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Hasselblad Carl Zeiss C Sonnar 250/5,6 Superachromat


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avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2018 ore 9:42

Buongiorno PaoloMcmlx,

domenica, tempo permettendo, testerò il Superachromat con il Canon 300 2,8 fluorite ( scritta verde ) e, se ho l'anello,
anche con il Canon EF 300 2,8 ( liscio ). Purtroppo non possiedo corpi superpixellati ma, per queste prove, una modesta Sony A 7 II.

Saluti.

Graziano.

P.S.: capisco quello che hai voluto esprimere, però non iniziamo ad insultarci o litigare in una discussione così interessante.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2018 ore 14:17

E comunque il 250 SA aveva una correzione su tutto lo spettro, anche quello non visibile (lato UV e lato IR), cosa che ottiche anche più moderne non hanno, quindi non è solo una questione di risoluzione, ma di tante altre cose, ad esempio non dovrebbe soffrire di aberrazione cromatica laterale; inoltre chi si diletta di fotografia IR con tale obiettivo non avrebbe bisogno di fare correzioni per la messa a fuoco.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2018 ore 14:50

Ecco uno scatto a tutta apertura e a pieno formato (45,4 Mpixel - 8256 x 5504); messa a fuoco sul vetro del fanale:

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2990376


Citando Totò, "Adesso cominciamo a ragionare" MrGreen
Per curiosità, potresti caricare anche la versione full res dello scatto del segnale stradale?

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2018 ore 19:46

Eccoti lo scatto del segnale stradale full res (45,4 Mpixel - 8256 x 5504):

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2991360

Ciao ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 8:56

P.S.: capisco quello che hai voluto esprimere, però non iniziamo ad insultarci o litigare in una discussione così interessante.



Ma assolutamente proprio no caro Graziano, con Enrico poi non ci penso proprio.
Buona giornata.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 9:08

E comunque il 250 SA aveva una correzione su tutto lo spettro, anche quello non visibile (lato UV e lato IR), cosa che ottiche anche più moderne non hanno, quindi non è solo una questione di risoluzione, ma di tante altre cose, ad esempio non dovrebbe soffrire di aberrazione cromatica laterale; inoltre chi si diletta di fotografia IR con tale obiettivo non avrebbe bisogno di fare correzioni per la messa a fuoco.



Verissimo caro Diego ma, per fare un esempio molto semplice, anche il vecchissimo Canon FD 500/4.5 nella versione originale del 1978 correggeva anche l'infrarosso tanto è vero che la tacca rossa per la correzione della focheggiatura non era già più presente sul barilotto dello stesso.
Il 300/2.8 L in versione FD (e anche la prima EF) la tacca rossa l'aveva ancora, a indicare una non perfetta correzione dell'infrarosso, anche se mostrava uno scostamente davvero minimo e comunque, se non erro, già dalla prima versione IS tale riferimento non era più presente.
A mio modesto avviso insomma la vera forza del Superachromat, oltre ovviamente all'estrema correzione nel campo dell'Ultravioletto, se non erro sostanzialmente inutile nella fotografia in luce bianca ma essenziale in certa fotografia scientifica, è proprio la risoluzione estremamente alta perché la capacità di distinguere 250 coppie di linee/mm significa surclassare di fatto, e in maniera netta, praticamente tutte le ottiche apocromatiche venute dopo di esso perché ripeto: dubito che anche il 300/2.8 L IS II vanti una risoluzione superiore alle 100 l/mm.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 9:12

In ogni caso attendo con grande curiosità la prova confronto che Graziano effettuerà fra il 250/5.6 Superachromat e l'ancora più anziano 300/2.8 S.S.C. FLUORITE ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 10:29

Quando avrò un attimo di tempo mi piacerebbe proporvi qualche scatto di confronto fatto col Leica Apo Telyt-R 280/4, realizzato nel 1993 e che ritengo superiore per capacità di risoluzione a qualunque obiettivo mai realizzato, prossimo al limite fisico teorico di calcolo di 400 linee/mm (" Leica expert Erwin Puts claims that the resolving power of the 280mm exceeds the resolution capacity of photographic film of about 150 line pairs per millimeter ").

