| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 20:31
Per avere un'anteprima del funzionamento di ottiche EF su ML si possono usare in LV su reflex recenti come 5D4 o 6D2. L'implementazione del DPAF sulla R è sicuramente migliore ma le reflex danno comunque un'idea precisa di quello che ci si deve aspettare. Per darvi un'ulteriore indicazione, sulla 6D2 con 70-300L il dpaf va molto bene per un uso generico, ma in condizioni critiche (bassa luce, soggetti in movimento veloce, grande differenza di messa a fuoco) tende ad essere più lento rispetto all'af tradizionale. Lentezza che si nota anche sulla raffica in condizioni ottimali, cosa comunque da specifiche tecniche. Un aspetto che mi sembra non tutti hanno compreso, è che non bisogna confrontare gli obiettivi EF su af tradizionale contro EF adattati su R perché è come confrontare pere con mele. Il confronto va fatto sempre con il dpaf come sistema di af. Non ho dubbi che nelle prossime versioni del dpaf molti di questi difetti verranno progressivamente risolti ma per ora è così. Non ho idea di quanto gli obiettivi RF possano migliorare la velocità con focali lunghe, è possibile che verranno progettati per aiutare il dpaf nelle situazioni più difficili, ma bisognerebbe chiedere ad un progettista Canon. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 20:33
Max B. ha detto: “ Con i vecchi motori, invece, l'ordine di arrivare al punto X potrebbe avere un esito negativo (il motore supera il punto programmato, o si ferma poco prima) costringendo il DPAF ad un nuovo ordine (torna indietro, vai più avanti), ed il risultato può inficiare le prestazioni - ma non la precisione. „ Le prove che ho fatto ieri mi hanno dato una impressione diversa. Il 100-400 II @ 400mm non arrivava al fuoco per aggiustamenti successivi, ma ci arrivava lentamente, preciso sul punto ma lento. Cosa diversa con anche l'1.4x montato in questo caso, su 5-6 prove in un paio di casi ci sono stati dei tentennamenti, anche se a me sono sembrate più partenze nella direzione sbagliata con successivo contrordine che non aggiustamenti successivi all'arrivo. riprendendo e confermando quanto dice Iw7bzn qui sopra anche a me l'impressione è stata che oltre a un certo livello di tutto sfocato (e provate voi a vedere cosa si vede dentro al mirino di un 400x1.4 focato a 1m che punta a 50m) il dpaf (forse perchè rileva il contrasto di fase su distanze piu' brevi rispetto ai sensori dell OVF?) non riesca a discrimnare ne' direzione (con l'1.4x) ne entità della correzione da apportare ed allora procede lentamente per aggiornare il dato mano a mano poi boh, illazioni  Ad ogni modo colto da crisi da click compulsivo ho ordinato per 239 euri proprio il 24-105 stm percui a 100mm potrò confrontarlo con il 100-400 USM. stessa focale, non proprio lo stesso diaframma 5.6 contro 4.5 ma vabbe' siamo li' se l'stm dovesse fare la differenza rispetto all'USM dovrei accorgermene. Peccato solo che arrivi con tempi cinesi... |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 20:35
quoto in parte Spectrum, sulla 5DMKIV in condizioni di scarsa scarsissima luce è più veloce il dpaf, tolte le condizioni di prova che ho eseguito. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 20:41
Ho visto che gli ultimi commenti sono molto simili a quanto ho espresso io, ma vorrei aggiungere un'altra cosa che è più una sensazione e mi piacerebbe avere una vostra conferma o smentita. Quando l'obiettivo è molto fuori fuoco, invece di mantenere il pulsante a metà, rilasciarlo e premerlo a metà, anche per più volte, aiuta la messa a fuoco che viene eseguita con maggior velocità. Ripeto, non ho fatto test in modo scientifico, la mia è una sensazione. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 20:55
Spectrum/Uli "andare lento" in effetti è un'altra possibilità per ovviare ai limiti dell'AF sul sensore. Iw tu hai impostato l'AF nel peggiore dei modi: gli hai detto di cercare un volto e, poi, gli hai piazzato davanti un campanile lontanissimo, ci credo che ci ha messo due secondi. Con il touch to focus invece gli indichi direttamente su cosa mettere a fuoco, lui parte e si ferma lì. La differenza sostanziale tra i sistemi è che quello delle DSLR è analogico, la risposta del sensore è praticamente immediata: la messa a fuoco viene avviata, il sensore AF fa un'analisi continua di quel punto, quando la lente raggiunge il fuoco spegne il motore e la macchina scatta. È come una fototrappola. Sul sensore, invece, l'immagine viene analizzata centinaia di volte al secondo, e più l'area da includere è estesa, più lentamente il sensore sarà in grado di fare il controllo e dare l'OK, per cui la lente viene fatta girare lentamente al fine di dare il tempo per il riscontro. Motivo per cui con il touch è veloce, gli indichi un punto preciso, il processore analizza l'immagine, stima la posizione e manda dritta la MaF a destinazione. Era veloce anche la M old, con il touch Inoltre c'è da considerare che sulle lenti lunghe l'immagine si muove in continuazione, il che manda in pappa l'analisi dell'immagine. Infatti aspettavo il test di Otto nel capanno su cavalletto, la mia previsione era di un miglioramento visibile, ci farà sapere Il mio contributo finisce qui, io ho tutta roba lentissima, attualmente la macchina più performante che ho è la M100, e la lente il 17-55 (una bomba su qualsiasi macchina). |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 21:11
