| inviato il 21 Luglio 2019 ore 15:55
“ a quel punto, nello scatto, confluiscono la tua cultura, le tue idee, la tua memoria. Ma è tutto simultaneo, sintetico e non analitico. Interviene il talento, l'esperienza, la fortuna. „ La tua disamina è ineccepibile, hai sintetizzato molto efficacemente il "momento" fotografico. Aggiungo solo che la fortuna anche se è una componente, di fare attenzione a non sopravvalutarla. Nel senso che la presunta "casualità" è una componente onnipresente, il sapersela andare a ricercare, le doti e al prontezza nel coglierla risulta comunque fattore preponderante. Sempre. Per cui personalmente preferisco tendenzialmente parlare di un "pizzico" di fortuna. Un esempio eclatante su tutti: Non credo infatti che nelle incredibili composizioni di Webb, dal momento che nella sua produzione ne ha ottenute a centinaia, sia la sublime dimostrazione di come questa fortuna sia un aspetto presente, ma appunto assai marginale nelle sue immagini... Altrimenti piuttosto che il fotografo, se tanto mi dà tanto, avrebbe potuto avere una agiata carriera tra scommesse sportive, casinò e lotterie varie. In definitiva nell'ottenere una più o meno singola, incredibile, irripetibile immagine, il "sedere" può sì giocare una parte importante, ma se la cosa diventa seriale e puntualmente ricorrente... allora non è più quello il fattore in gioco, fino a non avere senso parlarne. |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 16:11
Caro Francesco: è evidente che, quando guardiamo una foto, possiamo anche constatare, nel caso che 'funzioni', quanto in essa le 'regole' abbiano avuto gioco. Però dobbiamo chiarirci, almeno approssimativamente, a cosa corrisponda questo 'funzioni'. In altri termini: il 'quid' di una foto sta, a posteriori, nella sua composizione...corretta? Oppure non sempre la correttezza compositiva fa funzionare una foto? Mi rendo conto del modo un po' marzulliano di porre il quesito, ma non ho assolutamente intenzioni oziosamente speculative Del resto, al momento dello scatto, mestiere e talento ( se ci sono ) vengono sempre messi in gioco e, direi, senza che ci si debba pensare troppo... |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 16:17
@ Remember: “ Aggiungo solo che la fortuna anche se è una componente, di fare attenzione a non sopravvalutarla. Nel senso che la presunta "casualità" è una componente onnipresente, il sapersela andare a ricercare, le doti e al prontezza nel coglierla risulta comunque fattore preponderante. Sempre. „ vero ! |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 16:23
“ Però dobbiamo chiarirci, almeno approssimativamente, a cosa corrisponda questo 'funzioni'. „ Giusto Paolo. E sarebbe importante, a mio avviso, definire cosa significa in fotografia "regola", perchè penso che su questa parola ci sia un equivoco di fondo, che inevitabilmente condiziona molte considerazioni. Perché "regola" significa in genere qualcosa che devi fare, o tutt'al più qualcosa che è buona norma fare, nella vita. In fotografia non è così, e il concetto di "regole" (infatti, parlando di composizione preferisco nettamente il termine "principi") indica qualcosa d'altro, che grossomodo tende a stabilire un rapporto di causa-effetto stabile, nel determinare equilibri. E proprio per tentare di di definire approssimativamente cosa "funzioni" di più, nasce quell'osservazione che porta a definire delle "regole", sempre intese come cause deputate a un effetto |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 16:24
E se rompessimo ogni tanto 'ste regole? |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 16:37
Mi limito a tentare una definizione: per Principi possiamo intendere i motivi ispiratori di un'azione ( il senso del fotografare ) per Regole o Norme possiamo intendere il recinto nel quale svolgere quell'azione ( recinto, ovviamente, valicabile, modificabile, piegabile all'esigenza del fotografante ) |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 17:07
La differenza tre tecnica e arte. Da sempre si impara la tecnica in qualunque mestiere. I piu bravi con la padronanza completa della tecnica la trasformano in arte, anche con variazioni e trasgressioni consapevoli al modo di lavoro abituale. Poi ci sono i geni che nascono imparati. |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 17:16
Tante chiacchiere, bla bla bla, ma quando si parla di immagini vanno viste, altrimenti tutti quei bla bla bla chiacchiere restano, magari bellissime seghe mentali su teorie altrui. Perché non pubblicate delle immagini VOSTRE QUI e spiegate con quale regola compositiva le avete pensate prima, se l'avete fatto, e realizzate dopo, e quello di sicuro l'avete fatto? Questo è un sito di Fotografia: le Vostre immagini cacciatele prego fuori, qui. |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 17:17
Pollastrini sono chiacchierate sulla fotografia. Non una gara a chi la fa più lontano... |
user117231 | inviato il 21 Luglio 2019 ore 17:22
“ Perché non pubblicate delle immagini VOSTRE QUI e spiegate con quale regola compositiva le avete pensate prima, se l'avete fatto, e realizzate dopo, e quello di sicuro l'avete fatto ? „ Prima, pressochè nulla. Io la composizione la cerco dopo quando sto seduto al PC.. e il genere di foto che faccio si presta a questo modo di procedere. Le mie foto mi sembrano ben composte e gradevoli da guardare. Essendo però un visionario tendente al bipolare mentale.. preferirei che qualcuno di voi dicesse la sua in merito. Grazie. |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 17:55
“ Tante chiacchiere, bla bla bla, ma quando si parla di immagini vanno viste, altrimenti tutti quei bla bla bla chiacchiere restano, magari bellissime seghe mentali su teorie altrui. „ Ti risulta che il presente Forum sia aperto non solo agli appassionati? Comprendi che tra chi lo faccia per mestiere, le proprie immagini abbiano scopo, destinazioni e con interessi assai diversi ? Se sì, bravo. |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 18:27
Le mie modestissime foto sono visibili nelle mie gallerie. Non ho pretesa che alcuno perda tempo a vederle. Ma parlare di Fotografia non è proibito |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 19:02
Vedete come il discorso sul metodo di composizione è tutt'uno con la ricerca di significato. Per esempio la cornice, il mirino funzionano non perché in se stessi sono belli, ma perché possono portare il significato di soglia, che è molto profondo, simbolico. Quando parlo di inquadratura naturale, intendo riferirmi a spazi nei quali il nostro sguardo è già guidato e orientato, e parlo anche di cose molto semplici, come ad esempio un cancello. Il cancello non segna solo il limite o l'accesso a una proprietà, ma si impone e guida il nostro sguardo in determinate direzioni. In un libro che ho pubblicato da poco quest'idea emerge in modo chiaro. Ci sono le colonne, che rappresentano dei limiti, dei segni, dei traguardi, dei confini entro cui lo spazio si rappresenta. E non sono molto diverse dal mirino della macchina fotografica. Sono la soglia di qualcosa, la soglia per andare verso qualcosa. Luigi Ghirri, Lezioni di fotografia, pag. 157. |
| inviato il 21 Luglio 2019 ore 19:36
“ il discorso sul metodo di composizione è tutt'uno con la ricerca di significato „ è vero: molto spesso troviamo 'in natura' composizioni già pronte. Non si tratta di inventare regole, ma di scoprire ciò che già esiste |
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