| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 10:20
Non sono un professionista ma penso che un conto una foto che nasce gia sfuocata, un conto una che è modificata da ps. Quando metti mano da una foto comunque comprometti l'originale. |
| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 18:46
".....comprometti l'originale. " E quale sarebbe l'"originale", in digitale? La fotocamera ti butta fuori un file dati, il RAW, che non è una immagine, e per convertirlo in immagine usi scelte fatte da altri su colore, luminosità, contrasto e nitidezza. Se scatti in Jpeg, le scelte fatte da altri, le stesse, te le applica la fotocamera, ma sono scelte fatte da qualche tecnico, non da Dio. Detta in altre parole, in digitale, l'"originale" non esiste, mai. E lo sfocato modificato in fotoritocco è completamente identico allo sfocato fatto da un'ottica, non si vede alcuna differenza se un fa il lavoro fatto come si deve. |
| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 18:58
che discorso noioso e sbagliato, alessandro pollastrin: le argomentazioni di chi sostiene la postproduzione massiccia sono sempre le solite. Ci sono delle cose che in fotoritocco non possono essere emulate alla perfezione: dalla resa dei toni, che ancora si può surrogare via software in maniera abbastanza credibile, allo sfocato che ASSOLUTAMENTE non sarà mai simulabile in sede di fotoritocco, almeno con le attuali tecnologie. Ovvio che lo sfocato semplice di un ritratto con sfondo muro ripreso col 300 sarà molto più semplice da simulare di una situazione più complessa, ma comunque non sarà mai la stessa cosa. |
| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 19:09
! |
| inviato il 17 Dicembre 2018 ore 8:03
L'originale non esisteva nemmeno prima del digitale, bastava cambiare tipo di pellicola per avere colori diversi, senza parlare di bagni, laboratori e quant'altro. Detto questo credo anche io che lo sfocato di un obiettivo luminoso sia difficilmente replicabile, diversamente le ottiche che aprono molto non avrebbero il successo che hanno. |
| inviato il 17 Dicembre 2018 ore 8:31
Io credo che le elaborazioni si facevano anche ai tempi dell'analogico...... chi non ha mai provato a colorare dei vetrini o a rendeli opachi con della vaselina per creare effetti di sfuocato? Lo spartiacque forse è: - lavoro il PP (analogica o digitale) per ottenere la massima rispondenza alla realtà che ho voluto fotografare? oppure - lavoro in PP per ottenere un qualcosa di diverso rispetto la stessa realtà di prima? Per quanto riguarda gli sfuocati oggi tanto di moda (perchè di una moda si tratta....) in PP si può fare molto, in ACR o lightroom ad esempio basta dare chiarezza negativa dove si vuole sfuocare e la cremosità miracolosamente aumenta.... |
| inviato il 27 Aprile 2019 ore 13:27
mica solo per entry level. Se fai fotografia in studio uno zoom f/4 va più che bene. Spesso gli scatti da studio sono a f/8 o anche più chiusi... quella escursione focale è più che comoda |
| inviato il 27 Aprile 2019 ore 13:31
Nella roadmap delle lenti Z ci sono 4 caselle libere per il 2020. A quanto pare uno sarà il 70-200 f4. Se è così non sarebbe male un 24-105 0 24-120 f4 insieme ad un paio di f1.2 fissi. |
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