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Etica nella fotografia Naturalistica. Lo mettiamo un Freno???


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user7851
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inviato il 04 Maggio 2019 ore 11:37

Carissimo @ Lufranco, leggo solo ora l'apertura di questo tuo topic, lo condivido nella sua totalità, anzi vorrei averlo scritto io e spero che molti traggano insegnamento de quelle tue parole.
Ancora complimenti.
Ettore

user87191
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inviato il 04 Maggio 2019 ore 13:02

Il problema è che poi i soggetti fotografati come spiega Lufranco sono oggetto di lodi e complimenti....esempio tra tanti: il Martino che pesca sott'acqua !
Chi bazzica con la fotografia naturalistica sa riconoscere se una foto é naturale o meno...si bada sempre a nitidezza, cromie, sfondo, posa etc etc e non a foto naturali, magari fatte da lontano, poco nitide, con sfondi e luce non perfetti . Io ci ho rinunciato: posso capire i giornali, che premiano le foto perfette perché devono vendere (e comunque non condivido), ma il fotografo dilettante, come il 99% qui su Juza, proprio non lo capisco !

user7851
avatar
inviato il 04 Maggio 2019 ore 13:06

Già, mi sembra che la fotografia naturalistica (almeno in Italia) abbia preso una brutta piega; la nitidezza assoluta, ma quanti scatti oscenamente artificiali in onore del Dio "nitidezza"

avatarjunior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 15:32

In tutta onestá, secondo me, manca una rete di strutture valide dove far belle foto in tranquillitá senza che interventi (schifosi es assurdi) portino malessere all'animale.
Mi spiego meglio : Se voglio fare shopping senza perdere tempo vado in un centro commerciale dove ho centinaia di negozi, senza andare in centro a Milano dove metá del tempo lo passo a schivare la gente e l'altra metá a cercar parchrggio).
Il problema secondo me é la frenesia ed il tempo a disposizione dove, per la maggior parte delle persone (io compreso) il tempo da dedicare alla fotografia é davvero risicato. Allora cosa fanno questi "fotografi" per evitare sveglie all'alba, scarpinate, sopralluoghi per trovare i posto dove avere una bella inquadratura? Tutto (e di più) di quello che é stato descritto nell'intervento di apertura. Minima spesa, massima resa, in poco tempo!

Io lo ammetto, uso mangiatoie in inverno e pozze d'acqua d'estate. Eticamente, sfruttando ciò che la natura offre senza introdurre nulla se non i sementi (io, ad esempio, uso tronchi di alberi caduti a terra per appoggiarci i semi).niente richiami o cose simili. Eppure gli appostamenti dove porto a casa scatti sono 1 su 3 (nota bene. Porto a casa in termini fotografici, vedere con binocolo é un altra cosa). Ma lo ammetto, mi girano le p***e quando passo le ore e sacrifici e non faccio andare l'otturatore.

Ecco dove vorrei arrivare con il mio intervento: ad avere una rete di strutture presenti su tutto il territorio, e non come oggi un'oasi con capanni ogni 200km, dove chi vuole fare foto lo può fare dal capanno senza rovinare niente. Utopistico? Non credo. Costoso? Assolutamente sì. Ma quando costa la rovina del territorio ed il malessere delle specie viventi?

Penso davvero che il problema sia il tempo a disposizione e da dedicare che portano a pratiche barbare. E non tutti possono sparasi 2h di strada per andare nell'oasi/riserva più "vicina"..

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 16:02

A mio avviso l'etica nella naturalistica non ha nulla a che vedere con la nitidezza, gli sfocati ecc ecc...Ultimamente su fb si leggono diatribe grottesche....discussioni basate sul nulla che hanno come protagonisti proprio questi temi....

Con tutto il rispetto, non credo nemmeno che una rete di capanni "progettati ad hoc" possa essere un bene.....

