RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

monitor fotoritocco che non richiede di calibrarlo


  1. Forum
  2. »
  3. Computer, Schermi, Tecnologia
  4. »
  5. Schermi
  6. » monitor fotoritocco che non richiede di calibrarlo





avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2019 ore 22:01

Beh raamiel scusa tu come calibri se non ad occhio? I calibratori sono roba borghese per chi non ha gli occhi buoni

avatarjunior
inviato il 01 Settembre 2019 ore 22:09

ad occhio filtravo i negativi colori e ti assicuro che le mie stampe 30 per 40 erano perfette che non lo vedi se hai una dominante sul grigio?

questione di occhio caro :-) io trascorrevo 13 ore in camera oscura a stampare negativi colore con l ingranditore

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2019 ore 22:11

Azz... io uso lo spettrofotometro. Lo spettrofotometro è come il prosciutto cotto di Nanni Moretti; è fascista. MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2019 ore 22:15

ad occhio filtravo i negativi colori e ti assicuro che le mie stampe 30 per 40 erano perfette che non lo vedi se hai una dominante sul grigio?

questione di occhio caro :-) io trascorrevo 13 ore in camera oscura a stampare negativi colore con l ingranditore


Oh, per carità, ti credo sulla parola. Ma in fondo si tratta del tuo occhio; gli altri come fanno?

Tuttavia, senza voler fare polemica alcuna, non ho mai incontrato nessuno che potesse darmi una misura in Lab ad occhio. E i pochi che ci hanno provato hanno fatto figure barbine.

Fare una calibrazione ad occhio significa sbagliare; non è una opinione, è un dato di fatto.
Ed è una procedura incompleta, dove il sistema si trova ad operare senza un profilo colore che descriva in modo adeguato la periferica.

Il digitale ha le sua metodologie, esattamente come le aveva l'analogico.

avatarjunior
inviato il 01 Settembre 2019 ore 22:24

sai che c è

io calibro ad occhio il mio monitor e quando mando in stampa i file so su che carta stampano so che macchina usano scrivo stampare con - 2 di densità mi portano le stampe e sono identiche a quelle che vedo a monitor.


avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2019 ore 22:30

Si tratta di un metodo improprio; come usare un trinciapolli per stringere un dado.

Conta il risultato, per carità, però va tenuta ben presente la differenza tra il giusto metodo e l'arte di arrangiarsi.
A cui (ovviamente) nessuno è contrario.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2019 ore 22:55

Mettiamo che uno non si metta particolari limiti di spesa, e però sia e voglia rimanere un somaro... Esistono monitor che semplifichino (automatizzino completamente) la procedura?


@s_m_art
Flanders Scientific offre come servizio post-vendita ricalibrazioni gratuite a vita. Lo impacchetti e lo mandi da loro, te lo rimandano "come nuovo". Il problema è che davvero parliamo di costi di un certo tipo e soprattutto non è proprio adatto a essere monitor principale tuttofare (è un reference).

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2019 ore 23:09

@Mgk

Eh sì, purtroppo ci sono tanti service che non hanno un controllo qualità serio e la loro infrastruttura tecnica non è adeguata, specie sulla gestione del colore.

Se una macchina da stampa è gestita secondo metodo e regola, allora il profilo colore è una mappa affidabile e tiene conto della peculiarità di quel mezzo con quella carta.

In ogni caso, il monitor dovrebbe essere calibrato e profilato, in modo tale che Photoshop o altri programmi possano compensare in modo corretto.
Idealmente il monitor deve essere quanto più neutrale e non aggiungere alterazioni al colore della foto.

La successiva fase della stampa dipende a sua volta dal livello qualitativo di quella sezione della catena del colore.
Se hai un buon monitor, ben calibrato e profilato, e il service ti fornisce dei buoni profili per la soft-proof; allora puoi tener conto delle eventuali modifiche che i limiti hardware ti imporranno.
Sono situazioni in cui la gestione colore fornisce adeguati strumenti per poterle affrontare. Un gamut mapping percettivo moderno è più affidabile di un essere umano, per quanto esperto.

Quel che voglio dire è che la gestione del colore moderna, numerica, è nata per risolverli i problemi, non per crearli.
Ma funziona se si rispettano gli standard. Ognuno deve fare la sua parte; e in definitiva al fotografo basta avere uno strumento economico e che non incide affatto sulla spesa complessiva di fotocamere e obiettivi...

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2019 ore 8:24

Raamiel dovresti fare l'insegnante, hai una pazienza....

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2019 ore 8:43

Io calibro a naso. Ma se stampo fine art vado ad orecchio!

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2019 ore 12:49

Eventuali off-set e starature personali possono essere gestistite DOPO aver creato un profilo colore per il monitor, Color Navigator ha una sezione dedicata a queste variazioni.

L'occhiometria penso sia stata bannata fin dai tempi della cultura ellenistica, per inconsistenza e gli stampatori usano di solito i RIP.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2019 ore 15:31

Mgk, ma riesci a capire che raccontare quanto sei bravo a valutare le stampe ad occhio non porta nessun beneficio alla discussione.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2019 ore 16:00

@Mgk

Non sentirti offeso o sminuito, non è davvero questa l'intenzione.
Il fatto è che tu consigli ad altre persone di seguire il metodo che tu hai consolidato in anni di esperienza; le capacità che hai acquisito sono tue e soltanto tue.

Il tuo personale metodo, per funzionare a dovere, ha come ingrediente principale e necessario la tua conoscenza.
Che purtroppo non può essere trasferita.

Il vantaggio di una analisi strumentale e numerica è proprio il fatto di essere indipendente da queste peculiarità personali e consente risultati ripetibili.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2019 ore 16:18

Anche in fotografia si usano gli occhi, nel fotoritocco, nella gestione contabile, nello studio, nelle professioni piú svariate e nella vita di tutti i giorni.

L'occhiometria é soggettiva, inconsistente e non replicabile al di fuori del tuo percepito che tra l'altro cambia nel corso della tua vita, l'occhio ha anche un altro brutto difetto: invecchia.

Le stampe off-set non c'entrano nulla. Gli stampatori professionali sanno come trattare i file che gli invii e generalmente usano i RIP.

Il colloquio fotografo-stampatore é necessario, la gestione del colore nel digitale anche.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2019 ore 19:29

Scusate... dicesi RIP...?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me