150 line pairs per millimeter = 300 linee/mm


avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 10:44

A proposito di Canon FD 500 f/4,5: lo sto provando da più di un mese dopo averlo rimesso a posto (buon lavoro del fotoriparatore ARF Grandini di Torino) dai traumi di una caduta di 25 anni fa (caduta del mio miglior amico, possessore e prestatore dell'oggetto). La resa di questo 500 mi stupisce ogni volta per definizione, colori, separazione dei piani e "ariosità". Ora l'ho provato anche con il Metabones Speedbooster 0,70 x, scoprendo che questi Speedbooster sono otticamente sorprendenti. Nelle prove di ieri sul campo, lungo il torrente con luci varie e spesso difficili, non riesco a trovare apprezzabili differenze fra il 500 e il 500 con Speed Booster, a tutte le distanze.
Lo stesso posso dire per il "fratellino" Canon FD 300 f/2,8.
Il tutto, lo dico per farvi inorridire, testato con una GH5 (dove ottengo un 1000 e un 600 di alta qualità) e per giunta in video (ovviamente video UltraHD). Per meglio controllare la resa video estraggo semmai dei singoli foto-frames da 8 mp. Niente di superpixellato quindi! Il fatto è che a me interessa fare video (agli animali) e quindi faccio tests non "assoluti" ma in base alla resa effettiva che i vari obiettivi possono avere per le mie riprese.
Nota dolente: il Metabones per innesto Nikon G che uso da tre anni ha una meccanica perfetta, mentre i Metabones per Canon FD hanno un piccolo "gioco" nell'innesto, un perno per agire sulla leva del diaframma troppo corto (va bene su un 50mm ma non su un 500) e addirittura il supportino per treppiede ho dovuto toglierlo perché nell'innestarlo sfrega sul corpo macchina. Peccato..e per fortuna che invece le 5 lenti in 4 gruppi fanno egregiamente il loro lavoro.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 10:59

Fotografare di Novembre 1999 riporta i test di risolvenza di sette 300/2,8.
Il migliore di essi, il Canon IS prima serie, mostra queste prestazioni asse/bordi ... espresse ovviamente in l/mm: 75/64 a 2,8 - 84/65 a 4 - 84/67 a 5,6 - 84/67 a 8 - 75/67 a 11 - 67/60 a 16 - 56/53 a 22 e 50/47 a 32.
Se tanto mi da tanto quindi dubito fortemente della possibilità che il 300/2.8 L IS II, pur se alquanto migliorato sia in asse che soprattutto ai bordi, possa superare la soglia delle 100/90 l/mm ... che se anche fosse superata difficilmente potrebbe innalzarsi al punto di insidiare le 250 l/mm del Sonnar Superachromat.

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 11:07

Tuttavia dopo tutti gli interessanti discorsi sul le coppie l/mm occorre vedere i risultati sul campo ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 11:12

Non confondiamo acutanza con nitidezza...
Le linee al mm misurano la nitidezza in modo oggettivo, i risultati sul campo sono determinati soprattutto dall'acutanza di un obiettivo (influenzata sensibilmente e soggettivamente dal microcontrasto della lente) . ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 11:32

Interessante e per certi versi anche intrigante l'affermazione di Erwin Puts caro Enrico, ma all'atto pratico davvero poco utile se, come nel suo caso, egli si dimentica di fornire le necessarie informazioni sulla pellicola in questione e sulle condizioni d'uso e di esposizione della stessa.
In altre parole fra una pellicola Lucky Color da circa 50 coppie di l/mm e una Rollei ATP 32 da 900 coppie egli a quale si riferisce?
E la risoluzione della pellicola a quale mira a contrasto è considerata?
E per finire: se all'epoca il miglior 300 mm in circolazione era considerato il 2.8 Canon IS prima serie, che a nessun diaframma arriva neppure solo a sfiorare le 90 coppie di l/mm, è mai possibile che il 280/4 Leica APO mostri una risoluzione che addirittura è quasi cinque volte superiore?

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 11:49

Oddio, intendiamoci, tutto è possibile, ma gli esperti di tutte le riviste di settore di cosa parlavano allorquando sentenziavano la superiorità del Canon?
Va bene che questa superiorità del 300 Canon è una "vox populi" risalente addirittura ai tempi del 300/5,6 FL-F (1969) e da allora sempre presa per buona, anche se a volte fin troppo acriticamente, ma è davvero credibile che nessuno di loro conoscesse il 280/4 APO Leica R?

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2018 ore 12:10

Non entro nel merito del discorso, per quanto ne so questo obiettivo è da sempre fra i punti di riferimento per capacità di risoluzione e resa cromatica:

Scheda Tecnica Leica Apo Telyt R 280/4

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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