Come in tutte le cose, la differenza la fa la cultura, e la passione PRIMA per la natura, e solo DOPO per la fotografia...Se l'ordine degli addendi non è questo, sicuramente ci sono dei problemi....


avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 17:00

Foto da capanno per me sono meno dell'1%, se ne faccio specifico sempre. Frequento il Delta Polesano e i mie scatti sono fatti da costanza nel girare e cercare nelle varie stagioni il soggetto che spero di trovare, mai messo pescetti nella vaschetta per il Martin Pescatore, solo da lontano e poco, il resto delle foto sono frutto di notevoli crop.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 17:30

@Filippo io faccio le tue stesse cose con in più installare nidi artificiali e fototrappolaggio a gogò.
Beh, ritengo sia normale passare il 90% del tempo a cercare studiare e sperare e meno del 10% a fotografare. Lo so, poi ci sono i furbetti del capanno a pagamento che con 200€ fanno più foto di quelle che faccio io in un anno, ma non mi importa. Quello che è importante è la soddisfazione personale e raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.
Se loro sono contenti così,lasciali fare.
Installare una serie di capanni zoo dove tutto è lecito per le proprie foto anziché migliorativo,lo trovo estremamente peggiorativo e pericoloso per la natura. Si perdono la naturalezza, le capacità e le competenze. Inoltre si fa credere a chi non conosce la natura che tutto si possa fare e che fotografare tali soggetti sia molto semplice, basta fare questo o quello.
No. La natura non si comporta come all'interno di quei capanni. La natura segue ritmi suoi ed habitat specifici. Non carnaio tutto l'anno o pesci in pozze per attirare di tutto.
Se si vuole conoscere la natura e fotografarla, bisogna viverla e sbattersi per imparare a conoscerla. Punto.
Io ad esempio sto cercando di fare un libro fotografico riguardante la fauna dei Monti Martani, la piccola catena montuosa intorno alla mia città. Visto che è povera di animali ma ricca di cacciatori, tartufai, asparagi, curiosi e rompiscatole, sto facendo una fatica boia a fotografare. Però insisto e vado avanti. Eppure sarebbe semplicissimo... Vicino a me ci sono fotografi che usano kg di camole anche in questo periodo per fotografare upupa e torcicollo in pose impensabili. Io per fotografarle in pose normali ci metto 3 anni, ma alla fine ci riesco. Si, utilizzo il richiamo acustico 30 minuti al giorno per due volte a settimana durante i primi 10 giorni dal loro arrivo dall'Africa e smetto quando si foano le coppie. Quindi qualche piccolo stratagemma lo uso, ma cerco di essere meno invasivo possibile e di non arrecare loro danno. Poi spero che nidifichino nei nidi artificiali installati per avere altre opportunità fotografiche,ma se non succede passo oltre. Eppure sarebbe così facile... Come sarebbe facile andare a fotografare il lupo alla piana di XXX in Abruzzo a 2 ore da qui e inserire le foto nel libro invece che cercare uno dei 10 lupi di tutta la mia catena montuosa perdendoci più di 2 anni, facendomi rubare fototrappole e sfondando la macchina e le ginocchia sulle pietre e sui sentieri. Ma quando riuscirò camminerò a testa alta. Anzi, altissima.
Per me fotografare la natura è questo.
Poi ovvio che cmq si usano stratagemmi o attrattivi vari come cibo d'inverno e acqua d'estate, ma si cerca sempre di essere rispettosi, non invasivi ed il più etici possibile.

avatarjunior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 18:44

@lufranco mi trovi sulla stessa lunghezza d'onda. Però penso che luoghi in cui esercitare ci debbano essere, sopratutto per chi usa stratagemmi aberranti:
vuoi andare forte in auto? Vai in pista, non in autostrada.
Vuoi andare a prostitute legalmente? Vai ad Amsterdam. Non sulle provinciali.
Vuoi farti due spinelli? Vai in un coffee shop, non al parchetto.
Sono esempi, neanche tanto casuali, fini comunque ad un tamponamento del problema in maniera più che decorosa, senza recare danno a nessuno.
Vuoi andare a fotografare il torcicollo? Vai in un oasi opportunamemte adibita ed attrezzata. Tanto credimi, anche se si sensibilizzano questi individui irrispettosi, altri continueranno (e probabilmente anche quelli sensibilizzati lo faranno). Se si trovano del luoghi dove fotografare senza fatica ci andranno. Ne sono certo.
Poi io, tu, ed altri di questa discussione, continueremo a fotografare a modo in maniera eticamente corretta e rispettosa, ma chi non lo fa quantomeno potrá avere lo stesso risultato, senza fatica, e senza danneggiare la natura.

