user7851 | inviato il 22 Agosto 2018 ore 15:04
Il mio monitor fino agli inizi anni 90 si chiamava Velvia + Leica Pradovit P 150. |
| inviato il 22 Agosto 2018 ore 15:31
eravate dei Voyeur |
| inviato il 22 Agosto 2018 ore 15:37
Perché voyeur? Scusami Camouflajj, sono ancora sotto effetto del jet lag e non ci arrivo... |
| inviato il 22 Agosto 2018 ore 15:45
Perché andavate a vedere i piccoli particolari anche all'epoca! Dei pixel peeper vintage insomma In amicizia eh?! |
user7851 | inviato il 22 Agosto 2018 ore 15:56
Azz... ecco perché le mie srT erano sempre incadescenti, ora visto i prezzi delle DIA lo sono molto meno. |
| inviato il 23 Agosto 2018 ore 8:55
E si, bei tempi ... Però debbo dire che io, in larga massima, i paragoni li faccio tra vecchi e moderni in BN, perchè scatto quasi solo in BN, salvo che nello sport dove non mi azzardo di sicuro ad utilizzare i VINTAGE ... Ed in BN, credetemi, la differenza si assottiglia di molto. Salvo il solito FLARE, che però è meno evidente. |
| inviato il 23 Agosto 2018 ore 10:42
Ho preso, incuriosito da discorsi entusiasti su il forum di manual lens, il minolta MDII 135 3.5....... Sullo stesso forum ho visto dei BN scattati con un "Exakta 135mm f3.5 Schneider Xenar" qualcuno lo conosce? |
| inviato il 23 Agosto 2018 ore 10:58
Camouflajj: “ Concordo sostanzialmente con Vonclick. Le vintage sono molto affascinanti e mi piacciono quelle con rese particolari. Ma SALVO ECCEZIONI, mediamente oggi le lenti sono più performanti. Ne ho avuto la riprova 2 mesi fa quando mi è partito il trip per un 135 luminoso. Ne ho valutati diversi, zeiss, leitz, takumar ecc... poi spendendo poco di più (rispetto ai 2.8) ho preso un Sammy f2 già in attacco E, tutto manuale come I vintage ma dalla resa stratosferica „ Beh, 40-50 anni saranno pur passati per qualcosa: il progresso fa il suo corso... Come detto sopra, i FISSI vintage hanno qualcosa da dire rispetto agli ZOOM moderni. Ma rispetto ai fissi moderni credo non ci sia storia (non ho mai fatto confronti perché non ne posseggo). Bisogna prendere i vintage per quello che sono, per le loro particolarità, e anche perché no, per il loro prezzo molto conveniente. Se vuoi fare dei bei ritratti senza svenarti, con un vecchio Nikkor 105mm f/2.5 da 100-200 euro hai fatto. Non serve vedere ogni pelo e ogni punto nero... E poi c'è il fascino della manualità: diaframmi, ghiera della messa a fuoco. Inoltre il lato storico può dare qualcosa: il 105mm citato sopra è quello della ragazza afgana di McCurry. |
| inviato il 23 Agosto 2018 ore 11:28
“ Se vuoi fare dei bei ritratti senza svenarti, con un vecchio Nikkor 105mm f/2.5 da 100-200 euro hai fatto „ ne ho uno perfetto, devo dire che ogni volta che lo uso rimango stupito, anzi credo che non sfiguri rispetto a tanti fissi attuali. Forse una delle migliori lenti della storia Nikon. |
| inviato il 23 Agosto 2018 ore 12:30
La maggior parte dei produttori di ottiche degli anni '70 e '80 era in grado di produrre focali da 50 a 135mm che erano "lo stato dell'arte" e gli unici miglioramenti sono stati nel trattamento antiriflesso: Nikon, per esempio, è passata dal NIC degli anni '70 al SIC verso il 2000. I più recenti usano la tecnologia del Nano Coating. |
| inviato il 23 Agosto 2018 ore 12:39
Solo il trattamento antiriflesso??? Non hanno beneficiato di tecniche costruttive e di progettazione con elaboratori più performanti o dell'evoluzione nell'ingegneria dei materiali? Io sono molto incuriosito dai Contax G ma costicchiano |
| inviato il 23 Agosto 2018 ore 12:55
La fluorite, i vetri "ED" ed i calcolatori esistevano già nel 1975, ma senza un trattamento antiriflesso efficace non puoi costruire un 50mm con 13 lenti (vedi Sigma Art) ... ti devi fermare a 7 lenti! Di questo ne hanno beneficiato maggiormente zoom e grandangolari, che per loro natura necessitano di un numero elevato di lenti! |
user7851 | inviato il 23 Agosto 2018 ore 12:59
Certo, lo avevo scritto in precedenza, l'unica cosa invariata è la fisica ottica, materiali dei vetri (trasparenza, rifrazione, ecc.) livelli di finitura dei vetri (che he raggiunto gli 0,001 micron) lo stampaggio e la curvatura delle lenti, i trattamenti (sottovuoto con vapori metallici) che limitano AC, riflessi, diffrazioni, ecc. poi è aumentata notevolmente la precisione meccanica nella costruzione dei barilotti, nulla togliendo alle vintage quelle (buone) odierne sono nettamente superiori. |
| inviato il 23 Agosto 2018 ore 13:05
Intendevo questo, spiegato bene da Vonclick, non posso pensare che siamo fermi al 1975 eccetto per gli antiriflesso. Oh poi sia chiaro, non fraintendere, amo i vintage! |
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