a casa? |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 11:25
Risulta difficile seguire per l'ordine sparso degli interventi. Ritenendo positivo l'intento proverei a fissare dei criteri da seguire per argomenti, anche linea di massima. Citare cosa rappresenta per alcuni la fotografia può essere d'effetto, ma sappiamo che esistono altre citazioni contrapposte da altri autorevoli fotografi. Accade poi che nonostante le migliori intenzioni di un autore il risultato sfugga all'autore stesso, e l'immagine assuma un valore completamente diverso, autonomo ed indipendente da quello per cui è stata pensata e scattata. Quindi fotografia come gesto, diverso da fotografia come linguaggio, intenzione e rappresentazione, e fotografia come risultato materiale, finale e concreto. |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 11:26
molte volte si fotografa (io sono il primo) per illuderci di conservare il ricordo! ... ma è odioso (forse consolante?) vivere solo la fotografia e perdere il momento! |
user90373 | inviato il 22 Febbraio 2019 ore 11:28
Ci sono posti e/o momenti nei quali gli "apparati fotografici" li vivo come un "intrigo" nel senso di impaccio. Altre volte, invece, li sento amici. |
user90373 | inviato il 22 Febbraio 2019 ore 11:36
@ Daniele Ferrari “ .... quante volte ci capita di non goderci serenamente un evento perché ci stiamo mangiando le mani per aver lasciato la macchina fotografica a casa? „ Mai! per due semplici motivi: primo se lascio a casa tutto significa che non ho voglia di fotografare, secondo sono sempre convinto che, sia io che l'intero genere umano sopravviveremo a tale mancanza. |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 11:59
“ Mai! per due semplici motivi: primo se lascio a casa tutto significa che non ho voglia di fotografare, secondo sono sempre convinto che, sia io che l'intero genere umano sopravviveremo a tale mancanza. „ Ettore, ... ma non dirmi che non ti è mai capitato un momento che volevi "congelare" e non hai potuto perchè l'apparato fotografico (l'amico) non era con te? p.s. il genere umano sopravvive a ben altre mancanze!!! ... è solo per chiacchierare di fotografia! |
user39791 | inviato il 22 Febbraio 2019 ore 12:18
Questo può essere un altro interessante argomento di discussione. |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 12:25
Oggi come oggi non sei giustificato perché non hai l'apparato con te. Lo smartphone che abbiamo in tasca la foto intanto comunque la fa. Non stiamo a farci problemi sulla qualità ma intanto oggi la fai.... |
user39791 | inviato il 22 Febbraio 2019 ore 12:30
Altro argomento interessante quello dello smartphone. Chi fotografa con la super professionale sono in pochissimi. La massa fotografa con lo smartphone e spesso condivide subito la foto fatta sui social vari. Ci sarebbero fiumi di inchiostro da versare. |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 12:47
Si la foto si fa e con certi smsrtfone pure I'm modo decente. Ho stampato da poco un po' di foto piccole però 19xqualcosa...c'erano foto fatte con ff, m4/3,apsc 3 telefono.... Tutte perfette indistinguibili.... Quindi ti dico che se piace la fotografia non ti fai problemi di attrezzatura. Punto e sottoscrivo per quanto mi riguarda |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 12:47
Ho letto tanti spunti interessanti in queste poche pagine. “ Una fotografia è una lotta tra il cercare di rendere più bella possibile la scena che abbiamo davanti e quella di rappresentarla in modo veritiero. „ Per me un "giusto mezzo" (quel "in medio stat virtus" dei latini) fra queste due cose. Però mi rendo conto che a seconda della foto, del fotografo, delle motivazioni che spingono a scattare, del risultato che si vuole raggiungere, l'ago della bilancia può pendere più verso il "rendere più bella possibile la scena" oppure verso il "rappresentarla in modo veritiero". Non c'è verso, dipende.... anche io ho scattato cose assolutamente veritiere e documentali, tentando di rappresentarle nel modo più bello possibile, così come (specie da quando mi sono iscritto al forum) ho tentato di fare scatti "concettuali", che non spiattellassero esattamente la realtà per come era ma per quello che poteva nascondere sotto, i suoi significati reconditi. La mie due foto più popolari qui sono proprio l'esempio lampante di quello che voglio dire: una è il classico paesaggio, niente di più e niente di meno della vera bellezza che può esprimere un luogo. Praticamente ciò che è uscito dalla macchina fotografica, senza nessun altro cambiamento; l'altra invece, se vi faccio vedere lo scatto originario, è totalmente diversa... ma tutti gli interventi che ho fatto sono "a livello generale" sulla foto, e non ho preparato nulla, quindi quel particolare aspetto e significato che ho voluto dare era intrinseco alla foto, c'era già dentro. Perciò non è preparata, ma è personalizzata se vogliamo. Un altro grado ancora di verità nel rappresentare ciò che ci sta di fronte... (PS: vediamo se indovinate a quali delle mie foto mi riferisco... se non lo indovina nessuno non sarò stato chiaro abbastanza, come temo ) |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 14:07
A me il cercare a tutti i costi una storia in una fotografia è un fatto che mi crea una certa irritazione: è un po' come cercare sempre il 'messaggio' in qualsiasi creazione umana. Certe volte, a rigore, il messaggio è la foto stessa. E' vero, però, che la cosiddetta immediatezza del fotogramma ha in sé una forza evocativa. Un po' come avviene nella Poesia: tanto più la Poesia è 'buona' ( passatemi il termine ), quanto più è capace di risuonare in modo universale in coloro che la leggono. Ovviamente qui entra in ballo il tema delle culture umane così diverse tra loro nel tempo e nello spazio: gli elementi del linguaggio fotografico cambiano molto tra culture diverse e, spesso, non raggiungono un'univocità interpretativa. Quanto all'atttimo 'congelato', più ci penso e più mi rendo conto che un qualsiasi fotogramma ci spinge ( incolpevolmente ) a immaginare un prima e un dopo rispetto a quell'attimo. Il che non significa necessariamente tesserci intorno una storia. Ma qualcosa si mette in moto, guardando una foto. Che cos'è quel 'qualcosa', continuo a chiedermi? |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 14:16
La fotografia è un modo oggi abbastanza semplice per farci pensare che noi che la facciamo lasciamo un segno per sempre... Sarà così? |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 14:29
sembra che la fotografia sia la risposta all'angoscia della morte! |
user39791 | inviato il 22 Febbraio 2019 ore 16:40
Mi viene in mente una frase di Oliviero Toscani. La fotografia è l'arte dove tutti pensano di essere bravi perché è più facile fotografare che parlare e scrivere così tutti si sentono un po' artisti. Che ne pensate? |
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