Ps. Complimenti per la costanza, mi piacerebbe vedere il lavoro una volta finito. Pubblicalo poi anche qui su juza :)

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 20:14

Le poche (percentualmente) volte che pratico la fotografia naturalistica faccio solo caccia vagante e mi apposto cercando di non disturbare in alcun modo la fauna e la flora. Piuttosto rinuncio allo scatto.
Però vi devo confessare che mangio volentieri una bella bistecca, un cosciotto d'agnello, le costine di maiale, le quaglie ripiene, la beccaccia, il daino, il cervo, il capriolo, il cinghiale brasato, il pollo, il tacchino, il coniglio, la capra, le lumache, tutti i pesci, i crostacei, i molluschi, recentemente ho provato anche gli insetti...
Questo fa di me una cattiva persona anche se fotografo la natura in modo etico?
Cosí per sapere...

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 21:22

Anche io ho fatto qualche "foto naturalistica" ,per un breve periodo con un capanno auto costruito , poi in altri capanni della mia zona gestiti da piccole associazioni, comunque mai a pagamento .

Col tempo ho perso interesse proprio per questi sistemi che rendono le foto un po' tutte uguali(si vedono spesso gli stessi posatoi) che definirei preconfezionate e che di naturale ormai hanno ben poco .


avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 21:31

Anche io mangio selvaggina, ma quasi esclusivamente cinghiale e qualche volta lepre e fagiano o colombaccio. Ma tipo 1 volta ogni 2 anni mentre cinghiale anche 3-4 volte l'anno.
Non credo di essere una cattiva persona perché trattasi di animali dannosi ed in abbondante sovrannumero i cinghiali, e di animali quasi sempre rilasciati gli altri.
Non mangio uccellini o caprioli o daino.
Essere contro la caccia tour court o essere contro chi mangia carne secondo me è un errore. Bisogna sempre evitare di essere estremisti e/o contro tutto.

Per quanto riguarda i capanni per esercitarsi, secondo me sono sufficienti le oasi gestite dalle associazioni ambientaliste riconosciute (WWF e LIPU). Di solito in queste oasi c'è sempre qualcosa da fotografare

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 22:43

Non pratico la fotografia naturalistica ma certe devianze le avevo intuite da tempo.
Comunque se questa è la situazione io proporrei a Juza di mettere in stand-by le immagini naturalistiche per un anno ... e poi decidere il da farsi.
Ma giacché questo non avverrà, anche perché dubito fortemente che chi mantiene in vita questo forum abbia sia la voglia che la possibilità di alienarsi a cuor leggero una così consistente fetta dei propri utenti, io vi inviterei a lasciar perdere questa inutile crociata anche perché tutti (e fra questi tutti includo pure voi che tanto nobilmente vi lamentate) alla fine qualche trucchetto lo usa comunque.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2019 ore 23:11

Paolo cosa intendi per "trucchetto"?

avatarjunior
inviato il 05 Maggio 2019 ore 1:26

Lufranco ma di cosa vogliamo parlare quando in Sudafrica esistono leoni allevati in cattività allo scopo di fare da preda a cacciatori amatoriali e/o per poi vendere le ossa al mercato asiatico della medicina alternativa?

Cioè, se anche uno dei predatori più iconici e maestosi diventa carne da macello ci vogliamo davvero preoccupare di una coccinella surgelata o di un passeriforme nutrito fuori stagione?

Non fraintendere, per me sono altrettanto importanti del leone, ma credo che il problema sia proprio di mentalità, di deriva etica e morale del genere umano...
Si inseguono falsi valori, si idolatrano "divinità" fittizie.

Tutto il resto è mera conseguenza.

Come soluzione c'è solo un meteorite

user12181
avatar
inviato il 05 Maggio 2019 ore 6:52

"Come soluzione c'è solo un meteorite"

Non credo sia necessario, facciamo benissimo da soli, e anche in modo sorprendentemente rapido.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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