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Raga scattate scattate scattate. Finché non pubblicate o fate une bella selezione prima di pubblicare il problema non sussiste affatto. Vivete sereni! Col buonsenso e il garbo si risolve tutto. E se quando pubblicate avete paura di ricevere una richiesta di rimozione della foto, e ciò vi spaventa, lasciate proprio stare. E se addirittura avete paura a priori ancor prima di scattare, nemmeno pensateci alla street. Molto semplicemente. E' proprio qui che si fa una prima scrematura tra chi è portato per il genere e chi no. E ciò non glorifica i coraggiosi o mortifica i timidi, è solo naturale questione di attitudine, così come esiste chi è più portato per il tennis o per il nuoto. A ognuno il suo genere; la privacy è un discorso che viene dopo e che non spaventa chi già a priori sa di essere portato per il genere "street".
“ A ognuno il suo genere; la privacy è un discorso che viene dopo e che non spaventa chi già a priori sa di essere portato per il genere "street". „
Anche perché chi fa street davvero sa rispettare gli altri ed evita, per etica personale e non per paura di azioni legali, di riprendere situazioni lesive dell'altrui dignità.
Thread più che approfondito ormai. La risposta finale è NO, la street non è morta. Va semplicemente tenuta in vita con buonsenso, passione e capacità. Chi non può/vuole dare il suo contributo, ha tanti altri generi a cui prestarsi. E nessuno gliene farà una colpa.
“ Anche perché chi fa street davvero sa rispettare gli altri ed evita, per etica personale e non per paura di azioni legali, di riprendere situazioni lesive dell'altrui dignità. „
“ Qui entra in gioco il buon senso dell'autore anche se a volte può sbagliare. „
ma con la nuova legge sembra non basti più: più che altro ci si deve appellare al buon senso del fotografato non dell'autore, perchè penso a questo punto che lui ( il fotografato) una causa la possa vincere in ogni caso.
Il fotografo con buonsenso riesce a evitare la pubblicazione di foto che portano addirittura a cause legali. E nel caso estremamente raro di una causa, si affronta e si vede cosa capita.
La ghigliottina è abolita, vivete sereni. Difatti qui sul forum, di fotografi con buonsenso preoccupati dalla normativa non ne vedo.
io di problemi me ne faccio pochi, ma se devo buttare in stampa un libro che mi costa ipoteticamente 15/20.000 euro e poi devo ritirarlo perchè un giudice lo stabilisce, capirai che non è la stesa cosa di staccare la foto dal muro...
"ma se devo buttare in stampa un libro che mi costa ipoteticamente 15/20.000 euro e poi devo ritirarlo perchè un giudice lo stabilisce, capirai che non è la stesa cosa di staccare la foto dal muro..." Rob apri un argomento interessante su cui discutere
user104642
inviato il 29 Maggio 2018 ore 14:03
“ io di problemi me ne faccio pochi, ma se devo buttare in stampa un libro che mi costa ipoteticamente 15/20.000 euro e poi devo ritirarlo perchè un giudice lo stabilisce, capirai che non è la stesa cosa di staccare la foto dal muro... „
Esattamente, Rob, proprio così. Un conto è scattare una foto e metterla su juza (dove al massimo non te la fila nessuno) e un conto è metterla in libro o una rivista.... Meglio non pensarci a cosa succederebbe
Se stampi un libro da 20.000€ senza liberatorie sei folle. E questo non cambia con la nuova normativa saresti stato folle prima esattamente come lo saresti adesso
Esatto. Bravo Mario. E se stampi un libro stai sereno che ogni fotografo coinvolto vorrà firmare un foglio in cui eventuali spese di macero se le accolla l'editore.
“ Se stampi un libro da 20.000€ senza liberatorie sei folle. E questo non cambia con la nuova normativa saresti stato folle prima esattamente come lo saresti adesso „
"E se stampi un libro stai sereno che ogni fotografo coinvolto vorrà firmare un foglio in cui eventuali spese di macero se le accolla l'editore."... Dipende, c'è differenza tra un libro dove l'editore mette i capitali per la pubblicazione distribuzione ecc. e il libro dove l'autore si accolla tutte le spese e responsabilità pagando anche l'editore. Questo riguarda anche per le mostre. Ci sono autori che pagano gli spazi per esporre (amatori o chi cerca di farsi conoscere) altri dove sono i galleristi che investono accollandosi tutte le spese. Dove investono gli altri state sicuri che nulla è lasciato al caso
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