Max B ha detto: “ Sul sensore, invece, l'immagine viene analizzata centinaia di volte al secondo, e più l'area da includere è estesa, più lentamente il sensore sarà in grado di fare il controllo e dare l'OK, „ ecco io avevo pochi minuti per fare la prova e ho usato la modalità che cerca il fuoco su tutta l'area (l'80% del sensore o quello che e') mettendo quindi il povero dpaf, se quello che dici tu è vero, nelle condizioni peggiori. Sicuramente merita di essere indagato meglio, avendo tempo. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 21:15
Anche io uso sempre la modalità con l'area singola col DPAF sulla 70D, ho riscontrato che è la più veloce del lotto in effetti. Peccato poi il DPAF della 70D sia la prima versione mai commercializzata e l'area singola sia grande come uno spicchio di parmigiano da mezzo chilo del supermercato, il che non la rende comunque una scheggia di guerra, ecco... Resta fermo il fatto che dove l'AF della reflex si ferma, in quanto a scarsità di illuminazione, il DPAF regge e va ben oltre, anche lì, pur essendo un DPAF molto embrionale. Se poi sia vero che la lentezza dipende anche dall'aggravio del carico computazionale, derivato dalle modalità di fuoco più complesse ed estese ad un'area più ampia del sensore, questo non posso dirlo con sicurezza. Però ecco, anche a me il dubbio in parte viene. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 21:19
E' lento anche con la zona media...anche con il punto singolo...il problema è proprio la grande sfocatura iniziale. Oggi avrei voluto provare sulle moto ma il tempo non è stato clemente. Domani dovrei riuscire a fare qualche test nella ripresa della pallavolo indoor. |
| inviato il 16 Ottobre 2018 ore 21:31
Oh intendiamoci, io non ho fatto reverse engineering del firmware Canon, ho solo dedotto i comportamenti possibili della logica digitale alla luce della mia esperienza sull'automazione insieme ai riscontri che ho avuto dalle mirrorless Canon che utilizzo. Poi i giapponesi chissà cosa ci han messo dentro, tra algoritmi predittivi ed intelligenza artificiale, e chissà quali limiti o peculiarità hanno i sensori di fase affogati nel sensore. Un'altra cosa che ho notato è che le lenti con la luminosità reale (t-stop) più virtuosa sono anche quelle che vanno più velocemente a fuoco, salvo eccezioni come il Sigma 50mm f1.4 ex che ha un motore ad ultrasuoni che le M non riescono a gestire. 17-55 2.8 e 24-70 f4 sono rapidissimi, e sono due USM puri, quindi niente passo-passo. Con i vecchi Arc pare che macchina e lente stiamo giocando a briscola, è tutto un passarsi il turno e riflettere Forse a me i limiti che rilevate non stupiscono perché sono anni che metto di tutto davanti alle M, di cui possiedo tre evoluzioni: la prima M con un Hybrid del paleolitico, la M3 con la versione rinnovata - più veloce ma anche meno precisa - e la M100 che ha fatto, in pratica, da test per il DPAF che è poi andato sulla R. La prima M faceva girare molto bene gli Arc, il 70-210 f4 (quello di piombo) girava meglio sulla piccolina che sulla 40D. La M3 quella lente non la vuole neanche vedere, mentre la M100 mai provata. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 8:57
Sono contento dell'ottimo funzionamento del 105/1.4 Sigma Art e mi piacerebbe, se qualcuno avesse la possibilità di farlo, di poter vedere anche altre lenti Art al lavoro sulla R |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 10:31
“ Spectrum/Uli "andare lento" in effetti è un'altra possibilità per ovviare ai limiti dell'AF sul sensore. Iw tu hai impostato l'AF nel peggiore dei modi: gli hai detto di cercare un volto e, poi, gli hai piazzato davanti un campanile lontanissimo, ci credo che ci ha messo due secondi. Con il touch to focus invece gli indichi direttamente su cosa mettere a fuoco, lui parte e si ferma lì. „ Si, mi sono voluto mettere nella condizione peggiore......ma è una situazione poco probabile da riscontrare nel normale utilizzo.....l' immaggine a 400mm con il fuoco a 1 metro di un oggetto lontano è pari ad una parete dal colore uniforme.... Comunque, lo ripeto ancora, nel normale utilizzo, per le tante volte che ho utilizzato il LV, sia con il tocca e scatta che non, la 5DmkIV, ma anche la M6 sono rapide e senza esitazioni di sorta, non fanno rimpiangere assolutamente la maf a contrasto di fase |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 10:38
Mi viene un dubbio. La capacità di mettere a fuoco un soggetto a un metro, e poi ottenere una reattività immediata allo spostamento di fuoco di 40 metri è più o meno utile, per il Fotografo Moderno, rispetto ai risultati di un'apertura di ombre di sei stop in post-produzione? Chiedo per un mio amico, naturalmente. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 10:49
Mah, dal basso della mia inesperienza (e come dice Iw7bzn, che non finirò mai di ringraziare per la semplicità del suo nick ) credo siano entrambe situazioni limite per qualunque contesto fotografico ... |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 11:09
Per verificare, se è come dice Otto, cioè: difficoltà di calcolo della distanza in caso di partenza da situazione di forte sfocatura, qualcuno potrebbe provare il comportamento selezionando un range di fuoco sull'ottica e provare in quel range ..... |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 11:16
“ salvo eccezioni come il Sigma 50mm f1.4 ex che ha un motore ad ultrasuoni che le M non riescono a gestire „ tranquillo Max, neanche le reflex riuscivano a gestire il motore af del vecchio 50 1.4 sigma |
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